Pokémon Soul

By PeppeSoul

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"Colui che vince un altro è potente, Colui che vince se stesso è superiore". Pokémon Soul - fai i conti con l... More

Capitolo 1 - Passato per capire il presente
Capitolo 2 - La sfida
Capitolo 3 - La maestosa fenice
Capitolo 4 - Ritorno al presente
Capitolo 5 - Verso una nuova vita
Capitolo 6 - Cassandra
Capitolo 7 - Consapevolezze
Capitolo 8 - Di ghiaccio, ma non il cuore
Capitolo 9 - Motocicletta
Capitolo 10 - Soddisfazioni
Capitolo 11 - Notti oscure
Capitolo 12 - Il castello
Capitolo 13 - Obiettivi
Capitolo 14 - Lei, lui
Capitolo 15 - Fine
Capitolo 16 - Luce
Capitolo 17 - Scontro ad alta quota
Capitolo 18 - Mitezza e coraggio
Capitolo 20 - Paura
Capitolo 21 - Caos
Capitolo 22 - I nuovi Super 4

Capitolo 19 - Scontro d'anima

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By PeppeSoul

-Scontro d'anima-(Capitolo 19)

<<Vi sfido entrambi: scegliete due pokémon a testa, io combatterò con quattro dei miei>>

<<Rex, Prima di iniziare facciamo un patto: se vinciamo noi, devi promettermi che lascerai in pace questa Vulpix e la libererai>> disse Joseph in modo fermo.
Vulpix rimase affascinata dalle parole del suo salvatore. Sperava tantissimo, adesso, di appartenere a lui.
<<Oh, mi ero quasi dimenticato di quel pokémon... affare fatto, ma ad una condizione: se vincerò io, voi vi consegnerete volontariamente a me.
<<Io ci sto, tu Jake?>>
<<Certo che sì>>.

Rex frugò fra le sue tasche per poi tirare fuori due vecchie pokéball che il nostro avversario lanciò in mezzo al grano: un Magmar e uno Shiftry apparvero tra le spighe.
<<Ambipom, tocca a te>>

<<Oshawott, all'attacco>>.
I quattro pokémon erano in campo: il sole splendente stava ormai per salutarci, lasciando il posto a sfumature arancio ed ocra.
Rex fu il primo ad attaccare: Shiftry si precipitò verso Oshawott con un fendifoglia: un colpo e sarebbe stata la fine per il piccolo pokémon di Joseph.
<<Ambipom, doppiosmash su Shiftry>>

L'attacco andò a segno e Oshawott fu salvo.
<<Grazie amico!>> mi disse Joseph sorridendomi.
<<Te lo dovevo>> risposi sorridendo anche io.
Lo sguardo di Joseph si posò nuovamente sul campo: era il suo momento di attaccare.

<<Oshawott, idropulsar verso Magmar, adesso!>>
<<Ambipom, comete su Shiftry!>> le mie parole seguirono all'istante quelle di Joseph.
Entrambi i nostri pokémon, carichissimi, si fiondarono sui loro nemici: gli spruzzi d'acqua e le stelle si mischiarono tra loro e riuscirono a colpire entrambi gli avversari.

Durante la lotta mi sentivo osservato: dall'alto Zapdos guardava silenzioso la scena. Avevo paura di riscontrarmi nuovamente con lui.
<<Magmar, caspita, reagisci: fuocopugno!>>
Il pokémon fuoco, indolenzito dal doppio attacco di prima, si lanciò verso il mio Ambipom con le mani infuocate strette in pugno.
Non riuscii a contrattaccare, così il pugno colpì in faccia il mio primo pokémon.
Mi arrabbiai.

<<Ambipom, ricambiamo il favore: fulmine>>.

Ambipom strinse i pugni delle sue code e quando raccolse sufficiente carica elettrica diede una forte scarica a Magmar.
<<Ti dò una mano Jake, Oshawott conchilama!>>.

La scarica elettrica andò subito a segno. A completare il lavoro fu l'affilata conchiglia di Oshawott che fu super efficace per il pokémon sputafuoco.
K.O.
Rex, imprecando, fece rientrare il suo pokémon nella sfera. Ne prese immediatamente un'altra: fece la sua comparsa un Rampardors.

<<E' pazzesco! Come fa questo emerito idiota ad avere un pokémon leggendario e un pokémon fossile nel suo team, non ci posso credere>> Commentò Joseph alla vista di Rampardors.

Ambipom e Oshawott erano stanchi. Rex approfittò del loro affaticamento per ordinare a Shiftry una bufera di foglie da scagliare contro Oshawott. In un attimo fu K.O.
Provai, nel frattempo, ad attaccare con doppiosmash Rampardors: il suo corpo corazzato non risentì minimamente dell'attacco del mio pokémon.
<<Phanpy, confido in te!>>

<<Jò ma che fai? Phanpy è un pokémon di tipo terra, è in svantaggio contro Shiftry>>
<<Fidati di me Jake, penso di avere un piano>>.
Rex approfittò del nostro breve dialogo per lanciarci un attacco:
<<Shiftry, attacca Phanpy con fendifoglia, svelto>>.

I miei riflessi furono abbastanza pronti da percepire immediatamente l'attacco e cercai in tutti i modi di difendere il pokémon di Joseph.

<<Ampipom, doppiosmash su shiftry, svelto!>>.

Un istante prima che Shiftry attaccasse Phanpy, Ambipom si interpose tra i due riuscendo a colpire Shiftry: il suo attacco andò a segno, ma in compenso ricevette lui il fendifoglia.
Una nube di polvere si sollevò nell'aria. Il vento spazzò via velocemente quel caos: Ambipom e Shiftry giacevano sconfitti sul suolo.

Rex ed io facemmo rientrare i nostri pokémon nelle sfere. Accarezzai la sfera di Ambipom: meritava del riposo adesso.
Mi voltai a guardare i miei pokémon, ancora fuori dalle sfere per via delle precedenti presentazioni. Il mio sguardo si posò sul nuovo arrivato: avrei combattuto con Bulbasaur.

Non ci fu neanche bisogno di dirlo: il pokémon d'erba si offrì spontaneamente di combattere al mio fianco. Zitto e concentrato andò in campo, posandosi esattamente di fronte a Rampardors.

Rex si voltò alle sue spalle e si lasciò andare ad una lunga risata: avrebbe scelto Zapdos, era sicuro di vincere adesso.

<<Stiamo combattendo contro un pokémon leggendario e uno preistorico. Noi abbiamo due pokémon al loro stadio base....figo no?!>> disse Joseph eccitatissimo.

<<Fighissimo>> risposi annuendo.

La lotta cominciò immediatamente: colpi frontali, fulmini, scosse di terremoto e foglie affilatissime si alternavano in campo in modo caotico.
Decisi di prendere in mano la situazione e feci a Joseph una proposta:

<<Jò, dobbiamo puntare sulla pesantezza di Rampardors per eliminarlo...intesi?>>
<<Intesi!>>
<<Bulbasaur, laccioerboso, adesso!>>

Bulbasaur conficcò velocemente le sue liane nel terreno. Queste sbucarono ai piedi del pokémon cranioso e lo intrappolarono.  Inciampò goffamente, ma prima di cadere definitivamente ricevette un bottintesta da Phanpy sullo stomaco: K.O.
Questo sì che si chiama lavoro di squadra!

Di fronte a noi, adesso, restava solo Zapdos: quella creatura che solo qualche ora prima ci aveva fatto precipitare da centinaia di metri da terra. Quel pokémon che aveva ferito i nostri volatili gravemente. Quel pokémon che ci aveva feriti.
Sapevo bene che Zapdos non aveva colpa: i pokémon in genere mutano il loro carattere a seconda dell'allenatore al loro fianco. Quel pokémon aveva una persona perfida e subdola accanto, non poteva che essere altrettanto.

<<Preparatevi maledetti, la vendetta è vicina: Zapdos, perforbecco!>>.
Il tono isterico e furioso di Rex mi diede i brividi. Non riuscii a reagire. Il volatile elettrico si fiondò sul mio pokémon. Ripresi i sensi nel momento in cui sentii il mio nuovo amico urlare dal dolore: l'attacco fu superefficace, Bulbasaur cadde a terra stremato.

<<Piccolo, no! Bastardo, non c'era motivo di colpirlo con tale ferocia!>>.

Guardai Joseph: tutto dipendeva da lui e dal suo Phanpy: la mia vita, la sua, quella di Vulpix.

<<Phanpy vai con frana, dobbiamo vincere!>>.

Il piccolo elefantino generò rocce che caddero fra le piume gialle dell'avversario. L'attacco fu efficace, ma non indebolì molto Zapdos.

Rex contraccambiò l'attacco con la furia, un attacco tipico dei pokémon uccello così aggressivi. Sapeva benissimo che l'elettricità non aveva effetto su Phanpy, così Rex si concentrò sugli attacchi fisici. Phanpy accusò tutti i colpi, era veramente provato dalla battaglia.
Anche Joseph sembrava indebolito: era come se percepisse il dolore del suo  pokémon e forse così doveva essere.

Qualche lacrima solcò il viso del mio amico. Le gocce che scendevano dal suo volto venivano di tanto intanto colorate dall'arancio del sole, ormai pronto a tramontare. Era la fine per noi. Era arrivato anche per noi il tramonto?

Improvvisamente percepii qualcosa, una sensazione mai provata prima. Sentivo una presenza dentro me, che si sviscerava tra le mie vene, che pervadeva ogni angolo del mio corpo. Un'energia improvvisa, illuminante, rinvigorante, che mi spinse ad urlare, a gettare aria dai miei polmoni: era come se la mia anima stesse cercando di uscire fuori.
Quella sensazione annebiò tutti i miei sensi: vedevo poco, sentivo ancora meno.
Ad un tratto la mia "anima" mi parlò:
<<URLA JAKE, URLA! TRASMETTI CORAGGIO AL TUO AMICO>>.

Obbedii immediatamente. Gridai. Urlai.

<<JOSEPHHHH!>>

Quella sensazione, quell'energia che sentivo dentro si sprigionò immediatamente dal mio corpo sotto la forma di aura blu e  investì Joseph. Quest'ultimo venne colpito da quella energia, o meglio, è come se fosse riuscito ad assorbirla.
Ad un tratto il mio amico smise di piangere e anch'egli iniziò ad urlare.
L'energia investì tutti in quel campo: perfino Zapdos fu colpito da tale forza.

Ma colui che subì più di tutti la nostra energia fu Phanpy.
Era come se il piccolo pokémon nasone avesse raccolto tutte quelle urla, tutta quell'aura e le avesse trasformata in energia, un'energia che permise a Phanpy di splendere: si stava evolvendo.
Phanpy crebbe: venne avvolto da una spessa corazza, due zanne spuntarono ai lati della sua bocca. Phanpy si evolvette in Donphan.

<<Donphan, PIETRATAGLIO!>>

Donphan caricò verso zapdos: attorno a lui aleggiavano decine di rocce aguzze. Queste lacerarono il corpo del pokémon leggendario.
L'attacco venne seguito da un tonfo. Il pokémon uccello era a terra, stremato.

K.O:
Rex tremava. Non credeva a ciò che aveva appena visto.
Qualche minuto dopo Zapdos riprese i sensi, si voltò verso Rex e con un colpo d'ala lo fece cadere a terra. Cercò qualcosa nella borsa del suo allenatore, prese una masterball col suo becco. Probabilmente era la sua ball. Poggiò la sfera a terra e la schiacciò con una zampa. Si era liberato. Aveva capito che i sentimenti del suo allenatore non erano puri. Ci guardò, si chinò in segno di reverenza e volò sul cielo al tramonto.
Dopo aver dato una pacca affettuosa a Donphan, Joseph si diresse verso Rex.

<<Adesso dammi la pokéball di Vulpix e sparisci dalla nostra vista>>.

Rex si alzò velocemente, gettò una sfera a terra e scappò ancora tremante fra il grano.
Facemmo rientrare tutti i pokémon nelle loro sfere, Vulpix compreso. Poi Joseph mi guardò intensamente.

<<Io stavo perdendo Jake, avevo perso le speranze. Tutto stava andando per il peggio. Poi hai urlato, qual...qualcosa di potente, di assoluto mi ha investito, dandomi coraggio. Improvvisamente mi è venuto in mente il perché ho deciso di diventare un allenatore: quando mio padre abbandonò me e mia madre promisi a me stesso di diventare così forte un giorno da raggiungerlo, sfidarlo e sconfiggerlo. Voglio vendicare mia madre e il dolore che quel farabutto di mio padre le provocò allora.
Jake, la tua energia mi hanno ricordato in un istante tutto questo e sono riuscito a trasmettere tutti i miei sentimenti a Phanpy, che ha risposto con l'evoluzione.
Ti ringrazio davvero tanto amico mio...ma...ma come hai fatto? Come ci sei riuscito?>>

<<E' stata la mia anima a parlarmi...>>.

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