CAPITOLO 50

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#SpazioAutrice

quasi non ci credo! ce l'ho fatto! finalmente il CAPITOLO 50 (cavolo, capitolo 50) è pubblicato!

Wattpad potrebbe aver fatto un po' di casini quindi scusatemi ( e scusateLO) ma alla fine l'importate è aver pubblicato. Lunedì ricomincia la scuola( i compiti, l'ansia delle interrogazioni) quindi buona fortuna e siate forti! La tortura finirà e ci rimarrà una grande soddisfazione. Non mi dilungo troppo, vi auguro una buona lettura e ... ci si vede sui social!





Seduta su una panchina del parco penso e ripenso a ciò che ho visto. In realtà Gabriel non ha fatto niente di male ma non ha neanche cacciato Silvia che era ovvio volesse sedurlo. Come dovrei comportarmi? Come se non avessi visto niente o arrabbiarmi e sputargli contro tutta la furia che ho dentro?

Certo che nella mia testa c'è una tale confusione. Sono ancora provata per quello che è successo riguardo Theo e ora questo ... mi stendo sulla panchina. Intorno a me ci sono risate di bambini, chiacchiere degli adulti ma in realtà sento solo i miei pensieri che alla fine dicono sempre la stessa cosa. La vita nei sogni e nei desideri è molto più facile. Non hai bisogno di rimuginare sulle tue scelte o su quelle che hanno fatto gli altri perché sai che alla fine c'è un lieto fine. Tutto si aggiusta, tutto va per il meglio. Nella vita reale invece non tutto va nella direzione che vorresti tu ma tutto ti fortifica, ti fa maturare e ti rende quello che sarai domani.

Il cellulare squilla e io lo prendo dalla borsa. È Gabriel. Per un momento penso di non rispondergli ma poi mi dico che sarebbe un comportamento infantile e spingo il tasto verde

'' pronto? ''

Volevo rispondere con una voce naturale ma persino alle mie stesse orecchie risulta stanca e annoiata

'' ehi! Ho appena finito gli allenamenti. Mi faccio una doccia e vengo a prenderti da casa tua? ''

Sospiro prendendo una foglia caduta sulla panchina e esaminandola contro la luce dei lampioni

'' non sono a casa ''

Un attimo di silenzio come se si aspettasse che continuassi

'' e dove sei? ''

'' sono al parco. Ho fatto una passeggiata e mi sono fermata qui ad aspettare una tua telefonata ''

Ancora silenzio

'' non mi piace questo tono ... ho fatto qualcosa per caso? ''

'' non lo so ... dimmelo tu '' rispondo senza pensarci un attimo. Poi mi rendo conto che se volevo far finta che non fosse successo nulla adesso ho rovinato tutto. Dal mio tono di voce e dalle mie parole si nota subito che c'è qualcosa che non va. Ormai è troppo tardi per fare un passo indietro '' hai fatto qualcosa per caso? ''

Lo sento sbuffare e salutare i suoi amici

'' aspettami lì, sto venendo ''

Mi metto seduta. Tutt'un tratto non sono così sicura di volerlo vedere. Sarei capace di dargli uno schiaffo appena lo vedo. Mi metto seduta e poi mi alzo

'' non venire, sto tornando a casa. Non sono dell'umore giusto per uscire ''

'' Charlie, ho detto di aspettare lì ''

'' e io ti ho detto che me ne sto andando ''

Sto per chiudere senza neanche avvisarlo tanto mi da fastidio il tono e il fatto che voglia darmi ordini ma la sua voce stranamente più pacata mi ferma

Non Lasciarmi MaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora