Il Figlio Del Mio Capo {1 e 2...

By AlhenaRos

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Completa • Sarah ha 23 anni e lavora nella grande azienda della famiglia Western. Inaspettatamente arriva Jam... More

Prologo
Cast
Capitolo Uno
Capitolo Due
Capitolo Tre
Capitolo Quattro
Capitolo Cinque
Capitolo Sei
Capitolo Sette
Capitolo Otto
Capitolo Nove
Capitolo Dieci
Capitolo Undici
Capitolo Dodici
Capitolo Tredici
Capitolo Quattordici
Capitolo Quindici
Capitolo Sedici
Capitolo Diciassette
Capitolo Diciotto
Capitolo Diciannove
Capitolo Venti
Capitolo Ventuno
Capitolo Ventidue
Capitolo Ventitré
Trailer
Capitolo Ventiquattro
Capitolo Venticinque
Capitolo Ventisei
Capitolo Ventisette
Capitolo Ventinove
Parte Due - Capitolo Trenta
Parte Due - Capitolo Trentuno
Parte Due - Capitolo Trentadue
Parte Due - Capitolo Trentatré
Parte Due - Capitolo Trentaquattro
Parte Due - Capitolo Trentacinque
Parte Due - Capitolo Trentasei
Parte Due - Capitolo Trentasette
Parte Due - Capitolo Trentotto
Parte Due - Capitolo Trentanove
Parte Due - Capitolo Quaranta
Parte Due - Capitolo Quarantuno
Parte Due - Quarantadue - ULTIMO CAPITOLO -

Capitolo Ventotto

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By AlhenaRos

Mi sono praticamente addormentata per terra, vicino alla parete. Mi alzo e sento il corpo dolente. Mi stiracchio e cerco il telefono, ormai spento da un bel pó, prima di mettermi a letto. Una volta infilata sotto le coperte, lo accendo e la realtà torna a farmi visita. Trovo un sacco di messaggi da parte di James, che sinceramente poco mi importano, chat e tutto viene cancellato immediatamente. Stessa cosa anche per Karen... Presa dalla rabbia, blocco entrambi i numeri così non possono più cercarmi e io non sarò costretta a spegnerlo o silenziarlo per non sentirli. La notte porta sempre a pensare e far viaggiare la mente e la mia mi porta diretta nei giorni passati... Quando tutto era perfetto, quando mi sentivo la ragazza più fortunata del mondo, quando finalmente avevo creduto nuovamente all'amore... Quello vero! Chiudo gli occhi e mi addormento fra le lacrime... So già che per un pó di tempo mi faranno compagnia e le condividerò sola, fra cuscini e coperte.
La sveglia suona dopo svariate ore e con occhi pesanti cerco di svegliarmi... Il sole batte verso la mia stanza, brillando di luce propria ma nonostante tutto, a me quella luce mi crea solo fastidio. Apro le vetrine per far entrare aria e chiudo la tenda, per oscurire la stanza troppo soleggiata. Mi faccio una doccia veloce e lavo i capelli, per poi asciugarli e lasciarli così, naturali. Prendo il caffè amaro come la vita e dopo essermi lavata i denti e spruzzato metà bottiglia di profumo, prendo le chiavi e scendo. Nel mentre penso se quello che sto facendo è sensato... Insomma il lavoro alla fine mi serve per pagarmi gli studi, ma come potrei continuare a lavorare lì? In quelle mura ormai marce? Chiudo la porta e subito le mie narici godono dell'ottima aria fresca... Cammino verso la macchina e mentre sto per salire, dal vetro noto James alle mie spalle. Mi tremano le mani e sopratutto mi batte fortemente il cuore da sentirlo nella gola. Mi giro e lui non c'è! Perfetto... Sto diventando pazza. Scuoto la testa ed entro in macchina e il mio viso si riempie nuovamente di lacrime. Non le controllo io, semplicemente scendono. Arrivo in agenzia e controllo se nella borsa ho ancora la lettera che ho scritto per i due stronzi e dopo essermene assicurata, tiro dritto verso l'ascensore. Ogni singolo centimetro di questa struttura mi ricorda lui ed è per questo che devo lasciare il lavoro... Sarebbe come far sprofondare un dito nella ferita ogni volta. L'ascensore arriva ed entro, mentre stanno per chiudersi le porte, Scott si precipita all'interno <<Cavolo Sarah... Ti ho chiamata un sacco di volte al parcheggio! Non riuscivi a sentirmi? >> mi chiede con affanno, mentre sistema il nodo alla cravatta <<No>> dico semplicemente. Ormai sono entrata nella mia bolla, dove non vedo e non sento nessuno... Ma questa bolla l'ho già vissuta in passato e non mi ha fatto per nulla bene... Non faceva altro che crearmi illusioni assurde, come già successo stamattina <<Non lasciare il lavoro >> dice improvvisamente, portandomi alla realtà <<Devo! >> dico, parlando come se fossi un robot <<Non devi per forza! Tu non hai sbagliato nulla... Hai diritto di camminare a testa alta! >> dice e nel mentre si aprono le porte, trovando James seduto davanti al mio ufficio e sbianca quando mi vede con Scott, ma questo non mi può interessare, non ora <<Sarah parliamo un momento? >> dice Scott e gli rispondo di si, passando davanti a James senza salutarlo

<<Sarah! >> mi richiama James ma chiedo a Scott di entrare e chiudere la porta. Lui deve rimanere fuori! <<Davvero lo vuoi? >> dice Scott non appena entra <<Posso chiederti un favore? >> rispondo con un'altra domanda <<Ok... Immagino vorrai dirmi di non parlarmi di lui! >> dice alzando le mani <<Esatto! É un fantasma per me e lo sarà anche per te, in mia presenza ovviamente... Non voglio sentire nulla sul suo conto! >> dico e apro il computer per preparare le mie dimissioni. Non appena finito raggiungo il Signor Western nel suo ufficio, trovando James seduto dall'altro lato della scrivania. Mi fa strano vederlo con suo padre e sopratutto, credo sia buona la sua presenza ora... Può godere del mio licenziamento e sentirsi completamente colpevole <<Successo qualcosa? >> chiede il mio capo... James non smette di guardarmi, ma rimane in silenzio <<Succede che mi sto licenziando! >> dico, mostrando il foglio ancora caldo di stampa al mio capo... Si tocca i baffi mentre legge il contenuto <<Una sola domanda... Perché? >> mi chiede. Cosa potrei dire? Che tuo figlio é uno stronzo? Che ha reso questo posto un incubo? <<Perché a breve comincerò gli studi... Devo concentrarmi nelle studio e cercare un lavoro part-time>> dico impacciata <<Capisco, possiamo sistemare i tuoi orari se vuoi... Ecco... Avevo pensato ad una promozione per te! >>  mi rende davvero felice sapere una cosa del genere, ma è arrivata al momento sbagliato <<Non so come spiegare... Devo lasciare questa agenzia perché mi è difficile rimanere qui ora! >> mi guarda scettico <<L'università è abbastanza distante da qui, vorrei fare un lavoro più comodo e meno impegnativo... Qui mi sono trovata benissimo, ho lavorato magnificamente - mi fermo, sento che sto per esplodere in un pianto - ma è ora di andare! >> dico tagliando tutta la parte di discorso che avevo preparato. Il mio capo fa spallucce e firma il mio licenziamento... Finalmente mi sono liberata da questo peso e con la coda dell'occhio noto James che mira verso il basso. Ben gli sta... Sta soffrendo per lo scenario che lui stesso ha preparato! <<Grazie ancora e prima di andare via posso esprimere un mio parere? >> dico con coraggio e determinazione <<Certo! >> dice il mio capo mentre corruga la fronte <<James merita un'altra possibilità! Credo che entrambi avreste bisogno di parlare... Personalmente credo che non siete un cattivo padre come volete mostrarvi e James non è un pessimo figlio come voi pensate... Semplicemente le persone più vengono legate, più tentano a scappare! Spero che entrambi possiate fare una lunga chiacchierata e ritrovarvi-asciugo una lacrima - io non ho una famiglia e so cosa significa... Voi siete così fortunati da non rendervene nemmeno conto>> allungo una mano verso il mio capo e ricambia la stretta d lascio la lettera nelle mani di James.... Quando sto per andare via, il mio capo mi richiama <<Sarah un attimo! >> dice e mi indica di sedermi <<Ditemi! >> che può volere? <<Mi dispiace per come ho reagito quando mio figlio ci ha informato di voi due... Insomma, ha perso notevolmente la testa per te e devo ringraziarti perché in parte è anche merito tuo se è cambiato! Volevo solo dirti che noi abbiamo regole in famiglia... Non avevo nulla e non ho nulla contro di te, anzi... Ho sempre detto che come ragazza sei bella, intelligente e molto espansiva... Se non volevo te nella nostra famiglia é perché c'è tanta storia dietro e James lo sa bene... Ci tenevo a dirti questo! Ma se davvero voi vorrete stare insieme, non sarò più un impedimento per voi e troverò un modo per far sì che ti accettino tutti>> troppo tardi Capo! <<Vi ringrazio per le belle parole ma... >> James porta la sua mano sulla mia gamba ... Come si permette? Davanti a suo padre poi <<Sarah! >> mi dice James e sentire la sua voce mi ha creato subito un magone. Lo ignoro ovviamente <<Come le dicevo, non sarò più un problema perché ecco... Io e James non stiamo più insieme! >> dico e James toglie la mano. Forse non voleva che lo dicessi e questo vale a dire che lui crede davvero che abbiamo ancora una speranza come coppia... Ma col tempo capirà che non ci sarà più nessuna storia fra noi. Mi alzo e saluto il mio capo fra le lacrime... Maledette, non volevo che uscissero! Non davanti a loro.
Chiudo la porta e scappo in bagno a sfogare tutta la mia frustrazione e delusione. Mi guardo allo specchio e provo ad incoraggiarmi "Forza Sarah! Tu sei forte... La tua stessa forza ti farà rinascere... Esci a testa alta e fai capire a quello stronzo che chi ha perso in questa storia è lui" sento la voce del cuore parlarmi e passo una salvietta sotto gli occhi per pulirmi dalla matita sbavata, ma più cerco di pulire, più mi si sporca il viso. Queste lacrime non smettono di uscire... Come possono non uscire se tutto quello che voglio è quel maledetto? Porto una mano sulla fronte e continuo a parlare a me stessa... Sono veramente in bilico e non nessuno che che mi restituisca equilibrio... Sono sola, questa è la realtà

Esco dal mio ufficio e incontro James nel corridoio. É abbastanza nervoso... Come biasimarlo! Ha perso una ragazza d'oro, con sani principi ed educazione. Mi avvicino e noto il suo sguardo spento, mai visto prima <<Scott, dov'è Sarah? >> mi chiede. In realtà la sto cercando anch'io <<Non lo so... Doveva parlare con tuo padre e poi non l'ho più vista! >> dico mentre mi guardo attorno <<Ieri ha parlato? Ha detto qualcosa? >> ovviamente ora è frustrato, vorrebbe sapere se avrà una seconda possibilità <<Ascolta... Non so cosa sia successo perché nessuno dei due mi avete raccontato la cosa, ma temo che sia davvero grave, perché Sarah non vuole sentire nememno per sbaglio il tuo nome! >> dico facendo spallucce <<Cazzo... Cazzo! >> dice chiudendo gli occhi <<Ok ascolta! Io me ne andrò da qui! Non lascerò che si rovini la vita per la mia presenza! >> dice e forse la vita gliel'ha già rovinata <<Dove andrai? >> chiedo. Così strano comunicare con lui <<Torno con mia madre, al mio vecchio lavoro. Qui non mi è rimasto nulla, nemmeno la dignità>> dice e si siede, toccandosi il mento con rabbia <<Credo sia meglio per entrambi se per un pó non vi vediate! Forse vi aiuterà >> gli dò una pacca sulla spalla. Vedo la porta del bagno e subito mi viene in mente che Sarah potrebbe essere lì dentro, perché impossibile sia andata via senza salutarmi. Entro e la trovo vicino alla parete, con le mani sul viso che piange. Lei non lo sa, ma davvero mi fa male vederla in quelle condizioni... <<Sarah! >> dico quasi sottovoce e mi guarda giusto un momento, per poi tornare a piangere sulle sue mani <<Sei qui, a piangere sola perché? Perché non mi hai chiesto di ascoltarti? >> dico avvicinandomi e metterle una mano sulla spalla secca <<Io lo amo! >> dice con voce roca e capisco che ha bisogno di un amico e sono disposto ad esserlo per lei <<Vieni qui! >> dico, tirandola nelle mie braccia, mentre impegno la mia mano ad accarezzarle la testa, per poi lasciarle un bacio sui capelli profumati di vaniglia.

Ecco come i singhiozzi diventano la melodia del momento, ora si sta sfogando per davvero... Dopo aver trovate finalmente delle braccia che la supportassero <<Vuoi fare un giro? >> chiedo mentre le asciugo le lacrime. Annuisce e si stacca <<Grazie! >> dice e guardo il suo viso... Un viso che non merita di essere ridotto così <<Guardami! >> dico, prendendole il viso <<Smettila di piangere... Ora usciamo da qui! Hai bisogno di aria >> dico dandole un bacio sulla guancia e sentire l'amaro delle sue lacrime sulle mie. Esco prima io dal bagno e dopo un pó lei, in accordo ovviamente. Non vogliamo creare pettegolezzi inutili <<Dov'era? >> dice James fermandomi <<In bagno a piangere! >> dico e nota le lacrime che hanno bagnato la mia camicia bianca <<Sono uno stronzo e mi sento tanto impotente ora! Non posso e non mi permette di fare nulla per lei>>, <<James l'hai tradita? Dimmi solo questo >> dico nervoso. Odio i tradimenti, perché io stesso ne ho subito uno <<Si! Ma è lunga storia! >> credo non meriti più attenzioni da Sarah a questo punto <<Ok... Io sto facendo il possibile, ma cazzo James come hai potuto? Poi ero io l'ostacolo fra voi? La gelosia folle nei miei confronti dove la mettiamo? >>, <<Tu mi provocavi, non dimenticarlo! >> dice serrando la mascella <<Ti provocavo ma non mi sono mai permesso di portartela via... Forse una sola volta mi sono avvicinato troppo, ma colpa di Sarah perché diciamolo! Dove trovi una ragazza così al giorno d'oggi? - noto le sue mani in pugno - ma quando ho capito che con te faceva sul serio mi sono fatto da parte! Quella ragazza è innamorata di te e non sai quanto... L'hai persa James! Ora sarò io la sua ancora di salvezza! >> dico mentre tiro dritto nel mio ufficio. Aspetto Sarah che mi raggiunga e prendiamo tutto prima di andare via. Ovviamente James si fa trovare davanti all'ascensore e tutti e tre entriamo dentro. Mi sento così strano al dire il vero e sorrido quando noto Sarah non togliere mai gli occhi di dosso a James... Lei è così presa cazzo, che volevo lo fosse tanto per me... Ma in una storia come la loro, radicata ormai anche se distrutta, é difficile da far voltare pagina. Ma ammiro la sua forza di mostrarsi dura davanti a lui... Lei è davvero forte, solo non si rende conto

Le porte dell'ascensore si aprono e si dividono anche le nostre strade. Io e Sarah verso la mia macchina e James verso la sua. Si è potuto notare quanto stesse soffrendo nel vederci insieme, ma lo merita a questo punto. Mi avvio verso la gelateria affacciata sul mare, credo sia un ottimo posto per rilassarsi e nel mentre, noto James con la macchina proprio dietro di noi. Ovviamente ci sta seguendo, forse ha solo paura, ma cosa potrebbe mai succedere ora come ora? Il massimo per Sarah e reputarmi un amico, quello che ora mi basta essere. Parcheggio e per fortuna lei non ha notato James, o avrebbe detto di portarla a casa sicuramente. Scendiamo e per tutto il tempo non ho sentito la sua voce. Ci sediamo al tavolo e ordino dell'ottimo gelato centrale, contenente vari gusti <<Allora Saretta, ti senti meglio? >> dico mentre picchetto le dita sul tavolo e noto James andare via velocemente <<Mi sentiró meglio quando mi sarò dimentica di lui >> dice mirando il mare <<Se lo vuoi per davvero e ci metterai dell'impegno, vedrai che ci riuscirai >> dico mentre porto gli occhiali da sole in testa <<Grazie Scott, davvero >>  finalmente mi guarda <<Di cosa? Hai conosciuto la mia parte protettiva... Diciamo che non tutti ne sono a conoscenza! >> dico con sorriso <<Credo che dietro la tua sfacciataggine, ci sia davvero una bella persona! >>, <<Io invece dico che ci poniamo per come veniamo trattati! Ma ora dimmi, vuoi sentire una cosa che riguarda James? >> aspetto qualche secondo prima di ricevere risposta <<Dimmi! >> sapevo che voleva sentire, anche se lei nega l'evidenza <<James andrà via! Me lo ha detto lui! >> dice e la vedo sbiancare <<Se davvero finita, allora lascialo andare, ma se credi il contrario, allora cerca di fermarlo!>>. È giusto essere chiaro con lei, non ha bisogno di altre bugie <<Quindi partirà? >> dice scioccata e forse ha frainteso <<Non parte perché non gli importa di te, se lo fa é per te! >> forse non è convinta che davvero sia finita <<Non lo fermerò Scott! Per me è finita! >> dice e cerca davvero di essere convinta nello parlare, ma percepisco altro <<Come vuoi Saretta! Ora mangiamo questo gelato >> dico e le sorrido

Torno a casa dopo che Karen che mi ha scritto di raggiungerla urgentemente. Intanto ho la rabbia che scorre nelle vene come se fosse veleno. Non posso accettare l'idea che Sarah non è più mia e vedo quanto impegno ci ha messo per provare a dimenticarmi. Ha lasciato il lavoro, mi ha bloccato, non mi guarda nememno per sbaglio, é sempre con Scott, addirittura piange fra le sue braccia e allora ho capito che non ha alcun senso rimanere qui. Prenderò il primo volo disponibile per sparire da qui! Fanculo, ho perso tutto solo ed esclusivamente per colpa mia... Sono un buon annulla. Apro la porta di casa e sento singhiozzi. Trovo Karen piangere sul mio letto, con la mano sulla pancia. Che cazzo succede? <<Karen! >> dico preoccupato <<Sto male >> dice lei e forse credo sia meglio portarla in ospedale <<Ti porto in ospedale ok? Ti aiuto a preparare >> dico mentre la scopro e noto del sangue <<Oddio! Cazzo! >> dico preoccupato e dire di andare in panico mi sembra poco, cerco di sollevarla, tenendola fra le mie braccia e avvolgerla in una coperta, perché sta tremando come una foglia <<Ok calmati, ci sono io... Ora andiamo in ospedale! >> dico scendendo lentamente le scale e sorreggere il suo corpo a peso morto perché sembra abbia perso addirittura i sensi. La sdraio sui sedili posteriori e Phil deve perdonarmi se magari si macchiano, ma qui è molto seria la situazione. Arrivo al pronto soccorso e portano Karen sulla barella in sala operatoria, quello che sta avendo è un aborto. Quando mi è stato comunicato ci sono rimasto malissimo... Forse perché l'idea di diventare padre non mi sarebbe dispiaciuto, ma anche vero che un figlio con Karen sarebbe stato davvero un disastro... Ma alla fine ci ha rimesso mio figlio in tutta questa storia. Provo a chiamare Scott, visto che Sarah mi ha bloccato e mi dice che è ancora con lei... Ignoro la cosa, almeno l'ho potuta rintracciare "Te la passo!" mi dice Scott e subito sento il silenzio, il suo respiro che tanto mi manca "Dimmi!" dice con voce carica di odio "Sono in ospedale con Karen, puoi venire?" dico provando a restare calmo "Quando dico che siete morti, esattamente cos'è che non avete capito?" dice e chiude la chiamata. Non mi aspettavo un simile gesto, non da lei. Pensavo almeno che in fatto di salute, non avrebbe fatto prevalere l'odio e l'orgoglio. Su questo aspetto mi ha deluso... Intanto scrivo un messaggio a Scott chiedendo di farglielo leggere. Gli dico della gravidanza di Karen e che ha appena perso il bambino. Sarà un altro duro per colpo per lei, ma ovviamente merita di sapere tutto. Se vorrà spiegazioni, potrà parlare con la sua ex migliore amica.

Sono passati tre maledetti giorni da quando un'altra pugnalata mi è arrivata. Addirittura stavano per avere un bambino insieme e io povera illusa, che credevo ancora in noi nel profondo del mio cuore. Tre giorni che non ho mai smesso di piangere... Quella notizia ha complicato ancor di più le cose fra noi tre... Ok, il bambino non c'è più e sono davvero dispiaciuta, perché povera creatura non ha colpe, ma se sarebbe andato tutto bene, cosa sarebbe successo? Avrebbero avuto il loro bambino, nato da un tradimento. Sono in macchina con Scott e gli ho chiesto di portarmi in ospedale, devo vedere Karen. Devo guardarla negli occhi... Arrivo e scendo con magone pazzesco, e raggiungo la sua camera. Entro lentamente e il suo viso pallido é nella mia direzione. Sembra una morta vivente e credo sia normale visto tutto quello che è successo <<Mi dispiace! >> dico, vedendo il suo volto pieno di lacrime <<Sarah! >> dice debolmente <<Mi dispiace per il bambino, dopotutto lui non c'entrava nulla... Ma un pó meno per te! >> dico dura. Merita ogni singola mia cruda parola <<Non farlo! Sto male di mio! >>, <<Tu hai perso tuo figlio e anche se non l'ho mai provato, cerco di capire il tuo dolore... Abbiamo perso in due! Io per giunta ho perso tutto! Amica, fidanzato e sopratutto la fiducia. Grazie a voi ora avrò problemi seri di approccio, grazie a voi sono entrata in un incubo senza uscita! >> lei continua a piangere <<Non voglio vedere nessuno dei due mai più! Quello che è successo è davvero troppo doloroso per me! Questo è il mio addio Karen! >> dico ed esco da quella stanza annegando fra le lacrime. Avrei voluto dirle "Mi manchi", "Ti voglio bene nonostante tutto!" ma davvero non posso fare questo a me stessa. Merito persone migliori al mio fianco. Raggiungo Scott in macchina e lo ringrazio ancora una volta. Non fa altro che starmi vicino e sicuramente senza lui, non sarei così forte adesso <<Tutto bene? Come sta Karen? >> chiede mentre accende la macchina <<Ovviamente male>> dico esausta <<Che c'è? >> dico mentre guardo le sue mani maneggiare sul telefono <<Devo farti vedere questo! >> mi mostra un post su instangram di James, pubblicato otto minuti fa circa

Si è persino taggato in aeroporto. É arrivato il momento, sta andando via e non ci vedremo più. Passo il telefono con mani tremanti e subito la prende, dandone un bacio

<<Vuoi che ti porti lì? >> chiede e Dio, quanto vorrei fermare questo nastro doloroso che continua a girare <<Si! >> dico. Ci vado non per fermarlo... Semplicemente per salutarlo. Mi lascia la mano e si mette in marcia. Tutto il tempo torturo le mie mani e penso che grande situazione ci ritroviamo noi tutti. Arriviamo all'aeroporto e Scott mi aiuta a trovarlo. Dopo svariati tentativi lo troviamo mentre cammina con il suo trolley, di fianco a sua madre. É fatta! È arrivato il momento per noi di dirci addio James. Scott poggia una mano sulla mia spalla e io la mia mano sulla sua. Seguo James in lacrime, finché i miei occhi non lo vedono più. Addio amore, spero che nonostante tutto, tu sia felice!
Torno a casa con Scott. Ha insistito per rimanere e io non ho nemmeno le forze di reagire. Mi getto sul letto e continuo a piangere. Ora che si è concretizzato tutto, sento un vuoto. Lui è andato via, lontano da me e nonostante fosse quello che volevo, perché ci sto così di merda?

<<Sarah, ho ordinato qualcosa per cena. Sono giorni che non stai mangiando e non puoi fare così! Ti stai perdendo nei tuoi stessi vestiti >> dice Scott, ma davvero non ho voglia di fare un cazzo <<Saretta>> dice, sedendosi di fianco e accarezzarmi il viso <<Forza! >> mi dice <<Come faccio ora Scott? >> dico, singhiozzante <<Facciamo che ti passo la forza che a te manca, per farti riprendere! Ci sono passato anch'io Saretta mia... So quantè brutto, per questo non ti sto lasciando sola! >> dice e si sdraia di fianco, guardandomi dritto negli occhi <<Guarda un pó, ci ritroviamo entrambi con la stessa situazione alle spalle >> dice e mi mostra un sorriso

<<Anche tu? >>chiedo, asciugando le lacrime <<Sono stato tradito anch'io in passato e so che anche James lo ha fatto con te... Me lo ha detto lui... Quindi non c'è bisogno di tacere, parla! Sfoga la tua rabbia... Chi meglio di me potrebbe capirti? >> dice e continua ad accarezzarmi i capelli <<Puoi tenermi nelle tue braccia? >> annuisce e mi sistemo io stessa, portando la mia testa sul petto e immaginare che fosse il mio James. Dio, quanto mi manchi!

-Spazio Autrice -

Eccoci qui... Allora che ve ne pare?

James é andato via...

Cosa succederà ora?

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