Capitolo 8

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Nestesia pov's

-Ad amarti di più, nestesia, ad amarti di più-

non so veramente cosa dire, andando oltre ad il fatto che il mio nome pronunciato da lui è qualcosa di fantastico e che non so nemmeno io cosa darei per risentirglielo dire, non so come replicare.
Sembra quasi che lui mi conosca più di me a tratti. come faceva a sapere che non avevo praticamente autostima? non glie ne avevo mai parlato.

G: ei scusa, non volevo essere così avventato, solo che, i tuoi occhi dicono tutto.

Mi ero totalmente bloccata, lui mi prende le mani e le attorciglia alle sue, dopo un secondo ne stacca una e mi alza leggermente il viso.
Siamo così fottutamente vicini, posso sentire il suo respiro, ci stiamo guardando fissi negli occhi; siamo entrambi impotenti, nessuno dei due ha il coraggio di annullare quei pochi centimetri che distanziano le nostre labbra. Sembra tutto così perfetto. lui è perfetto.

Lo abbraccio.

Un abbraccio di cui non sapevo di aver bisogno.

La sua immensa felpa nera ha un odore di erba abbastanza forte, poi c'è qualche altro profumo che non riesco a riconoscere, lo trovo in ogni caso gradevole.

Mi stacco di nuovo, lo guardo ancora negli occhi.
Gli prendo una mano mentre mi guarda con uno sguardo interrogativo; io dal mio canto voglio fare la cogliona quindi deciso di mettermi a saltellare: stacca la presa ma io vado avanti per  tutta la strada dritta, continua a guardarmi scioccato fino a quando non ritorno da lui.

G: no ma poi sono io quello fatto

N: MA GUARDA CHE IO SONO HEIDI

G: si ed io peter pan

N: nah, quello è un complotto, poi sto dalla parte di capitan uncino io

G: si ma

N: dai saltelliamo insieme

G: no

N: dai

G: senti io ho in immagine da tenere pulita

Sfodero il telefono dalla tasca ed apro la galleria, scorro un attimo finché non trovo un video di lui con due padelle che praticamente balla su un piano di lavoro della cucina, glielo mostro.

N: quale immagine scusa?

G: LAYLA CAZZO, MA L HA MESSA IN EVIDENZA

N: è la mia galleria pirla

G: ma quindi tu-

N: SONO UNA TUA FAN, TI ASPETTI CHE NON ABBIA LA GALLERIA PIENA DI FOTO TUE

G: posso vedere?

N: no

G: perché

N: ti spaventeresti

G: non ci credo

N: tu hai idea del fandom che ti ritrovi?

G: in realtà no

N: allora è meglio così

G: ma-

Lo riprendo per mano e reinizio a saltellare, questa volta ho una destinazione, lui, si mette a saltellare con me, sono così presa  che appena si sposta di poco e gira la curva, io, nel tentativo di mantenere la mia strada come doveva essere per portarlo al parco, cado a terra come una cogliona.
Gus scoppia a ridere, gli lancio un occhiataccia ma poi mi lascio sfuggire una risata, la situazione è parecchio comica, lo ammetto; al suo posto avrei riso pure io, ammetto di essere molto curiosa, vederlo cadere a terra deve essere strano, che io ricordi non è mai caduto su un palco, quindi sarebbe strano, ma anche divertente. Certo che però una mano non farebbe proprio schifo eh, considerando che sono caduta solo ed esclusivamente a causa sua.

N: una mano non fa proprio schifo lo sai

G: sei troppo carina li a terra, aspetta

N: no, dammi una mano, perfavore

Quando realizzo che sta per prendere il telefono probabilmente per scattarmi una foto,  scatto e mi tiro su in piedi con una mano sopra alla faccia, come per coprirmi.

Troppo tardi.

Tiro fuori il mio telefono e vedo che spunta una notifica di instagram.

@lilpeep ha pubblicato una storia

Apro subito e mi ritrovo una foto di lui a petto nudo.

-beh-

strabuzzo un poco gli occhi e sussurro un:

-cazzo se è bello-

poi mi ricordo di avere il sottoscritto davanti.

-Che figura di merda-

-mo che cazzo gli dico-

G: chi è bello

N: nessuno

G: senti bambolina, lo so benissimo che sono io quello bello

N: credo sia un dato di fatto, non pensi?

faccio un passo in avanti e faccio scorrere una mano sul suo petto, adesso è coperto dalla sua grande felpa e probabilmente da una maglietta, appoggio la testa e sento il suo cuore che batte, poi mi stacco e gli do una pacca sulla spalla, come fosse niente.

Una serie di brividi attraversavano i nostri corpi.

Potevo sentire il suo profumo.

È stata una sensazione bellissima.

N: andiamo

G: emh suppongo di sì

Su di noi cade un silenzio tombale fino a quando Gus non parla di nuovo.

G: è stato bello

N: cosa?

G: rabbrividivi, mentre ti toccavo

N: avevo freddo

G: non fraintendermi, lo facevo anche io

N: e allora?

G: tu mi fai stare bene

N: anche tu.

Questo ragazzo è un fottuto enigma.

𝐓𝐇𝐄 𝐁𝐑𝐈𝐆𝐇𝐓𝐒𝐈𝐃𝐄 | 𝐋𝐈𝐋 𝐏𝐄𝐄𝐏Where stories live. Discover now