Lando Norris

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Il sole batte forte sul mio viso, il vento gelido e profumato di salsedine scompiglia i miei capelli. Ho sempre avuto un debole per il mare, è il posto che preferisco per scrivere. Il mare irrequieto che si infrange con un ritmo suo contro gli scogli mi tranquillizza. Un sorriso mi spunta sul viso quando mi ricordo di lui e di quel che è stato. Avete mai provato un amore che vi riempie ma al tempo stesso vi consuma? Dio mio, sembra che non si possa più respirare senza lui.

Ma poi tutto finisce, affoghi per un po' e torni a galla.

Il mare era diventato un po' il nostro luogo, è impossibile per me tornare qui e non pensare a lui, alla prima volta che l'ho visto, a quel sorriso impacciato. Sono passati anni e lo ricordo come se fosse successo solo ieri.

Flashback

Gp di Monza, quanto ho aspettato questo giorno.

''Mi piace questo posto, chi l'ha scelto?''

''Di certo non io Simo, papà mi ha fatto una sorpresa'' dico mentre lo abbraccio. Ha realizzato un sogno e lo sapeva bene.

Il gp inizia, l'emozione è alle stelle come la mia ansia, ma la gara continua con un incredibile Sebastian Vettel che sale al podio seguito da Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Le lacrime mi scorrono sul volto, Sebastian al podio, nel suo ultimo anno in Ferrari, nel circuito che più mi sta a cuore. Abbraccio mio padre e mio fratello, mi sembra di aver vinto il mondiale.

''Non potevi sperare in una gara migliore'' Mio padre mi abbraccia ''adesso che dite se andiamo a mangiare qualcosa? Muoio di fame''.

''Posso restare ancora un po' qui? Voglio imprimere questo momento nella mente''

'' Sai trovare l'uscita?''

''Non sono scema'' Gli sorrido sperando di essere sembrata il più sicura possibile. Non ricordo come si esce, non avevo minimamente prestato attenzione alla strada.

''Lo spero per te''

Il circuito è qualcosa di pazzesco, desierei corre anche io in una monoposto a 300 km/h, ma probabilmente non riuscirei nemmeno ad uscire dal box senza creare danni. Penso che questo sia diventato davvero il mio luogo preferito peccato non poterci venire ogni volta che voglio.

''Shit'' grida qualcuno dietro di me, mi giro di scatto con il cuore in gola. Lando Norris, il pilota Mclaren è alle mie spalle, da solo. Lo fisso senza dire una parola mentre lui continua a camminare sbattendo il pugno contro il corrimano fin quando non si accorge di me, devo essergli sembrata una stramba che lo fissa con gli occhi sgranati senza dire una parola, per avvertire della mia presenza. '' Scusa, non ti avevo visto''

''Hai fatto un'ottima gara'' Ogni muscolo del mio corpo è immobile e penso anche di continuare a guardalo con gli occhi sgranati perché tra noi cala un piccolo silenzio imbarazzante.

''Come mai sei qui da sola?'' Lando si avvicina a me mentre io continuo a non avere alcun controllo sul mio corpo.

''Ehm, volevo, cioè la pista è bellissima, volevo guardarla ancora un po' '' Sorride e io entro ufficialmente nel panico pensando di aver fatto una figuraccia con tutti quei ehm , no, cioè. '' Forse dovrei andare''

'' Certo''

Mi incammino verso le scale, sono a pochi centimetri da lui '' Ero sincera prima, hai fatto un'ottima gara'' Gli tocco la spalla e vado via.

Arrivata sotto alla tribuna non ho la minima idea da che parte andare e non c'è nessuno a cui posso chiedere, ma perdermi ne è valsa la pena. Lando non era riuscito a finire la gara a causa del motore che gli si è spento all'improvviso, era arrabbiato ma mai mi sarei aspettata di vederlo alle mie spalle, da solo.

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