CAPITOLO 53

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Dopo aver parlato con Gabriel mi chiudo nel silenzio mentre Dave cerca di capire cosa sia successo. Gli rispondo a monosillabi. La mia mente è incapace di prestare attenzione a qualcos'altro che non sia la conversazione con Gabriel. Sento come se ci sia un buco nel mio petto, un vuoto che mi blocca il respiro mentre io cerco disperatamente aria. Gabriel chiama ancora e ancora ma continuo a ripetere a Dave di non rispondere. Non riuscirei a parlargli. Dave però all'ennesima chiamata di Gabriel (che cocciuto non demorde) risponde, guadagnandosi tutto il mio disappunto

'' non vuole parlare, quindi smettila di chiamare sul mio cellulare ''

Sento la voce alta di Gabriel anche se non sono vicina al cellulare. Non deve essere molto contento della mia decisione di non rispondergli

'' okay ... okay però calmati '' risponde con voce seccata Dave '' siamo in via ... ''

'' aspetta! '' esclamo allungandomi e cercando di togliergli il cellulare dalla mano '' non ... non dirgli niente! ''

'' cos ... ma se fino a un secondo fa ti lagnavi perché hai bisogno di vederlo e gne gne gne ''

'' stai zitto! Non ... ''

Alla fine Dave riesce comunque a dirgli dove siamo. Mi alzo pronta ad andare via ma Dave mi raggiunge in un attimo a mi ferma. Continua ad andare in palestra anche se ormai il suo incidente è soltanto un brutto e lontano ricordo. Era già veloce prima ma con gli allenamenti lo sta diventando ancora di più.

'' Dave non posso parlargli, scoppierei a piangere e sembra che non sappia far altro nelle ultime settimane ''

''non puoi evitarlo. Quando potrebbe ricapitarti l'occasione di vederlo senza preoccuparti di tuo padre? Non sappiamo quando riuscirai a convincerlo a farti frequentare ancora Gabriel. Te ne pentiresti e, a quel punto, scoppieresti a piangere ''

Sono spaventata ma questo alla fine non è una novità. Nella mia vita non ho fatto che avere paura di esprimermi, di conversare con gli altri solo perché pensavo di non essere abbastanza. Probabilmente lo penso ancora: non sono abbastaza bella,non sono abbastanza magra, non sono abbastanza diligente, non sono abbastanza brava. Tutte le mie convinzioni mi hanno portato a estraniarmi dal mondo, rinchiusa nelle mie passioni, accompagnata solo da amici fidati che conoscevo da tutta la mia vita. Poi però ho incontraro Gabriel, il vero Gabriel. Quando sono con lui i mille complessi sul mio aspetto, sulla mia timidezza e insicurezza sparivano. Con lui sono me stessa e mi piace. Lui apprezza tutto di me, anche quello che perfino io detesto e me lo dimostra ogni giorno. In qualche modo devo pure ripagarlo ...

In silenzio ritorno al punto in cui eravamo seduti e mi appoggio al muretto. Dave, cauto, mi affianca. Ritorna a canticchiare la canzone di prima come se tutto fosse normale e questo mi fa sorridere. Mi unisco a lui. Quando una moto Ducati rossa si ferma proprio dalla parte della strada opposta alla nostra trattengo il respiro. Gabriel spegne il motore e scende dalla moto. Si toglie il casco. Quel gesto così banale lo fa sembrare terribilmente sexy. Ci addocchia subito e attraversa la strada per raggiungerci. Il mio cuore batte all'impazzata alternandosi con la voce stridula nella mia testa che grida '' è qui! È qui! ''

'' ehi ''

Ci saluta. Non riesco a guardarlo in faccio, perciò guardo dritto, in direzione delle sue ampie e bellissime spalle. Indossa quella giacca di pelle nera che gli sta incredibilmente bene.

'' ciao ... ''

Riesco solamente a balbettare. Dave sospira lanciandomi uno sguardo e saluta Gabriel con un allegro

Non Lasciarmi MaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora