QueenA 30/1/2011, 09:23
Ok ci siamo. Questo è l'ultimo capitolo della mia FF. 40 tondi tondi :D
Ed è anche l'ultima parte, come vi ho anticipato qualche tempo fa, prossimamente conto di tornare sulle scene (sembro Etta James ahahaha) con un racconto del tutto nuovo. La mia testa sta già frullando qualcosa ma non ne sono sicura perciò ho bisogno di una ventata di ispirazione per poter cominciare....
Intanto colgo l'occasione per ringraziare ufficialmente tutte le nuove e vecchie lettrici che mi hanno seguito. Quando sono arrivata nel forum mai avrei pensato di poterne fare parte in questo modo e di poter trovare tante persone belle e simpatiche come voi che mi fanno compagnia durante le giornate :) perciò grazie, di cuore, per tutto quello che scrivete, scusate se vi ho fatto penare ma a volte succede anche nella vita vera.. e come direbbe la mia "amica" Shakira "y un dìa después de la tormenta, cuando menos piensas sale el sol" perciò.... vi lascio alla lettura, a presto miei prodi :D
nda: La canzone è quella che da il titolo alla FF ovviamente...
40
La macchina di Sergio si fermò al lato della strada, esattamente in centro a Madrid.
Victoria aprì la portiera scendendo e trovandosi davanti la Puerta del Sol.
Era da Capodanno che non la vedeva, ci era passata davanti molte volte per andare al lavoro, ma aveva sempre voltato gli occhi da un'altra parte, per non ricordarsi cosa fosse successo di fronte a quella porta.
"Sergio..che stai facendo? Si può sapere cosa..."
Sergio la trascinò ancora per il polso nel punto esatto dove, mesi prima, Victoria aveva scelto Javier, sentendo il suo cuore spezzarsi definitivamente. Un brivido le percorse la schiena rapidamente ricordando quei momenti così lontani dalla realtà di quel momento.
Sergio la posizionò di fronte a sé e prese un sospiro.
Turn the lights out, in the light house,
I saw you coming,
Felt the ship wreck
Saw the wreckage, i heard you yelling,
Just a mess when i saw your reflection in the sand...
Victoria, incredula, cominciò ad ascoltarlo.
"Ti ho portata qui perché è un posto speciale. So che tu te lo ricordi quanto me, questa porta" disse indicandola dietro di lui "ha visto te che sceglievi Javier perché io non meritavo il tuo perdono. E sai cosa? Hai ragione. Non lo meritavo. Sono stato un deficiente, un cretino, un emerito imbecille a tradirti, ho tradito te, la tua fiducia, il tuo cuore ma mai, e credimi mai, te lo giuro, ho tradito il nostro amore. Lui è sempre rimasto lì, paziente, addormentato, immobile, ad aspettare che la tempesta passasse come ha fatto in tutti questi anni. E adesso che finalmente è tornato l'arcobaleno, anche il nostro amore si è risvegliato. Non è così?" la guardò negli occhi.
Victoria sentì il suo cuore battere fortissimo nel petto. "...Immagino di sì ma che stai..."
"Ti prego, non fare domande ascoltami."
Si toccò all'improvviso la tasca destra, la tastò prima di tirarne fuori qualcosa. Victoria seguì i suoi movimenti.
Wondering where you were washed up,
Or i ran to the water,
I can put my hands down in it,
But I won't bring nothing up,
Sitting at the shore all day, waiting on the tide to come...
"Sergio cosa...." provò a balbettare ma la voce le si ruppe in gola quando Sergio si abbassò lentamente verso il suolo, con un ginocchio.
Sgranò gli occhi, la gente intorno a sé che passeggiava tranquilla si era fermata intorno a loro a guardare la scena così insolita.
Tra le mani di Sergio, di fronte a Victoria, apparve una scatoletta. Una scatoletta familiare. Quando la fece scattare, Victoria riconobbe subito la sua fede che campeggiava lì in mezzo e brillava alla luce della luna piena sopra di loro.
"Sposami Victoria." disse, allargando uno dei suoi sorrisi.
But you can't hold on to water
It fills you up but never stays
It's only good to wash away, today
And your loving me like water
Your slippin' through my fingers such
A natural disaster love
Bringing on the flood, the flood
Love me like a flood, a flood
Bring it on...
Victoria sentì le lacrime iniziare a scendere incontrollabili sul suo viso. Sorrise, nervosa, incredula,sconvolta.
"Sergio...ma....io e te siamo già sposati" fece a bassa voce mentre la folla si faceva sempre più numerosa e commossa da tale romanticismo.
Sergio rimase lì, in ginocchio di fronte a lei a guardarla negli occhi.
"Lo so. Ed è stata una delle poche cose giuste che ho fatto in vita mia. Assieme a giocare nel Real e avere due bambini fantastici con te." soggiunse col sorriso.
Victoria non riuscì a controllare le lacrime, una forte emozione dentro di lei si stava scatenando con la forza di un uragano travolgente. Si guardò un momento attorno prima di tornare con gli occhi come due calamite su quelli scuri del marito.
"Sposami di nuovo Victoria. E questa volta sarà per sempre." disse, sicuro.
"Sergio.."
"Sì o no?" fece lui.
"Digli di sì! Digli di sì!" urlò qualcuno dalla folla.
Stay tonight out, by the beach house, it's all so quiet
Lit a candle, by the window, so you might find it
Hope you know you'll always have a place to call your home
Still, I can't help but think, I could have saved you from drowning...
Victoria sospirò, senza sapere cosa dire.
"L'unica cosa che puoi dire è...quella che dice il tuo cuore. Victoria Sanz, vuoi sposarmi di nuovo?" domandò lui, ancora in ginocchio.
Victoria sgranò gli occhi poi asciugandosi le lacrime finalmente parlò di nuovo.
"Sì. Lo voglio. E questa volta sarà per sempre" balbettò tra le lacrime.
Sergio si alzò, sfilò l'anello dalla scatolina e le prese la mano. Posò sull'anulare sinistro un bacio prima di infilare la fede al suo posto legittimo.
Victoria osservò l'anello scorrere sul suo dito e un brivido la scosse dal profondo, infondo all'anima. I suoi occhi si specchiarono in quelli di Sergio.
"Quanto ti amo, non ne hai idea." gli sussurrò avvicinandosi.
Sergio intrecciò le dita della mano sinistra con le sue e sorrise. "Oh sì che ne ho idea invece."
I can put my hands down in it, yeah,
But I won't bring nothing up,
Sitting on the shore all day
Just waiting on the tide to come...
Si avvicinò, annullando finalmente le distanze tra i due. Si baciarono.
Fu il bacio più bello che Victoria potesse mai dare e ricevere. In quel momento i loro cuori si fusero insieme, librandosi nel cielo scuro della notte di Madrid.
Improvvisamente, un applauso si levò dalla folla radunata lì vicino, commossa ed emozionata.
Victoria sentì l'applauso, e si staccò un momento da Sergio guardandosi intorno.
"Abbiamo anche la benedizione di Madrid, non possiamo chiedere di meglio." sorrise Sergio a bassa voce prima di lasciarsi andare ad un altro bacio proprio lì davanti a quella porta silenziosa che sembrava sorridere a quella scena.
But you can't hold on to water,
It fills you up but never stays,
It's only good to wash away,
Today and your loving me like water,
You're slipping through my fingers touch,
Natural disaster love, bringing on the flood,
The flood,
Love me like a flood, the flood,
Bring it on...
Quella stessa estate.
"Ma che stanno facendo quei tre?!" si lamentò Ines appoggiando l'asciugamano sulla sabbia dorata della spiaggia di Cadiz.
Le vacanze erano finalmente arrivate, e le famiglie di Ines Victoria e Sara si erano ritrovate tutte assieme a Cadiz, come di consueto, come esattamente un anno prima quando Victoria decideva se partire per Londra e tutta la storia aveva avuto inizio.
"Sono lì.." indicò Sara calandosi gli occhiali da sole sul naso "..stanno giocando con i bambini.."
Nicolàs, Carlos e Andrés rincorrevano la palla tra le onde, Sergio Iker e Cesc giocavano con loro all'ennesimo torneo di calcio.
"Ma non riescono a smettere di giocare neanche in vacanza?" domandò Ines sbuffando.
Victoria chiuse il giornale che leggeva voltandosi a guardarli mentre correvano sul bagnasciuga assieme ai loro figli, sempre più grandi e sempre più simili a loro.
"Evidentemente no. Qualcuno ha visto Victoria e mia figlia?" domandò Victoria voltandosi intorno.
"Nonna Paqui le ha sequestrate, stanno raccogliendo conchiglie con Alma e la sorella di Sergio.." commentò Ines indicando poco infondo il gruppo di donne che giocava nella sabbia.
"Non ditemi, siamo libere?!" domandò sorridendo Victoria, togliendosi gli occhiali da sole.
Ines e Sara si guardarono.
"Che ne dite di un bel bagno con chiacchiere tra donne?"
Sara balzò in piedi. "Io ci sto!"
Le ragazze la seguirono a ruota. "Chi arriva ultimo paga da bere stasera!!" fece Ines mettendosi a correre assieme alle altre.
Prima che arrivassero in acqua però, la corsa venne bloccata dai loro mariti che al volo le presero tra le braccia fermandole.
"Prese!!" esclamarono ridendo tra di loro. "Che manovra coordinata!" fece entusiasta Cesc.
"Stavamo facendo una gara!!" protestò Ines tra le braccia del marito.
"Beh abbiamo vinto noi direi!" fece Iker sorridendo alla cugina di Victoria.
"Ci lasciate andare? Volevamo fare un bagno tra donne per chiacchierare un po'..." pregò Sara.
"A proposito di?" domandò Sergio tenendo stretta a sé Victoria.
"Gossip...parlare male di voi..le solite cose insomma!" spiegò ironica la ragazza.
"Ah è così!?! Parlare male di noi eh!?" fecero i ragazzi prima di buttare per terra tra la sabbia le ragazze in una lotta all'ultimo sangue.
Dopo essersi a fatica liberate dalla stretta dei tre, le ragazze riuscirono a buttarsi in acqua cercando di scappare rapidamente dai ragazzi che arrivavano saltando tra le onde.
"Presa di nuovo" fece Sergio abbracciando da dietro Victoria che si lasciava trasportare dalla dolcezza delle onde. Si voltò quanto bastava per arrivare alle sue labbra e baciarlo in un bacio che sapeva di sale del mare e d'amore, come sempre.
"Hey!" disse Cesc schizzandoli "E' atto osceno in luogo pubblico!" protestò ridendo con gli altri.
Sergio si voltò sospirando.
"Tu e Victoria non avete in cantiere un altro nipotino?" domandò sorridente Ines vicino alla cugina.
I due si guardarono. "Oh non lo so.."
"E dai se è un'altra femmina potete chiamarla Amaia!" scherzò Iker.
Sergio lo guardò dapprima serio poi scoppiò a ridere.
"Oh certo! E se è un maschio Javier!" commentò Victoria ridendo.
"Ah! Come sta quel tipo? Era così simpatico..molto meglio di Sergio" sorrise Cesc guardandola.
Victoria ci pensò.
"L'ho visto durante una riunione...sta bene, ora ha anche una compagna da un bel po' di tempo.."
Sergio sospirò. "Noioso com'è, questa tizia sarà sorda..così ha risolto il problema di doverlo ascoltarlo!"
Victoria lo guardò. "Almeno era intellettuale e brillante, e non come Amaia o quella Jasmine..." fece, schifata.
"Oh! Jasmine!" esclamò Iker "Sì che me la ricordo! L'ho pure vista ad una partita.."
"Era una bomba quella!" commentò Sergio dando man forte all'amico.
Sara e Victoria, vicine, si guardarono con sguardo rassegnato.
"Non cambieranno mai." commentò Victoria incrociando le braccia.
"No. Meglio, però." sorrise Sara guardandola.
But you can't hold on to water,
It fills you up but never stays,
It's only good to wash away,
Today and your loving me like water,
You're slipping through my fingers touch,
Natural disaster love, bringing on the flood,
The flood,
Love me like a flood, the flood,
Bring it on,
Ohohohoh Ohohohoh
Rising and falling in my dreams,
Rising and the falling of my tears that fill the ocean...the ocean...the ocean.
Victoria lì guardò mentre aveva ripreso a giocare tra di loro. "Sì. Per sempre così.."
* FINE *