CAPITOLO 39

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Tormentata dai pensieri riguardanti Gabriel seguo la mamma indaffarata con le faccende domestiche. Penso che la cosa le dia un po' fastidio visto che intralcio i suoi movimenti veloci con la mia camminata goffa ma puntualmente quando alza il viso verso di me ( probabilmente per cacciarmi o mandarmi a quel paese) vede la mia faccia sofferente e si zittisce, sbuffando e riprendendo il suo lavoro. La seguo eppure non do attenzione ai suoi movimenti, a ciò che fa, troppo presa dai miei pensieri. La cosa che più mi irrita è il fatto di essere tormentata da pensieri riguardanti lui, dopo che mi ha maltrattata in questo modo. Insomma non sono mica un giocattolo!

'' Charlie '' la voce della mamma mi risveglia dai miei pensieri e alzo lo sguardo per ricambiare il suo. Con i ciuffi disordinati sfuggiti dalla cosa, il vestito estivo vecchio che usa per stare a casa e l'aspirapolvere in mano è davvero buffa '' perché non chiami Noemi e Dave e uscite tutti insieme per festeggiare la fine della scuola? ''

Alzo le spalle

'' non lo so mamma ... non mi va di uscire ''

'' non ricominciare! Ti ho lasciato dormire tutta la mattinata fino all'ora di pranzo ma non posso vederti in questo stato! Insomma ti ordino di uscire! ''

Alzo un sopracciglio

'' una mamma che ordina alla figlia di uscire? Sai che non è molto normale ... ''

Mia madre sospira stanca ma ignora la mia affermazione

'' non vi siete dati appuntamento con qualcuno? Non ti sei sentita con Dave? Non hai raccontato ai tuoi amici quello che è successo? ''

'' cos'è? Un interrogatorio? ''

'' voglio solo capire ... su non fare quella faccia ''

'' non ho detto niente a nessuno. Non mi sembrava il caso però ... adesso che mi ci hai fatto pensare potrei ... ''

Potrei chiedere consiglio a loro. Vado o non vado da Chris?

'' cosa tesoro? ''

'' niente mamma, grazie per la chiacchierata illuminante facciamolo più spesso ''

La supero e mi chiudo nella mia camera raggiungendo il cellulare ancora attaccato al caricabatteria. Ma proprio quando mi siedo e scorro la rubrica per fermarmi al primo nome che trovo ( Dave) mi blocco. È giusto includere anche loro in questa storia? Si, Dave ha detto che non avrebbe esitato un attimo ad aiutarmi e sono certa che dice la verità e penso sia lo stesso per Noemi ma ... non potrò sempre avere loro al mio fianco. Dovrò affrontare delle cose da sola, agire secondo il mio istinto e pensare solo ed esclusivamente con la mia testa. Dave mi ha aiutato con Alexa, senza di lui a quest'ora non saprei ancora da dove cominciare. Mi si è presentata davanti l'opportunità di sapere ogni cosa, di riuscire a capire la situazione per poi parlarne con Gabriel e farlo ragionare. Ma il suo comportamento mi destabilizza. Una volta che facciamo un passo in avanti succede qualcosa che ce ne fa fare altri 10 indietro. Si dice che non puoi aiutare qualcuno che non vuole essere aiutato, ma è quello che una persona vuole realmente? Magari non lo vuole ma ne ha bisogno ... alle cinque e mezza del pomeriggio decido che la cosa giusta da fare è tentare. Gabriel non può impedirmi di capire a fondo questa storia. In fondo non lo faccio solo per lui ma anche per salvaguardare la mia salute mentale

O almeno è questo che mi ripeto per tutti i trenta minuti successivi

Tentenno fino alle sei quando decido di non pensarci troppo e provarci. Saluto mia madre che quasi esulta per vedermi uscire fuori e raggiungo la fermata per prendere il pullman che mi porterà a casa di Chris. Mentre aspetto sotto il sole caldo di questa giornata estiva il cellulare mi avvisa dell'arrivo di un messaggio. Ed è proprio Chris il mittente

Non Lasciarmi MaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora