"Ma non ti stufi mai, Colin?"

Borbottò, forse più tra sè e sè che rivolgendosi al suo interlocutore, ma comunque lui scosse la testa con energia.

"Comunque Ron Weasley mi ha chiesto di cercarti"

"Ron?"

Colin annuì, Harry aggrottò la fronte, non esattamente persuaso all'idea di dover affrontare il rosso proprio in quel momento: anzi, a dire il vero, per un attimo il moro rimpianse la compagnia dell'Ungaro Spinato.
Nel giro di ben pochi istanti, però, la curiosità ebbe la meglio e il moro lasció in custodia a Colin Canon il suo uovo d'oro.

"Mi raccomando è importante. Mi posso fidare di te, vero?"

Nuovamente il più piccolo, con gli occhi sbarrati e le guance rosse, annuì.

"Dovranno passare sul mio corpo per averlo!"

Aveva esclamato, con un tono così serio che Potter arrivò davvero a preoccuparsi per un momento, poi però fece caso a Ron, che si stava sedendo di fianco ad Hermione sulle scale di legno che portavano al dormitorio.
Harry attraversò goffamente la folla fino a raggiungerli e quando il rosso fece caso a lui, si alzò in piedi, appoggiando il suo bicchiere di Burrobirra sul gradino, da dove Hermione lo prese e lo bevve silenziosamente al suo posto.

Harry e Ron rimasero per una manciata di minuti a guardarsi negli occhi senza dire nulla, gradualmente le orecchie del Weasley si coloravano di un rosso sempre più evidente, come se si stesse sforzando a trovare voce, finché, alla fine, esplose.

"O-oggi è stato tremendo... quel drago lì- mi dispiace e Charlie è mortificato"

Harry rilassò la mascella, realizzando in quel momento di averla serrata per il nervosismo.

"Puoi dirgli che non deve preoccuparsi, sto bene."

Fece il moro con tono fin troppo pacato, allargando appena le braccia come a voler dimostrare di essere effettivamente tutto intero.

"Sì, sì lo vedo, ma non era esattamente quello il punto"

Ritentò Ron, adocchiando l'amico ansiosamente. Harry mise le mani in tasca e abbassò un attimo lo sguardo, anche l'altro ragazzo fece lo stesso, poi lo rialzò e si decise a parlare chiaro una volta per tutte.

"Non avevo realizzato quanto insensato e folle avrebbe potuto essere questo Torneo. È assurdo che tu possa aver messo il tuo nome nel calice Harry."

Il moro rialzò lo sguardo di scatto verso l'amico, tradendo un certo stupore e un evidente sollievo per un attimo. Si forzò ad indurire lo sguardo, ma troppo tardi perchè ormai Ron stava sorridendo timidamente, le sue orecchie erano scarlatte.

Harry deviò la sua attenzione su Hermione che osservava la scena di sottecchi in silenzio, la vide fare un cenno con la testa e alzare gli occhi al cielo, allora ridacchiò e si grattò la nuca imbarazzato. Indugiò un attimo a guardare l'amico prima che entrambi, perfino quasi  contemporaneamente si gettassero in un abbraccio serrato.

"Mi hai fatto prendere un colpo"

Ammise il rosso in un borbottio che suonava perfino offeso mentre stringeva la presa e affondava il volto nella spalla dell'amico, che strinse di rimando.

"Anche tu, credevo non mi avresti più parlato"

Confessò in un mormorio, poi l'abbraccio si sciolse ed Hermione riappoggiò il bicchiere vuoto di Burrobirra sul gradino di fianco a sè.

"Guarda che io mi riferivo al drago..."

Ribattè Ron, che ancora teneva una mano sulla spalla del moro.

Knights Who'd Give You Anything //Drarry (IN CORSO)Onde as histórias ganham vida. Descobre agora