CAPITOLO 55

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Durante il tragitto guardavo fuori dal finestrino, con le lacrime agli occhi e una paura che non riuscivo a scrollarmi di dosso o semplicemente nascondere. Avevo provato a chiamare Paola, la mamma di Gabriel, ma non avevo ricevuto risposta e questo non ha fatto altro che aumentare la mia ansia. Non riuscivo a parlare o a smettere di pensare a Gabriel, guardavo semplicemente fuori, rivedendomi su quel marciapiede a correre verso l'ospedale. Ad aspettarmi in ospedale c'era un Dave incosciente che sarebbe stato in coma per troppo tempo. Adesso cosa mi stava aspettando?

Arrivati in ospedale, non so che direzione prendere. Cerco di fermare qualcuno del personale ma non mi prestano attenzione, mi guardo intorno, non sapendo che direzione prendere. Comincio ad agitarmi, a tremare, sento di star per andare nel panico. Fortunatamente c'è mia madre con me. Insieme cerchiamo qualcuno che ci indirizzi e dopo quelle che mi sembrano ore, finalmente riusciamo ad avere qualche risposta: reparto Medicina Generale. Mia madre praticamente mi trascina verso l'ascensoa, seguite da mio padre. Erica aveva preferito restare dalla nonna. Siamo saliti sul piano ma nessuno ha saputo dirci niente. Abbiamo girato per il reparto per non so quanto tempo e stavamo per rinunciare e andare a cercare altre informazioni, magari più attendibili quando, di fronte alla macchinetta del caffè vicino all'entrata del reparto, riconosco Giordi con un bicchiere di carta in mano

'' Giordi! ''

Le vado in contro. Lei sussulta, probabilmente assorta nei suoi pensieri, e quando si gira verso di me fa un sorriso stanco.

'' oh, Charlie cara! ''

Si avvicina e mi abbraccia. Quel stretto e forte abbraccio mi fa stare ancora più male. Cosa significa? È un abbraccio di corforto? Cos'è successo? Saluta educatamente anche i miei genitori che ricambiano

''io ... io ho appena saputo e ... sono corsa qui ... '' Giordi mi posa una mano sulla spalla. Non promette niente di buono e comincio ad agitarmi sempre più '' non so cosa sia successo ... io non so neanche quando sia successo ... come sta? È grave? ''

'' piccola, calmati! '' Giordi sorride ancora e mi fa una carezza sul viso '' Fortunatamente non è niente di grave, Gabriel sta bene. È caduto dal motorino, anche se non ho capito bene come, ma si è rotto una gamba, ha una distorsione al polso e diversi lividi sul polso. Ha battuto la testa e lo stanno tenendo sotto osservazione e semba avere una leggere commozione celebrale. Ma è sveglio, cosciente e vigile, forse solo un po' stanco, sta facendo molti esami ''

Il sollievo sconfigge la paura e sorrido mentre le lacrime troppo tempo trattenute. Comincio a ridere nervosamente, per tensione di prima e sento le gambe cedermi.

'' ah ... sono così felice ... ''

'' oh, cara ... ''

Giordi e mia madre cercano di farmi calmare, ormai sono scoppiata in un gran bel pianto. Mio padre invece rimane in disparte, in silenzio. Dopo essermi calmata avevo il bisogno di vederlo.

'' posso ... vederlo? ''

Chiedo Giordi, sperazosa

'' certo, certo, venite vi accompagno alla sua stanza ''

Mentre ci guida verso la camera di Gabriel, Giordi ci dice che l'incidente è successo ieri pomeriggio anche se lei non sa niente dei dettagli. Dice che appena ha saputo è scoppiata a piangere e non sapeva far altro che pronunciare il suo nome. Ciccio e Mela erano davvero spaventati e volevano incontrarlo subito, ma gli unici ad andare al pronto soccorso, una volta che l'ospedale ha chiamato, sono stati i suoi genitori, che sono rimasti sempre al suo fianco. Giordi ha accompagnato i due piccoli a visitare il fratello una volta accertato che stesse bene. Dice che hanno pianto per tutta la notte e che hanno continuato a ripetere di voler andare da lui. Poco fa è venuto anche Chris ma è dovuto andarsene presto, per motivi personali. Nel corridoio riconosco subito Paola. Sta parlando con un dottore ma non riesco a sentire di cosa. Sarà importante? Quando ci avviciniamo però, il dottore è già andato via. Appena ci vede, la mamma di Gabriel ci saluta calorosamente e ci viene incontro. Mi abbraccia forte

Non Lasciarmi MaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora