Beautiful Pain

By SogniInfranti02

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Questa è la storia di Hayden, una ragazza che nella sua vita non ha mai visto la felicità, che ha sempre viss... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitoli NON Censurati
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 24
"Beautiful Pain"
Capitolo 25
CHALLENGE
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Q & A
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
SONO TORNATA
Epilogo
Ringraziamenti
STORIA NUOVA

Capitolo 23

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By SogniInfranti02

AVVISI IMPORTANTI A FINE CAPITOLO

A volte sento come se mi mancasse l'aria,
vorrei urlare ma non riesco neanche a parlare.
Fa schifo sentirsi così.
Mi sento divorata dal mio stesso dolore.
-Anonimo

Kyle's Pov

Lasciai perdere la mia coscienza ed iniziai a controllare i fogli che mi aveva portato prima Diego, e quello che ci lessi sopra mi fece accapponare la pelle e spalancare gli occhi dalla sorpresa.

Era Lei.
La morettina era la mia Hay.

La ragazza con la quale avevo condiviso la parte più buia di tutto il mio passato e con la quale avevo instaurato un legame più stretto di quello che avevo con Richard.
Con nessuno ero mai riuscito ad instaurare un rapporto così 'profondo' , così bello. Neppure con i miei genitori. Non sapevo per quale motivo le fossi così tanto legato, forse perché sapevo che sarebbe stata l'unica persona in vita mia che avrebbe mai capito il perché del mio atteggiamento di oggi, così freddo, distaccato e con poca fiducia nelle persone.

La ragazza che mi faceva rallegrare, che mi faceva sentire bene in un posto come quello, che mi faceva sorridere quando lei lo faceva e mi faceva rattristire quanso lei piangeva, che mi faceva ridere con la sua ingenuità su alcuni argomenti e che mi faceva intenerire ogni volta che arrossiva per una mia battuta poco casta.

La ragazza che mi faceva sentire orgoglioso, solo per averle strappato un piccolo e flebile sorriso. Mi faceva sentire fiero di me stesso, il fatto che sorridesse, perché sapevo che in quel momento della sua vita, io ero l'unico in grado di farlo, l'unico ancora in grado di farla sentire un minimo felice, l'unico ancora in grado di farle provare, per un solo momento, quella spensieratezza, che ogni adolescente dovrebbe avere a quell'età.

La ragazza che si incantava quando parlava dei suoi genitori e del suo passato con loro, e anche quando parlava di sua nonna.
Mi raccontava tutte le sue disavventure fatte con loro e le follie che faceva, per poi ricevere soltanto una sgridata da parte dei suoi genitori.
Di come, a volte, provasse a scappare di casa di nascosto per uscire con le sue amiche mentre era in punizione, e dopo essere scesa dalla finestra della sua camera, si ritrovasse entrambi, davanti a lei, con le braccia incrociate e con uno sguardo di rimprovero.
Mi parlava anche delle sue vacanze con loro, di come suo padre non avesse per niente il senso dell'orientamento e non volesse usare il navigatore satellitare durante le loro gite per 'orgoglio maschile'.
La cosa che mi colpiva di più quando parlava, oltre alle sue labbra carnose, era il suo sguardo. Aveva uno sguardo da sognatrice e sapevo che nel profondo sperasse ancora un pochino che tutto ciò che stava vivendo era solo un incubo, un fottutissimo incubo, ma purtroppo era la realtà.
Era l'unica cosa che fossi riuscito a comprendere dai suoi occhi: il fatto che fosse sognatrice e, questa cosa, mi attraeva.

La ragazza che stringevo fra le mie braccia tutte le notti, scossa ancora per il dolore provato lo stesso giorno, e che cercavo di calmare con una delle mie battute stupide e senza senso, ma che a Lei facevano ridere e calmare.
Dorimivamo spesso abbracciati, quando lei riusciva a raggiungermi nella mia stanza o il contrario, e ogni volta che succedeva mi sembrava di toccare il Paradiso con un dito, anche se eravamo tutti e due condannati all'Inferno.

La ragazza che in questo momento era cresciuta, ma che con la mente ed il cuore sarebbe sempre rimasta ancorata al suo passato.
Perché io ero certo che fosse così, che lei fosse ancora avvolta in una bolla di ricordi, proprio come lo ero io.
Ero certo che ogni notte rivivesse i momenti più brutti di quel periodo, proprio come succedeva a me.
Ed in questo momento, l'unica cosa che avrei voluto fare, sarebbe stata quella di abbracciarla e dirle che andava tutto bene e che Dio non ce l'avesse con noi, come facevo di solito, anche se a queste parole non ci credevo neppure io, e lei lo sapeva, ma cercava lo stesso di far finta di niente e di farmi pensare che stesse bene, che l'avessi minimamente tranquillizzata.
Ma sapevo che non era così: anche se sorrideva e rideva con la bocca e i denti, i suoi occhi non lo facevano mai, ma io mi accontentavo e intanto mi rilassavo ascoltando la dolce melodia che usciva dalla sua bocca.

La ragazza che mi faceva incantare a guardare la sua bellezza. Adoravo i suo capelli: di un colore così semplice ma allo stesso momento bello, che la facevano sembrare una principessa.
E i suoi occhi. Dio, i suoi occhi erano l'universo: così profondi e intensi che, a volte, riuscivo a perdermici dentro per la bellezza. Essi custudivano un mondo, il suo mondo, però  sembravano che portassero degli scudi perché erano così inespressivi a volte, che era difficile capire che emozioni provasse in quel momento, come se volesse cercare a tutti i costi di non farsi capire dalle persone, di non far capite il suo mondo, perché se lo avresti fatto, se lo avresti capito, saresti rimasto incastrato lì dentro e sarebbe stato difficile uscirci. E sarei rimasto lì, ore, a guardare i suoi occhi, per cercare di capire cosa provasse e come riuscisse ad essere così....così perfetta.
Per cercare di capire quel mondo che tanto custodiva dentro di sé.

E ci ero riuscito.
Ero riuscito a scoprire il suo mondo.
Ero riuscito a farle togliere quello scudo e ad entrare dentro il suo mondo.
Ero riuscito a vedere la vera Hay e a vedere quanto in realtà soffrisse per tutto quello che le era capitato, anche se non lo dava a vedere spesso. Cercava sempre di sviare il modo in cui i suoi genitori l'avessero lasciata, facendola rimanere sola con la sua nonna, per poi lasciare pure essa.
Cercava sempre di nascondere quel grande macigno che si portava dietro per la Loro morte ed io ero riuscita a toglierglielo. Mi aveva raccontato tutto e si era sfogata con me.
Il fatto che una ragazzina avesse visto morire i suoi genitori di fronte a sé era una cosa orribile, e io la capivo, perché era successa la stessa cosa a me, ma io ormai riuscivo a convivere con quel macigno di ricordi, lei no.
Mi aveva raccontato di quanto si fosse sentita inutile in quel momento e di come avrebbe voluto essere in grado di correre e chiamare un'ambulanza al più presto, ma non ci era riuscita. Era rimasta paralizzata dallo shock, shock nel vedere la propria famiglia essere spazzata via da dei pazzi, shock nel vedere due pallottole piantate nel corpo dei propri genitori, ed io la comprendevo, comprendevo il suo stato perché tutto quello che aveva vissuto lei in quel momento, era successo anche a me qualche anno prima, purtroppo.

Si, ero riuscito ad entrare nel suo mondo e, purtroppo, ci ero pure rimasto incastrato dentro.
L'avevo scoperta fino in fondo e il mio legame con lei si era unito ancora di più, fino a, forse, innamorarmi di Lei.
Poteva sembrare strano, ma non lo era.
Forse, il mio affetto profondo verso i suoi confronti era dovuto solo al fatto che lei avesse reso anche quell'Inferno più bello, fino a farmi toccare il Paradiso più volte con un dito , e se avessi potuto cancellare quel momento della mia vita, non lo avrei fatto, perché avevo avuto la fortuna di conoscere una persona come Lei, che aveva trasformato quel dolore opprimente che provavo ogni giorno là dentro, in un bellissimo dolore. (Beautiful Pain).

*****

Hayden's Pov

《 Hayden!!!》 Mi sentì scuotere per un braccio. Mormorai qualcosa di incomprensibile, che doveva assomigliare il più possibile ad un: 《 Lasciami in pace, Elisabeth!》
《Che cos'hai detto?》 Mi chiese Elisabeth, urlandomi nell'orecchio e facendomi perdere la sua funzionalità.

Ma è possibile che pure l'unica mattina in cui riesca a dormire, qualcuno deva rompere?
Dopo aver controllato il telefono, ero finalmemte riuscita ad addormentarmi, e stavokta a svegliarmi non c'era stato un fottutissimo incubo, ma quella rompiscatole della mia migliore amica.

Tolsi la faccia dal cuscino in modo che comprendesse le mie parole.
《Ho detto che mi devi lasciare in pace. Ho sonno, Elisabeth, e voglio dormire!》 Le dissi, con ancora la voce roca per via del mio appena risveglio.
Le continuava a fissarmi con un sorrisetto divertito in volto.
《 Che hai da guardare?》 Le chiesi brusca, infastidita dal suo sguardo insistente su di me.
《 Ohh niente. Mi chiedevo perché fossi ancora a letto. Sai solitamente sei la prima a svegliarti...》 Avevo paura che scoprisse la storia degli incubi e che scoprisse che mon dormivo da settimane ormai. Sapevo che si sarebbe preoccupata, ma poi continuò a parlare e mi rimangiai tutte le parole appena pensate.
《...Non è che qui, qualcuna ha fatto le ore piccole...》 Mi guardò, trasformando il suo sorriso da divertito a malizioso e furbo.
Ributtai la testa sul cuscino, non volendo rispondere alla sua cazzata appena detta, ma volendo solamente tornare a dormire serenamente.

《...E io so già con chi potresti averle fatte...》 Continuò a dire Elisabeth per stuzzicarmi e, appena sentì quella frase, capì subito a chi si riferisse e alzai di scatto la testa dal cuscino, per poi tirarlo, successivamente, addosso a lei, che ormai era fuggita dalla mia camera, perciò colpì la porta.
La sentì sghignazzare dall'altra parte della porta e, successivamente, la sentì gridare:《 Io esco con Richard! Ero venuta per dirti questo!》

Ributtai la faccia sul cuscino e, purtroppo, mi ricordai troppo tardi che non ci fosse più il cuscino, perciò sbattei la faccia contro il mio materasso duro, facendomi male al naso.
Grugnì, consapevole della mia sbadataggine, e decisi di alzarmi, ma prima controllai il telefono: erano le nove e mezza di mattina e di Kyle non avevo ancora ricevuto nessun messaggio di conferma.
Mi sembrò strano, ma sorvolai sulla questione appena sentì il mio stomaco brontolare.

Mi alzai dal mio lettuccio caldo e, prima di dirigermi verso la cucina, raccolsi il mio cuscino lanciato prima e lo rimisi al suo posto.
Appena uscì dalla mia camera notai che ci fosse silenzio, troppo silenzio, ed esso mi confermava il fatto che Elisabeth fosse già uscita si casa.
Arrivai in cucina e la prima cosa fu svuotare la dispensa per cercare le mie amate Gocciole che, purtroppo, constatai che fossero finite, perciò decisi di passare al classico, ma buonissimo, pane e nutella.
Il tutto accompagnato da una tazza di latte parzialmente scremato.

Finì la colazione in un batter d'occhio, non riuscendo proprio a resistere nel divorare il panino con nutella che avevo preparato con cura, riempendolo di quella crema al cioccolato e alle nocciole.
Pulì il casino che avevo lasciato sul bancone, facendo cadere metà cartone si latte e mi diressi in soggiorno per guardare un po' di TV.
Dopo aver girato un po' di canali finalmente capitai su una bellissima serie TV che sarebbe rimasta per sempre tra la lista delle mie preferite, 'Friends'.
Guardai le due puntate previste per quell'ora e, successivamente, non sapendo cosa fare, decisi che sarei andata a fare la spesa, visto che il frigo era stato svuotato dal cibo che ora si trovava nello stomaco senza fondo di Elisabeth.

Mi alzai dal divano e mi diressi verso camera mia con la massima calma, constatando che fossero solamente le undici e che avevo ancora due ore per poter fare la spesa, prima che il supermercato chiudesse.
Una volta arrivata, mi feci una doccia veloce senza lavare i capelli, e mi vestì con una semplice tuta.
Presi il telefono, staccandolo dal ricaricatore, e appena lo feci, lo schermo si accese e notai un nuovo messaggio da parte di Kyle.
Lo aprì impaziente di sapere quale fosse la risposta e, appena la lessi, un enorme sorriso mi spuntò sul viso.
Ce l'avevo fatta!

Da Kyle:

Complimenti morettina, sei stata accettata dal capo,  perciò sei assunta e, se vuoi, puoi iniziare pure da stasera stessa a lavorare.

Risposi di scatto, senza pensarci neanche un secondo.

A Kyle:

Certo, non vedo l'ora. Grazie mille per l'opportunità.
A stasera.

Non riuscivo più a togliermi questo stupido sorriso dal volto e, appena fui intenta a mettere piede fuori casa, mi arrivò un nuovo messaggio.
Senza rimuginarci troppo sopra, lo aprì, pensando che fosse da parte di Kyle, con su scritto l'orario in cui avrei dovuto presentarmi allo Smokey Pub, invece era un Loro messaggio.
Aggrottai la fronte confusa appena lo lessi. Sapevo che forse tutto questo fosse uno sbaglio, che forse sarebbe stato meglio rimanere barricata in casa, ma a Loro, cosa importava?
Lo era per me o per interesse Loro?

Da Sconosciuto:

Oh Hayden, hai appena commesso un errore madornale.

*****

Anonymous' Pov

《 Sei uno stupido! Ti rendi conto che stavi per farti scoprire e far saltare la tua copertura?》 Urlai su tutte le furie, guardandolo negli occhi con aria minacciosa. Lui, d'altronde, non battè ciglio e non iniziò ad agitarsi, come faceva la maggior parte della gente appena mi sentiva urlare.
《 Scusa, mi rendo conto di essere stato un incosciente, ma, successivamente, per salvarmi il culo,  mi sono inventato una balla e loro sembra che ci abbiano creduto.》 Disse, mantendo sempre lo sguardo puntato nel mio, senza muoverlo da lì, dimostrandomi di non essere intimorito da me.

Continuammo a scambiarci una serie di sguardi di sfida, finché non gli rivolsi un debole sorriso per far cessare il tutto. Lo conoscevo troppo bene e sapevo che non avrebbe mai ceduto: aveva troppo orgoglio dentro di sé per far vincere me.
Mi sedetti e, subito dopo, lui fece lo stesso, appoggiando sopra la sedia le sue chiappe.
《 Ti prometto che farò di tutto per non far saltare il tutto.》
Lo guardai, fiero di averlo scelto.

Lo spero per te, che non tu non faccia saltare tutto, Diego.》

♡♡♡♡

Heyyy,
allora inizierò con il dire gli avvisi dopo potremo parlare del nuovo capitolo.

1º AVVISO: essendomi riniziata la scuola, come penso sia successo a tutte, inizierò con il pubblicare i capitoli soprattutto nei fine settimana, e in caso riesca, a metà settimana.

2º AVVISO: penso che alcune di voi leggendo questo capitolo pensando che stia correndo troppo, ma non è così perché dopo questo scoprimento da parte di Kyle, ci saranno MOLTE, altre, nuove scoperte.
Quindi spero che non smettiate di leggerla.

3º AVVISO: ve lo volevo dire adesso, per non rubare altri 'spazio autrice' ai prossimi capitoli, ma, probabilmente, verso inizio ottobre non aggiornerò perché farò uno scambio con una ragazza danese, che per una settimana starà da me, perciò non so se riuscirò ad aggiornare mentre starò dietro a questa ragazza.

4º AVVISO: Ditemi se volete un mini capitolo in cui vi spieghi il significato 'profondo' del titolo, in caso non l'aveste capitolo.

Eeee behhh,
diciamo che il nostro Kyle ha scoperto la verità, ma cosa farà dopo?
Lo dirà ad Hayden? Oppure no?

SE IL CAPITOLO VI È PIACIUTO E VOLETE CHE CONTINUI LA STORIA
LASCIATE UNA STELLINA PER FARMELO SAPERE E/O COMMENTATE.

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