A WHITE HAIR SECRET

By MonarchProxy

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[COMPLETA] "Domani mattina presto. Mi raccomando, sii discreta" "Discreta è il mio secondo nome" "Si, il pr... More

È ARRIVATO IL CARTACEO!
PROLOGO
UNO
DUE
TRE
QUATTRO
CINQUE
SEI
SETTE
OTTO
NOVE
DIECI
UNDICI
DODICI
TREDICI
QUATTORDICI
QUINDICI
SEDICI
DICIASSETTE
DICIOTTO
DICIANNOVE
VENTI
VENTUNO
VENTIDUE
VENTITRÉ
VENTIQUATTRO
VENTICINQUE
VENTISEI
VENTISETTE
VENTOTTO
TRENTA
TRENTUNO
TRENTADUE
TRENTATRÉ
TRENTAQUATTRO
TRENTACINQUE
TRENTASEI
TRENTASETTE
TRENTOTTO
TRENTANOVE
QUARANTA
QUARANTUNO
QUARANTADUE
QUARANTATRE
QUARANTAQUATTRO
QUARANTACINQUE
QUARANTASEI
QUARANTASETTE
QUARANTOTTO
QUARANTANOVE
CINQUANTA
CINQUANTUNO
CINQUANTADUE
CINQUANTATRE
CINQUANTAQUATTRO
CINQUANTACINQUE
CAPITOLO EXTRA (CROSS OVER)
CINQUANTASEI
CINQUANTASETTE
CINQUANTOTTO
CINQUANTANOVE
SESSANTA
SESSANTUNO
SESSANTADUE
SESSANTATRE
SESSANTAQUATTRO
SESSANTACINQUE
SESSANTASEI
SESSANTASETTE
SESSANTOTTO
SESSANTANOVE
SETTANTA (Epilogo)
SEQUEL - Dead Man Don't lies
MALATTIA MENTALE E BLOCCO DELLO SCRITTORE: La mia storia
SEQUEL: SPIN OFF (A White Hair Secret 3 ?)

VENTINOVE

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By MonarchProxy

Sono nella sala computer della scuola e mi sto massacrando le unghie dal nervoso. Clicco e riclicco su quei dannati tasti, scrivendo tutto ciò che mi passa per la testa per riuscire a mettere insieme qualche teoria valida per capire al più presto che diavolo è successo a Sarah. Ho evitato Nathan per tutta la mattina e non ho intenzione di discutere di ciò che è successo ieri nella maniera più assoluta. Ho altre cose a cui pensare.

All'improvviso sento una mano sulla spalla e mi volto di scatto: ho temuto per un secondo di dover affrontare i miei errori, ma per mia fortuna si tratta solo di Benjamin.

"Finalmente! È tutta mattina che ti cerco!"

"Novità?"

"Una, e non ti piacerà"

Alzo un sopracciglio, confusa. Benjamin estrae dallo zaino una chiavetta usb, e si mette a trafficare sullo schermo del mio computer, mostrandomi i tabulati telefonici del cellulare di Sarah.

"Stavo confrontando i dati con le testimonianze delle persone coinvolte, quando ho notato una cosa: guarda a che ora è stata effettuata questa chiamata"

Osservo il numero indicatomi dal ragazzo ed effettivamente c'è una chiamata al telefono di Sarah che corrisponderebbe a 5 minuti prima del suo abbandono del locale, ma la durata è stata di ben 10 minuti. Il che significa che Sarah stava parlando con quella persona prima di sparire.

"Hai scoperto a chi appartiene?"

"È questo il problema. Il telefono è di proprietà di Myra Wood"

"E perché sarebbe un problema?"

"Myra Wood è morta suicida tre mesi fa"

Ottimo. Una pista morta.

"Nessuno ha parlato con i genitori?"

"Non aveva genitori. Era in comunità, ma i responsabili hanno detto di non essersi accorti di nulla prima della dipartita, che era una brava ragazza, sorrideva sempre e tutte quelle stronzate che si dicono quando non si ha nulla di intelligente da dire"

Mi massaggio il mento con una mano. Parecchio strano.

"Potresti provare a chiedere alla madre di Sarah"

"Quella donna è già abbastanza provata così, e poi se avesse notato qualcosa di strano probabilmente lo avrebbe già detto. Comunque indagherò a riguardo e ti farò sapere. Tu continua a cercare"

Benjamin annuisce e mi saluta velocemente riprendendosi la chiavetta, mentre io mi preoccupo di chiudere tutto e di andare a lezione. Questa storia sta diventando parecchio intricata e devo dire che un po' la cosa mi eccita. Sono strana, lo so.

Esco dalla sala computer e mi fiondo in corridoio per trovare l'aula dove il mio spirito andrà a morire per le prossime due ore, quando sento il cellulare vibrare.

Apro velocemente il messaggio e mi accorgo che è di un numero sconosciuto. In allegato c'è la foto di un... Sedere?!

Accidenti che porcheria.

"Per chi si fosse perso lo spettacolo della Parker e del suo sedere marmoreo alla festa"

Sgrano gli occhi. Che?!
Grandioso. Il mio sedere finirà in prima pagina sul giornalino adesso. Fantastico. Scott mi appenderà per le mutande al portacappotti e mi lascerà lì per sempre pur di non farmi più uscire di casa.

Sento le risatine intorno a me, ma cerco di ignorarle. Ci mancava solo questa. Me lo dovevo aspettare che non sarebbe stato così facile.

Decido di saltare la lezione e di andare un attimo in cortile per calmarmi dato che ho una serie di armi a mia disposizione e vorrei tanto tanto usare in questo momento per terminare gli esseri inutili come quello che ha mandato questo messaggio.

Vedo un gruppo di ragazzi accovacciato su una dei tavoli che ridono guardando il cellulare. Credo di aver trovato la fonte del problema anche senza cercare.

"Ehy Parker, bella carrozzeria!" mi urlano appena mi vedono.
Non devi.
Uccidere.
Nessuno.
Respira.

Esibisco un dito medio tonante verso di loro, ma sembrano non volerla piantare.

"Bella la foto vero? Ne ho quante ne vuoi!"

Mi sto praticamente massacrando le unghie a forza di trattenere il nervoso. Razza di coglioni.
Quello che ha appena parlato si alza dal tavolo e viene verso di me. E va bene, mi toccherà pestare qualcuno.
L'imbecille si avvicina pericolosamente e io sono impaziente di ricominciare ad usare il taser.

"Cos'è, non si risponde a chi ti fa un complimento?"

Allunga una mano verso la mia faccia e mi accarezza il mento con fare strafottente. Lo termino col taser, è deciso. Sto per tirare fuori l'artiglieria, quando una mano sulla spalla del tizio lo fa voltare e in quattro e quattro otto lo vedo ricevere un cartone in faccia da Nathan. Credo gli abbia spaccato il naso dato che ha la mano sporca di sangue.

"Non ti hanno insegnato come si tratta una ragazza?!"

Il ragazzo dal dubbio intelletto si riprende e lo guarda sprezzante.

"Vaffanculo Bennet"

Cominciano a prendersi a pugni e prima che la cosa degeneri mi metto in mezzo per separarli. Riesco ad afferrare un braccio di uno e dell'altro, ma se Nathan vedendomi ha l'impulso di fermarsi, il coglione sembra fregarsene di poter colpire anche me.

"E levati, puttana!"

Adesso basta.
Gli storto il braccio e uso il buon vecchio metodo del calcio sotto la cintura. La sua faccia diventa improvvisamente una contrattura di dolore.
Mi volto e vedo Nathan con un labbro sanguinante.

"Andiamo, ti porto in infermeria"

Per fortuna Nathan mi segue senza fiatare, e raggiungiamo l'infermeria in men che non si dica. La responsabile lo medica e per fortuna non si tratta di niente di irreparabile.
Quando ha finito, l'infermiera mi fa cenno di entrare.

"Stai un attimo con lui, io vado a chiamare a casa sua"

Entro nello stanzino e lo vedo lì seduto, con lo sguardo ancora infastidito.

"Non avresti dovuto farlo" esordisco.
Il tatto e la sensibilità di John Cena sul ring.

"Mi ha fatto salire il sangue al cervello"

"Non era il caso che ti caricassi di altri casini. Potresti avere problemi con la squadra"

"Nah, il preside punta tutto su di noi. Una settimana di sospensione dagli allenamenti e il gioco è fatto"

Mi avvicino e do' un occhiata al suo labbro. Anche da menato è sexy.

"aveva un bel gancio anche lui eh"

"Il mio è migliore"

"Tecnicamente la mossa migliore è stata la mia. Non perdere tempo e colpisci dove fa più male"

"È stata una mossa sleale però"

"Ah, non venirmi a parlare di lealtà, il mio sedere è sul telefono di tutti grazie a quel deficiente di merda"

"Touché"

Nathan scende dal lettino su cui era seduto, si sgranchisce la schiena e mi guarda, mentre io mi sento la schiena percorsa da un brivido.

"In ogni caso, non serviva arrabbiarsi tanto"

"Serve sempre se si tratta di una come te"

"Fare lo smielato non ti si addice"

"No, hai ragione. Io sono più il tipo che ispira molto molto sesso"

Appena pronuncia quella frase sento la mia faccia diventare viola dalla vergogna.

"Non è come sembra"

"È sempre come sembra"

"Il mondo non gira intorno a te"

"Eppure ti ritrovi sempre vicino a me"

"Non significa che sia un bene"

Rimaniamo un attimo in silenzio e sento lo sguardo di Nathan trapassarmi da parte a parte.

"Esci con me"

Sgrano gli occhi. Che?!

"Sei scemo per caso?"

"Dici sempre che sono un idiota. Beh, ti dimostrerò che non è così "

"La vedo dura"

"Dammi una chance. Se non riuscirò ad impressionarti non ti scocceró mai più"

Sto per rispondere, ma l'infermiera rientra e mi congeda. Nathan mi segue con lo sguardo fino a che non esco dalla sala. E adesso cosa mi invento?!

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