Trilogia con Sergio Ramos

By Corneliahale94

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"Scusa Vic, sei l'unica che non è entusiasta di passare un mese intero con quei figoni!! Al posto tuo la Spag... More

Capitolo 1.01
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Capitolo 1.11
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Capitolo 3.36
Capitolo 3.37
Capitolo 3.38
Capitolo 3.39
Capitolo 3.40 - ULTIMO

Capitolo 1.23

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By Corneliahale94

Il pomeriggio era continuato tra chiacchiere e risate in piscina fino al tardo pomeriggio, quando Victoria aveva salutato la famiglia straordinaria di Sergio prima di tornare a casa.

"Prometti che questa te la sposi?" aveva detto la nonna di Sergio al nipote una volta aver salutato la ragazza. Victoria si mise a ridere, divertita. Sua nonna era una donna fenomenale, non ne aveva mai conosciuta una più simpatica e estroversa, forse era da lei che il suo ragazzo aveva preso il buon amore.

"Vedrò cosa posso fare nonna" aveva sorriso Sergio guardando Victoria negli occhi.

Quella giornata era stata la più intensa della vita della ragazza che avrebbe potuto toccare il cielo con un dito. Tutte le preoccupazioni erano svanite in un unico momento quando il ragazzo le aveva confessato di amarla. E lei aveva aperto il suo cuore a lui ricambiando quel forte sentimento.

Salirono in macchina pochi minuti dopo, diretti verso casa della ragazza.

"Sei stanca?" domandò Sergio mentre guidava.

Victoria ci pensò. Era stanca ma felice. Assolutamente felice.

"Abbastanza.."

"Allora, sono stato sulle spine tutto il pomeriggio ora dimmelo."

"Cosa?" domandò lei perplessa.

"Cosa ne pensi dei miei?"

Victoria si aspettava una domanda molto più difficile, a quella era facilissimo rispondere.

"Sono persone favolose. Davvero. Tua nonna è il mio nuovo idolo."

Sergio si mise a ridere fermandosi in coda ad un semaforo.

"E poi" continuò Victoria "tua mamma è davvero gentile..e tua nipote, oh tua nipote è una bambina così..perfetta" sorrise entusiasta.

"Quando hai finito di fare complimenti assurdi, mi dici la verità."

"E' la verità! Davvero.."

"Sei troppo buona. Io volevo qualcosa su cui discutere.."

"Perché dovrei discutere con te?" domandò sorridendo la ragazza.

Sergio alzò le spalle. "Io e te non abbiamo mai litigato.."

"Vuoi litigare? Bene, parliamo di Monica...non sapevo fossi innamorato di lei!" lo provocò Victoria.

Sergio scosse il capo. "Lo sapevo che andavi a parare lì! Comunque... io e Monica siamo usciti qualche volta ma..siamo troppo amici per...capisci?"

"Capisco.. però ti piaceva.."

"No, non ne ero innamorato certo era bella e...siamo usciti così..ma niente di particolare non preoccuparti."

"C'è stato qualcosa tra voi a parte l'uscita?"

"Certo che sei proprio gelosa eh!!" sorrise lui continuando a guidare.

"Non sono gelosa! Sono...curiosa!"

"Faccio finta che sia vero...dunque sì c'è stato un bacio ma..innocente."

"Quindi niente di particolare."

"Te l'ho detto. Su questo argomento non possiamo litigare spiacente. Piuttosto...io ti ho detto di me e tu...parlami di Roberto."

"Oh sai già tutto!!" protestò Victoria che odiava parlare del passato, di sé, e odiava parlare di Roberto in particolare.

"No veramente non so niente..su..dimmi.."

"Eravamo al liceo insieme" sbuffò Victoria accontentandolo "siamo stati assieme un anno quasi poi lui alla fine del liceo mi ha tradita ed io l'ho lasciato."

"Meglio di una telenovela e quindi?"

"Quindi...niente. Lui è partito per l'America con i suoi appena dopo il diploma ed io sono rimasta qui ad andare avanti con la mia vita."

"Lo amavi?"

Victoria sorrise. "Non quanto ami te."

Sergio si voltò verso di lei con la testa, il suo cuore ebbe un sussulto. Era bello sentirselo dire, specialmente se a dirlo era Victoria. Frenò l'auto nel parcheggio di casa di Victoria, e si avvicinò alla ragazza per baciarla.

"Poi dici che sono io il ruffiano.." rise tra un bacio e l'altro.

Victoria si mise a ridere, aprì la portiera e scese dall'auto. "Oh ora che posso dirlo non ti libererai mai più di me.."

"Perché prima c'era un divieto di poterlo dire?"

"Prima non era così...spontaneo e bello come dirlo adesso."

"Capisco." annuì lui abbracciandola.

"E' meglio che vai domani hai allenamento.." disse Victoria accoccolandosi sul suo petto. In realtà avrebbe preferito restasse ma capiva bene quali erano i ritmi e i riposi di una giocatore come lui.

"Giusto.. altrimenti chi lo sente Mourinho!" sospirò sciogliendo l'abbraccio e avviandosi alla macchina. Le diede un bacio sulla fronte.

"Ti amo." le disse a bassa voce.

"Ti amo anch'io" sorrise Victoria prima di rientrare in casa e lasciarlo andare via.

Era la mattina dell'uscita del reportage sul giornale per il quale Victoria lavorava.

Tutti erano impazienti di vedere cosa aveva scritto e riportato su questa esperienza di un mese la ragazza e così tutta la nazionale si era radunata alla sede principale per leggere il giornale.

Victoria era stata invitata obbligatoriamente da Pepe perché il portiere sosteneva che se fosse stato un bell'articolo dovevano subito festeggiare il successo, se avesse parlato male di loro l'avrebbero costretta a fare cento giri del campo a Las Rozas.

Victoria aveva lavorato duramente nelle ultime settimane prima di consegnare l'articolo e il materiale raccolto in quel mese, un mese che le aveva davvero cambiato la vita. Era entrata in contatto con un mondo del tutto diverso, un ambiente che le aveva permesso di arricchire la sua esperienza e soprattutto di conoscere persone che le avevano lasciato un segno indelebile nel cuore e nella mente.

Primo fra tutti Sergio: la loro relazione proseguiva serenamente e i due avevano imparato a gestire il tempo a disposizione tra lavoro in redazione allenamenti e trasferte. Victoria ci aveva fatto l'abitudine e non ne sentiva più una mancanza esagerata bensì contava i giorni che mancavano al suo ritorno per poterlo vedere di nuovo e stare di nuovo assieme. Lo stesso valeva per Sergio che per la prima volta in vita sua sentiva che quel rapporto era diverso, che Victoria era diversa e che la sua vita stava prendendo una piega diversa.

E poi Victoria aveva conosciuto quei "matti" della nazionale, ragazzi giovani con storie diverse da raccontare ma ognuno con qualcosa da insegnarle. Le dispiaceva quasi che quell'avventura fosse finita perché davvero le sarebbe mancata l'allegria mattutina di Pepe, i complimenti di Gerard, le battute tra David Iker e Andres, i festeggiamenti, la serietà di Del Bosque, gli scherzi a Cesc... era come lasciare una classe finito un anno scolastico breve ma intenso.

Infondo però era serena perché sapeva che grazie al suo legame con Sergio li avrebbe rivisti spesso e volentieri.

Un po' meno serena era in quel momento di "esame" quando, nella sala, tutti leggevano l'articolo, ognuno con una copia del giornale arrivato in dieci minuti alla sede in uno scatolone, e nessuno fiatava.

Victoria era seduta a braccia conserte: lei non aveva voluto leggerlo, non leggeva mai i suoi lavori una volta stampati nei giornali. Era tesa perché il loro giudizio era sicuramente quello più importante. Nessuna espressione, nessun commento - la mettevano in agitazione.

Guardava tutti, specialmente Sergio seduto infondo all'aula vicino a Iker, inevitabile che il suo giudizio contasse un po' di più.

Anche lui però era impassibile e girava le tre pagine di articolo dopo un'attenta lettura.

Victoria sospirò nel silenzio, avrebbe voluto alzarsi e uscire dalla stanza ma aveva l'obbligo di stare lì a "subire".

Ad un tratto arrivò il primo commento che ruppe il silenzio. Cesc chiuse il giornale sulle ginocchia alzando gli occhi verso Victoria.

"Allora?" domandò curiosa la ragazza, ansiosa di sapere cosa ne pensassero.

Cesc rimase serio. "Ci hai descritto bene.." iniziò riaprendo il giornale "nelle foto siamo venuti proprio bene..però ci vuole poco visto che siamo così belli" continuò. Victoria inarcò un sopracciglio.

"Cesc tieni i commenti su quanto siete belli alla fine di tutto!" protestò "dimmi cosa ti sembra.."

"Hey!" intervenne David "non vale! Perché la parte su Sergio ha più righe della mia?!"

Sergio alzò gli occhi verso il compagno sorridendo "Per ovvi motivi David!!" esclamò.

Victoria guardò il ragazzo per un momento. "Non è vero David! Sono esattamente le stesse righe..le ho contate personalmente!" si giustificò.

Dopo un nuovo controllo, David le sorrise: effettivamente Victoria aveva dato lo stesso spazio a tutti nell'organizzazione dell'articolo.

"La mia parte è la migliore comunque, io sono il miglior portiere del mondo vorrei dire.." disse Iker.

Victoria lo guardò. "Non è così che ti chiamano?"

"No è così che sono!" scherzò il ragazzo. La presunzione non era mai stato il suo forte, Iker era davvero un ragazzo umile.

"Perché lui è il miglior portiere del mondo e io non sono il miglior difensore?" protestò Sergio ad un certo punto finendo di leggere l'articolo.

Victoria lo guardò sorridendo "Non è che potevo descrivervi come gli dei dell'olimpo..."

"Non è giusto però!"

"Sergio non fare il bambino" lo riprese Victoria con il sorriso "hai molte altre qualità.."

"E non vogliamo sapere quali grazie!!" protestò Pepe alzando una mano ancora concentrato nella lettura.

Sergio gli sorrise alzandosi dal suo posto e avvicinandosi alla ragazza. "Che te ne pare?" gli domandò Victoria appena si sedette vicino a lei.

"Penso che sia...." ci pensò bene "...fantastico. Hai fatto un ottimo lavoro."

"Lo dici solo per interesse."

"No! Non è vero.. lo dico perché è vero. E' esattamente quello che c'è nella realtà..."

"Voi siete d'accordo?"

"Diciamo...." fece Pepe prima di allargare un sorriso "..che ti sei risparmiata i giri del campo!"

"Festeggiamo!!" esclamò Cesc alzandosi in piedi.

Victoria si mise a ridere: dei pazzi. Ecco cos'erano. Solo loro avrebbero potuto organizzare un party per il suo articolo.

"Certo Cesc" commentò Gerard "che il tuo curriculum è scarso!"

"Ma sei hai il mio stesso percorso Gerard!" protestò Cesc.

"E poi sempre a sottolineare che Pepe ha il papà famoso!! E' raccomandato ditelo una volta per tutte!" rise Joan Capdevila.

"Hey hey hey bada a come parli signorino!! Hai davanti il figlio di Reina!" disse Pepe ridendo buttandosi addosso all'amico per sfida.

"Ragazzi finitela!" intervenne Del Bosque "se c'è un raccomandato qui è Ramos!!" esclamò.

Victoria guardò il ragazzo mettendosi a ridere - era strano vedere Del Bosque così di buon umore. Il suo articolo allora doveva essere proprio ben riuscito.

"Non sono raccomandato" si difese Sergio come un bambino accusato dai compagni di scuola "sono solo più...avvantaggiato di voi."

"Se smettiamo di parlare di me e di Sergio mi fate un favore!!" soggiunse Victoria scuotendo il capo.

I ragazzi si misero a ridere mentre camminavano tutti assieme verso il campo di allenamento.

Il sole di inizio Ottobre illuminava gli spalti facendoli quasi risplendere. Era l'ultimo saluto a quella squadra prima della fine del reportage. Non c'erano blocchetti, né appunti, né osservazione. C'erano solo un gruppo di amici e un amore da festeggiare.

"Bene ragazzi, avete via libera sul campo ricordatevi solo una cosa..." disse Del Bosque sorridente indietreggiando verso il tunnel che portava alle palestre.

Si fermò poco distante dalla soglia. Nessuno capì cosa stesse per fare fino a quando l'impianto di irrigazione non esplose sulla squadra e su Victoria bagnandoli tutti.

"...mai fidarsi del Mister che vi lascia fare di testa vostra!!" esclamò ridendo, abbassando l'interruttore che azionava l'impianto.

Anche un campo da calcio pieno d'acqua, con loro diventava una festa - questo era sicuramente ciò che aveva imparato.

Iniziarono a giocare tra di loro, come bambini in ricreazione, rincorrendosi, scherzando, rotolandosi in mezzo all'acqua.

Victoria non riusciva a smettere di ridere, completamente fradicia, mentre osservava il povero Cesc vittima di tutta la squadra che lo stava rotolando per terra come un tappeto persiano mentre il ragazzo si lamentava incapace di reagire.

Ad un tratto Sergio si avvicinò velocemente alla ragazza prendendola in braccio.

Victoria sussultò non aspettandosi un gesto del genere e lo guardò negli occhi.

"E tu che fai? Non sei a torturare Cesc?"

"Oh no è già un povero martire..lo faranno santo un giorno!" sorrise guardando verso di lui.

Victoria lo osservò col sorriso prima di stampargli un bacio all'altezza del tatuaggio dietro l'orecchio.

"Attenta a quello che fai...sai come reagisco alle provocazioni..." gli disse guardandola con sguardo allusivo.

Victoria si morse un labbro. "L'articolo è ben riuscito, davvero?"

Sergio annuì.

"E non mi merito un premio?" fece, entusiasta.

"Vediamo cosa posso fare in merito...." pensò il ragazzo prima di avvicinarsi e dargli un bacio "dei suoi" in mezzo a delle vere e proprio fontane d'acqua che in quel momento era come se non ci fossero.

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