Parte Due - Capitolo Trentasei

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Sono appena uscita dall'Università e ho chiamato James per farmi venire a prendere

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Sono appena uscita dall'Università e ho chiamato James per farmi venire a prendere. Ovviamente mi ha detto si e sono davvero emozionata. Io e lui in macchina soli, non succede da molto. Mi siedo sulla panchina nel frattempo che arriva, una macchina si accosta al marciapiede. Abbassa il finestrino e noto la faccia di Riad <<Sali? >> chiede mentre mi sorride <<Non salgo perché sta già venendo qualcuno a prendermi >> dico scocciata <<Ora non ti va nemmeno di rispondermi che manca poco a sbuffarmi in faccia >> dice irritato <<Riad, ne abbiamo parlato. Mi dispiace ok? >> dico alzandomi e avvicinarmi alla macchina <<Tra noi non ci sarà mai nulla >> e mentre lo dico, noto che stringe il manubrio <<Assurdo, davvero. Lo hai visto e in una sera hai cancellato tutto il male che ti ha fatto >> certo che è davvero confortante <<Sono scelte che spettano a me e poi ho sempre sostenuto di essere innamorata di lui>> davvero ottuso direi. Sento il clacson della macchina dietro e quando mi giro capisco che si tratta di James che scende come un matto <<Ehi! Andiamo? >> dice con sorriso e mentre mi lascia un bacio sulla guancia, Riad sembra scoppiare <<Salgo, ciao Riad>> dico impacciata. Lui annuisce solo e mi accorgo di non avere James dietro, perché si è fermato a parlare con lui. Sbatto nervosamente le gambe nell'attesa... Non vorrei si uccidessero visto che sono testa calda entrambi. Sospiro quando vedo James tornare e Riad ripartire con una bella sgommata <<Non dovrebbe dare più fastidio >> dice nervosamente non appena entra e accende la macchina. Io? Sono qui incantata da lui e guardo ogni minimo centimetro del suo corpo e del suo viso... Caspita se è cambiato <<Allora stanca? Andiamo a pranzare insieme? >> chiede e annuisco. Mi faccio prendere sempre dalle sensazioni che mi bloccano le parole in gola <<Hai consumato tutta l'energia? Io ora come faccio? >> dice ridendo <<Che hai detto a Riad? >> ovviamente fra le tante cose, vado a chiedere di Riad <<Cose fra uomini >> afferma mentre con la mano tortura il suo mento <<Perfetto! Che hai fatto oggi? >> quando faccio questa domanda sembra diventare strano <<Lunga storia Sarah e vorrei parlare con te appunto >> quando lo dice sento tremare le mani. "Sta calma Sarah!" penso fra me e me <<Di cosa si tratta? >> dico quasi silenziosamente <<Tempo di arrivare e ne parliamo! Sono alla guida e l'argomento mi fa innervosire tanto >> dice e annuisco. Che cazzo vuole dirmi? Non penso che mi lascerà e andrà via, anche perché ha scelto di rimanere a gestire l'azienda di suo padre... Allora cosa? Uff! <<Siamo arrivati! >> dice con mezzo sorriso e ovviamente nemmeno mi sono sprecata a chiedere il ristorante che ha scelto, perché ho dato scontato che venissimo da Bash <<Qualcosa mi dice che non sarà piacevole >> dico e mentre slaccia la cintura, mi sorride al volo. Scendiamo e mi avvicino a lui, che non si spreca a prendermi per mano e camminare così fino all'entrata. Intanto io sono incredula! Siamo mano nella mano e tutto ci viene così spontaneo <<Salve, ci servono due posti >> dice al cameriere tanto carino e composto che subito ci riserva un posto vicino al caminetto acceso e io sento finalmente il caldo arrivarmi nelle ossa. Fa freddissimo fuori. <<Dopo passo a salutare Bash giù in cucina, vieni con me? >> chiede e allunga la mano per prendere la mia e stritolarla <<Certo che vengo >> cenno un sorriso <<L'ultima volta sei stata qui con quel cretino... So tutto >> dice nervoso <<Eh già, sai tutto perché Scott o Bash ti dicevano tutto>> dico facendo spallucce e ruotare gli occhi al cielo <<Sarah, parliamo? Non mi sento tranquillo >> dice mentre mi lascia la mano e si tortura le dita <<Ti ascolto >> intanto sto scoppiando dall'ansia <<Dimmi solo che mi crederai >> cerca anche sicurezze, ancor prima di iniziare <<È così grave? >> alzo il sopracciglio <<Bisogna valutare insieme >> piccoletta le dita sul tavolo <<Ok, proverò a capire >> almeno spero, intanto devo rassicurarlo o non parlerà <<Ieri sera dopo la doccia sono andato a letto - si tocca il mento - ricordo avevo il cellulare perché ti stavo chiamando e subito dopo non ricordo nulla! >> si ferma e io sono stranita <<Non capisco >> dico mentre sistemo una ciocca di capelli <<Mi sono ritrovato a letto con Valentina, nuda! >> dopo questa frase il mio cuore accelera e sento addirittura di sudare <<Guardami! >> chiede, ma io continuo a mirare il bicchiere di fronte <<Sarah! Ti giuro non ho fatto nulla o almeno io non ricordo! Questo è il punto >> dice mentre si versa dell'acqua <<O vuoi far credere che non lo ricordi perché è più conveniente? >> dico, puntando gli occhi su di lui <<Sono coglione, ma non sono un bambino >> dice nervosamente << Ok ascolta, non lo so >> dico e cerco di non guardarlo <<Perché non mi aiuti a capire? >>, <<Perché conosco anche il James che si porta tutte a letto >> ok, ora lo sto ferendo <<Puoi guardarmi almeno? >> dice mentre si allunga per girarmi il viso <<Dimmi >> dico puntando lo sguardo su di lui <<Non ho fatto nulla! Potrebbe avermi drogato >> afferma e non escludo l'ipotesi. Il problema è che non riesco a fidarmi ciecamente di lui <<Hai bevuto qualcosa prima? >> incrocio le braccia e ci interrompe il cameriere che comincia a servire <<Ovviamente Bash ha fatto di testa sua! >> dice al cameriere <<Esatto! Vuole farvi assaggiare queste nuove ricette... Buon appetito >> dice il cameriere andando via. Comincio a mandare giù qualcosa, ma è come se fossi già sazia <<Io voglio solo che insieme capiamo cos'è successo! >> continua a dire e intanto il cibo non lo sto nemmeno considerando <<Ok! >> mi limito a dire <<Mangia per favore >> chiede e di certo non mangio cibo con stomaco scombussolato <<Non mi stai credendo questo è il punto! Come facciamo a ritrovarci se non hai fiducia in me? >> chiede mentre si ferma a parlare con le posate fra le mani <<Mettiti dalla mia parte! >>, <<Hai tutte le ragioni del mondo, ma se davvero ci ero andato te lo avrei detto >> questa frase mi procura rabbia e mi fa addirittura sorridere <<Infatti, come hai fatto con Karen >> scuoto la testa. Che cazzo di giornata è? <<Sarah non credermi, fai quel credi >> afferma nervosamente e passiamo tutto il tempo a non parlare <<Salutiamo Bash e andiamo via? >>dico mentre mi alzo <<Non vedi l'ora di andare giusto? >> si alza anche lui, e sembra più nervoso di me. Passiamo a salutare Bash e dopo una lunga chiacchierata sui ricordi del passato, torniamo in macchina. Cazzo, aiuto! Sto sbagliando a non credergli? <<Che facciamo? >> chiede <<Devo studiare >> affermo, mentre guardo il panorama dal finestrino <<Vieni da me? >> ma cazzo. Sono in una situazione contrastante <<C'è quella Valentina! >> dico chiudendo gli occhi <<Non lo so sinceramente, perché l'ho lasciata in agenzia - lo fulmino con gli occhi - ma comunque non ho intenzione di andare lì! Voglio portarti alla villa dove abbiamo festeggiato il compleanno di mio padre... Almeno saremo soli >> afferma, ma tra tutte quelle parole, io sono rimasta a "L'ho lasciata in agenzia". Ha passato anche la mattina insieme, perfetto! <<Ti spiego tutto Sarah, devi solo essere dalla mia parte! >> dice non appena si ferma a casa, perché gli ho detto che devo prendere dei libri <<Arrivo! >> dico ignorando la sua richiesta ed entro in casa, trovando Lily in cucina a prepararsi la spremuta <<Tesoro, sono venuta per prendere i libri - intanto mi segue con lo sguardo - vado a studiare da James >> sento che ride <<Che materia esattamente? Sesso? >> mi prende in giro <<Che dici, non è così semplice... Siamo avvolti sempre da problemi >> dico mentre inserisco i due libri nella borsa <<Che succede ora? >> mi dice prendendomi il braccio << Succede che non lo so... Tipo un mistero da risolvere! Vediamo come andrà a finire >>, <<Sta aspettando fuori? >> chiede poi <<Si, infatti parliamo poi... Tu e Leon? >> chiedo prima di uscire <<Sempre così, ma tranquilla >> mi fa l'occhiolino e chiudo la porta. Mentre raggiungo la macchina scrivo a Scott di andare da me e fare compagnia a Lily perché è giù moralmente... Speriamo non faccia il fesso e si presenta.
Entro in macchina e sento una musica abbastanza familiare. Appoggio la testa allo schienale e si avvia verso casa sua, alzando poi il volume e farmi perdere nelle note di Dusk till dawn <<La nostra canzone >> afferma mentre poggia una mano sulla coscia <<Stai guidando James! Non distrarti >> dico e intanto muoio <<Ora fai vedere che sei indifferente >> dice scherzosamente <<Stai sottovalutando la situazione >> dico togliendo la mano dalla mia gamba e posizionarla sul cambio delle marce <<Se sei ancora qui con me, vuol dire che infondo ti stai fidando di me >> afferma e forse ha ragione <<Ok ma dobbiamo parlare ancora, perché mi puzza troppo >> dico nervosamente. Arriva un messaggio di Scott e ovviamente ho dovuto convincerlo ad andare perché si sente il terzo incomodo. Alla fine mi ha scritto che andrà e io spero che siano uno la risvolta dell'altra. <<Con chi messaggi? >> chiede <<Con Scott >> dico mentre rimetto il telefono a posto <<Con Scott! >> dice, facendo una scarsa imitazione <<È una persona davvero buona >> affermo <<Lo è! Mi sono ricreduto su di lui... Eppure ho sempre pensato che in questi anni si fosse innamorato di te e dichiarato >> dice e cazzo! James non sà nulla di questa storia e non so quanto conveniente sia per lui saperlo, perché potrei cambiare i rapporti di tutti <<Scendiamo dai >> dice e improvvisamente sembra il ginocchio si sia addormentato <<Che hai? >> chiede mentre mi libera dalla borsa <<Il ginocchio >> lamento per poi riprendere a camminare, ma James tuttofare mi prende in braccio in stile principessa portandomi fin avanti alla porta <<Ti metto giù perché devo prendere le chiavi >> dice e sorrido <<Potevo camminare >>, <<Si certo... Se stavi facendo fatica >> afferma mentre scuote la testa. Prende le chiavi ed entriamo. Subito mi siedo sul divano dal colore verde petrolio e mi massaggio la gamba <<Posso fare qualcosa? >> chiede sedendosi di fianco <<Nulla! >> dico mentre lo guardo e capisco se di lui posso farne a meno <<Allora? Hai riflettuto? >> chiede mentre prende la mia gamba e la stende sulla sua, facendo piccoli movimenti su e giù con la sua mano e ci risiamo, ogni volta muoio al suo tocco <<James capisci che se ci sei stato a letto, per me finisce qui? >> affermo cruda <<Non puoi dirlo seriamente >> dice e sento la rabbia passare dalla sua mano che ha velocizzato il movimento <<Com'è possibile che non ricordi nulla? >> ok, provo a capirlo <<Benvenuta! >> dice sorridendo amaramente <<Se non ricordi nememno se hai bevuto qualcosa >> dico ruotando gli occhi al cielo <<Infatti è questo il punto! Ma poi come ha fatto a spogliarmi? >> lo vedo impazzire e finalmente sento che non sta mentendo, spero di non sbagliarmi <<Puoi per favore mandare a fanculo quella tizia? >> dico arrabbiata, mentre tolgo la gamba dalla sua e mi slego i capelli. Sento la testa scoppiare... In realtà è che più ci penso e più mi arrabbio <<Facciamo che rimaniamo qui noi due, fin quando lei non andrà via >> dice e percepisco tanta provocazione nelle sue parole <<Facciamo che risolviamo il mistero prima >> intanto mi tira nelle sue braccia e mi fa sedere in braccio <<Ecco come farti smettere di parlare! >> scherza <<Oggi non funziona >> ovviamente non ci credo nemmeno io <<Ah si? Nessun effetto per me? >> dice ridendo mentre la sua mano accarezza il mio collo e mi libera dai capelli per lasciarmi un bacio <<Quanto mi sei mancata! >> dice in direzione dell'orecchio e chiudo gli occhi, dopo la scia di brividi che mi ha procurato <<Mi fai il solletico >> dico sorridendo mentre la sua barba struscia sulla mia pelle <<Almeno qualcosa la faccio >> la sua bocca scende lungo il collo e mi sposta la scollatura della maglietta, facendo uscire parte del reggiseno e baciarmi delicatamente. Io sono partita ufficialmente <<Anche loro mi sono mancate >> e impegna una mano a spostare il reggiseno e mettere in mostra il seno sinistro che richiede attenzioni da subito e che lui non manca molto per dargliele. Comincia a succhiare il capezzolo e ansimo come una matta. Lunghi anni che nessuno mi ha toccata, potete capire e immaginare <<Basta James >> ansimo, ma lui continua <<Davvero devo smettere? >> chiede mentre si stacca e mi bacia il collo nuovamente <<Si, ho paura che stiamo sbagliando >> dico, sistemando il tutto nel reggiseno e lasciargli un bacio di scuse sulla guancia <<Ma io ti desidero >> dice con occhi chiusi <<Anch'io ma non possiamo farlo se prima non ci liberiamo dai problemi e soprattutto, devo studiare tantissimo >> dico e annuisce. Forse è rimasto male, ma non posso fare sesso con lui pensando a quella Valentina e la storia collegata a lei <<Posso uscire un attimo fuori? Mi manca l'aria >> dice impacciato e annuisco. Mi alzo dalle sue gambe e subito dopo lo fa lui <<James, aspetta! >> dico e mi avvicino <<Guarda che mi trovi in giardino >> dice sorridendo <<Lo so, ma credo che manchi qualcosa fra noi >> prendo entrambe le sue mani e le intreccio nelle mie per poi avvicinarmi e mi maledico per essere venti centimetri più bassa di lui e quindi mi tocca mettere sulle punte per arrivargli. Poso le mie labbra sulle sue e comincio ad assaporarle lentamente.

Il Figlio Del Mio Capo {1 e 2} Volumi ᵒᶻᵍᶜᵃⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora