Capitolo 31

146 15 4
                                    

Nestesia pov's

Rientrai a casa, per prima cosa tolsi le scarpe, mio padre era impegnato a guardare qualcuna delle sue solite trasmissioni calcistiche quindi si limitò e salutarmi con un cenno della mano, a differenza di mia madre, ella mi raggiunse, prese la mia giacca che avevo poggiato sul bracciolo del divano ed andò a metterla a posto, per poi tornare ed abbracciarmi, iniziando già a tempestarmi di domande dall'anticamera.
Rimandai la conversazione con un rapido gesto della mano e salii in camera, aprii lo zaino, presi il diario e mi misi a vedere i compiti per la settimana.
Sgranai gli occhi alla vista della quantità immane di esercizi.
Da ottima persona fancazzista e senza voglia quale sono, la prima cosa che feci fu' chiedere la carità sul gruppo di classe, in dieci minuti ottenni gli esercizi di chimica da Gabriel e quelli di matematica da Alyssa, già era un passo in più, purtroppo restava fisica, lì dovevo anche studiare.
Mi misi il cuore in pace, ringraziai quelle due buone anime e decisi di farmi una doccia veloce.
E fu' così che dopo quarantacinque minuti mi ritrovai di nuovo su quella sedia, questa volta, senza scuse per non studiare.
Di malavoglia iniziai, mi resi conto di aver perso la condizione del tempo solo quando mia madre mi chiamò per dirmi che la cena era pronta, in compenso mi mancavano poche pagine da studiare e avrei potuto chiudere il libro.
Scesi al piano di sotto, lavai le mani e mi sedetti a tavola, più o meno pronta per la valanga di domande, quando ero tornata ed avevo liquidato mia madre in realtà sapevo che avrei solo rimandato di qualche ora la "discussione", ora, che mi piacesse o meno, era arrivato il momento e non potevo più scappare.
La cena passò veloce, esattamente come l'avevo immaginata.
Aiutai a sparecchiare, diedi la buonanotte ad i miei e filai in camera, per prima cosa infilai il pigiama, finii di studiare ed infine mi misi sotto le coperte, mi addormentai con la voce del mio amato peep di sottofondo, consapevole che qualcuno l'avrebbe spenta poche ore dopo.

----------------------------

La mattina dopo mi alzai, mi vestii e ripresi la solita routine, con la differenza che peep non mi avrebbe accompagnata ed avrei dovuto prendere l'autobus, da un lato sono contenta, mi mancava ascoltare i sepultura a tutto volume dando probabilmente fastidio a qualche persona attorno.
Appena arrivata davanti all'istituto Beatrix e Alexandra mi salutano, hanno a dir poco ufficializzato la cosa e si tengono sempre per mano, sono davvero carine insieme, hanno tutto il mio supporto, anche se a volte mi sento un po' il terzo incomodo.
La giornata  a scuola passa tranquilla, durante l'ora di chimica hanno interrogato la mia compagna di banco, non nego che mi stavo torturando le pellicine delle dita dall'ansia.
Tralasciando questo, pomeriggio studiai ed uscii a fare una passeggiata, sottofondo di asking alexandria e via.
Passai davanti al salice piangente e mi ci sedetti sotto, avevo il sorriso stampato in faccia, una foglia cadde sulla testa.

Flashback

-la neve che fiocca e colpisce il tuo viso-

- è strano, quasi fastidioso-

-rende tutto più bello, invece-

-ma non ha senso-

-ssh, a tempo dovuto comprenderai-

\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\

Ero incredibilmente frastornata, tutto girava, vedevo doppio.
Mi tirai uno sbuffetto sul mento e ricominciai a vedere chiaro, sentii un brivido attraversarmi la schiena.
Non era freddo, era una sensazione che non ero riuscita a decifrare.
Misi una mano in faccia, era quasi bagnata.
Lacrime.
Non capivo nulla, mi domandavo se ero svenuta o altre cose, non capivo perchè piangevo, ero confusa.
Lasciai passare qualche secondo e mi ricomposi, cercando di dare una spiegazione plausibile al tutto, inutile dire ce non ne trovai una, però almeno provai e distolsi la mente da qualsiasi altra distrazione.
Osservai un pettirosso appollaiato su un ramo dell'albero, non mi capacitavo di come fossi lì, data la stagione invernale.
Mi incamminai verso casa.
La testa piena di pensieri.
Il cuore quasi addolorato.
E non vi era un apparente motivo.

𝐓𝐇𝐄 𝐁𝐑𝐈𝐆𝐇𝐓𝐒𝐈𝐃𝐄 | 𝐋𝐈𝐋 𝐏𝐄𝐄𝐏Where stories live. Discover now