Sebastian Vettel

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N.d.A so che sono diventata ripetitiva ma anche questa one shot non so come si possa definire(anche perché mi sono resta conto che la maggior parte delle mie one shot si basa su donne che sfondano nella carriera in F1 ma che posso dirvi è quello che sognavo per me ahah), non ne sono molto soddisfatta rispetto alle altre. E' nella cartella delle one shot tipo da una settimana e non avevo intenzione di pubblicarla oggi, ma sono curiosa di sapere se è decente o se fa davvero schifo anche perché sarebbe rimasta comunque lì senza ricevere chissà che modifica quindi niente ve la lascio qui.


Nina non ha mai avuto una vita facile, il suo ingresso in Formula 1 può essere considerato come un viaggio su una strada piena di fossi. Sin dalla sua infanzia i genitori erano assenti. A 10 anni, quando saliva sui kart non gareggiava contro gli altri bambini, lei fuggiva dai suoi demoni. Quando correva le sembrava che la rabbia, il dolore, l'abbandono, la solitudine volassero via e il cuore diventava all'improvviso più leggero.

A 12 anni suo padre entrò in riabilitazione, sua madre cadde in depressione e a Nina fu strappata l'unica cosa che le dava vita. Tutti i giorni andava all'autodromo di Napoli, si sedeva su una sedia vicino alla pista e guardava i kart sfrecciare davanti ai suoi occhi, voleva correre, ma non aveva i soldi necessari per poterlo fare. Matteo, il proprietario dell'autodromo la conosceva bene.

''Non hai più problemi da cui correre via?'' Matteo le si avvicinò, Nina alzò lo sguardo verso di lui e gli occhi le si riempirono di lacrime.

''Non posso più permettermelo.'' Dopo aver raccontato a Matteo tutta la sua situazione, Matteo si allontanò senza dire nulla e tornò con in mano la chiave dell'armadietto n.24.

''Vai a metterti la tuta e il casco prima che si faccia buio.'' Nina lo guardò sospettosa.

''Non posso pagarti.''

''Mi ripagherai un giorno.''

''Come?''

''Correndo per la Ferrari in Formula 1''

Quelle parole restarono per sempre nel cuore di Nina. A 15 riuscì ad entrare nella Prema, era felicissima e il mondo sembrava andare finalmente nel verso giusto ma purtroppo i problemi familiare non la abbandonavano mai. Se da un lato i suoi genitori le lasciavano la libertà di correre, dall'altro non l'avevano mai davvero sostenuta, se Nina si trovava lì era solo merito di Matteo e del suo talento. L'anno successivo il suo arrivo in Prema i genitori morirono di overdose, si vide nuovamente crollare il mondo addosso ma questa volta non era sola, questa volta c'era Sebastian Vettel a sostenerla. Sebastian la vide correre per la prima volta durante una delle gare di Formula3, per caso, infatti lui non era solito parteciparvi. Quando la vide correre lui non vide una ragazza qualsiasi, già sapeva che lei sarebbe diventata campionessa del mondo e decise di prenderla sotto la sua ala. Nina era al settimo cielo, Sebastian era senza alcun dubbio il suo pilota preferito e sapere che lui credeva in lei più di quanto lei credeva in se stessa fu la svolta definitiva della sua vita. Quando i suoi genitori morirono lei passava spesso le festività a casa di Sebastian e Hanna, ormai era diventata come una terza figlia per loro. Un giorno mentre Nina osservava la bacheca nella quale erano esposti i trofei di Seb si ritrovò a sognare una carriera simile.

''Tu avrai molto più di questo.'' Seb le si avvicinò e la strinse a sé con un braccio. '' Faccio questo lavoro da tutta la vita e mai ho visto un talento così.'' Nina si lasciò andare all'abbraccio.

''A volte mi chiedo se questo sia davvero talento o l'unico modo che conosco per fuggire dal dolore. Se un giorno non ci sarà più dolore nella mia vita, se un giorno raggiungerò tutti i miei obiettivi e sarò felice, guiderò ancora così?'' Seb la strinse di più a sé.

''Non esiste una vita priva di dolori, ci sarà sempre qualcosa da cui vorrai scappare, ma questo non significa che tu non sarai mai felice. Adesso, qui in questa casa e con la possibilità di correre per una scuderia storica, non sei felice?''

''Mi rende molto felice.''

''E mi sembra che il tuo talento non ti abbia abbandonato.'' Seb la girò in modo che i loro occhi si incrociarono.

''Tu non sei il tuo dolore, il tuo talento non è frutto dal dolore che hai subito, ma puoi considerarlo come una spinta che ti ha portato ad essere dove sei. Ma dove sarai domani o tra cinque anni, dipenderà da te ora e non più da cosa sei stata dieci anni fa. Quello che vedo ora è una donna forte, determinata, piena di talento che darà filo da torcere a chiunque lì fuori.'' Nina scoppiò in lacrime e lo abbracciò. Lui credeva in lei e adesso anche lei iniziava a credere davvero in se stessa.

A 18 anni entrò in Formula 1, correndo per l'Alfa Romeo, l'anno successivo raggiunse finalmente la sua meta, la Scuderia Ferrari al fianco di Charles Leclerc. A 23 anni, fu la prima donna a vincere un mondiale di Formula 1.

Sul podio di Abu Dhabi, quel giorno, non riuscì a non piangere. Fece salire lì con lei Sebastian, che si era ritirato ormai da qualche anno, e Matteo, il suo primo fan.

''Direi che il debito ora l'ho ripagato'' Sussurrò Nina all'orecchio di Matteo.

''L'hai ripagato già 13 anni fa, quando hai accettato la chiave dell'armadietto n24 e hai continuato a correre. Hai la cosa nel sangue e non c'è regalo più grande che vederti gareggiare.''

La folla urlava il suo nome, Nina chiuse gli occhi e assaporò ogni singolo secondo di quel momento, un momento che segnò l'inizio di una donna leggendaria.

Formula 1 - One shot [Richieste chiuse]Where stories live. Discover now