Victoria sedeva alla solita panchina attendendo l'arrivo della squadra per l'ultimo allenamento prima della partita.
Non passò tanto tempo che venne raggiunta da Iker, già pronto per entrare in campo ad allenarsi.
Era la prima volta che lo vedeva in quella settimana, da quando era tornata da Cadiz ed era diventata ufficialmente la ragazza di Sergio. Lui lo sapeva, e questo spiegava il sorriso che si scambiarono i due vedendosi.
Il ragazzo si avvicinò, sedendosi accanto a lei. "Non dirmelo, sono sulla prima pagina di Hola?" domandò lei, con espressione disperata.
Iker si mise a ridere. "No, lì ci sono sempre io! Mi dispiace...so che ci tenevi" ironizzò.
"Sì in effetti, dovresti smetterla di farti fotografare con la tua ragazza...ci dev'essere posto per tutti a questo mondo!!"
Il portiere si mise a ridere. "A parte gli scherzi, sono felice che Sergio abbia messo la testa a posto."
Victoria guardò il cielo per un attimo, rispondendo con un sorriso. "E chi te lo dice che abbia messo la testa a posto?"
"Tu sei..esattamente l'equilibrio che cercava. E di cui ha bisogno."
"Grazie. Anche io sono felice perché...l'equilibrio l'abbiamo trovato entrambi."
"Si vede. Oggi il tuo ragazzo era..un'esplosione in campo."
"Modestamente, so come renderlo felice!" scherzò la ragazza divertita.
I due vennero interrotti proprio dall'arrivo dell'amico di Iker, che si piazzò di fronte a loro guardandoli storto.
"Bene" disse serio "è un classico..dovevo immaginarlo.. la mia ragazza e il mio migliore amico..." commentò.
"Ma finiscila!!" ribatté Iker, poi si alzò, mettendosi a ridere, e gli diede una spinta con la spalla prima di raggiungere gli altri al centro del campo.
Victoria si alzò in silenzio, guardandolo negli occhi. Si mise di fronte a lui.
Il ragazzo la guardò, domandandosi che intenzioni avesse.
"Del Bosque ti uccide se ti trova che chiacchieri con me invece di allenarti con gli altri..."
"Non è ancora iniziato l'allenamento..e poi..non volevo chiacchierare."
Victoria mise le mani nelle tasche posteriori dei jeans, e si guardò intorno. "E cosa avevi intenzione di fare?" come se non lo sapesse: non tardò ad arrivare infatti, la risposta di Sergio che la prese per i fianchi con un braccio e la baciò.
Era il primo bacio della giornata, tra mille impegni. In quella settimana, si erano visti pochissime volte, tra il suo lavoro e gli allenamenti.
"Stasera sono libero." disse lui dopo quel bacio.
Victoria sospirò, arrossendo: non era ancora abituata a quelle "pubbliche dimostrazioni d'affetto" di fronte a mezza squadra che già si riscaldava in campo.
"Cosa proponi?" disse mordendosi un labbro.
"Propongo...io e te, cena e...varie cose.."
"Varie cose" annuì Victoria curiosa di sapere che cosa intendesse.
Il ragazzo le regalò uno dei suoi sorrisi e Victoria ovviamente non riuscì a chiedere altro. Odiava il modo in cui solo quel gesto riusciva a farle perdere la concentrazione in ogni momento - e Sergio lo sapeva bene.
Prima che potesse darle ulteriori informazioni, la coppia venne interrotta dall'arrivo di Del Bosque come al solito al massimo della serietà.
"Ramos!!!" tuonò. Sembrava più un professore arrabbiato che un allenatore di calcio.
"Mister" rispose Sergio cordialmente.
"Perché sei ancora qui e non sei a correre con gli altri?" disse indicando gli altri già in corsa per il campo.
Sergio sospiro. "Ora vado. Stavo...parlando con la mia ragazza."
Del Bosque guardò Victoria, in modo serio. Era come se dovesse dare la sua "benedizione" prima di riprendere a spronare i suoi ragazzi e soprattutto Sergio.
Allargò un sorriso, uno dei pochi visti sul suo viso in quel quasi mese passato insieme. Victoria gli rispose uguale.
"Un giorno mi spiegherai chi te l'ha fatto fare!" disse appoggiando una mano sulla sua spalla.
Sergio lo guardò, mettendosi a ridere. "E' il fascino dello sportivo Mister!"
"Ramos se non ti metti a correre con gli altri vedi che fascino dello sportivo ti rimane!!" esclamò.
Il ragazzo si voltò e prendendo fiato raggiunse gli altri nel giro di corsa cominciando gli allenamenti.
Verso sera, Victoria passeggiava nel parco vicino casa prima dell'incontro con Sergio, chiacchierando con Ines venuta a trovarla dopo un'altra stressante giornata di lavoro. Portava a spasso il piccolo Odie, il cane del ragazzo, che gli aveva dato in custodia qualche ora dopo gli allenamenti.
Quel cane però non ne voleva sapere di stare agli ordini della ragazza che con gli animali non aveva mai avuto così tanta confidenza, così continuava a trascinarla in giro senza sosta.
"Questo cane mi fa impazzire!!" sbuffò Victoria contraendo il braccio per tenere il cane vicino a lei.
Odie la guardò abbaiando, come se protestasse per quello strattone, per poi riprendere a correre in giro per la via di ghiaia che stavano percorrendo le due ragazze.
"Dicono che i cani assomigliano ai padroni" commentò Ines sorridendo.
"No guarda Sergio è molto più calmo di lui, quindi immaginati cos'è quest'essere con le orecchie quadrate!" esclamò. Il cane, quasi capisse cosa stesse dicendo, le ringhiò contro guardandola.
"Ti odia proprio eh!" osservò Ines inginocchiandosi per accarezzarlo.
"Perché a te fa le feste e a me ringhia?! Dovrebbe amarmi!"
"E dai..sarà geloso di te e del suo padrone!"
Victoria ci pensò. "Oh non può essere geloso proprio di niente visto che il suo padrone l'ho visto oggi per la prima volta in tutta la settimana!"
Ines si rialzò continuando a camminare con l'amica. "Siete così impegnati?"
"Sì! Sempre..." sbuffò "..a volte mi manca quella giornata a Cadiz..."
"Ah, immagino!" fece l'amica, allusiva.
"No che hai capito!!" esclamò Victoria realizzando in un secondo momento l'ambiguità di quella frase.
"Lì era tutto meno...veloce e...avevo tempo di vederlo.."
"Oh, ti manca! Come siete dolci!" esclamò Ines intenerita.
Victoria si fece subito seria. "Ines, piantala. E' una cosa...seria.."
"Sì sì capisco.. beh ma stasera non vi rivedete?"
"Sì..per miracolo. E poi è in trasferta non so dove con il Real...è una tortura. E quando finirò l'articolo? Mancano tre giorni alla fine del reportage..." sospirò esasperata "non sono abituata a.."
"Smettila cara! E' il tuo fidanzato, vi vedrete!! Non è che finito il reportage finisce tutto.."
"E se in trasferta trova un'altra?" domandò preoccupata Victoria sentendo l'ansia di tutti quei pensieri accrescere sempre di più.
"Oddio smettila!! Non farti prendere dall'ansia! Tra quanto vi dovete vedere?"
Victoria girò il polso verso di lei, guardando l'orologio. Fu in quel momento che si accorse che il guinzaglio allungabile si era accorciato un po' troppo per esserci Odie, dall'altro capo.
Sgranò gli occhi e cacciò un urlo: il gancio di ferro in chissà quale modo si era rotto e Odie era scappato.
"Oddio oddio oddio oddio" cominciò a ripetere sentendosi male. "Odie! Odie! Odie!"
Ines si guardò intorno. "Ma...come ha fatto?!"
"E che ne so! Io so solo che se non lo ritrovo entro dieci secondi Sergio mi uccide!" disse Victoria, già in iper ventilazione. Pensava già a come dire al suo ragazzo che dopo quella storia sarebbe diventato ben presto un "ex", che il suo cane era morto affogato nel lago, o nella sabbia del parco giochi, inghiottito dal camion dei gelati o ucciso da una pallonata. Cominciò a correre per tutto il parco, cercando il cane assieme alla cugina. Di Odie non c'era nessuna traccia. Arrivò alla fine della stradina, ormai disperata: Odie era sicuramente morto da qualche parte.
"Smettila non è morto! Come fa a morire in dieci secondi!?"
"E se i cacciatori l'hanno scambiato per un coniglio?? " fece Victoria continuando a correre.
"Cacciatori in centro a Madrid non ne ho visti e ti pare che Odie venga scambiato per un coniglio!?!? Abbaia sempre quel cane! I conigli non abbaiano!"
Victoria si passò una mano tra i capelli ormai disperata quando, bloccandosi all'improvviso, scorse Odie giocare con un bastone e poco distante un ragazzo inginocchiato che glielo tirava.
"Odie!!" tuonò Victoria tirando un sospiro di sollievo. "Vuoi farmi morire!?!?" protestò andando verso di lui. Ines le corse dietro, sperando che non fosse Victoria ad ammazzarlo veramente.
Odie si fermò mettendo il bastone per terra. Alzò il muso verso di lei e abbaiò come a giustificarsi.
Ines lo prese in braccio indietreggiando. Victoria rivolse lo sguardo al ragazzo che si rialzò ridendo.
"Anche la mia Jolie é così..non si preoccupi.." assentì lui. Prima però che potesse aggiungere altro, Victoria si accorse di chi aveva davanti.
"Roberto?!?!?" esclamò. Ines si avvicinò tenendo Odie tre la braccia.
"Oddio! Victoria! Non ti avevo riconosciuta! Quanto tempo è passato?!"
"Troppo a dire il vero!" esclamò lei sorpresa, abbracciandolo.
Roberto salutò anche Ines e si rimise a parlare con Victoria. All'improvviso, un cane simile a Odie arrivò correndo dal ragazzo.
"Ah! E così aveva visto la tua...Jolie.."
"Sì, l'ho presa qualche giorno fa.." fece Rob fermandola al guinzaglio.
"Ma pensa!" sorrise Ines "vede le femmine e impazzisce...cosa dicevamo dei cani e dei padroni?" commentò verso Victoria. La ragazza le rispose con una smorfia e tornò sull'amico.
"Hai ricevuto la mia mail?" le domandò.
"Sì. L'ho ricevuta ma vedi ho tantissimo lavoro in redazione e.."
"Ti va se beviamo qualcosa assieme? Tanto sto andando via.."
"Eh..no..scusami ma io ho..un impegno."
"Con il cane?" scherzò guardando Odie in braccio a Ines.
"No" sorrise Victoria "devo..il cane è del mio fidanzato.."
"Ah, capisco...geloso?" domandò inclinando il capo.
Victoria ci pensò. Ma prima che potesse dire qualcosa, venne interrotta.
"Per niente." una terza voce si avvicinò alla ragazza facendola trasalire.
Victoria si voltò trovandosi dietro le spalle Sergio. Da dove fosse arrivato era un mistero.
Odie cominciò a scodinzolare felice di rivederlo.
Roberto lo guardò e lo riconobbe subito, stupito sorrise. "Accidenti" disse, esterrefatto.
Sergio gli sorrise mentre Victoria e Ines si guardavano perplesse. "E quello che dicono tutti" scherzò lui presentandosi. "Sergio.."
"..Ramos. Cavolo non pensavo di conoscerti...lui é il tuo ragazzo?" balbettò guardando Victoria.
La ragazza annuì, imbarazzata.
"Sono una persona normale non mordo." sorrise il giocatore.
"Io sono Roberto. Un...vecchio....amico di Victoria."
Sergio guardò la ragazza e tornò su di lui. Si guardarono per qualche secondo, come se entrambi volessero chiedere all'altro la stessa cosa. Toccò alla ragazza rompere di nuovo il silenzio che si era creato.
"Scusaci Rob, ma dobbiamo andare.."
"Certo anche io..è stato un piacere conoscerti sei uno dei migliori..complimenti per il Mondiale.."
"Oh grazie" sorrise lui a sua volta.
Dopo aver salutato anche Victoria e Ines, il ragazzo se ne andò rapidamente uscendo con la sua cagnolina dall'uscita lì vicino.
"Come sapevi che ero qui?"
"Il parcheggio è qui dietro, ti ho vista arrivando...dove correvi?"
Victoria guardò Ines. "Ehm..no niente...è che...hai un cane insopportabile..."
"Oh no, il mio amore.." fece prendendo Odie in braccio.
"Che soddisfazione vedere che il tuo ragazzo ti chiama Amore come il suo cane.."
Sergio si voltò, ridendo. "Oh dai, troverò un altro soprannome per te.."
Ines si mise a ridere divertita dalla risposta del ragazzo. "Ok me ne vado pure io che ho la macchina parcheggiata da quella parte..buona serata piccioncini" fece sparendo di corsa verso l'uscita.
I due invece andarono dalla parte opposta. Sergio appoggiò Odie a terra e il cane camminò tranquillamente vicino a lui senza né correre né accelerare.
Victoria lo osservò. "Allora è vero che ce l'ha con me questo cane!!" esclamò.
"Perché?"
"Il guinzaglio si è rotto e...questo ha cominciato a correre..."
Sergio le prese la mano sorridendo. "Strano, di solito cammina senza guinzaglio e sta buonissimo..con tutti."
"Bene. Il tuo cane mi odia." sentenziò lei preoccupata.
Il ragazzo la guardò, davvero divertito. "Non ti odia..sarà geloso.."
"Anche tu con questa storia? Di cosa può essere geloso scusa? Lo chiami Amore come me! Io dovrei essere gelosa non lui.."
Sergio si bloccò, la guardò negli occhi e senza risponderle le prese il viso baciandola. Victoria lo lasciò fare, traendo un sospiro di sollievo: quei momenti erano quelli che amava più di ogni altra cosa al mondo.
Quando si staccò, Victoria sorrise: era incredibile la sensazione paradisiaca che sentiva quando la sorprendeva in quel modo anche in mezzo ad una strada.
Odie, seduto vicino alla ragazza riprese ad abbaiare. Victoria lo guardò. "Non ti bacerà mai così" sorrise guardandolo.
Il cane riprese, quasi arrabbiato, a camminare di fronte a loro.
"Piuttosto...chi era quel..Roberto?" domandò.
Victoria si schiarì la voce. "Oh, un vecchio amico. L'ho trovato lì..per caso sai.."
"Sei imbarazzata."
"Io? No! Perché dovrei?"
"Non lo so, stai balbettando.."
"Non sto balbettando!" sorrise Victoria - Sergio era sempre troppo sveglio per i suoi gusti.
"Sì invece..guarda che me lo puoi dire che era un tuo ex."
Victoria prese fiato e inspirò. "Ok siamo stati assieme un anno..l'ultimo di liceo. Poi ci siamo lasciati e..."
"Un anno accidenti." disse impressionato.
"Sì ma..tanti tanti fa..."
"Non preoccuparti, non sono geloso." gli sorrise Sergio.
Victoria gli strinse maggiormente la mano arrivando all'uscita del parco, di fronte casa sua.
"Non è per quello è che..."
"Che c'è?"
Dirgli della mail o evitare il discorso? Infondo non avrebbe mai rivisto Roberto né ci teneva a vederlo o ad uscire con lui. Ora che aveva Sergio, non aveva occhi che per lui. Sospirò e sorrise dandogli un bacio.
"Niente, mi dai dieci minuti che mi cambio?"
"Ti aspetto in macchina con Odie."
"Deve venire pure lui!?" sbuffò guardando il cagnetto seduto sul marciapiede.
"Comincio a pensare che sia tu gelosa di lui.."
Victoria inarcò un sopracciglio e senza rispondere aprì il cancello e si avviò verso casa.