I'll show you the world [EreM...

Autorstwa giobook03

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Armin Arlert è cieco dalla nascita. Prima trovava compagnia nelle poche ombre e nella luce che rischiarava le... Więcej

Prologo
1 ~ You are not so bad
2 ~ Maybe, I've found a friend
3 ~ That Horseface...
4 ~ Jealousy and heartbeat
5 ~ If I could see you...
6 ~ Why am I so happy?
7 ~ I'm sorry
8 ~ I think I'm in love
9 ~ You're my world
10 ~ Yeah, fuck, I see you!
11 ~ Love me like you do
12 ~ Let the dwarf hospital worker talk with Reina
13 ~ Please, Mom, look at me
14 ~ It's not your fault
15 ~ Memories
16 ~ Life goes on
17 ~ Protect me by yourself
18 ~ Pleasant meeting
19 ~ Empty
20 ~ We're both humans
21 ~ Bring me out!
22 ~ Brothers conflict
23 ~ Pain
24 ~ Missed you
26 ~ Justice done
27 ~ Is this a goodbye?
28 ~ The red string of fate
Epilogo ~ 7 years later
Ringraziamenti
Sequel o no?
Sequel!
Sequel pubblicato!

25 ~ Love me again

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Autorstwa giobook03

Smut smut smut :)))
Sarà molto aggressive quindi preparatevi.

Eren torreggiava sul biondo senza maglietta, mentre Armin, sotto di lui, era sorpreso e, in parte, spaventato: non si aspettava che dopo aver subito una violenza dal proprio fratello il ragazzo fosse pronto ad amarlo di nuovo e si sentiva in colpa nel lasciare che questo accadesse.

Armin cercò di cancellare quei pensieri dalla testa, perché se c'era un modo per aiutare Eren in quel momento era lasciarlo sentire potente, dopo che era stato ferito nel suo orgoglio e aveva visto distrutte tutte le sue speranze di ricostituire qualcosa che assomigliasse anche minimamente a una famiglia.

Le mani del castano scorrevano sul suo corpo ed Eren quasi si vergognava dell'impazienza con la quale desiderava ardentemente sentire il più piccolo gemere e urlare il suo nome e non vedeva l'ora di godere di quella visione paradisiaca...

Il biondo era consapevole del desiderio del più grande: l'aveva notato dalla rapidità con cui si stava muovendo sopra di lui, smanioso di toccargli ogni lembo di pelle ed esplorargli ogni parte del corpo.

Era evidente che questa volta Eren non gli avrebbe lasciato alcuna possibilità di prendere il controllo.

Eccitante.

Armin chiuse gli occhi e si abbandonò al tocco ragazzo: era da troppo tempo che non lo vedeva e poter finalmente avere un contatto con la sua pelle era una sensazione mistica.

Lasciò che Eren gli sbottonasse i pantaloni senza minimo segno di esitazione e accennò un sorriso quando percepì lo spostamento dell'aria dovuto al volo che i suoi pantaloni avevano fatto finendo dal lato opposto della stanza.

Armin aprì gli occhi e arrossì nel vedere la sensuale figura che lo sovrastava.

"Sembra un dio greco."

Eren era già praticamente nudo, se non fosse stato per i boxer che ancora coprivano la sua intimità. Il biondo indossava invece ancora la maglietta, leggermente alzata tanto da scoprire parte dello stomaco che Eren cominciò a baciare.

Quando finalmente anche la maglietta fu tolta, i boxer diventarono l'ultimo ostacolo che il castano non vedeva l'ora di superare.

In men che non si dica, i due ragazzi si ritrovarono nudi e rossi in viso, ansimanti più per l'eccitazione del momento che per l'affaticamento.

Eren si chinò verso il membro del più piccolo, che per l'imbarazzo sviò lo sguardo.

«...Posso...?»

Armin fece un cenno di assenso con la testa e chiuse gli occhi, mentre Eren muoveva su e giù la mano aumentando gradualmente la velocità.

Dopo neanche mezzo minuto, la bocca del castano toccò il membro e la lingua lo avvolse, toccando ogni punto tranne che la punta ormai turgida.

Quando finalmente Eren si decise a leccare quel punto sensibile e a prendere il membro tutto in bocca fino al fondo della gola, Armin si lasciò finalmente sfuggire il primo gemito che il castano aspettava di sentire.

"Mh... musica per le mie orecchie."

Prima che Armin potesse lasciarsi andare, Eren allontanò la bocca e con un movimento brusco girò Armin di pancia sul materasso, godendosi la vista del suo meraviglioso didietro .

«Dio Armin, il tuo culo è l'ottava meraviglia del mondo.»

Il biondo arrossì violentemente, ma non ebbe il tempo di ribattere perché Eren, senza alcun preavviso (e nessuna protezione), entrò in lui con forza, facendolo urlare dal dolore.

Il dolore acuto che stava provando non era nulla però rispetto al piacere che si ritrovò a provare pochi minuti dopo essersi abituato alla presenza del membro di Eren nella sua entrata.

Eren gemeva come un pazzo e Armin non si ricordava di averlo mai visto in quello stato.

Sembrava più aggressivo, più sicuro, più malizioso. Ciò fino a qualche tempo prima probabilmente l'avrebbe spaventato. Ma in quel momento si ritrovò a pensare che fosse tremendamente eccitante.

Anche Armin non era da meno e più si avvicinava al culmine, più i suoi gemiti aumentavano.

Eren gli stringeva i fianchi, cercando di fargli il meno male possibile, ma non potè fare a meno di lasciare sulla candida pelle del biondino l'impronta rossastra delle sue dita.

Quando Eren lasciò entrare il suo liquido in Armin, urlò il suo nome con così tanta forza da sembrare lo stesse invocando.

Armin fece lo stesso, sporcando il letto del suo seme e lasciandosi cadere disteso una volta che Eren avesse tolto il suo membro dalla sua entrata.

Il sedere gli doleva terribilmente, Eren non era stato molto delicato e ne era consapevole.

Proprio per questo il castano, dopo essersi steso accanto al ragazzo e aver coperto entrambi con il lenzuolo celeste, lo strinse a se e gli accarezzò i capelli biondi bagnati a causa del sudore che gli imperlava il corpo.

«Mi sei mancato così tanto...» sussurrò poggiando le labbra sulla fronte del biondo.

Armin abbozzò un sorriso che avrebbe sciolto chiunque e si strinse al castano.

«Anche tu... non sai quanto.»

Improvvisamente il dolore sembrava essere scomparso. Ovviamente era ancora lì, ma l'affetto che adesso Eren gli stava dimostrando lo faceva sentire felice.

Eren era esausto: il rapporto gli aveva consumato completamente le energie. Ma ne era valsa terribilmente la pena.

Dopo essere stato abusato, forse non era proprio quello di cui un ragazzo normale avrebbe avuto bisogno.

Un ragazzo normale si sarebbe chiuso in sé stesso, avrebbe cacciato chiunque cercasse di aiutarlo e avrebbe passato il resto del mese nella sua stanza a piangere e a rivivere quell'orrida esperienza.

Ma Eren non era un ragazzo normale.

Per guarire aveva bisogno di Armin.
Per sentirsi meglio aveva bisogno di lui.
Perché Armin era il suo piccolo angelo. Una creatura delicata che lui doveva assolutamente proteggere, ma dal quale finiva per essere protetto lui stesso.

Armin era la sua salvezza e probabilmente lo sarebbe sempre stato.
Era la sua cura e lo aveva capito fin da quando con Reina aveva bussato alla porta della sua camera di ospedale per la prima volta.

Sembrava passato così tanto tempo da quel giorno... eppure non era così.

Forse se n'era innamorato a prima vista: non ne era certo.

L'unica cosa di cui era certo è che era rimasto colpito fin da subito da quel ragazzino dallo stravagante taglio di capelli e i grandi occhi azzurri che non gli permettevano di vedere il mondo.

Un tempo lui era stato i suoi occhi. Pensava che fosse Armin quello che aveva bisogno di aiuto.

Ma i ruoli si erano invertiti e Armin lo aveva aiutato più di chiunque altro.

«Armin...?»

La sua voce era flebile, grave, roca in un modo che il biondo amava e che lo faceva rabbrividire.

«Huh?»

"Sei il mio angelo, Armin."

«Io...»

"Sei l'unico che può salvarmi, Armin."

«...ti amo.»

"Grazie per amarmi ancora e avermi permesso di amarti di nuovo"

Il sorriso di Armin si allargò e il ragazzo lasciò un bacio sul petto del maggiore.

«Anche io, Eren. Tantissimo.»

Eren non fece in tempo a sentirlo perché si era già addormentato, col volto angelico del ragazzo impresso nelle pupille e una parola che riecheggiava nella sua testa.

"Salvami."

N/a:
sì, sono in ritardo come al solito. LO SO.
Spero di essermi fatta perdonare con questo breve ma intenso capitolo ;) (che dedico all'amore mio this_is_GhostQueen )

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