Beautiful Pain

Від SogniInfranti02

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Questa è la storia di Hayden, una ragazza che nella sua vita non ha mai visto la felicità, che ha sempre viss... Більше

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitoli NON Censurati
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
"Beautiful Pain"
Capitolo 25
CHALLENGE
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Q & A
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
SONO TORNATA
Epilogo
Ringraziamenti
STORIA NUOVA

Capitolo 3

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Від SogniInfranti02

L'alcool è un liquido
prezioso:
conserva tutto,
tranne i segreti.
- Cary Grant

Hayden's Pov

Finalmente era arrivata quella benedetta domenica sera, l'unico giorno della settimana in cui non dovevo lavorare e così potevo andare io stessa in giro per i locali a divertirmi con Elisabeth.

Non avendo nient'altro da fare mi preparai con cura e ci misi all'incirca due ore a fare tutto con la massima calma. Dopo aver fatto la doccia e asciugato i capelli, decisi di mettermi un vestito blu notte non tanto corto, aderente e scollato sulla schiena, che mi fasciava perfettamente il mio fisico asciutto. Mi truccai leggera: con un linea di eyeliner e un filo di mascara , giusto per valorizzare i miei occhi. Arricciai i miei lunghi capelli scuri e poi indossai dei tacchi neri. Infine presi una pochette blu notte dal mio armadio giusto per metterci dentro il cellulare, le chiavi di casa e i soldi.

Uscì dalla mia stanza e mi avviai verso quella di Elisabeth.
Eh si, vivevamo insieme in questo bellissimo appartamento, e proprio grazie alla convivenza eravamo diventate così tanto amiche.
Bussai e non sentendo risposta aprì lo stesso la porta. La trovai di fronte allo specchio intenta a mettersi del rossetto rosso. Ecco perché non mi aveva risposto. Appena finì di metterselo, mi fece i complimenti per il mio look ed io feci lo stesso, anche se lei era nettamente più stupenda di me stretta nel suo tubino rosso fuoco.  Raggiungemmo il portone di casa e ci infilammo entrambe i nostri giacchetti.
Ci avviammo a piedi verso il locale Moloyo, che distava pochi isolati dal nostro appartamento e intanto parlammo del più e del meno: lavoro, dei pettegolezzi delle nostre colleghe, del cadavere rinvenuto a qualche isolato dal nostro posto di lavoro. Strano che fosse arrivato così lontano.
Appena arrivate ci fiondammo subito al bancone  e ordinammo vari drink, finché un tizio moro, che non riuscivo a vedere bene a causa delle luci psichedeliche e della mia vista leggermente annebbiata a causa dell'alcool, non aveva preso la mia amica per la mano e l'aveva portata al centro della pista a ballare.

Ero arrivata a bere il quinto drink e già sentivo la testa più leggera e senza pensieri. Ad un certo punto sentì qualcuno toccarmi la spalla in maniera insistente. Mi girai e incontrai subito un paio di occhi verdi.
《Piacere Mike.》mi disse porgendomi la sua mano.
《Hayden.》 risposi solo stringendogliela con un sorriso da brilla stampato in volto.
《Allora Hayden, ti andrebbe di ballare con me?》 Lessi una certa malizia nel suo sguardo, ma a causa dell'alcool che circolava nel mio corpo non ci feci molto caso e lo presi per mano, nonostante fosse un completo sconosciuto. Almeno sai che si chiama Mike. Molto d'aiuto.
Andiamo.

*****

Kyle's Pov

Ero appena arrivato al Moloyo e già avevo adocchiato un tipa niente male: capelli biondo platino, fisico slanciato e con le curve al posto giusto, grandi occhi verdi e labbra rosse carnose.
Speravo che la serata si concludesse per il meglio con questa dolcezza.

Ci erano voluti pochi minuti per convincerla a ballare con me e adesso ci trovavamo in pista  mentre la biondina mi succhiava via anche l'anima e  l'atmosfera diventava sempre più calda.
Ad un certo punto disse quelle parole che mi fecero sentire un emerito cretino per aver scelto proprio lei come preda. Quelle parole che qualsiasi ragazzo che vorrebbe concludere la serata con una bella scopata,  non vorrebbe sentirsi dire.《 Senti, ora avrei dovuto avere un appuntamento con uno nei bagni ma ha sfortunatamente disdetto, quindi ti andrebbe di prendere il suo posto?》 Disse il tutto con un tono di voce, a parer suo, sensuale, ma a me tutto questo mi fece quasi venir voglia di ridere per quel che aveva appena lasciato la suo bocca.

Io non sono la seconda scelta di nessuno.
Ma alla fine le dissi:《Casomai ci vai da sola al bagno e usi la tua bella manina. Io non sono la seconda scelta di nessuno specialmente di una tipa come te.》 La sua bocca si aprì per lo stupore e sembrava che stesse quasi per mettersi a piangere.
Forse sei stato un po' troppo duro.
Nah, se lo é meritato. Il mio orgoglio non si tocca. 

Tutto mi sarei aspettato, ma non lo schiaffo che mi diede dopo ed alla mia reazione.Nessuno osava toccarmi in questo modo, nessuno avrebbe mai osato. Contro ogni mia volontà quello schiaffo mi fece ripensare alla mia adolescenza, a quel periodo della mia vita che ormai avevo quasi del tutto seppellito ma che questa tipa mi aveva fatto rivivere con uno semplice schiaffo, che forse mi ero anche meritato. La guardai con così tanta ira che la sua espressione tramutò da arrabbiata a impaurita, man mano che mi avvicinavo sempre di più a lei. La guardai negli occhi e gli dissi quelle poche parole che avrebbero fatto spaventare qualsiasi persona sana di mente di Brooklyn.

Senti, lurida puttana, prova di nuovo a toccarmi, a toccare Kyle James e vedrai cosa capiterà a te e al tuo bel faccino!》 E così successe. I suoi occhi sprigionavano paura e timore, e a veder quella scena le feci un ghigno e poi mi incamminai verso i bagni per vedere la situazione attuale del mio viso. Non potevo di certo rimorchiare altre ragazze con una mano rossa stampata in faccia.

Mi avvicinai alla porta del bagno degli uomini e appena entrato la prima cosa che sentì furono dei gemiti provenire da uno dei bagni .
Fortunati loro.
Mi guardai alla specchio giusto un secondo che subito sentì un "lasciami" provenire da un altro bagno.
Mi avvicinai cautamente alla porta quando all'improvviso ne uscì di fretta e furia una ragazza che si scontrò contro il mio petto muscoloso.
Se non l'avessi presa per la vita in tempo sarebbe cascata all'indietro e avrebbe sicuramente sbattuto la testa per quanto era ubriaca.
Appena alzò lo sguardo e incontrai i suoi occhi marroni, la riconobbi.
Era la morettina del bar.

Quel contatto non durò molto perché subito qualcuno me la strappò dalle mani.
《No! Lasciami subito! Non voglio venire a letto con te!》 Urlava come una pazza al biondino che l'aveva presa per mano e che la stava conducendo fuori. Lui, però, continuava a trascinarla anche contro la sua volontà e questo, non so per quale motivo, mi fece veramente incazzare.
《Ehy amico, hai sentito che ti ha detto? Ti ha detto di lasciarla stare, quindi tu ora la lasci, hai capito?》 Dissi al biondino, che già per il fatto che fosse biondo e per il suo outfit da fricchettone mi stava sul cazzo.
Al contrario di quel che pensavo, il ragazzino non si scompose e mi fissò con indifferenza. Però a pensarci bene era perfetto per quella morettina eh. 

《E perché dovrei darti retta?》 Mi chiese con un estrema calma nella voce. Non avevo più voglia di usare il mio nome come arma di difesa, ma non avevo neanche voglia di passare ai fatti così feci l'unica cosa che mi era rimasta da fare.
Alzai la manica della mia camicia nera e gli mostrai il drago nero tatuato sul mio avambraccio che era il simbolo dei Black Dragons.

Il ragazzo alla vista di quel tatuaggio lasciò subito andare il braccio della mia morettina e scappò letteralmente fuori dal bagno. Oh, era questa la reazione che volevo ricevere. Perché fare a botte e consumare energie inutili quando potevo semplicemente mostrare un tatuaggio o dire il mio nome. Mi sarei risparmiato macchie di sangue sulle mie magliette preferite, visto che era difficile lavarle via.

《Grazie.》Mi rivegliò dai pensieri la morettina con un sorriso sbilenco stampato in faccia. Era proprio ubriaca.
《Di niente. È meglio che torni a casa, sei ubriaca fradicia e qualsiasi ragazzo potrebbe cercare di approfittare di te, come quel biondino.》 Dissi l'ultima con disgusto pensando a quel tizio. Ma poi,  da quando mi preoccupavo delle ragazze io, che ero il primo che si approfittava di loro? Vero, ma non da ubriache e non consenzienti. 
Dai ammettilo che un po' ti piace.
Ma neanche la conosco.
E quindi? Anche le ragazze che rimorchi non le conosci, ma ci vai comunque a letto, e il giorno dopo ti ritrovi pieno di spiacevoli sorprese.
No, per favore, non mi ricordare di quella vampira di alcuni giorni fa, che ancora alcuni segni non se ne sono andati del tutto e per tutto questo tempo ho sofferto come un cane soprattutto quando dovevo fare la doccia.

La morettina scoppiò a ridere all'improvviso e tutto questo mi fece rimanere basito ma poi mi ricordai che era ubriaca e sorrisi alla scena di lei che si teneva la pancia da quanto rideva. Perché stavo sorridendo come un coglione?
《Sai tutto questo è davvero esilarante. L'altro giorno per poco non mi uccidevi con una pistola e adesso ti preoccupi per me. Giuro mi fai morire.》 E si rimise a ridere come una pazza. Roteai gli occhi e la presi per le cosce, per poi poggiarla, come una sacco di patate, sulla mia spalla. Lei iniziò a dimenarsi riempiendomi di calci e pugni per cercare di scendere.
《Lasciami, brutto maniaco che non sei altro!》Gridò, cambiando subito umore.
Non l'avrei mai lasciata scendere. Da qui la vista era bellissima: un paio di mutandine di pizzo si intravedevano da sotto il vestito, che le era risalito fino a metà del suo culetto sodo.
Appena uscito dal bagno degli uomini, mi iniziai a dirigere verso l'uscita del locale.
Tutte le persone, ma più che altro i ragazzi, ci fissavano, o per meglio dire fissavo lei e il suo bel culo.
Tutto questo mi fece incazzare ancora di più, così le sistemai il vestitino ed accelerai il passo, mentre la morettina sulla mia spalla continuava a ridere e gridare come una matta.
Appena varcata la porta un'ondata di freddo ci travolse, facendo venire i brividi ad entrambi.
Arrivai davanti alla mia macchina, aprì lo sportello e l'adagiai delicatamente sul sedile anteriore.
Corsi velocemente dall'altra parte, mi misi nel posto del guidatore e misi subito la sicura.
《Che cosa stai facendo? Fammi scendere subito da qui!》 Provò invano ad aprire lo sportello. Si girò verso di me e nei suoi occhi lessi per la prima volta il terrore. Iniziarono a scenderle pure delle lacrime e tutto questo mi fece rimanere nuovamente confuso.
Ti prego, non...non mi fa....fare del male come... come hanno fatto Loro.》 Sussurrò con voce flebile e rotta dal pianto. No, un momento, questa ragazza aveva paura che io le facessi del male ora e non quando avevo in mano una pistola? Ribadisco, che ragazza strana.
O magari è dovuto al fatto che è ubriaca. Mi ricordò giustamente la mia coscienza.
《Ti prego...non fare quello...quello che mi hanno fat...fatto Loro. Lasciami andare!》 Continuò alzando il volume della voce. Non sapevo il perché, ma a sentirle dire quelle parole mi ricordai di Lei.

Aveva il suo stesso sguardo.
Lo stesso sguardo di quando quegli esseri ripugnanti la toccavano.
Di quando la mia piccola, dopo essere stata picchiata, veniva da me a piangere fino a quando non ci addormentavamo abbracciati, con la consapevolezza che nessuno dei due potesse fare qualcosa per fermare quell'inferno in cui ci avevano costretto a vivere per tanto tempo.

Mi girai verso la sua direzione per cercare di calmarla ma appena mi voltai notai che si era addormentata improvvisamente. Le lacrime le rigavano ancora il viso illuminato dalla luna, così con una mano gliele asciugai delicatamente, per cercare di non svegliarla.
Tutto questo mi portava a pensare al mio passato, a quando le asciugavo a Lei  le lacrime. Da una settimana avevo iniziato a ripensare spesso alla mia adolescenza, e questo non succedeva da un po'.

Forse era legato al fatto che tra poco tempo sarebbe successo quello , quello che non speravo mai accadesse.

Guardai il viso della ragazzina che ora dormiva tranquillamente.
Non mi aveva nemmeno detto dove abitava.

♡♡♡♡


Heyy
Ecco a voi anche il terzo
capitolo di questa storia.

P.s.= La ragazza nella gif,
che penso conosciate tutti,
è Selena Gomez, e nella storia
interpreta la nostra protagonista,
Hayden.
Ho scelto lei perché è la mia idola
e penso che
sia perfetta per questo ruolo.

Ci vediamo nel prossimo capitoloo♡♡

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