Capitolo 5.

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Arrivati alla macchina papà Jin e papà Nam sono pronti a farmi una ramanzina per il ritardo, quando si accorgono che nascosto dietro noi tre c'è una quarta persona.

-Bella, lui è un tuo nuovo amico?- mi chiede papà Jin cercando con lo sguardo Jimin.
-oh si, lui è Park Jimin, si è trasferito da poco qui a scuola, e ecco stiamo diventando buoni amici- dico fiera.
Così TaeTae e Kookie si scostano leggermente e subito Jimin fa un inchino formale verso di loro.
-oh Park Jimin, ciao, tu sei nella stessa classe di mia figlia giusto? Hai davvero degli ottimi voti- dice papà Nam mentre lo aiuta a risalire dall' inchino.
-professore...oh ecco si- dice timido Jimin con la testa bassa.
-ma..come mai hai un occhio nero, stamattina per i corridoi non mi sembrava che ne avessi uno- continua papà Nam alzandogli il mento delicatamente.
-oh niente signore non si preoccupi- dice Jimin indietreggiando leggermente.
Così io lo raggiungo e mi metto sotto braccio con lui.

-papà, Jimin è stato bullizzato da due stupidi..noi abbiamo fatto ritardo solo perché volevamo aiutarlo- dico.
-voi cosa?- chiede con un tono più acuto mio padre Jin .
-si professore, abbiamo visto che questi due ragazzi lo portavano nel retro e siamo subito corsi a aiutarlo- dice Kookie restando formale con i miei due papà visto che siamo ancora nel parcheggio di scuola.
-e chi sarebbero questi due?- chiede con tono serio papà Nam.
-beh loro sono..-sta per dire TaeTae.
-nessuno! Cioè.. non si preoccupi professore, credo che d'ora in poi non lo faranno più- dice Jimin.
Ma cosa fa? Prende le difese di Kai e Taemin ora?

-ma Jimin, ti puoi fidare dei miei due papà, loro possono aiutarti- dico voltandomi verso di lui. Ma lui scuote la testa e si stacca dal mio braccio.
-ora devo tornare a casa, mia mamma mi starà aspettando. Ciao ragazzi...arrivederci professori- dice poi per salutarci nuovamente con un inchino veloce e scappare via.

Una volta riportati Kookie e TaeTae alle loro rispettive case, i miei due papà non ci mettono molto a riempirmi di domande.
Così una volta a casa, decido di annullare ogni loro dubbio.

-ok vi risponderò! Uno, sto bene, nessuno mi ha fatto nulla, sono tutta intera. Ci hanno pensato Kookie e TaeTae a difendere me e Jimin. Secondo, i bulli sono Kai e Taemin. Credo lo abbiano preso di mira dagli inizi. Jimin è letteralmente terrorizzato da loro. E poi terzo,TaeTae e Kookie.. non li avevo mai visti così... così arrabbiati con qualcuno. Ci hanno difeso subito.-
Dico raccontando tutto ai miei due genitori che mi hanno fatto sedere sul divano per parlarne.

Seduto accanto a me c'è mio padre Jin che subito mi accarezza il palmo della mano e mi porta al suo petto. Mentre mio padre Nam è difronte a noi in piedi mentre cammina da destra a sinistra con una espressione molto seria in volto.
-quindi ricapitoliamo un po'. Jimin è preso di mira da Kim Jong-in e Lee Tae-Min. E come mai c'è l'hanno proprio con Jimin e poi perché mai dovrebbero riprendersela anche con te?- mi chiede papà Nam cercando di trattenersi.

-non so perché se la prendano con Jimin, hanno solo detto che Jimin ha un segreto e che se non farà quello che dicono loro lo diranno a tutti. Jimin sembra davvero spaventato da questo.. mentre a me dicono sempre le stesse cose... ma ci sono abituata. Insomma so che non è vero, quindi non li sto più a sentire da un pezzo- dico beandomi ancora dell'abbraccio di papà Jin.
-ancora con la storia della raccomandazione? Nam dobbiamo fare qualcosa, sono stufo che nostra figlia venga presa ancora di mira per questo- dice papà Jin rivolgendosi al marito.
-amore lo so, troverò una soluzione. Ma ora tesoro Devi giurarci di tenerti lontana da quei due. A loro ci penso io. E tieni lontano anche Jimin, TaeTae e Kookie da loro. Sono studenti modello, non voglio che la loro carriera scolastica venga rovinata a causa di quei due- dice papà Nam sedendosi anche lui accanto a me.
Io annuisco.

-papà...-dico per poi richiamare l'attenzione di entrambi.
-si?- chiedono all'unisono.
-ecco.. io, volevo chiedervi se fosse possibile invitare qui anche Jimin per poter studiare..voglio davvero che diventi amico mio e degli altri. Non voglio resti solo- dico abbassando lo sguardo.
-amore mio certo che puoi invitarlo a studiare qui con te. Nam siamo così fortunati a avere una figlia così dolce- mi dice mio padre Jin dandomi un bacio tra i capelli.
-hai proprio ragione, nostra figlia è dolcissima. Siamo fieri di te- dice papà Nam per poi anche lui regalarmi un bacio fra i capelli.

-aaaah- dico urlando, per poi spaventarli entrambi, mentre corro verso la cartella che avevo lasciato all'ingresso.
-Mimi quante volte ti ho detto di non urlare! Ci farai prendere un infarto così- dice mio padre Jin rimproverandomi mentre segue i miei movimenti con lo sguardo.
Torno da loro vittoriosa con le mie due verifiche tra le mani. Ne porgo una ciascuno e loro subito le visionano con sguardo attento.

-queste sono le verifiche che ci hanno riportato a scuola gli zii, con zio Suga ho preso un 9, con zio Hobi un 8. Mi ha detto che non ho preso 10 solo perché vuole che continui a lavorare meglio sull'esposizione personale di alcuni concetti, ma che per quanto riguarda la parte strettamente letteraria è andata bene- dico cercando di capire poi dai loro sguardi la loro reazione.
-wow piccola, sei davvero bravissima! Vieni qui- dice papà Jin stringendomi forte in un abbraccio. -Suga è un osso duro con i voti e un bel nove è davvero un bel voto!- continua per poi darmi tanti piccoli baci sul viso.
-tuo padre ha ragione, sei davvero bravissima amore di papà, siamo fieri di te- dice papà Nam riempiendomi anche lui di baci e abbracci.

Ecco perché quando dicono certe cose a scuola cerco di rimanerci il meno male possibile. Perché so che tutti i voti sono esattamente frutto del mio solo e unico lavoro e poi vedere l'orgoglio e la felicità sui volti dei miei amati genitori è la mia soddisfazione più grande.
-grazieeeee, ma ora avrei fame- dico rimettendo dentro la cartella le verifiche firmate dai miei.
-cosa preferisci tesoro? Crêpes salate o Ramen?- chiede papà Jin andando in cucina.
-ramen!- diciamo all'unisono io e papà Nam mentre iniziamo a apparecchiare.
Così il resto della giornata lo passo a studiare e a guardare un po' di tv con i miei genitori. Ci guardiamo prima un nuovo episodio della serie che stiamo seguendo insieme e poi un film.

Papà Nam e papà Jin hanno gusti molto diversi, ma per fortuna fanno scegliere sempre me, e ogni volta che scelgo un horror loro due se ne pentono subito.
-la prossima volta scelgo io, penso che quel fantasma me lo sognerò per tutto il resto della mia vita. Era orribile- dice papà Jin alzandosi dal divano.
-tesoro, i fantasmi non esistono- dice papà Nam prendendolo in giro.
-i fantasmi esistono, non hai visto quei programmi in tv dove certi vanno con quelle macchinette a registrare le voci dei fantasmi? Spaventoso, amore è spaventoso. Oddio! E se avessimo un fantasma in casa nostra?- chiede papa Jin in tono drammatico.
Io intanto me la rido ancora stesa sul divano.
-amore innanzitutto quei programmi sono tutta una finzione, e seconda cosa in questa casa non c'è nessun fantasma. Qui l'unico fantasma sei tu che nel bel mezzo della notte decide di mangiare la ogni, o sbaglio?- chiede per poi abbracciarlo da dietro affettuosamente.
-eiii non screditarmi davanti nostra figlia- dice papà Jin fingendo un broncio.
Così lo raggiungo e mi unisco all'abbraccio.
-vi voglio bene- dico stringendomi forte a mio padre Jin, mentre mio padre Nam si scosta da dietro papà per stringere forte entrambi.
-ora a dormire, e non stare troppo al cellulare tu, capito?- mi dice papà Nam salendo le scale dietro me e l'altro mio padre.
-si papà, capito, buona notte- dico per poi chiudermi nella mia stanza.

Happy family Where stories live. Discover now