Capitolo 36

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Nestesia pov's

Mi sveglio, la prima cosa che faccio è balzare giù dal letto e vestirmi, dopo prendo in mano il cellulare: sono le 8.45.
Sono particolarmente fiera di me stessa, di solito mi alzo alle 10.00.
Gustav si siede sul letto e mi guarda incredulo.

G: tu, esattamente, con quale voglia

N: muoviti che ho fame

Si alza anche lui e se ne va in bagno, se ne esce con un jeans nero strappato ed una felpa rosa.

N: certo che potevi dirmi di portare qualcos'altro

G: nah, tanto sei sempre elegante, specie con le ballerine da trenta centimetri di zeppa

N: si chiamano platform, e comunque sono dieci

G: beh buttali al cesso

Sbuffo ed esco dalla camera, non ho niente in mano tranne la giacca, diciamo che non riesco a familiarizzare molto bene con zaini e borse quindi butto tutto dentro alle tasche, questo fa creare un leggero difetto quando la indosso, ma a costo di stare più comoda me ne sbatto.
La sala è molto grande, mi ricorda quelle degli alberghi in Emilia Romagna, quando ero piccola quella era la meta standard delle nostre vacanze; ed effettivamente, a ripensarci, anche il buffet è molto simile.
Mangio praticamente il mondo, se c'è un pasto dove non riesco a non mangiare tanto è proprio la colazione, quindi, si, faccio parte di quella categoria di persone che ti danno della bestia di satana se non mangi nulla la mattina.
Appena finito facciamo il check-out e ce ne andiamo, così finiamo di nuovo sul solito benz nero.

N: quindi, abbiamo una meta?

G: ovunque tu voglia baby

N: questa frase l'ho già sentita, non la vedo bene

G: maddai

N:-

G: ti porto in un posto

N: eccalà, tre ore di viaggio ora

G: no, dieci minuti

N: mi stupisci

G: no ok scherzavo, andiamo a casa mia, non ho voglia di guidare

N: stronzo, mi stavi rifilando le tre ore

G: può darsi, poi ho realizzato che ho la metà della tua voglia quindi...

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Entriamo in casa sua, è stranamente vuota e pulita.

G: uoo, questa è casa mia?

N: a quanto pare

Chiude la porta a chiave e andiamo in camera sua; una volta dentro non esito nemmeno un secondo a fiondarmi sulle sue labbra e togliergli la felpa.
Sotto non aveva nulla, passai le mani sulle costole, via a via stavano diventando sempre meno sporgenti. Con un leggero gesto mi fa cadere al centro del letto, il resto viene da se.
Mi tratta con delicatezza, si fa amare ancora di più.
Le sue dita che prima scorrevano sulla mia pelle nuda, adesso sono sistemate sui miei fianchi, le mie gambe sono allacciate alla sua vita, tengo il suo viso mentre ci baciamo avidamente.
Ripetere il suo nome mentre tiro i suoi capelli è una sensazione a dire poco appagante.
Alza leggermente la testa e mi sorride, fa per dire qualcosa ma la mia mano lo riporta su di me, amo la sua voce ma in questo momento ho altre esigenze.
Finisce, come ogni volta, con noi due ormai esausti, attaccati l'uno all'altro.
Ci addormentiamo, entrambi inebriati dai nostri profumi e storditi l'uno dalla presenza dell'altro.

Spazio Autrice:

non state sognando ed È CORTINO, LO SO, aggiornerò poco, però insomma, sono contenta.

Take what you want - Post malone (ft. Ozzy Osbourne, Travis Scott)

𝐓𝐇𝐄 𝐁𝐑𝐈𝐆𝐇𝐓𝐒𝐈𝐃𝐄 | 𝐋𝐈𝐋 𝐏𝐄𝐄𝐏Where stories live. Discover now