Capitolo 22

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Νesτesιa pov's:

Appena mangia anche il quarto cioccolatino lo vedo veramente felice, è come se si sentisse fiero di se stesso.
Probabilmente lo è.
Anche io lo sono.
Finisce e gli salto addosso, lui mi prende in braccio ed inizia a baciarmi tutta la faccia.
Che amore dai.
Dopo poco mi svincolo, esco fuori, prendo la teglia ed inizio a smadonnare malissimo dato che non riesco bene a capire come tagliare sta maledetta.

G: opera architettonica

N: coglione

G: un bellissimo coglione se mai

N: zitto

G: no

N: mi distrai

G: é il punto

N: senti vaffanculo

G: in questi pochi minuti ci siamo presi a parole e baciati, immagino sia normale?

N: essere normali è una grande stronzata

G: mi hai visto?

N: di certo non sei tutta questa normalità

G: intanto sono un modello

N: il fatto che tu abbia sfilato non c'entra niente

G: secondo me si

N: secondo me no

G: oh ma chi è sto figo

In quel momento vedo che ha in mano il mio telefono.
Non ho mai eliminato la galleria.
Porca puttana.

N: GUSTAV ÅHR METTI VIA IL
MIO CELLULARE

G: che bella questa cartella, si chiama come me

N: DAMMI IL MIO CELLULARE

G: no

N: daii

G: va bene

Poggia il telefono sul tavolo.

G: sembri tipo un peperone

N: ma stai zitto

Sento qualcosa che mi arriva sui capelli e mi volto, mi sta lanciando le m&m.

N: originale

G: più di te

N: mi prenderesti la crema?

G: ma non è panna

N: crema al latte: panna, miele, latte condensato

G: scusa mastra pasticciera della vita

Bagno la base con un misto di latte e maraschino, spalmo prima la crema bianca poi quella quasi dorata al caramello sotto lo sguardo incantato di Gus, impilo i diversi strati, ricopro il tutto e metto in frigorifero a riposare.

G: opera d'arte

N: zitto che fra poco mi devi aiutare

G: a fare cosa?

N: credi che quelle m&m siano li per caso?

G: beh no peró-

N: peró un cazzo, tu mi aiuti a sistemarle

G: ah

N: si

G: no nulla, tranquilla

Il tempo passa velocemente, tiro fuori la torta e mi faccio aiutare a decorarla, noto che è piuttosto preciso, mette tutti i colori in ordine e con la stessa distanza, finisce che io gli giro il vassoio e lui posa tutti i confettini colorati con estrema attenzione.

G: io l'ho detto che sono un opera d'arte

N: potrei dire la stessa cosa

G: forse

Appena finito ripongo la creazione in frigorifero e mi butto sul divano, in questo momento vorrei solo addormentarmi, se non fosse che Gus è ancora lì, fermo in cucina.
Non so cosa stia facendo.

N: Vieni?

G: perché dovrei?

N: non saprei, mi fa piacere

G: ovvio, io causo solo piacere

N: questo lo vedremo

G: sono impaziente

N: ne passerà di tempo

G: chissà quanto mi resisterai ancora

N: secondo me un bel po'

G: secondo me no

Mi raggiunge sul divano, sfodero il telefono e mi metto a giocare ad uno di quegli stupidi giochi che funzionano offline, puntualmente con la modalità aereo, considerata l'elevata quantità di pubblicità che contiene.
Appena passato un altro piccolo passo di tempo tiro fuori di nuovo la torta dal frigor e ne taglio due fette, è venuta a dir poco perfetta, si vedono perfettamente tutti gli strati.
Gustav la fissa incerto.
Prende la forchetta e ne taglia un pezzettino,
con fare incerto se lo porta alla bocca.

G: è, buona, suppongo

N: davvero

G: si, solo che-

N: tranquillo, però, mangiane un poco, giusto due forchettate, altrimenti non so come tu possa fare a rimanere in piedi

G: ci riuscirei in ogni caso

N: Gustav, ti prego

Si sforza e ne mangia circa metà.
oggi sono veramente fiera di lui.

Spazio Autrice
nella foto sembro alice nel paese delle meraviglie peró va bene
preferisco che peep abbia più problemi alimentari nella mia storia piuttosto che più problemi con le droghe, SO PERFETTAMENTE CHE SAREBBE IL CONTRARIO PERÓ SE DOVESSI SCRIVERE SULLA DROGA NON SAREI BRAVA E POI PIANGEREI SEMPRE

𝐓𝐇𝐄 𝐁𝐑𝐈𝐆𝐇𝐓𝐒𝐈𝐃𝐄 | 𝐋𝐈𝐋 𝐏𝐄𝐄𝐏Where stories live. Discover now