CAPITOLO 5

57.3K 1.7K 104
                                    

Prendo il blocco di disegno e pasticcio su una pagina bianca, pensierosa. ‘’ cosa disegni? ‘’ chiede Dave sbirciando da sopra il bancone. Ha ricominciato a lavorare al bar e, dopo aver finito di studiare, sono venuta a trovarlo. ‘’ niente di che … scarabocchi … ‘’ lui ridacchia, come se avessi detto qualcosa di divertente ‘’ dici sempre così, poi fai dei capolavori ‘’ lo guardo e alzo un sopracciglio. Aveva uno straccio in mano con cui asciugava un bicchiere di vetro ‘’ senti chi parla … ‘’ ride e si guarda in torno. Lo imito. Non c’è molta gente oggi all’Angels, a aperte un gruppetto di ragazzini seduti a chiacchierare tra loro ‘’ come sta Gabriel? ‘’ mi chiede Dave mettendo a posto il bicchiere nella mensola dietro di lui ‘’ bhe, l’occhio sta ritornando normale e adesso è ostinato a voler camminare senza stampella ‘’ sbatte più volte le palpebre ‘’ di già? Solo dopo un paio di giorni? ‘’ alzo le mani ‘’ non vuole sentire ragioni. Lo conosci, è un cocciuto di primo ordine ‘’ in quel momento entra un vecchietto che si siede a qualche metro di distanza da me, richiamando l’attenzione di Dave. Lui con un sorriso gli va incontro e lo serve, per poi venire di nuovo verso di me. Appoggia le braccia sul bancone e mi guarda interessato ‘’ e la partita? Mi sembra che tutti i giocatori siano ridotti piuttosto male … ‘’ annuisco, e appoggio il viso sulla mano ‘’ l’allenatore è riuscito in qualche modo a rimandare a altre due settimane ‘’ Dave rabbrividisce ‘’ quell’uomo a volte mi mette i brividi ‘’ annuisco, sorridendo divertita ‘’ altroché, pensa che Gabriel mi ha raccontato che è andato a casa di tutti i giocatori e gli ha minacciati ‘’ Dave ride ‘’ minacciati? ‘’ rido anche io ‘’ si! Ha detto che se si metteranno di nuovo nei guai in queste settimane, non risponderà più delle sue azioni ‘’ spalanca gli occhi ‘’ altro che brividi! È una cosa terrorizzante ‘’ sorrido ‘’ anche se l’unica cosa che è riuscito a fare è soltanto farli ridere ‘’ poi aggiungo ‘’ come va la ‘ carriera’ di Jess, non la sento da un bel po’ … ‘’ dico imitando le virgolette con le dita. Dave sospira ‘’ è una  ‘ carriera’ impegnativa ‘’ anche lui imita le virgolette con un gesto, poi aggiunge ‘’ e non sono riuscito neanche ad avere una parte secondaria. Il professore di teatro dice che faccio pena. ‘’ sbatto le palpebre ‘’ te lo ha detto direttamente? ‘’  fa una smorfia di dolore ‘’ già … Mi ha spezzato il cuore. Eppure sono un bravo attore! Ti ricordi quando alle elementari ti ho fatto la festa a sorpresa? Non ti sei accorta di niente! ‘’ abbozzo un sorriso e annuisco. In realtà mi ha spedito l’invito a casa. Ma non gliel’ho mai detto per paura di ferire i suoi sentimenti, in quel periodo voleva fare l’attore. ‘’ comunque non te la prendere, sono sicura che il bacio non sarà un vero e proprio BACIO ‘’ dico con gesto teatrale. Sospira rassegnato ‘’ lo spero ‘’      ‘’ hai scoperto chi è l’attore che interpreterà Romeo? ‘’  fa una smorfia annoiata e scocchia la lingua ‘’ Jamie Trotta ‘’ spalanco gli occhi ‘’ Trotta? Trotta fa Romeo? ‘’ Jamie Trotta è il quarto ragazzo più bello della scuola, secondo la classifica che le cheerleader hanno postato in bacheca e sul sito della scuola. È biondo, occhi marroni, fisico scolpito, niente male, insomma, ma non è mai stato famoso per la sua capacità di recitare. ‘’ mi sono informato … ‘’ dice Dave mentre lava una tazzina ‘’ su cosa? ‘’  alza un sopracciglio ‘’ oltre a essere il quarto ragazzo più bello della scuola è il terzo più bravo a baciare … lo sapevi questo? ‘’ scoppio a ridere ‘’ e dove hai visto questa stupidaggine? ‘’  si mette una mano tra i capelli, senza curarsi di bagnarli ‘’ ieri … le cheerleader hanno portato una nuova classifica ‘ i baciatori dell’anno ‘ o qualcosa del genere … ‘’ dice malinconico. Sbatto più volte le palpebre ‘’ a che porto stai tu? ‘’ chiedo curiosa. Alza un sopracciglio e mi guarda, un’occhiata tagliente ‘’ lo fai solo per farmi calare l’autostima! Sei una persona crudele! ‘’ esclama schizzandomi l’acqua in faccia.  Sulle lenti degli occhiali si formano tante piccole goccioline che mi rendono difficile vedere. Tolgo gli occhiali e, con un lembo della giacca, pulisco le lenti, stando attenta a non graffiarle. Quando riesco nuovamente a vedere, Dave sta ridendo a crepapelle. Metto le mano sui fianchi, assumendo un’espressione arrabbiata, ma senza riuscire a trattenere un sorriso divertito. ‘’ e poi sarei io quella crudele eh! ‘’ Dave si asciuga una lacrima dall’occhio, con un gesto teatrale ‘’ non mi hai fatto finire! Sai chi è in cima alla classifica? ‘’ stringo gli occhi, e metto una mano sulla fronte ‘’ non me lo dire, ti prego non me lo dire … ‘’     ‘’ Gabriel! ‘’ esclama divertito il mio amico. Lo guardo aggrottando le sopracciglia ‘’ ci sono  commenti? ‘’ si gratta la testa, assumendo un’espressione di finta riflessione ‘’ bhe … circa 345 ragazze non vedono l’ora di provare le labbra del vincitore ‘’ mi guarda divertito. Provare le labbra del vincitore? E no, care mie, quello che proverete è solo il dolore del mio pugno sulla vostra faccia. Mostro a Dave la mano ‘’ dammi il tuo cellulare ‘’ dico, cercando di apparire calma. Lui si ritrae ‘’ stai scherzando? Hai quello sguardo … ‘’ aggrotto le sopracciglia ‘’ quale sguardo ? ‘’    ‘’ quello che dice ‘ aspetta un attimo, prendo una motosega e ti strappo la testa dal resto del collo ‘ ‘’ ridacchio ‘’ Dave, il tuo telefono. Adesso. ‘’  incrocia le braccia al petto ‘’ dopo aver letto quei commenti, c’è il rischio che mi lanci il cellulare addosso, distruggendolo, ma soprattutto distruggendo la mia magnifica faccia! ‘’ esclama indicando il suo viso ‘’ usa il tuo! ‘’ dice indicandomi. Spalanco le braccia ‘’ non ho internet ‘’ sospira ‘’ bhe … neanche io … ‘’ mente ‘’ ti ho mai detto che sei un pessimo bugiardo? ‘’ annuisce ‘’ ogni volta che ho cerco di mentirti ‘’ sbatto gli occhi, con aria innocente ‘’ allora te lo ripeto … sei un pessimo bugiardo! E adesso dammi il cellulare! ‘’ in quel momento entra un ragazzo che cattura la mia attenzione. Capelli biondo cenere, piercing praticamente dappertutto, occhi cioccolata e braccia cosparse di tatuaggi. Riconosco spade e pistole, e scene di guerra o tortura rappresentati astrattamente. Gira lo sguardo per tutta il bar e quando mi vede, sorride compiaciuto, come se fossi proprio la persona che stava cercando. Ha un occhio nero e la guancia destra violacea, come un’enorme livido ‘’ Dave … ‘’ sussurro mentre si avvicina, zoppicando. Lui aggrotta le sopracciglia ‘’ stai tranquilla, se ti fa del male mi butto dal bancone e lo stiro ‘’ dice con un tremito di paura. Lo guardo e sorrido, felice di avere un amico così premuroso. Il cellulare comincia a squillare e quando vedo lo schermo, il ragazzo tatuato è proprio affianco a me e sta ordinando un caffè. Sullo schermo appare il nome di Gabriel. Rispondo senza esitare ‘’ pronto? ‘’     ‘’ Charlie! ‘’ sorrido, notando la voce entusiasta che aveva ‘’ Gabe, tutto bene? ‘’     ‘’ certo, volevo solo sentirti ‘’ il ragazzo affianco a me ridacchia, mentre sorseggia il suo caffè dalla tazzina. Lancio uno sguardo di intesa con Dave ‘’ anche io volevo sentirti. Avevo intenzione di venire da te tra un oretta. Hai rovinato la sorpresa! ‘’ sbuffa divertito ‘’ facciamo finta che tu non me lo abbia detto … ti ho chiamato solo perché mi sentivo solo e ho bisogno della voce della mia ragazza per rallegrarmi ‘’ ridacchio ‘’ okay. In fondo ti capisco … non si può vivere senza la mia dolce voce da sirena ‘’ scherzo, prendendo una bustina di zucchero e giocando con essa. Il ragazzo affianco a me ride ancora. Ho l’impressione che stia ascoltando la mia conversazione con Gabe, e mentre prende la tazzina con una mano, noto che ha il polso fasciato. In effetti sembra essere uscito da una rissa ‘’ mia madre non vede l’ora di incontrare la tua famiglia. Dice che se tu sei così dolce e premurosa, i tuoi genitori lo saranno ancora di più. E non è la cosa peggiore … ‘’ dice frustato ‘’ oddio, c’è altro? ‘’ mi mordo nervosamente l’unghia. Non ho ancora detto ai miei che i genitori di Gabe li vogliono conoscere ‘’ mia sorella vuole incontrare la tua! ‘’ scoppio a ridere, mentre il ragazzo sbuffa, come si fosse stancato. Mi giro verso di lui ‘’ un attimo … ‘’ dico a Gabriel, prima di coprire il microfono con la mano ‘’ hai qualche problema? ‘’ dico cercando di non far tremare la voce. Lui mi guarda e sbatte le palpebre e fa una faccia indifferente ‘’ no. Mi diverto ad ascoltare le conversazioni con il tuo fidanzatino ‘’ alzo un sopracciglio ‘’ bhe, chi ti ha detto che puoi ascoltare? ‘’ chiedo facendomi coraggio. Si gira completamente verso di me ‘’ io ‘’ annuisce, fiero ‘’ mi sono dato il permesso da solo ‘’     ‘’ non è educato origliare ‘’ lui scoppia a ridere ‘’ non penso che ‘ educato ‘ sia una parola adatta a me, biscottino ‘’ ma che …? ‘’ non mi interessa quello che è adatto o non è adatto a te. Mi da’ fastidio che tu ascolti ‘’     ‘’ wow, che bel caratterino, biscottino … ‘’     ‘’ Charlie? ‘’  mi chiama Gabe, dal telefono. Lo riavvicino all’orecchio, senza staccare i miei occhi dal ragazzo. Intanto Dave, che era stato richiamato da un altro cliente, si riavvicina, guardando il ragazzo ‘’ Gabe, adesso devo chiudere, ci vediamo tra un po’ a casa tua okay? ‘’ cerco di sembrare calma ‘’ okay, ma poi mi dici perché hai questa voce titubante ‘’    ‘’ okay ‘’ ci salutiamo e chiudo la telefonata. Sposto lo sguardo su Dave ‘’ vado a casa di Gabe, ci sentiamo più tardi? ‘’ annuisce. Tenendo d’occhio il ragazzo. Lo saluto e esco dal bar. Il bar è abbastanza lontano da casa di Gabe, ma ho dimenticato l’abbonamento per il bus a casa e sono costretta a farmela a piedi. Dopo qualche minuto il cellulare squilla di nuovo. È ancora Gabe. Rispondo ‘’ Gabe, sto venendo a casa tua! E abbiamo parlato 5 minuti fa! ‘’ dico ridacchiando ‘’ si è solo … che mi sembravi un po’ spaventata quando hai chiuso. Sicura di stare bene? ‘’ chiede preoccupato. Rido ‘’ certo che sto bene ‘’    ‘’ sicura sicura? Hai incontrato qualcuno? ti ha minacciata? … ‘’ prima che possa fare altra domande lo fermo ‘’ ehi ehi ehi! Cos’è il terzo grado? Non ho incontrato nessuno di particolare e nessuno mi ha minacciata. Ti senti meglio adesso? ‘’ sospira, sollevato ‘’ si, ma non chiuderò la chiamata finché non sentirò il campanello di questa casa suonare e non ti vedrò entrare dalla porta che sto fissando ossessivamente ‘’ scoppio a ridere. Continuiamo a parlare finché non arrivo al cancello della villa e suono. La porta vibra e si socchiude, permettendomi di entrare. ‘’ okay sono qui. Posso chiudere adesso? ‘’     ‘’ non ti ho vista entrare quindi … no ‘’    ‘’ Gabe! ‘’ ridacchio. Entro ‘’ okay, adesso ti vedo ‘’ dice Gabriel, sereno. Lo vedo sulla soglia della porta, anche se non riesco bene a osservare l’espressione che ha, in quanto è abbastanza lontano. Chiudiamo in sincronia la telefonata e mi giro per chiudere la porta. Mentre la chiudo vedo un ragazzo che affianca l’edificio davanti a me, quando stringo gli occhi per vedere meglio è come sparito. Strano … avrei giurato che ci fosse qualcuno lì.

Non Lasciarmi MaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora