Trilogia con Sergio Ramos

By Corneliahale94

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"Scusa Vic, sei l'unica che non è entusiasta di passare un mese intero con quei figoni!! Al posto tuo la Spag... More

Capitolo 1.01
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Capitolo 3.38
Capitolo 3.39
Capitolo 3.40 - ULTIMO

Capitolo 1.15

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By Corneliahale94

Victoria cercava di rimanere sveglia durante un'altra riunione tecnica in vista di una partita di beneficenza alla quale la nazionale avrebbe partecipato durante il fine settimana, quando all'improvviso qualcuno le comparì dietro toccandole i fianchi con le mani.

Avrebbe riconosciuto quelle mani anche in mezzo ad una folla di persone; si voltò di scatto trovandosi occhi negli occhi con Sergio, come immaginava.

"Che fai qui non devi essere in riunione?"

"Anche tu, però sei nella stanza accanto a prendere il caffé..vedo."

"Non riesco a rimanere sveglia." sbuffò "devo berlo a intervalli regolari."

"Sì sì come no..tutte scuse. Dillo che volevi vedermi in realtà."

Victoria corrugò la fronte. "Se volevo vederti bastava che entrassi durante la riunione.."

Sergio ci pensò valutando come effettivamente la sua provocazione non stesse in piedi, così decise di sorvolare e scosse il capo.

"Ad ogni modo" tagliò corto "che ne dici se...un giorno di questi..visiti l'Andalucìa?"

Victoria ci pensò. "Da sola mi annoio" sbuffò, ironica.

Sergio la guardò domandandosi se davvero non avesse capito la domanda. "Con...me."

"Mi vuoi portare a vedere Camas?"

"No. Al mare."

"Mare??"

"Non ho fatto nemmeno una giornata di mare quest'estate. Giuro! E poi...nemmeno tu visto quanto sei bianca.."

Victoria si guardò le braccia, forse un giorno al mare poteva anche farlo, tanto per staccare un po' la spina prima di riprendere a lavorare per le ultime settimane di reportage.

L'idea di andarci con lui la entusiasmava e allo stesso tempo la intimoriva: era la prima volta che si lasciava trasportare in quel modo. Tendeva ad essere molto prudente, fin troppo. Tuttavia non poteva resistere a quegli occhi da cane bastonato che la guardavano per convincerla ad andare con lui, perciò decise di accettare.

"Come ci andiamo?"

"Macchina?"

"Macchina? Vuoi scherzare spero!"

"Sono due ore e quaranta di macchina. E se ci andiamo con la mia....ancora di meno."

"Hai intenzione di farmi schiantare da qualche parte con il tuo razzo aerospaziale vero?"

Sergio si mise a ridere poi compì un gesto che spiazzò completamente Victoria. La prese per un fianco traendola a sé dandole un bacio.

La ragazza lo assecondò tranquillamente anche se quel gesto, così "plateale" in confronto ai baci riservati che si erano scambiati in quei giorni, l'aveva sorpresa davvero.

"Se rompi così tanto ancora prima di partire, ti metto nel bagagliaio durante il viaggio.."

"On the road con Sergio Ramos..fantastico" pensò Victoria rimanendo abbracciata al ragazzo.

Ad un tratto la porta si aprì e i due non ebbero tempo di scattare indietro e staccarsi. Poco male, si trattava solo di Iker.

Il portiere sorrise, per nulla sorpreso di trovarli così stretti. "Del Bosque ti cerca...ed è molto arrabbiato."

"Perché?" domandò Sergio togliendo il braccio dalla schiena della ragazza.

"Non ci sei alla riunione può bastare come motivo?"

Victoria sorrise tra sé e sé. Sempre il solito casinista.

"Andate dentro entrambi prima che il mister vi mangi."

Sergio si voltò verso di lei e le sorrise un'ultima volta prima di raggiungere l'amico ed entrare in sala riunione.

Victoria guardò la porta socchiudersi di nuovo con un sorriso stampato in faccia. Aveva la netta sensazione che Sergio con lei facesse sul serio e..non era mai stata così felice di partire per una mini-vacanza.

"Cadiz accidenti..." Ines non riusciva a smettere di ripeterlo mentre Victoria preparava un piccolo trolley per la partenza. Era così felice per la cugina e per come stava vivendo questo rapporto speciale, era la prima volta che la vedeva davvero sorridente.

"Ines, la smetti? Passami quella borsa.."

"Accidenti quante cose porti per due giorni?"

"I trucchi non sono mai abbastanza ricordatelo sempre!!" commentò mettendo una pila di cosmetici in un angolo della valigia che iniziava ad esplodere.

"E quanti vestiti porti?!" domandò perplessa.

"Non si sa mai cosa può succedere!"

"Scommetti che non ne metti neanche uno?"

Victoria la guardò, con aria infastidita. "Non è vero!...se non mi piace uno posso mettere l'altro è per avere scelta..."

"Sì, io direi che al massimo quei vestiti non sei tu che li metti ma lui che te li toglie..." la provocò come al solito.

Victoria arrossì al solo pensiero, provando a far finta di non ascoltarla.

"E dai non dirmi che non ci hai pensato.."

"Pensato a cosa?! Non so di cosa parli!" esclamò alzando le mani in segno di resa andando nel bagno a prendere le ultime cose.

"Sì sì fai sempre la finta innocente...sai potrebbe succedere che..nel caldo clima dell'Andalucia qualcosa vada...per il verso giusto."

Victoria si tappò le orecchie. "Finiscila! E' un dettaglio che per ora non voglio considerare.."

Ines si alzò dal letto guardando l'ora. "Non preoccuparti non ci sarò io a interrompervi questa volta perciò...puoi andare fino infondo.."

"Ines smet-ti-la." disse lei categorica.

Il campanello di casa che avvertiva dell'arrivo di Sergio, interruppe la conversazione.

Victoria chiuse la valigia e la trascinò fino alla porta. Chiuse la porta di casa e scese con la cugina fino al parcheggio dove il ragazzo, seduto sul cofano con i Ray-ban calati sul naso, la attendeva a braccia conserte.

Ines lo guardò da lontano. "Ho sognato questa scena mille notti...." scherzò.

Victoria sospirò "Smettila di fantasticare!!"

"Ok ok, lascio le fantasie a te..." disse allusiva poi l'abbracciò. "Fai buon viaggio mi raccomando divertiti.."

"E' un giorno, non vado mica in vacanza per mesi!"

"Però divertiti" disse maliziosa.

Poi salutò da lontano Sergio con la mano e salì in macchina.

Victoria raggiunse il ragazzo sorridendogli.

"Accidenti" disse lui prendendole il trolley "hai intenzione di rimanere lì più di un giorno? Guarda che io ho la partita domenica.."

"Impara Ramos, una donna in vacanza che sia un giorno o un mese, ha sempre bisogno di una valigia!!"

Il ragazzo si arrese chiudendo il portabagagli e aprendole la portiera per farla salire.

Victoria sentì giusto in quel momento il cuore batterle più forte, si sedette, allacciò la cintura e si guardò intorno. Si ricordava di quella macchina vagamente, da quella sera in cui era ubriaca.

Sergio salì al posto di guida e sorrise.

"Che guardi?"

Victoria sospirò. "E' la prima volta che salgo nella tua macchina da sobria."

Il ragazzo scosse il capo ridendo poi, prima di allacciarsi la cintura, le prese il viso con una mano portandoselo vicino e la baciò.

Il cuore di Victoria accelerò i battiti, un brivido le scivolò lungo la schiena fino ai piedi. Era uno di "quei" baci, che le facevano girare la testa.

"Ciao.." sorrise lui dolce dopo quel gesto.

Victoria appoggiò la fronte alla sua e ricambiò quel sorriso. "Ciao..."

Partirono poco dopo, lasciando Madrid in poco tempo e immettendosi in autostrada.

Dopo quasi un'ora e mezza di viaggio, Victoria aveva ispezionato ogni angolo dell'Audi di Sergio mentre lui guidava ascoltando l'autoradio e i suoi amati cd che teneva stipati nel cruscotto per ogni evenienza.

A gambe incrociate sul comodo sedile dell'auto, la ragazza apriva e chiudeva le scatole dei cd leggendo i titoli e commentandoli. Sergio rideva divertito sorpreso da quante cose sapesse Victoria sulla musica.

"Phil Collins??" disse ad un certo punto "è così che le conquisti in macchina?" domandò guardandolo.

Sergio alzò le spalle. "Non mi serve un cd...modestamente."

"Hai ragione, che bisogno c'è di Phil Collins quando hai una macchina così e sei un calciatore ricco e famoso.."

"Non tutte badano a queste cose...."

"No hai ragione. Io credo di essere l'unica forse tra quelle che conosci."

Sergio le sorrise frenando dolcemente la macchina in coda.

"C'è un bagno per caso nei dintorni?" domandò guardandosi intorno Victoria, ravviandosi i lunghi capelli dorati.

"Nella macchina? No, ancora il bagno da viaggio non l'hanno inventato.."

"No Simpatia, un'area di servizio o come si chiamano.."

"Sei la prima ragazza che andrebbe in un bagno per camionisti sai?"

Victoria corrugò la fronte. "Per chi mi hai preso? Per la principessa di Inghilterra? Ho uno spirito d'adattamento degno dei marines.."

Sergio deviò ridendo verso la più vicina area di servizio e Victoria scese stiracchiandosi dopo il lungo viaggio.

"Quanto manca?" gli domandò non appena il ragazzo fece il giro dell'auto raggiungendola.

"Un'ora circa..se non troviamo traffico."

Victoria si appoggiò alla macchina tendendo per un momento i muscoli per distenderli. Mentre lo faceva, Sergio appoggiò le mani sui suoi fianchi appoggiandosi con il corpo alla ragazza.

La ragazza, di rimando, gli circondò il collo con le braccia e si alzò in punta di piedi per dargli un bacio.

"Sai che comincio ad abituarmi a questo tipo di attenzioni?" gli disse ad un certo punto.

Sergio sorrise giocando con i lembi della sua t-shirt. "Abituatici mia cara..."

Victoria gli diede un altro bacio prima di sciogliere l'abbraccio e cercare un bagno."Ti aspetto qui, sicura?" le domandò lui rimanendo appoggiato all'Audi.

Victoria annuì, e raggiunse il locale vicino alla stazione di benzina dove c'era l'indicazione del bagno. Fece qualche passo, ma appena entrata nel negozio una vera e propria squadra di camionisti dalle facce inquietanti la squadrarono allargando sorrisetti altrettanto angoscianti.

Victoria si pentì di non aver chiesto a Sergio di andare con lei, un metro e ottanta di muscoli avrebbe potuto farle comodo in quel passaggio nel negozio.

Decise di prendere coraggio e di arrivare al bagno rapidamente. Aprì una porta quasi rotta e si ritrovò in uno dei bagni più fatiscenti che avesse mai visto in vita sua. Il suo spirito di adattamento scomparve all'improvviso, decise di indietreggiare e sperare in una stazione di servizio migliore..tuttavia indietreggiando si scontrò con qualcosa o meglio, con qualcuno le impedì il passaggio.

"Hey bellezza" fece, uno di quegli uomini visti all'entrata. "Vuoi fare un giro con me?"

Victoria deglutì iniziando a spaventarsi.

"Non penso che sia il caso.." balbettò provando a spostarsi. L'uomo le bloccò la strada con il braccio.

"Come mai una bellezza come te se ne va in giro tutta sola?"

Prima che l'uomo potesse sfiorarla sul viso, qualcuno comparve dietro di lui. Il suo eroe, per fortuna. Quasi avesse sentito la richiesta di aiuto negli occhi di Victoria.

"Non è da sola." sentenziò Sergio.

L'uomo si voltò. "Accidenti...tu non sei quello della nazionale?"

Sergio guardò Victoria che si spostò rapidamente al suo fianco.

"Sì. E tu lascia stare la mia ragazza."

Victoria pensava di non aver sentito bene ma era proprio quello che aveva detto: la sua ragazza. Il cuore riprese a battere forte quasi come quando lo baciava. Lo guardò perplessa, ma non disse nulla. "Non ti scaldare bello" disse l'uomo guardando un'ultima volta Victoria e uscendo.

"Tutto bene?" gli domandò dopo essere saliti in macchina.

"Sì sì" disse lei riallacciandosi la cintura. "Scusa.."

"Di cosa?"

"Non avevo idea che fosse una stazione di depravati.."

"Non hai fatto niente, ti ho vista da fuori..e ho visto quell'uomo che ti seguiva nel bagno..."

Victoria sorrise, Sergio era un ragazzo d'oro. I suoi compagni di squadra avevano ragione: poteva non sembrarlo all'inizio ma era davvero perfetto in ogni sua singola sfaccettatura.

La macchina ripartì e dopo un'altra ora e mezza di viaggio finalmente arrivò a Cadiz.

Victoria scese guardando la casa che aveva di fronte: era una piccola villetta nel verde, ancora chiusa, con i muri bianchi e le imposte rosse. In mezzo agli alberi si poteva scorgere il mare che si sentiva in lontananza. Era davvero incantevole.

"Sembra la casa dei sette nani.." sorrise mentre il ragazzo la faceva passare, una volta aperta la porta. All'interno era arredata con uno stile semplice ma c'era tutto l'occorrente. Scale di ferro a chiocciola portavano al piano di sopra dove c'era un bagno e due camere da letto.

"Ti piace? E' di mio fratello.."

"E' davvero confortevole.." disse aprendo la porta della camera da letto principale, al primo piano.

Si bloccò sulla soglia guardando il letto a due piazze sistemato con coperte bianche e lenzuola azzurre. Si ricordò per un attimo delle parole di Ines e scosse il capo cercando di togliersi quel pensiero dalla testa.

Richiuse la porta sorridendo.

"Se vuoi possiamo andare al mare oggi pomeriggio..così vedi la spiaggia qui dietro è silenziosa e...pochi sanno che esiste."

Victoria lo guardò negli occhi poi, prima che potesse muoversi, lo prese per la maglietta e lo tirò a sé baciandolo.

"Prima devo fare una cosa..." sussurrò all'orecchio, baciandolo successivamente all'altezza del collo.

"Cosa?" domandò lui ricambiando quel bacio a sua volta.

"Devo trovare il bagno!!" sorrise Victoria staccandosi e correndo verso il bagno.

Sergio sospirò guardandola entrare nella stanza e mettendosi a ridere.

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