34 - La verità

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Sanem

Rimango a lungo a guardare il soffitto tenendo abbracciato a me il cuscino che ha ancora tracce del suo profumo.
Sapevo benissimo cosa stavo facendo la notte scorsa, non posso dire che fossi sotto gli effetti dell'alcool, anzi è solo grazie a quello che ho potuto lasciare alle spalle qualsiasi remora per vivere la notte più incredibile della mia vita.

Non rimpiango un singolo istante, è quello che desideravo di vivere almeno per una volta, ho desiderato quell'uomo meraviglioso per due lunghi anni e probabilmente continuerò a farlo per il resto della mia vita. Sino ad ora potevo solo immaginare, ora invece potrò vivere di ricordi che la mia mente potrà richiamare e riassaporare ogni volta che lo vorrà.

So perchè se ne è andato, so che c'è qualcosa che non ha ancora avuto il coraggio di confessarmi e stamattina ha preferito fuggire piuttosto che farlo.

Mi alzo sospirando, mi aspetta una frenetica giornata sul set ed i miei sentimenti devono essere accantonati. Non c'è niente che io possa fare al momento, continuo ad essere dell'idea che devo lasciare andare, le cose o lui, staremo a vedere quale dei due.

Non scendo a fare colazione, esco direttamente dall'albergo per dirigermi verso il lato opposto della spiaggia rispetto a dove sarà allestito il set. Ho bisogno di respirare, ho bisogno di riprendere il controllo di me stessa, devo trovare la forza per affrontare questo giorno.

Oggi è l'ultimo di riprese, stasera tutti andranno via, ma io non ho ancora deciso cosa farò, forse mi fermerò qui qualche altro giorno, la mia adorata tenuta non rappresenta più un'oasi felice per me, è ormai troppo carica di ricordi dolceamari e non ho voglia di tornarci.

Mi siedo sulla sabbia già scaldata dal sole, alzo lo sguardo ad osservare il volo dei gabbiani, respirando profondamente, cerco di non pensare a niente, soprattutto non a quello che è successo la notte scorsa.

Ci sarà tutto il tempo per riviverlo e riassaporarlo, in questo momento può solo contribuire a destabilizzarmi, non so cosa aspettarmi da lui, devo essere pronta a tutto.
Mi alzo in piedi scuotendo la sabbia che è rimasta sul vestito, forza Sanem, hai del lavoro da sbrigare e una vita da affrontare.
Cammina così, un passo dopo l'altro, non lasciarti sopraffare, puoi far fronte a tutto e devi essere preparata a tutto.

Mi avvio verso il set, è già un brulicare di persone che si danno da fare a predisporre il necessario per le riprese, sono quasi arrivata che vedo Can staccarsi da un gruppo di operatori e corrermi incontro già con la macchina fotografica al collo pronto per cominciare a scattare.

Si ferma incerto davanti a me - Günaydın, buongiorno Sanem -

Alzo lo sguardo su di lui - Günaydın, buongiorno Can -

Lo vedo impacciato, si porta le mani a sistemare i capelli di nuovo legati - Ti va se dopo, invece di pranzare in albergo con gli altri, andiamo a pranzo fuori insieme? -

- Va bene, a dopo allora -

Mi allontano per spezzare l'imbarazzo che sento in lui, ormai lo conosco troppo bene, quello che ha da dirmi gli provoca evidentemente ansia, sospiro rumorosamente, a quanto pare vedremo presto di cosa si tratta. Ora è meglio che mi concentri sul lavoro, non c'è niente che possa fare se non aspettare.

Le ore passano veloci sul set, scatti, cambio d'abito, trucco, nuove scenografie da allestire, con il prezioso aiuto di Ayfer tutto per fortuna fila liscio. C'è una modella che, da ieri, sembra non riuscire a staccare gli occhi dal fotografo, ho notato subito il modo allusivo con cui gli sorride anche se, devo dire, non mi sembra scalfire l'atteggiamento professionale che da sempre Can ha sul lavoro.

Sempre e per sempreWhere stories live. Discover now