Close As Strangers // Louis T...

By mepiasalouis

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LUI: venticinque anni, abile avvocato, è stato deluso dal suo passato e non crede nell’amore. LEI: vent’anni... More

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Tottenham Hale
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Aspiranti scrittrici e scrittori!

14th Chapter

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By mepiasalouis

14.

Il cuore le batteva all’impazzata contro il petto.
Le sue dita erano avvolte nei soffici capelli del ragazzo, mentre lui la teneva stretta con una mano dietro la schiena.
Indietreggiò, aprendo lentamente gli occhi e sbattendo per un istante le palpebre. Due occhi luminosi la fissavano e un sorriso si aprì sulle sue labbra rosse.
Louis dentro di se era un miscuglio di emozioni: aveva provato una felicità che quasi aveva dimenticato, erano anni che non si sentiva così vivo. Così forte.
Le sorrise, per la prima volta in modo vero e sincero.
Abbassò leggermente la testa, rialzandola leccandosi le labbra e pronunciò quella parola che non riusciva più a trattenere “Grazie”
Alison alzò sfacciatamente la sua testa, facendo una smorfia che fece ridere Louis.
“Grazie a te per avermi fatto provare l’ebbrezza di un bagno freddo”
“Mi dispiace, ma nessuno ti ha costretta”
Alison scosse la testa alzando un dito e sventolandolo da una parte all’altra “Non è esatto ciò che hai appena dichiarato. Io mi sono gettata nel lago solo perché qualcuno poteva affogare”
Alzando un sopracciglio e battendo la sua mano sulla fronte,  lui replicò “Oh hai proprio ragione! Me ne ero dimenticato! La prossima volta andrò con i braccioli”
Rise alla battuta del ragazzo, poi aprì lo sportello.
“Ci vediamo questi giorni Lou”
“Ciao Ali”


Non riusciva a togliere quel sorrisino stupido dalla faccia da quando aveva lasciato Alison davanti il suo vialetto.
Pensava e ripensava alla bellissima giornata trascorsa in compagnia di quella ragazza così speciale.
Era intrigante nella sua semplicità: i suoi capelli che svolazzavano di qua e di là ogni volta che camminava, il giubbotto di pelle da cui non si staccava mai, il modo in cui teneva su una spalla la sua borsa, le scarpe da ginnastica che usava tutti i giorni, i suoi pantaloni scuri che le fasciavano le gambe non troppo magre. Si accorse di star facendo una lunga lista solo quando si fermò ad un semaforo.
Cosa gli aveva fatto quella ragazza? Aveva preso la sua mente e l’aveva svuotata, facendolo rimanere come un idiota. Ma non era una brutta sensazione, anzi ne era contento.
Si sentiva leggero come una piuma, avrebbe corso per tutta Londra urlando a pieni polmoni.
Scoppiò a ridere da solo immaginando la scena, e si sentì così ridicolo mentre la sua risata echeggiava tra le porte.

“Amico!”
“Ehy Lou!”
“Come va? Due giorni e sarai su quell’altare, non sei felice? Hai una faccia” disse Louis con un aria spensierata che fece rimanere senza parole Brad.
“Beh si… si, io sono felice… ma non credo di essere l’unico felice in questo momento. Devi dirmi qualcosa Tomlinson?”
Louis gli si buttò addosso, mettendo il suo braccio sulle spalle dell’amico e sorridendo ampiamente.
“Ti sei drogato, che hai fatto?” urlò Brad guardandolo preoccupato e mantenendogli la mascella.
“Ma quale droga e droga! Oggi ho trascorso la giornata con Alison…”
Brad lo guardò sorpreso e con  la bocca che gli arrivava ai piedi. Spinse l’amico sul divano con forza “Stai qui, ceni con me. Devi dirmi tutto. Tutto!” urlò correndo in cucina e lasciando Louis sul divano a ridere.

“Stronzetto, ecco perché stamattina non mi hai richiamato! Eri troppo impegnato a riprenderti dalla sbronza e a organizzarti con Ali!”
“Si, è così” disse Louis con un sorrisino.
“Pari strafatto amico. Hai un’aria sognante”
“Si perché quando l’ho riaccompagnata a casa l’ho baciata”
Sconcertato strabuzzò gli occhi e lo fissò “Chi? Cosa? Tu? E Ali?”
Louis rise rumorosamente  all’espressione dell’amico.
“Si io e lei… comunque nulla di serio. Cioè è il primo probabilmente… comunque cambiamo discorso e parliamo di te. Sei agitato? Emozionato? Ti passo la roba?”
“Ha ha, come sei simpatico. Comunque sono felicissimo per te, non ti vedevo così dalla prima volta che ti sei fatto una canna” rise e continuò serio “Mi sto veramente sentendo male al pensiero di dopodomani”
“Sei fortunato, oggi sono in vena di essere gentile e di non giudicare la tua schifosa scelta” ricevette un’occhiata torva e continuò “Mi è capitato alcune volte di assistere ad un divorzio in cui dopo qualche mese dall’effettiva separazione i due coniugi venissero a bloccare il divorzio perché di nuovo innamorati. Quindi non tutti i matrimoni vanno a finire male, anche se una buona percentuale dice il contrario. Basta che ne sei convinto, perché se la ami veramente allora buona fortuna”
“Non sono indeciso, la mia scelta l’ho già fatta e ne sono sicurissimo. Solo che sono spaventato all’idea di crescere. Ho venticinque anni e sono ancora giovane, ma sono certo che lei è la donna della mia vita. Mi sento completo”
“E allora basta con i dubbi, è solo una stupida idea che hai rintanata in un angolo di cervello e che sta uscendo fuori. Continua a tenerla nell’ombra e fai in modo che non ti disturbi”
“Devo ringraziare Alison, non sei più uno stupido idiota come ieri”
“Comunque se non sei proprio sicuro sappi che il sottoscritto ti può procurare le carte del divorzio quando vuoi. E solo per te chiuderò un occhio sul costo totale” rispose Louis con un sorrisino di scherno.
Brad alzò gli occhi al cielo tirando un leggero pugno sulla spalla dell’amico per poi concentrarsi  sulla partita di calcio che stavano trasmettendo in tv.


Dopo aver chiuso la lavastoviglie prese una coperta e andò a sdraiarsi sul divano, pronta per vedere il film horror che era stato preceduto da giorni di pubblicità.
Nella sua testa mille domande vagavano senza una risposta: Cosa starà provando ora? Come si sente? Dove sta? Avrà anche lui tutti i suoi stessi dubbi?
Lei era così serena e felice. Il solo pensiero di quel bacio le faceva tremare le gambe. Adorava trascorrere del tempo con lui e scoprirlo poco alla volta, memorizzando tutti i suoi gesti e tutti i suoi lineamenti. Pensava al modo in cui, mentre guidava, si massaggiava il mento coperto da una leggera peluria che gli dava un’aria seria e adulta oppure a quando guardava davanti a se seduto sull’erba, assorto nei suoi pensieri. E si chiedeva quanti pensieri quel ragazzo avesse avuto dentro di se e sé forse un giorno glieli avrebbe raccontati. Era come una missione ormai, doveva assolutamente scoprirlo poco a poco, doveva aiutarlo ad uscire, e dopo la giornata trascorsa insieme ebbe l’impressione che stesse procedendo tutto secondo il suo piano. Voleva vederlo felice, perché ogni sorriso che avrebbe tirato fuori dal ragazzo sarebbe stata una piccola vittoria.
Poi quegli occhi così chiari, che non lasciavano trasparire le emozioni.
Solo poche ore prima era riuscita ad intravedere qualcosa in essi, mentre la guardava sorridendo allegramente, e sperava con tutto il cuore di non essersi sbagliata.
Annoiata dal film che stava guardando, decise di andare a lavarsi i denti per poi recarsi a letto.
Dopo aver messo in carica il telefono e dopo essersi messa un po’ di crema per il viso, si girò verso la finestra.
Stava cadendo nel sonno quando la suoneria di un messaggio la fece destare. Allungò la mano e lesse: Grazie per aver perso una giornata nel venire dietro ad ragazzo incasinato come me. Buonanotte, Lou xx

Spazio d'autore

Salve a tutti. Siamo veramente molto dispiaciute del fatto che nessuno abbia lasciato un commento per lo scorso capitolo. Abbiamo deciso entrambe, sotto il consiglio di Giulia (ti voglio bene aaw) di utilizzare il nome Lalison per la coppia appena formatasi. Al prossimo aggiornamento! Lucrezia e Chiara x

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