The Psyche Girl- un nuovo ero...

By chiaralotti_autrice

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"Tutto sembrava essere tornato alla normalità. Degli Avengers non si seppe più nulla. Dopo l'ultima battaglia... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
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Capitolo 19
Capitolo 20
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Capitolo 22
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RINGRAZIAMENTI
2° LIBRO
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Capitolo 42

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By chiaralotti_autrice

<<l'ho trovata, c'è voluto un po' di tempo ma grazie a diversi contatti sono riuscita a trovarla. Si trova nella foresta amazzonica del Madagascar, completamente sola>>Pepper, una volta andate nella mia camera da letto, iniziò a darmi le informazioni che le avevo chiesto. Aveva una busta bianca in mano e da essa estrasse una foto che rappresentava le folte foreste del Madagascar, piene di animali e di piante di tutti i tipi.
<<Mi hanno detto che accoglie chi è veramente puro di cuore e che lo aiuta. Si chiama Strega Madre e ha più di duecento anni se non ho capito male>>
<<Il Madagascar è grande, come posso trovarla se non ha specificato la sua posizione?>>chiesi  prendendo in mano la fotografia.
<<Sarà lei a trovarti. Riesce a percepire tutte le auree che si trovano sull'isola. La tua scommetto sarà molto più forte di tutte le altre>>
<<Chi ti ha dato tutte queste informazioni?>>
Si guardò intorno un po' a disagio, come se stesse cercando le risposte chissà dove nella mia stanza.
<<Ok, te lo dico. Ho preso appuntamento con una persona che viveva qui a New York. Un certo dottore che, dopo quello che gli è successo, è riuscito a darmi queste informazioni>>
<<Un... Un dottore?>>
<<Sì, Doctor Strange si chiama. Mi raccomando, non farne parola con nessuno>>
Annuii:<<ti ringrazio tanto Pepper per tutto questo>> dissi abbracciandola.
<<Spero di averti aiutato almeno un po'>>

_____

Il vestito che Stark mi avevo comprato tantissimo tempo fa era molto leggero e ora che ero fuori nel balcone, stavo letteralmente morendo di freddo. Però avevo bisogno di un po' di pace, per capire se quella che avevo fatto era la scelta giusta. Fissavo la stella più luminosa che sembrava lampeggiasse come a volermi dire qualcosa. Avevo visto il video che i telegiornali avevano fatto ieri. Ero sospesa in aria e dopo qualche minuto il mio corpo vibrò come preso da un grande spasmo e si vedeva dell'energia, quasi trasparente a dire il vero, che se ne andava via dal mio corpo. Avevo perso tutti i poteri. Acqua, fuoco, terra e aria. Non facevano più parte di me, ma se devo essere sincera non mi mancavano. Il potere rimasto era la quinta essenza. La Psiche. La ragazza Psyche, bello come soprannome.
Sorrisi all'idea e dopo aver rivolto l'ultimo sguardo a quella stella pensai che avevo fatto bene, che non potevo andare avanti senza sapere nulla su questo potere e che avevo bisogno della Strega Madre per conoscerlo e controllarlo.
Andai dentro e raggiunsi Steve che, nella sua elegante camicia blu, stava appoggiato al balcone del "bar".
<<Ehi>>disse sorridendo appena:<<avete fatto una lunga chiacchierata te e Pepper>>
Appoggiai il gomito sul balcone freddo:<<alla fine ho deciso che è la cosa giusta da fare>>mormorai un po' amareggiata.
Abbassò leggermente lo sguardo:<<sono contento per te anche se mi... anche se mi>> lo guardai confusa, cosa stava cercando di dire?
<<anche se mi mancherai tanto>>disse tutto d'un fiato.
<<Ci terremo in contatto>>affermai decisa, non volevo stare così tanto tempo senza Steve:<<il Madagascar non è poi così lontano>> Bugia.
<<Come? I cellulari non prenderanno nella foresta>>
<<Beh, posso usare i pappagalli>>
Sorrise divertito e allungò il braccio per prendere un bicchiere di birra.

<<Credo anche io, proprio così>>disse ironico.

<<Un modo lo troverò, stanne certo>>dissi prendendo l'altro bicchiere e bevendone un sorso.
<<Che fai? Ti ubriachi il giorno prima della partenza?>>mormorò guardandomi stupito.
<<Certo, non è una tradizione?>>
Rise:<<non esattamente>>
Natasha ci raggiunse:<<Pepper ci ha già detto tutto. Sarà dura però ce la farai. Sei una ragazza forte e quando tornerai sarai più grande di prima>>
<<Magari riuscirai a stare al nostro passo>>aggiunse Clint.
Gli diedi un pugno sulla spalla:<<potrei offendermi>>
<<Scherzavo. Comunque sia sarai sempre un passo piú avanti a questo vecchio>>disse indicandosi con entrambe le mani.
Scoppiammo a ridere.
<<Vorrei fare un brindisi>>disse Tony con il bicchiere di birra in mano:<<a Kathleen>>
Lo guardai imbarazzato:<<ma non ce n'è bisogno>>
<<A colei che è riuscita a rendere di nuovo viva la squadra e a sciogliere anche qualche ghiaccio rimasto freddo per troppo tempo>> disse lanciando una strana occhiata a Steve che arrossì spaventosamente.
<<A Kathleen>>dissero tutti all'unisono.
<<Grazie, senza di voi ora non sarei quella che sono. Mi avete dato tanto e so per certo che quando tornerò saremo più uniti che mai>> dissi. Gli occhi mi si inumidirono leggermente, mi dispiaceva troppo allontanarmi da loro di nuovo, ma sarei tornata. Sì, Sarei tornata.

____

Erano tutti in fila davanti all'elicottero che mi avrebbe portato via da loro. Thor era riuscito a venire quando seppe che sarei partita.
Le valigie le avevo già messe dentro. Faceva molto freddo, era mattina presto e il sole stava sorgendo proprio ora.
Li abbracciai uno ad uno. La malinconia si faceva sentire in ognuno di loro.
<<Ti voglio bene>>disse Tony stringendomi forte.
<<Ehi, non vorrai mica piangere mi auguro>>dissi.
<<No ma... ma figurati>> tirò su con il naso. Gli sorrisi:<<anche io ti voglio bene Tony>>

<<Fatti sentire qualche volta mi raccomando>>mormorò Clint sollevandomi da terra in un caloroso abbraccio.

<<Sei stata una grande compagna d'avventure Kathleen, torna presto>>disse Natasha accarezzandomi una guancia.
<<È stato un onore lavorare con te>>aggiunse Bruce.

<<Oh Amica mia. Mi mancherai tanto>>disse Thor stringendomi forte.

<<È stato bello conoscerti, mancherai a tutti quanti>> mormorò Wanda.

Arrivai davanti a Pietro che mi guardava malinconico. Senza lasciargli dire niente lo abbracciai forte:<<sono felice che starai qui con loro>>sussurrai. Mi strinse:<<non vedo già l'ora di rivederti>>

<<Steve>>mormorai guardandolo negli occhi. Quanto avrei voluto sorridesse.
<<Mi mancherai>>disse corrucciando la fronte.
<<Tu di più>> un leggero venticello mi scompigliò i capelli. Non si protese nemmeno per darmi un abbraccio. Come potevo biasimarlo, dopo tutto quello che era successo, dopo tutto il tempo passato lontani avevo deciso di andarmene.
Mi morsi il labbro inferiore e mi allontanai.

<<allora ciao>>dissi sorridendo. Non volevo piangere.

Mi stavo avvicinando all'elicottero pronta per partire per questa avventura. Questa volta da sola, senza i miei compagni che speravo vivamente di rivedere presto.

<<Aspetta>>

Mi voltai, Steve stava correndo verso di me. Una volta che mi fu davanti mi prese il volto tra le mani e, lasciandomi senza respiro, fece combaciare perfettamente le nostre labbra in un dolce e intenso bacio. Tutto ciò che ora mi serviva solo lui era in grado di darmelo.
Allontanò leggermente il volto. I nostri nasi si sfiorarono:<<ho perso tante occasioni nella mia vita, ti aspetterò fino alla fine>>
Lo guardai negli occhi incredula:<<si, aspettami>>mormorai senza fiato.
Non credevo a quello che era appena successo così tanto da non riuscire a pensare.
Abbozzò un piccolo sorriso:<<e ricordati che mi devi ancora una passeggiata nel bosco>>

Cara Mamma.
Se ora tu fossi ancora qui ti avrei chiamato, per dirti che finalmente Steve aveva dimostrato i suoi sentimenti... Dopo così tanto tempo... Per dirti che ero triste di andarmene ma allo stesso tempo curiosa di quello che mi sta aspettando. Ti avrei detto che mi manchi, ogni giorno di più anche se so che continui a starmi accanto... A darmi forza sempre, insieme a papà.
Vorrei esistesse un qualche potere che mi permettesse di rivederti e di abbracciarti di nuovo... Intanto mi accontento di poterti parlare la sera... Prima di addormentarmi e di immaginarti accanto a me, ad accarezzarmi i capelli come facevi sempre e a raccontarmi le tue strampalate storie.

Ero cambiata. Il tempo passato con loro mi aveva resa diversa, migliore. Ed ero grata per tutto ciò che avevano fatto per me.

Germania, Berlino.
La stanza era buia. C'era solo una fioca luce che proveniva da chissà dove.
Un uomo con uno strano accento tedesco storpiato dalla voce rauca mormorò:<<esperimento 975 fallito>>
Un altro uomo, dal camice nero si avvicinò al muro vetrato e ci appoggiò sopra la mano tozza:<<credono sempre di poter vincere senza pagare nessun prezzo. Pensano di aver sconfitto Ultron ma in realtà non sanno che aveva compiuto al 100% la missione affidatagli. L'Hydra non morirà mai. Vivrà sempre nelle viscere del loro finto successo pronta a colpirli da dietro come un serpente a sonagli>>

Una ragazza con il camice di forza era rinchiusa dentro la stanza che aveva il muro di vetro. I capelli biondi erano fradici di sudore, gli occhi erano neri come la pece. Tentava di urlare ma il fazzoletto sporco non le permetteva di farlo, dondolava come una pazza.

<<Hail Hydra>>

Ecco a voi l'ultimo capitolo di Psyche Girl.
I ringraziamenti li pubblicherò con un altro capitolo!
Spero che la storia vi sia piaciuta, lasciatemi un commento dicendo cosa ne pensate... Cosa vi ha colpito di più... Quello che volete insomma!
Io sono fiera di ciò che ho concluso anche se il sequel non tarderà ad arrivare... Ah! Ditemi se vi piacerebbe un continuo!!

Vi voglio tanto bene.

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