Babysitter a Hogwarts {Libro...

Von Ilivedabook

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"Non puoi davvero aspettarti che andiamo a una scuola di magia!" "Vuoi che facciamo cosa?" ~~~~~ Silente mand... Mehr

Premessa
Una Nuova Missione
La Tana
L'Espresso per Hogwarts
Hogwarts
Sala Comune
Umbridge
Stupidi Mortali
Thestral
Solangelo
Il Ballo di Natale
Noi Non Mangiamo la Morte
Problemi di Fiducia
Segreti e Oracoli
La Stanza delle Necessità
Expelliarmus!
Posta Gufo
King Cross di Nuovo
Controllo del Sangue
Regali di Natale
Rivelazioni Natalizie
Ricordi e Dolori
Ritorno a Scuola
Visita alla Biblioteca
Spiegazioni
Il Ladro di Fulmini
Giganti
Beccati
Voglio una Fenice
Giganti Parte 2
Visioni e Sogni
Era Ora
La Sala delle Profezie
Il Duello Finale
La Fine
Nota dell'Autrice
Dalla Traduttrice

Picnic

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Von Ilivedabook

Annabeth

Percy mi mostrò il libro e a essere completamente onesta, quasi lo feci cadere per la sorpresa. Non avevo mai immaginato che qualcuno potesse sapere di tutte le nostre e pubblicarle nel mondo esterno. Non riuscivo a credere che Silente lo mettesse in una biblioteca, per di più dove Hermione lo poteva trovare. Percy aveva detto che Silente gli aveva dato una lista di libri che consigliava, ma mi sorprese il fatto che sapesse cosa stesse cercando Hermione. Silente continuava a impressionarmi e se non fosse stato un mago pieno (avevo chiesto), allora l'avrei considerato sicuramente come un figlio di Atena. Percy non aveva detto a nessun'altro che Hermione aveva trovato il libro. Io volevo dirlo subito a Chirone, ma Percy non sembrava sicuro. Non voleva mandare all'aria la missione e disse che Chirone aveva probabilmente già abbastanza problemi. Io ero d'accordo, ma mandai comunque una lettera a Chirone per chiedere se volesse che dicessimo qualcosa ai maghi.

Tutti erano allegri la domenica mattina. Harry, Ron ed Hermione sembravano un po' distanti e sperai che non pensassero troppo a niente. Volevo tenere il nostro segreto il più a lungo possibile. Percy gli aveva detto che facevamo il lavoro sporco degli dèi e mi faceva sorridere la sua idea. Non era una bugia e Percy è sempre stato arrabbiato per questo, anche se non vuole che nessuno lo sappia. Lo vedo nei suoi occhi ogni volta che abbiamo una nuova impresa. Sembra triste e so che probabilmente pensa a una vita senza gli dèi, i mostri e i poteri. Immagina una vita normale e lo capisco. Voglio una vita in cui io e Percy non dobbiamo preoccuparci di sopravvivere un viaggio al cinema. Certo, possiamo andare a Nuova Roma, ma a volte vorrei andare in un posto dove le normali coppie mortali vanno. Fare un picnic al lago e non doversi guardare le spalle dai figli di Afrodite che fanno foto e ridono. Dèi, a volte odio i figli di Afrodite. Adoro Piper, ma soprattutto quelli nuovi mi fanno impazzire. Interrompono sempre me e Percy con le loro risatine acute.

Andammo a fare colazione insieme. Io e Percy restammo in fondo, guardando tutti gli altri parlare.

"Hey, Annabeth. Vuoi venire al lago oggi pomeriggio? Posso infilarmi in cucina e prendere del cibo per un picnic. Allora," Percy fece il suo sorriso tipico. "Cosa ne pensi, Ragazza Saggia?" Risi e presi la sua mano.

"Vedremo. Sono piena di compiti-"

"Non capisco perché ti disturbi a farli. Non siamo qui per imparare, siamo qui per proteggere Harry." Sorrise Percy.

"Ti informo che, anche se difesa è estremamente noiosa, mi piace imparare gli incantesimi e la storia dei maghi. Lo trovo affasciante. Inoltre," aggiunsi, "Hermione mi ha mostrato il libro di studi babbani che ha ed è molto interessante da leggere. Noi non interagiamo molto con i mortali, anche se siamo quasi uguali.

"L'unica differenza è che condividiamo il DNA con i più grandi idioti del mondo," Disse Percy. Risi. Dei tuoni risuonarono sopra di noi mentre entravamo nella Sala Grande. Sul soffitto sembravano essere nate delle nuvole.

"Pensa di potermi minacciare," Mi sussurrò Percy all'orecchio. "Sappiamo tutti che qui siamo ben fuori dal suo dominio." Un fulmine colpì il pavimento dritto davanti a lui. Fece un urlo e saltò indietro. Risi. "Jason!" Chiamò Percy.

"Cosa?" Chiese Jason e si girò. Poi vide che il soffitto stava piovendo su Percy e scoppiò a ridere.

"Sta zitto, Superboy. Sistemalo." Percy indicò le nuvole sopra di lui. Mi resi conto che non si stava bagnando quando vidi Hermione sussurrare qualcosa a Harry. Andai velocemente da lui.

"Percy, non sei bagnato," Gli sussurrai all'orecchio. Si girò verso di me, scandalizzato.

"Ti prego, no. Non voglio dargli la soddisfazione."

"La gente sta iniziando a guardare, Percy. Le persone normali tendono a bagnarsi quando gli piove addosso."

"Va bene." Borbotto e improvvisamente la sua divisa era fradicia. Risi. Jason estrasse la sua bacchetta, ancora ridendo, e la puntò al cielo. Le nuvole si diradarono e la sala fu inondata dalla luce simil-naturale.

"Andiamo," Dissi e tirai fuori la mia bacchetta. La agitai sopra di lui e asciugai la sua divisa. "Immagino che gli studi magici siano utili." Borbottò un grazie e si sedette imbronciato vicino a Fred, George e Ron che stavano morendo dal ridere.

"Oh, per favore, non è così divertente." Disse Percy, sorridendo leggermente mentre scivolava vicino a Jason. Io mi sedetti vicino a Percy e presi dei pancake.

"Avresti dovuto vedere la tua faccia," Rise Fred.

"Impagabile." Rise George.

Percy si unì alle risate. Non riesce a restare arrabbiato a lungo, soprattutto quando la gente sta ridendo. È una delle cose che ammiro di lui, non serba rancore. Certo, quando un dio, un gigante o un altro essere immortale è coinvolto ci mette un po' di più a superarlo. Poi i gufi entrarono e iniziarono a far cadere lettere e pacchetti in grembo agli studenti. Alga volò sopra di noi e atterrò davanti al mio piatto. Sorrisi e slegai la lettera legata alla sua zampa allungata. Percy alzò un sopracciglio, ma lo ignorai. Aprendola, lessi la lettera di Chirone.

Annabeth,

Sfortunatamente, non credo sia un buon momento per dire alle persone che siete diversi. So che Percy desidera dirlo ai tre maghi, incluso Harry. Ma ora non è il momento giusto. Non capirebbero e sarebbe troppo complicato da spiegare per ora. Il momento arriverà.

Sinceramente,

Signor Brunner

P.S.

A quanto pare, lettere come questa possono essere intercettate, quindi vi suggerisco di essere più discreti con le vostre lettere future. Leo e Calypso mandano i loro saluti e sperano tutto vada bene. Inoltre, dì a Nico che deve lavorare sulla sua 'materializzazione'. H è molto impegnata e potrebbe non essere sempre all'erta quando viaggio, perché deve fare un incantesimo per portarlo nel nostro 'fuso orario'.

"Glielo hai detto?" Chiese Percy sopra la mia spalla.

"No, non esattamente." Dissi. Piegai il foglio e lo infilai nella mia tasca. "Nico," Mi allungai sopra al tavolo, verso dove era seduto con Will e Harry. "Il signor Brunner dice di lavorare sulla tua materializzazione. Potrebbe non funzionare troppo bene nel tornare al giusto fuso orario." Nico annuì e tornò al suo cibo. Ero felice che avesse capito cosa stessi dicendo. Forse gli avrei fatto vedere la lettera per essere sicura.

"Hey, ragazzi." Disse Harry alzando lo sguardo dalla lettera che il suo gufo aveva appena consegnato. "Hagrid ha invitato me, Ron ed Hermione alla sua capanna questo pomeriggio. Dice che vuole che lo andiamo a trovare."

"È da un po' che non ci andiamo," Aggiunse Hermione.

"Io ho gli allenamenti di quidditch, ma penso di poter essere lì alle tre," Disse Harry. "Inoltre, ha detto che tu e Annabeth siete i benvenuti," Disse a Percy.

"Certo, perché no?" Percy sorrise stringendomi la mano. "Sembra che dovrà essere un pranzo picnic," mi sussurrò all'orecchio. Sorrisi.

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Percy fu bravo a rubare il cibo dalla cucina. Quando uscì, però, sembrò molto turbato. Disse che c'erano dei piccoli elfi che vivevano nella cucina con grandi occhi che lo avevano guardato mentre prendeva il cibo. Giurò che uno di loro gli aveva fatto l'occhiolino. Feci un tappeto con un incantesimo che avevo imparato a trasfigurazione e ci sedemmo insieme sulla riva del lago a mangiare dei piccoli panini e bere succo di zucca.

"Allora, andremo all'università insieme," Dissi.

"Già. Sarà strano, però, tornare." Rispose Percy, fissando l'acqua. "Credo di essermi abituato al mondo magico."

"Vero, ma saremo di nuovo a Nuova Roma," Dissi, guardandolo nei suoi occhi verdi. "Avremo una possibilità di vivere una vita normale." Sorrise.

"Non vedo l'ora." Mi guardò. Il mio cuore fece un salto. I suoi occhi erano sono onde, quando è felice sono calmi. Ma quando combatte o pensa, diventano tempestosi.

"Cosa succede, Percy?" Chiesi guardando i suoi occhi verdi nuvolosi. Era come se fosse fisicamente vicino a me, ma la sua mente era da un'altra parte.

"I miei sogni sono peggiorati," Disse allontanando lo sguardo.

"Dimmi."

"Continuo a vederti morire," Sussurrò con voce spezzata.

"Oh, Percy." Dissi e appoggiai la testa sulla sua spalla, guardando nell'acqua insieme a lui. "Non ti lascerò mai. Mai."

"Ma lo farai, è questo il punto." Disse. "Un giorno, spero ad anni e anni di distanza, non riuscirò a proteggerti-"

"Zitto." Dissi. Lo sentii sobbalzare leggermente per la sorpresa. "Non pensare in quel modo. So proteggermi e se un giorno morissi, prima di te, spero venga negli inferi ogni giorno a tenermi compagnia. E se Ade non ti lasciasse, allora giuro che verrò da te." Lo guardai. "La morte non ci terrà lontani, lo prometto." Sorrise. Riuscii a sentire il mio cuore battere contro il petto quando mi baciò. Non importa quante volte ci baciamo, sarà sempre come la prima volta, e a volte odio il mio cuore per questo. Ma, altre volte, accetto semplicemente che significhi che non smetterò mai di amare quello stupido Testa d'Alghe.

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Misi i piedi in nell'acqua.

"Percy, è davvero fredda." Dissi tremando. Lui era nel lago, sommerso fino al petto. Ovviamente non si stava bagnando, quindi non sentiva il freddo tanto come me. Mi aveva detto che sarebbe stata una buona idea e io avevo la mia bacchetta, quindi potevo asciugarmi, ma i miei piedi stavano congelando nell'acqua bassa. Indossavo ancora la mia divisa, perché pensavo sarebbe stato più caldo. Probabilmente avevo torto.

Mi guardai intorno. Un minuto prima, Percy era davanti a me, quello successivo non c'era più.

"Percy?"

La risposta furono due braccia intorno a me che mi trascinarono più a fondo nell'acqua. Risi, ma poi mi resi conto che stava per farmi cadere.

"Percy, no!" Urlai. Troppo tardi. Mi lasciò andare e sprofondai nell'acqua fredda. "Percy!" Urlai quando riemersi. "Io ti uccido!" Stava ridendo così tanto che mise il piede nel posto sbagliato e scivolò, cadendo sott'acqua. Questo mi fece scoppiare e ci trovammo presto a ridere e schizzarci. Ero in serio svantaggio perché lui non si bagnava quando lo schizzavo, poi ebbi un idea. Cercai con la mano la tasca del mio mantello. Trovai quello che stavo cercando, la mia bacchetta. La tirai fuori e la puntai contro di lui.

"Infectum!"

"Oh dèi!" Urlò. "È fredda!" Ora il suo mantello era fradicio. Risi.

"Non è giusto!" Disse. "Io non conosco incantesimi."

"Non devi," Risi. "Ora è una battaglia alla pari." Lo schizzai e lui creò un'enorme onda che mi colpì.

"Oh, possiamo giocare in due a questo gioco," Sorrisi. Mossi la mia bacchetta e una colonna d'acqua uscì dalla punta e contro la sua faccia.

"Annabeth! Percy!"

Ci girammo per vedere Harry che ci salutava dalla riva.

"Non è un po' fredda?"

"Oh, è molto fredda!" Urlai in risposta.

Percy e io nuotammo indietro e asciugammo i nostri vestiti.

"Sono passate le tre," Disse Harry.

"Scusa, Harry," Dissi prendendo il picnic. "Non abbiamo un orologio con noi."

"Abbiamo perso la cognizione del tempo." Disse Percy.

"Beh, andiamo, allora! Ron ed Hermione sono già lì!" Disse Harry, correndo verso la capanna di Hagrid. Guardai Percy e sorrisi. Poi gli corsi dietro.

A/N

Mi è davvero piaciuto scrivere questo capitolo. Ho semplicemente deciso che Percy e Annabeth non stanno passando molto tempo insieme e il capitolo è continuato da lì. Amo completamente la Percabeth. Solangelo e Percabeth sono le mie OTP di questo fandom.

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