EXTRA (Dave)

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Dave camminava avanti e indietro sul palco, agitato. Aspettava Jessica da quasi 15 minuti. Era venuto lì mezz'ora prima, è vero, aveva pensato perfino di saltare la lezione di matematica. Sarebbe stato un bene, forse il professore si sarebbe dimenticato di ricordagli che aveva preso un bel 4 nell'ultimo compito.

''Watterson, potresti almeno far finta di stare attento? ''

Gli aveva detto il professore quella mattina, eppure Dave non aveva dato peso alle sue parole. Era perso nei suoi pensieri, perso nei suoi ricordi. Durante questi ultimi mesi, lontano da Jessica era stato male, ma, si vergognava anche a pensarlo, aveva trovato un po' di sollievo. Si era sentito in un certo senso libero. Libero dai doveri di un fidanzato, libero dal costante pensiero che osservare una ragazza carina equivaleva a fare un torto a Jess, libero di andare dove voleva senza pensare di doverla avvisare o essere quasi costretto ad invitarla. Eppure una cosa era rimasta. Era costantemente geloso e non riusciva a sentire un nodo al petto vedendola con un altro. La trovava bellissima quando recitava, perché sapeva che era felice quando mostrava le proprie capacità, eppure da quando è arrivato quell'idiota biondo, non aveva capito più niente. La abbracciava con troppa possessività, la guardava con troppa intensità, le parlava con voce troppo sensuale. Non gli erano certo sfuggiti quegli sguardi soddisfatti, quando, ogni volta che era con lui, arrivava il biondino e le chiedeva aiuto per una scena. Jessica gli chiedeva sempre se non ci fossero problemi e lui, idiota com'era, le diceva sempre di andare, che si sarebbero visti più tardi. E intanto rodeva e rodeva, perché era con lui, perché rideva con lui, perché chissà cosa faceva con lui. Era esploso, non ce la faceva più. Ma, pian piano, quella sua ' soddisfazione' era sparita, lasciando spazio ad un grande vuoto. Gli mancava e quasi il pensiero di lei gli faceva male. Deve averla fatta soffrire ... ricorda ancora la sua espressione quando hanno litigato, com'è scappata via da lui. Rallenta il passo, dandosi dello stupido da solo. Aveva odiato Gabriel per aver trattato Charlie così. Aveva visto la sua migliore amica soffrire, piangere, per poi riprendersi e crollare di nuovo. Tutto per colpa sua, un ragazzo che sembrava aver smarrito il suo amore per lei, che l'ha abbandonata. Si rende conto che forse lui non è stato tanto migliore. Ha lasciato che la gelosia gli offuscasse la mente e nascondesse i suoi veri sentimenti. Basta! Doveva smettere di pensare o avrebbe perso il coraggio di parlarle. Guardandosi intorno, trova un pianoforte. In effetti era difficile da ignorare, mezzo nascosto dalla tenda del palcoscenico, ma era così immerso nei pensieri che non ci aveva fatto caso. Senza pensarci due volte si siede sul piccolo sgabello di plastica e sfiora tasti con le dita. Non era certo come il pianoforte di casa sua, pieno di significato, ma aveva comunque la capacità di farlo sorridere. Ricorda il primo brano che gli era venuto bene, quello in cui l'insegnate aveva detto che poteva farcela, che per lui sarebbe stata una passeggiata. Erano trascorsi quasi cinque mesi a provare quel pezzo, e lui era quasi sul punto di mollare. Ricorda quando lo aveva confessato a Jess e a Charlie. Quest'ultima gli aveva detto di non mollare, perché altrimenti aver comprato un pianoforte non era stato di alcun aiuto e lei odia i regali inutili. Lo aveva detto scherzosa, accompagnato da un abbraccio di conforto per dirgli che aveva la massima fiducia in lui. Mentre Jessica gli aveva sorriso, dicendogli semplicemente che qualunque cosa avesse fatto lei lo avrebbe sempre appoggiato. La ricorda ancora quella sera. Gli aveva chiesto di suonare per lei, ma lui aveva rifiutato, imbarazzato. Eppure alla fine lo aveva convito, non a parole ma con sguardi e baci. Si era messa lì al suo fianco e Dave aveva suonato, ma continuava a sbagliare. Alla fine si era irritato e aveva gridato che forse il pianoforte non era per lui. Non c'era nessuno quella sera, e mentre ricordava Dave comincia suonare, lento, dolcemente, guidato dai ricordi e dai sentimenti. La rivede, il modo elegante con cui si alza, la stretta forte della sua mano. Si risiedono e lì Dave ricomincia a suonare. Sbaglia di nuovo e Jessica sorride

Non Lasciarmi MaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora