I'll burn the ice down only t...

By forloueyesonly28

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Harry ha un rapporto agrodolce con il suo destino; diciamo che la corona di suo padre è troppo pesante per la... More

Prologo
I'll burn the ice down...
Parte I
Parte I 0.0
Parte I 0.1
Parte II
Parte II 0.0
Parte III
Parte III 0.0
Parte III 0.1
Parte IV
Parte IV 0.1
Parte IV 0.2
Parte V
Parte V 0.0
...only to see your eyes
Parte VI
Parte VI 0.0
Parte VI 0.1
Parte VII
Parte VIII
Parte IX
Parte IX 0.0
Parte X
Parte XI
Epilogo

Parte IV 0.0

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By forloueyesonly28

•Alla Caverna, l'alba. -8 giorni•

-L'ho visto! So dov'è il Castello di Ghiaccio! -

Erano quelle le parole che svegliarono i ragazzi quella mattina. Louis si tirò su da terra iniziando a scuotere i ragazzi -Svegliatevi! Presto! -

-Louis? Ma che ti prende amico?- borbottò Calum voltandosi dall'altra parte.

-So dove si trova Harry! Svegliatevi!- continuò spingendo Michael e Luke.

-Liam, Zayn, Niall! - tolse le coperte ai ragazzi e Zayn borbottò qualcosa di incomprensibile per poi rigirarsi nell'abbraccio di Liam e rifugiare il viso contro il suo collo.

Niall fu l'unico che parve stranamente a comprendere le sue parole, infatti dopo pochi secondi di elaborazione si tirò sù di soprassalto fissandolo con occhi sbarrati.

-SAI DOVE SI TROVA HARRY!- strillò incredulo ed esaltato allo stesso tempo.

A quanto pare quell'urlo bastò a svegliare completamente gli altri che in un men che non si dica si misero subito a sedere.

-Come? Cosa? Quando? Perchè?- domandò veloce Ashton fissandolo in attesa come tutti gli altri che puntavano lo sguardo su di lui.

Louis prese un respiro profondo per calmarsi e riordinare tutte le immagini che aveva visto quella notte
-Sta notte ho avuto una sorta di visione. Ho avuto come la sensazione che qualcuno mi stesse portando a vedere la strada, trascinandomi in giro. Non so come sia successo ma ho visto tutta la strada da percorrere per arrivare al Castello di Ghiaccio - tenne per sè un dettaglio però.
C'era un piccolo particolare della visione che volle tenerlo segreto nel suo cuore.

-Sei sicuro che sia veramente la strada giusta? - chiese scettico Zayn.

Louis annuì convinto -Era come se vedessi con altri occhi, come se le immagini si proiettassero tutt'intorno a me ma avevo questa strana sensazione che non mi permetteva di dubitare che tutto quello non fosse reale. Ne sono sicuro!- ci mise così tanta enfasi nel parlare che non si accorse dell'occhiata che si scambiarono i quattro druidi.

-Dicci la strada allora - lo esortò Niall muovendo una mano per incitarlo a parlare.

-Il Castello si trova a Nord-Est tra le vallate del Monte delle Aquile. E' proprio al centro ed è immenso, gigantesco, interamente fatto di ghiaccio. - disse Louis guardando tutti i presenti.

Liam tirò subito fuori una mappa dalla sacca contenente le sue cose, spiegandola sul terreno.

-Dista tre giorni e mezzo di cammino se non abbiamo intoppi, cosa alquanto difficile visto che dobbiamo attraversare la Foresta Sibillina e la Landa Sperduta, inoltre sappiamo bene quanto il clima sia ostile in quelle zone. Non sarà affatto facile. - disse indicando con un dito il percorso.

-Una di queste gallerie porta proprio alla Foresta Sibillina - disse Michael indicando l'interno della caverna.

Nessuno disse nulla valutando la situazione.

-Cazzo- borbottò Louis massaggiandosi gli occhi con le dita. -Dobbiamo partire subito - proclamò -Non abbiamo alternative -

Stranamente Liam non lo contraddisse anzi annuì alle sue parole ripiegando la mappa -Hai ragione. Sono stufo di starmene con le mani in mano, è ora di andare a recuperare il nostro Hazza e a prendere a calci un po' di cattivoni -

Zayn esultò a quelle parole -Finalmente un po' d'azione - disse alzandosi ed iniziando a preparare la sua sacca.

Louis sorrise, felice che tra poco avrebbe riavuto il suo Harry lì con lui, poi però il sorriso si spense. Prima si voltò verso Niall -Nì, sei sicuro di riuscire a venire con noi? Ce la fai con la gamba? - chiese preoccupato.

-Lou, sta tranquillo, verrei con voi anche a costo di strisciare a terra per tutto il tragitto. - gli rispose il biondo con un tono che non ammetteva replice.

Louis sospiro, annuendo non molto convinto, poi si voltò verso i quattro druidi seduti lì di fianco a loro -Voi non siete obbligati a venire - disse loro -A causa nostra avete perso una casa e tutto quello che possedevate, non voglio che voi rischiate ancora per aiutarci in quest'impresa -

I ragazzi si guardarono tra di loro, dicendosi delle frasi silenziose che solo loro potevano comprendere poi Michael si alzò stringendogli una spalla -Non ti libererai di noi così facilmente, amico. Ora siamo una squadra - disse facendo sorridere i quattro ragazzi.

-Inoltre non sei ancora così esperto di magia come credi. Serve potere per sconfiggere Xenia e noi possiamo dare una mano - si fece avanti Luke sorridendo felice.

-E chi vi curerà le ferite se verrete tagliuzzati con qualche spada o infilzati con qualche freccia ? - ironizzò Ashton avvicinandosi.

-E poi, l'hai detto tu stesso: non abbiamo una casa, ma credo che ne abbiamo trovata una migliore- aggiunse Calum.

Louis rimase a bocca aperta, anche un po' commosso, non sapendo cosa dire. Ci pensò Niall per lui.

-AWWWW! - esclamò il biondo avvicinandosi a braccia aperte -Venite qui ragazzi, abbraccio di gruppo-

Niall racchiuse tutti e otto in un abbraccio spacca ossa mentre ridevano e si godevano il senso di appartenenza a quella stramba famiglia.

-Ora vediamo di metterci all'opera. Abbiamo un amico da recuperare e un mondo di merda da salvare! - esclamò Zayn esortando tutti a preparare le sacche per il viaggio e le scorte di cibo.

Louis si mise a sistemare le sue poche cose e poco dopo si misero subito in cammino con Liam e Luke a capo della fila ad indicare la strada con una fiaccola in mano nel buio della galleria.

Michael e Ashton aiutavano Niall a non forzare troppo la gamba e Zayn e Calum cercavano di creare più torce possibili.

Louis se ne stava vicino a Liam consultando con lui le mosse d'adottare una volta trovato il castello. Rispondeva e ragionava ma non riusciva a levarsi da davanti agli occhi le immagini che aveva visto quella notte.


Louis si guardava intorno ad occhi spalancati mentre il paesaggio intono a lui si spostava veloce e la sua mente registrava tutte le curve e le svolte di quel percorso intricato.

Non sapeva come spiegarsi tutto quello: un attimo prima stava dormendo e l'attimo dopo stava vagando in posti che non aveva mai visto al di fuori delle cartine. Era abbastanza sicuro di aver attraversato la Foresta Sibillina e aver percorso i crateri rocciosi della Landa Sperduta.

Tutto si fermò solo quando Louis si trovò davanti ad un'immenso palazzo posto proprio al centro della vallata innevata del Monte delle Aquile.

Il palazzo era altissimo ed imponente, il ghiaccio scintillava anche alla luce delle stelle. Si innalzava impetuoso affiancato da due grandi torri, il grande portone ghiacciato incombeva davanti a lui come un guardiano e le statue di creature mitologiche l'osservavano giuridiche.

Louis deglutì prima di fregarsi le mani sui pantaloni e spingere il grande portone.

Si trovò un largo salone riempito da sculture che raffiguravano scene di guerra tra uomini e creature magiche. Ne riconobbe alcune: centauri, grifoni, unicorni e persino fate. La cosa che lo destabilizzò di più fu la consapevolezza che quelle creature erano vive, esistevano in quel mondo che lui credeva essere il meno magico possibile: esistevano nel mondo degli uomini.

Attraversò il salone osservando le alte colonne che sorreggevano grandi archi scintillanti, stalattiti grosse come alberi a pendere dal soffitto. Non incontrò nessuno quindi continuò la sua avanzata sù per la scalinata brillante che portava chissà dove in quell'immenso palazzo. Percorse un corridoio sempre muovendosi furtivo, per poi bloccarsi davanti ad un alto portone socchiuso, sbirciò attraverso la fessura e vide, proprio infondo alla sala, una donna, dai lunghi capelli rossi, seduta su un trono.

Louis trattenne il fiato e si ritrasse da quella vista, il cuore a mille. Quella era Xenia.

Sbirciò ancora, cercando di muoversi il più silenziosamente possibile. Aveva paura che persino il suo respiro facesse rumore.

Poté notare le lunghe catene di cristallo che imprigionavano la donna a quel trono e di fianco a lei un omone vestito di pellicce. Simon.

Louis si pressò ancora di più contro la porta per sentire meglio le parole che arrivavano sommesse.

-Hai portato il ragazzo in cella?- chiedeva la donna.

-Sì, mia signora - sentì rispondere da Simon.

-Molto bene. E il principe? Come sta reagendo all'incantesimo? -

-Come dovrebbe reagire. Si sta indebolendo a vista d'occhio, da qui a dieci giorni non rimarrà nulla di lui. - ridacchiò l'uomo seguito da una frase compiaciuta di Xenia.

Louis si ritrasse, il cuore che batteva senza un minimo di controllo.

-Harry- sussurrò.

Si alzò in fretta cercando le celle a perdifiato.

Attraversò corridoi e scese scale fino a che non trovò quello che cercava.

Nelle celle c'era ancora più freddo. Freddo che sapeva di morte.

Guardò ovunque, in ogni cella. -Harry! Harry!- continuava a chiamare.

Stava per entrare in un secondo corridoio di celle quando un lamento gli giunse alle orecchie. Non aspettò oltre, si precipitò a perdifiato verso l'ultima cella, quella più scura e fredda.

E fu in quel momento che lo vide, rannicchiato a terra, avvolto nel mantello. Il suo Harry.

-Harry- mormorò, le mani tremavano, il corpo fremeva dalla voglia di stringerlo a sé.

Fece per toccare le sbarre ma con sua sorpresa le attraversò completamente con la mano -Ma cosa? -

-Sbrigati, non hai molto tempo-

No, non può essere. Si voltò e vide, nella stessa cella di Harry, appoggiato alla parete, Axel.

Il ragazzo aveva gli occhi grigi luminosi e lo fissava aspettando una sua mossa.

Louis rimase a bocca aperta nel trovarlo lì ma poi il ricordo del suo tradimento si fece vivido nella sua testa.

-Tu ci hai traditi! Sei sempre stato dalla loro parte! - sbottò, entrando dentro alla cella, decidendo di non porsi domande sul fatto di poter attraversare le sbarre, avvicinandosi minacciosamente al ragazzo.

Axel infossò la testa nelle spalle -Non avevo altra scelta- parlò distogliendo lo sguardo.

-C'è sempre un'altra scelta! - urlò Louis avvicinandosi e sbattendolo con le spalle al muro.

Axel però non fu l'unico a sussultare infatti -L-Lou? - sentì chiamare dalla voce flebile di Harry.

Louis si fermò all'istante dal colpire Axel lasciandolo andare lungo il pavimento -Non hai molto tempo - ripeté il rosso guardandolo da terra -Ho ancora poca magia, tra poco ti risveglierai nella caverna. Sbrigati. -
Louis lo guardò diffidente -Perché mi hai portato qui? -

Axel lo guardò mortificato -Perché hai ragione tu: c'è sempre un'altra scelta. E ho deciso che questa volta voglio prendere quella giusta. -

Louis fece per rispondere ma venne bloccato ancora dalla voce di Harry -Lou...s-sei qui? -

Axel lo indicò con il capo -Và da lui, muoviti. Non resisterò molto a lungo - i suoi occhi presero a perdere luminosità.

Louis non se lo fece ripetere. Si inginocchiò di fianco al fagotto che era Harry, chiuso dentro al suo mantello, e gli mise una mano tra i ricci accarezzandolo dolcemente. -Hey, tesoro, sono qui.- mormorò.

Harry si voltò subito percependo il suo tocco e la sua voce. Appena lo vide sbarrò gli occhioni verdi guardandolo a bocca aperta -Lou - esalò -Sei davvero tu? - la sua voce si ruppe nell'ultima parola.

A Louis venne da piangere a vederlo in quello stato: sfinito e corroso dal freddo e dalle ferite. Harry aveva le guance scavate, la pelle pallidissima, gli occhi lucidi di dolore, la fronte imperlata di sudore e un po' di taglietti qua e là. Louis si sentì morire a quella vista, al dolore di vederlo soffrire così tanto.

Gli prese il viso tra le mani iniziando a baciare ogni angolo di pelle che trovava -Sì, sono davvero io, tesoro. Sono qui, piccolo, sono qui - ripeté.

Harry si riscosse e dopo averlo osservato per altri pochi secondi per accertarsi che fosse reale si tuffò tra le sue braccia, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo. -Louis. Louis. Louis - continuava a ripetere. Louis lo strinse con tutta la forza che possedeva, con l'intento, forse, di plasmarlo al suo corpo.

Harry si staccò da lui facendo incontrare le loro labbra in un bacio disperato. Louis non esitò a ricambiare facendo intrecciare le loro lingue e facendo sue quelle labbra rosse che gli erano mancate come l'aria.

Quando si separarono appoggiarono le loro fronti sperando che quel momento non avesse mai fine, ma purtroppo non avevano molto tempo.

-Ascoltami piccolo. Ascoltami - disse Louis portandosi alla bocca le loro mani intrecciate e baciare le dita congelate dell'altro. -Questo è un incantesimo e tra poco me ne andrò.-
Harry lo guardò con occhi lucidi annuendo nonostante si aggrappasse ancora di più a lui.

-Stiamo per venirti a prendere okay?Abbi solo un altro po' di pazienza, io e gli altri arriveremo. - continuò Louis.

-N-non so per quanto ancora possa resistere Lou - soffiò Harry - Il ghiaccio sta avanzando dentro di me, non c'è nulla da fare. Xenia ti vuole Lou, non tornate per me, mettetevi in salvo -

Louis scosse la testa deciso -Non dirlo nemmeno per scherzo. Ti salveremo. Ti salverò. Fosse l'ultima cosa che faccio. - rispose dandogli un bacio sulle labbra, sentì il suo corpo iniziare a svanire nel nulla. L'incantesimo stava per terminare. -Resisti, amore, ti prego -

Harry si bloccò al nome con cui l'aveva chiamato, il fiato gli si mozzò in gola e il cuore prese a battere più forte, come non faceva da tempo. Louis vedendo la sua espressione sorrise e gli fece un occhiolino per poi far rincontrare le loro labbra nell'ennesimo dolce bacio.

-Giuralo, giuralo che resisterai -

-Lou..- sospirò il riccio. Era così sfinito.

-Haz guardami. Giuralo. - lo guardò con quegli occhi blu, talmente intensi che Harry si sentì avvolto e sopraffatto da essi. Avrebbe fatto di tutto per quegli occhi, di tutto.

-Lo giuro sulla mia vita - mormorò in fine.

Louis scosse la testa -Giuralo sulla mia - Harry boccheggiò, non poteva fare un giuramento simile ma poi riguardò quegli occhi blu che lo avevano stregato, che lo portavano alla deriva in quel mare in tempesta. La cosa assurda era che Harry si sentiva al sicuro in quella tempesta.

-Lo giuro sulla tua vita -

Louis sorrise, gli accarezzò una guancia e fece sfiorare le loro labbra mentre mormorava un -Aspettami, piccolo. Ti vengo a prendere - e la sua figura scomparve nel nulla.

Sbucarono dal tunnel proprio al margine della Foresta Sibillina. Erano passate ore, la gamba di Niall iniziava a dolere ed erano tutti molto stanchi. Si misero a dormire e Louis sperò di poter rivedere Harry quella notte anche se sapeva che non era possibile.



////


•Foresta Sibillina. -7 giorni•

Gli alberi erano così fitti che i ragazzi facevano fatica ad avanzare, l'ambiente era umido e l'aria afosa, stavano letteralmente morendo dal caldo.

Avanzavano cercando di aprire un sentiero tagliando rami e foglie varie ma era più facile a dirsi che a farsi, inciampavano spesso e a volte si ritrovavano persino nello stesso punto, segno che stavano girando in tondo portandoli anche a sprecare energie preziose.

Louis era irrequieto.

-Niall ce la fai? - chiese Louis mentre stavano scavalcando una radice grossa quanto un cavallo.

Niall grugnì mentre Liam gli dava un appoggio sulle spalle e lo spingeva sulla radice. Louis lo afferrò per le braccia aiutato da Michael e cautamente lo fecero scendere dall'altra parte.

Il biondo si sedette a terra con il fiato ansante, completamente madido di sudore. Si appoggiò alla radice e scosse una mano con un gesto vago.

-Un gioco da ragazzi, cosa volete che sia - ironizzò appoggiando la testa alla radice massaggiandosi il muscolo della gamba ferita che tremava per lo sforzo.

-Aspettiamo un po' prima di partire, è da ore che procediamo - disse Zayn allungandogli una borraccia d'acqua.

Louis annuì, nonostante volesse continuare. Voleva arrivare il prima possibile al Castello di Ghiaccio ma sapeva che c'erano dei limiti da non superare altrimenti non ne sarebbero usciti vivi.

Uno di quei limiti era la stanchezza o la difficoltà di un membro del gruppo: se qualcuno non ce la faceva più dovevano fermarsi e non insistere sennò la situazione sarebbe peggiorata.

-Fammi vedere - disse Ashton avvicinandosi a Niall inginocchiandosi di fianco a lui.

Toccò la coscia in più punti, quando sfiorava i più doloranti Niall mugugnava infastidito.

Ashton sospirò -Lo squarcio si sta rimarginando anche se più lentamente a causa degli sforzi ma tutto sommato va tutto bene. Ti posso aiutare per rilassare il muscolo così sentirai meno fastidio, che ne dici? -

Niall fece un sorrisino -Sei tu il dottore, Ash. Fai di me ciò che vuoi-

Ashton scosse la testa divertito, mormorò una formula ed iniziò a massaggiare la gamba in tensione di Niall.

Nel mentre Liam tirò fuori la mappa e Louis e Zayn si avvicinarono per dare un'occhiata.

-Entro domani mattina dovremo essere fuori se tutto fila liscio - disse Liam.

-Sarà dura - disse Luke seduto sul terreno accanto a Michael che si accoccolò a lui -Sapete, ci sono vari racconti sulla Foresta Sibillina, alcuni più veritieri altri meno ma in qualche modo si basano su fatti accaduti. -

Calum annuì avvicinandosi per dare un'occhiata alla mappa -In questa foresta vivono molte creature più o meno pericolose: centauri, fate, animali da poteri straordinari, orchi, nani, fauni...insomma qui dentro non siamo soli possiamo esserne certi. -

-Perché si chiama Foresta Sibillina? - chiese Zayn.

-Si dice che chiunque, prima di essere attaccato, sente un sibilo che la foresta emette per metterti in guardia. Purtroppo è molto difficile sopravvivere a qualsiasi cosa il sibilo ti sta mettendo in guardia - spiegò Calum.

-Ah- disse Zayn - E prima di entrare qui dentro non potevate dircelo?-

Michael si tirò sù dalla spalla di Luke scrollando le spalle - Forse dovevamo dirlo, scusate. Ma non avrebbe cambiato più di tanto la situazione, l'unica strada per arrivare al Monte delle Aquile è questa, non ci sono altre alternative. -

-Siamo fottuti, ragazzi - sentirono Niall piagnucolare e poi imprecare quando Ashton strinse troppo la sua coscia.

Louis si schiarì la gola per poi riportare gli occhi sulla mappa -Non possiamo perdere la concentrazione. Continueremo come abbiamo fatto fino ad ora, voi - indicò Niall, Liam e Zayn -Avete la formazione da cavalieri, siete pronti alla battaglia - aspettò che annuissero d'accordo per continuare il discorso - E voi - indicò i druidi -Avete poteri che usati al meglio sarebbero micidiali - i quattro gli sorrisero - Poi ci sono io che sono un misto mal assortito di entrambe le parti -

I ragazzi risero. Louis fu felice di aver portato un po' di ilarità nei loro volti -Combatteremo fino alla fine per uscire da qui. Dobbiamo recuperare Harry e fermare una pazza con una passione particolare per i ghiaccioli. - risero ancora più forte - Ce la possiamo fare!-

-Ce la possiamo fare!- risposero gli altri con i sorrisi in volto.

-Tommo da quando ti cimenti in discorsi di incoraggiamento? - ironizzò Liam.

-Da quando ho avuto la brillante idea di lasciare il mio amico nel bel mezzo della notte con la mia famiglia. Avevo bisogno di auto-conforto -

Liam sbuffò una risata scuotendo la testa per poi tornare a controllare la mappa.

***

Ripresero il cammino poco dopo, addentrandosi in quella fitta rete di rami, foglie e liane, perdendosi in quell'ignoto che intimidiva ma che dopo il discorso di Louis adagiava su di loro anche uno strato di eccitazione. Procedevano ignari di essere osservati da più occhi, come se la foresta si girasse a guardarli dopo il loro passaggio.

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