Trilogia con Sergio Ramos

By Corneliahale94

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"Scusa Vic, sei l'unica che non è entusiasta di passare un mese intero con quei figoni!! Al posto tuo la Spag... More

Capitolo 1.01
Capitolo 1.02
Capitolo 1.03
Capitolo 1.04
Capitolo 1.05
Capitolo 1.06
Capitolo 1.07
Capitolo 1.08
Capitolo 1.09
Capitolo 1.10
Capitolo 1.11
Capitolo 1.12
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Capitolo 1.14
Capitolo 1.15
Capitolo 1.16
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Capitolo 1.21
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Capitolo 1.30
Capitolo 1.31
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Capitolo 2.31
Capitolo 2.32
Capitolo 2.33
Capitolo 3.01
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Capitolo 3.31
Capitolo 3.32
Capitolo 3.34
Capitolo 3.35
Capitolo 3.36
Capitolo 3.37
Capitolo 3.38
Capitolo 3.39
Capitolo 3.40 - ULTIMO

Capitolo 3.33

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By Corneliahale94

Siviglia si preparava per l'inizio della Feria de Abril quando Victoria e Sergio arrivarono in città.

Era un sacco di tempo che Victoria non tornava in quella che, dopo tutti quegli anni, sentiva anche un po' come casa sua. Si guardò intorno, affascinata dalla quantità di luci pronte ad accendersi a fine Marzo per inaugurare quella magica festa tipicamente spagnola e tipicamente andalusa.

"Che guardi?" domandò perplesso Sergio vedendola affascinata come un bambino di fronte ad un negozio di caramelle.

"Le luci.."

"Ah, belle vero? Ogni anno si superano devo dire.."

"Guarda che se devi andare a salutare i tuoi amici o chi altro..vai pure..io faccio un giro tanto ormai Siviglia la conosco bene.." fece, tirando fuori la macchina fotografica - come se non avesse accumulato in tutto quel tempo, abbastanza foto di quella bellissima città.

Sergio la guardò. "No. Non devo salutare nessuno."

"Ma tua madre sa che sei qui?"

"Sì. Farò un salto stasera...evito che ci inviti a cena se non vuoi morire.."

"Oh no non ci tengo."

In quel momento la testa le cominciò a girare rapidamente per una frazione di secondo tanto che dovette appoggiarsi al muro della casa lì vicino.

Inspirò profondamente - da quando aveva scoperto di essere incinta, le succedeva sempre più spesso. Ricordava di aver avuto quei giramenti prima che Andrés nascesse, perciò erano cose totalmente normali, compresa la nausea mattutina che sembrava essere apparsa improvvisamente qualche giorno prima.

"Hey, che ti prende?" fece preoccupato Sergio, prendendole il braccio.

Victoria lo guardò negli occhi. Come poteva dirgli che era incinta e che non sapeva bene chi fosse il padre? Come poteva dirgli anche solo semplicemente di essere incinta, giusto ora che tra i due le cose sembravano tornare lentamente alla normalità?

"Sì" sorrise "Sono solo stanca dal viaggio..."

Sergio la guardò negli occhi. Victoria sapeva che non l'aveva bevuta, ma fece finta di nulla e riprese a camminare.

"Sto bene Sergio, smettila di guardarmi!" protestò accorgendosene.

Sergio le camminava affianco come un bodyguard, pronto ad afferrarla nel caso crollasse per terra. Aveva una strana sensazione, come se gli stesse nascondendo qualcosa sin da quando erano partiti.

"Non ti sto guardando, ho solo paura che tu cada per terra da un momento all'altro!" protestò sincero.

Victoria lo guardò, continuando a camminare. "Sto-bene!" sospirò "Non ho nulla! Puoi stare tranquillo..era solo un giramento di testa a te non capita?"

"No." rispose, incrociando le braccia. "Però mi capita che tu mi nasconda le cose..."

Victoria sbuffò. "Non ti sto nascondendo nulla! Mi è girata la testa un momento, può succedere! Davvero non ti preoccupare.." sorrise, cercando di rassicurarlo.

Sergio continuò a camminare, senza fare altre domande, ma sempre vigile su di lei per scorgere qualche segnale e scoprire cosa avesse.

Arrivati in albergo dove Jamie aveva dato loro appuntamento, all'ingresso trovarono proprio il giornalista contento di rivedere la sua cara collega e il marito.

"Vicky Vicky Vicky!!!!!" esclamò entusiasta abbracciandola.

"Piano..." disse Sergio, ancora serio, lì vicino.

Victoria si fece stritolare per bene da un raggiante Jamie in modalità "pre-matrimonio", e quando sciolse l'abbraccio fece segno a Sergio di smettere di preoccuparsi per lei.

"Sergio! Ma che piacere! Spero tu ti sia ripreso dal brutto infortunio...l'ho visto in tv..che dolore.." commentò stringendogli la mano.

"Sì sì, ora sto meglio. Eh stato più uno spavento che un brutto infortunio..infondo non mi ha fatto tanto male..." spiegò.

Victoria si mise a ridere. "Non ti dirà mai il contrario, è troppo... "uomo" per confessarti che stava male!" lo schernì.

Sergio scosse il capo, era bello poter scherzare di nuovo con lei, era bello averla accanto, poterla assillare per sapere cosa aveva, era bello averla di nuovo per sé, come se non fosse successo nulla.

"Bene ragazzi, sono così felice di vedervi...questa è la chiave della vostra stanza.."

I due, notando l'unica chiave che aveva in mano Jamie, si guardarono. Avrebbero dovuto condividere il letto di nuovo?

"Che c'è?" domandò James osservando la faccia di entrambi alquanto perplessa.

"Niente! Allora andiamo di sopra a prepararci per la festa di stasera ok?" fece Victoria prendendo le chiavi. Prese Sergio per un polso e lo trascinò verso l'ascensore.

"Non dare nell'occhio!" sussurrò una volta saliti.

"Scusa?" domandò perplesso Sergio appoggiandosi alla parete dell'ascensore.

"Ricordati che Jamie non sa che noi stiamo insieme!"

"Oh non si è accorto di nulla...." disse scrollando le spalle.

Le porte scorrevoli dell'ascensore si aprirono lasciandoli sul corridoio che portava alla loro camera.

Sergio trascinò la sua valigia, si tolse gli occhiali da sole e li piegò nello scollo della maglietta.

"E' da un sacco che non dormiamo nella stessa stanza.." considerò sorridendo.

Victoria si fermò di fronte alla porta della stanza, inserì la chiave e girò per aprire.

"Non farti strane idee Ramos, dormiamo e basta!"

"Sì certo..come l'ultima volta?" ribatté allusivo.

Victoria scosse il capo.

"Ti rompo anche l'altra caviglia se ci provi." fece lei, categorica.

Sergio sfoderò uno dei suo sorrisi e la fece entrare prima di lui in camera.

Victoria si guardò intorno. Era un enorme suite dotata di ben due bagni, un letto gigantesco, una vista magnifica su tutta Siviglia illuminata e una specie di grande salotto di fronte al letto.

"Uh, la tv al plasma!" fece Sergio buttandosi sul letto con il telecomando.

Accese, cominciando a guardare tutti i programmi che trasmettevano a quell'ora.

"Sergio! Tra tre ore dobbiamo uscire di nuovo!"

"In tre ore fai in tempo a conquistare il mondo" disse lui, con la solita calma.

Victoria scosse il capo, sollevò la pesante valigia sul letto e per un momento le mancò il fiato.

Sergio sentì subito qualcosa di strano nel suo respiro e scattò in piedi avvicinandosi.

"Che c'è? Di nuovo?" domandò appoggiando una mano sulla sua.

Victoria inspirò sorridendo. "No! Guarda la televisione e smettila di fare il papà super protettivo, non sono mica una bambina!"

"Tu non stai bene Victoria, lo vedo..." disse lui tornando a sedersi sul letto.

Victoria iniziò a disfare i bagagli appendendo i vestiti nel grande armadio a muro.

"Smettila, io sto benissimo! Era solo pesante la valigia.."

"E prima eri stanca dal viaggio...se non ti conoscessi direi che mi stai nascondendo qualcosa..." la provocò.

Victoria sbuffò. Glielo avrebbe detto sicuramente, ma non in quel momento.

"Guarda la televisione per favore" disse, risentita, tornando all'armadio a sistemare le sue cose.

Dopo un'ora di spostamenti qui e là per la stanza, finalmente Victoria si distese sul letto sospirando.

Aveva ricevuto un messaggio da Ines che diceva di essere arrivata a Siviglia e di aver ampiamente evitato Jamie per non fargli scoprire la sorpresa della partecipazione di Cesc al matrimonio.

La stanza era a pochi passi dalla loro.

"Ines è arrivata" disse buttando il telefono sul copriletto.

Sergio si voltò guardandola, lì distesa vicino a lui.

"Ah sì? C'è anche Cesc?"

"Sì, Jamie lo adora e ho deciso di fargli una sorpresa.."

"Conoscendolo gli verrà un infarto sull'altare...anzi, sposerà Cesc al posto della povera Alexandra.." scherzò Sergio.

Victoria si mise a ridere, stiracchiandosi vicino a lui. Poco dopo, quasi inconsciamente, si accoccolò contro Sergio. Lo faceva sempre, fu un gesto così spontaneo per entrambi che nessuno dei due si accorse veramente di cosa stesse succedendo.

Quando lo realizzarono, entrambi si guardarono negli occhi, quasi imbarazzati.

Victoria fece per spostarsi ma Sergio la bloccò per il fianco con il braccio.

"Scusami io...la forza dell'abitudine..." aveva balbettato prima che si sentisse bloccare per la vita.

"Non mi dai fastidio" disse lui, abbracciandola di nuovo.

Victoria inspirò, si distese nuovamente nella stessa posizione, senza muoversi. Sentire il calore di quell'abbraccio, la protezione di Sergio, il suo cuore muoversi a ritmo lento sotto il suo orecchio...era una sensazione che la faceva sentire bene come mai si era sentita in tutto quel tempo.

"Non dovevamo andare fuori?" domandò guardando l'orologio.

Victoria aveva chiuso gli occhi, cominciava a stancarsi più facilmente.

"Sì...." mormorò quasi addormentata.

Sergio la guardò. "Ma dormi?" sorrise.

"No....sono solo.." sbadigliò senza finire la frase.

In quel momento Sergio appoggiò delicatamente le labbra sulla sua fronte, dandogli un bacio.

Non passò nemmeno mezzo secondo che Victoria si incollò alle sue labbra di nuovo.

In quel momento era come se non ragionasse col cervello, sentire il contatto con lui l'aveva fatta nuovamente "impazzire".

Sergio, sorpreso, non si mosse, aspettando che la ragazza esaurisse lo slancio di passione.

"Cos'era?" fece mordendosi un labbro.

"Non lo so" disse Victoria sorridendo come se dopo quel bacio si fosse del tutto svegliata. "Mi andava di farlo..."

"Ah perciò posso farlo anche io se mi andasse? Buono a sapersi.." sorrise Sergio.

La ragazza lo guardò solamente per poi scendere dal letto.

"E ora dove vai?"

"Devo andare da Ines, tu comincia a prepararti..."

Victoria aveva un estremo bisogno di parlare con lei, le stavano succedendo cose strane ed era meglio che almeno Ines sapesse la verità magari per poterla aiutare.

Bussò alla porta della camera della cugina. Le aprì Cesc, alquanto assonnato anche lui.

"Cesc, vai da Sergio da bravo" gli intimò guardandolo.

"Ciao eh" disse mentre Victoria lo spingeva fuori e richiudeva la porta.

"Due camere dopo questa c'è quella di Sergio, a dopo" rispose lei velocemente.

Si chiuse la porta alle spalle e andò verso il letto dove Ines era seduta, al computer.

"Dobbiamo parlare è grave molto grave" disse agitandosi all'improvviso.

Ines alzò gli occhi, sorridendo. "Hey! Ciao!" chiuse il computer avvicinandosi alla cugina che non vedeva da un po' "Come va?"

"Male. Sto impazzendo."

Ines inarcò un sopracciglio. "Che ti prende Victoria?" chiese "Sputa il rospo!"

Victoria contò fino a tre a mente, prese fiato e sganciò la bomba.

"Sono incinta."

"Ah!!! Lo sapevo che non avresti resistito più di due giorni!!" obbiettò indicandola.

Victoria sbuffò abbandonandosi sul letto di fronte alla cugina.

"No ma che hai capito! Sono incinta da...quasi tre mesi."

Ines ci pensò un momento, fece anche lei lo stesso calcolo fatto da Victoria appena saputa la notizia.

"Dicembre....beh sei giusta no? Non avevi incontrato Sergio prima di Capodanno?"

Victoria si morse un labbro. "...E Javier dove lo lasci?"

La cugina realizzò, sgranando gli occhi. "Oddio!! OH-MIO-DIO!" esclamò scattando in piedi "Non sai chi è il padre!?"

"Ehm..ecco...dai calcoli dovrebbe essere Sergio ma...non lo so..io.."

"Non c'è un modo per scoprirlo?"

"Non lo so! Io...so solo che sono incinta e che sto per impazzire...tutt'ad un colpo mi viene da vomitare, mi gira la testa e i miei ormoni....lascia stare.." si lamentò.

Ines inarcò le sopracciglia. "Sì che poi con uno come Sergio in giro non è proprio il massimo...ti posso capire.."

Victoria si distese sul letto, disperata. Il continuo circolo d'emozioni che le aveva scatenato quella vicinanza con Sergio non riusciva a fermarsi, era come un frullatore impazzito.

"Che faccio Ines?"

"Beh innanzi tutto devi dirglielo."

"Sì certo, gli dico Ciao, sai che sono incinta? Però non sono proprio sicura su chi sia il padre perché sono stata con due uomini tre mesi fa tu e Javier.." disse roteando gli occhi.

Ines ci pensò. "Fai così, fai passare questo week-end, vedi come va tra voi.."

"Andrà molto male, me lo sento." sbuffò Victoria rialzandosi e provando a calmarsi.

"No, andrà benissimo. Così quando tornerai a casa ti sentirai tranquilla e potrai dirglielo..."

"Mi ucciderà. Questa è ancora peggio di lui e Amaia insieme" fece, rabbrividendo alla sola idea.

Ines inarcò un sopracciglio. "Mettila così, non è escluso che sia lui! Se fossi stata solo con Javier...posso capire, ma siccome sei stata anche con lui c'è il cinquanta per cento delle probabilità che sia un terzo Ramos, non è così terribile.."

Victoria prese fiato di nuovo. Quel turbinio d'agitazione mista ad emozione sembrava essersi improvvisamente placato.

"Ok ora torno in me e mi preparo per uscire."

"Mi raccomando" sorrise Ines abbracciandola.

Victoria annuì, uscì dalla porta e spinse nuovamente Cesc dentro la stanza.

"Hai davvero aspettato fuori dal corridoio?"

"Dove andavo? Nemmeno Sergio mi faceva entrare!!" protestò sconsolato.

"Ti voglio bene Cesc, sappilo" fece lei sorridendo prima di rientrare nella sua stanza.

Camminò velocemente verso l'armadio, lo aprì, si cambiò con gli abiti scelti per la cena con Jamie e Alexandra.

Poco dopo, dal bagno alle sue spalle, uscì Sergio. Victoria si voltò e sgranando gli occhi lo squadrò da capo a piedi. Indossava un paio di pantaloni neri, il maglioncino dello stesso colore e la camicia bianca. Lo guardò negli occhi.

"Che c'è? Non va bene?" domandò preoccupato girando su se stesso.

Victoria lo guardò. "No..no..va...benissimo."

Si ricordò delle parole di Ines e cercò di mantenere il controllo.

"Bene, ti aspetto giù?"

"Sì..finisco di prepararmi e arrivo" sorrise Victoria.

Sergio le sorrise e indietreggiò verso la porta per poi uscire.

Quando rimase da sola,Victoria si guardò allo specchio entrando nell'enorme bagno che aveva di fronte a sé.

"Concentrati Victoria, non puoi perdere il controllo. Concentrati." chiuse gli occhi per un momento poi finì di prepararsi.

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