Harry's Pov
Fui svegliato dai raggi del sole che attraversavano la porta del piccolo balcone posto all'esterno della camera da letto, il caldo era bestiale.
Ero avvolto dalle coperte, sicuramente avevo dimenticato di non essere più nella fredda Londra quando mi ero addormentato la notte scorsa. Probabilmente perché ero troppo preso dai miei pensieri su Emma, non riuscivo davvero a capire, nonostante fosse un punto fisso per me.
Primo, dovevo odiarla giusto? Stava rovinando la mia vita, ma questa non era una sua colpa, stavo rovinando anch'io la sua. Secondo, lei era fottutamente attraente, come la mia ragazza ideale. Odiavo la sua personalità, ma pian piano stavo imparando ad accettarla.
Mi piaceva, ma avrei dato voce a questo pensiero solo nella mia testa; nessuno lo avrebbe saputo perché non sarebbe mai successo niente tra noi due. Il problema più grande era che io non le piacevo, forse solo un po'. Lei mi odiava, o meglio, io lo pensavo.
Sarei stato molto più felice nell'avere qualcosa in più con Emma. Le relazioni non facevano per me, ma magari saremmo potuti essere amici con benefici o una cosa del genere. In questo modo mi sarei divertito mentre ero sposato con lei, senza avere qualche scappatella clandestina da nascondere alla mia famiglia.
Avevo detto addio ai fiumi di ragazze da quando avevo conosciuto Emma, ero così impegnato e stressato. Non avrei potuto portare una ragazza a casa nemmeno volendolo o mia mamma avrebbe capito che io ed Emma stavamo fingendo.
Ma avrei potuto portare qualche ragazza adesso anche se risulterebbe abbastanza strano e imbarazzante fare alcune cose nell'appartamento che condividevo con mia 'moglie'.
Avevo comunque l'esigenza di fare qualcosa con Emma o con qualche altra ragazza. Forse sarebbe stato meglio con qualcun altro, almeno avrei tolto per un po dalla mia testa i pensieri su di lei.
Non è che stavo iniziando ad innamorarmi, vero?...
I miei pensieri vennero interrotti da Emma che si era svegliata, mentre si muoveva tra le mie braccia.
Oh, avevo dimenticato di menzionare che avevamo dormito in una sorta di posizione a cucchiaio e la cosa non aiutava per niente.
Emma's Pov
"Harry." Mormorai con una voce assonnata.
"Si?"
"Potresti lasciarmi?" Risi silenziosamente.
Lui tolse velocemente le sue braccia e, strisciando verso la sua parte del letto, pose distanza fra di noi.
Mi misi seduta e strizzai gli occhi per focalizzare le mura che mi circondavano. La stanza era bellissima, non l'avevo apprezzata a pieno la sera precedente a causa della stanchezza.
"Che ore sono?" Chiesi dopo un minuto di silenzio.
"Le 11." Rispose velocemente.
"Bene, allora faccio una doccia e andiamo da qualche parte. Dove vorresti andare?" Chiesi scendendo dal letto. Indossavo ancora la maglia che Harry mi aveva dato, era lunga fino a metà coscia e larga un bel po.
"Niente di impegnativo, ricorda che abbiamo un viaggio e il fuso orario sulle spalle." Rispose.
"Giusto, allora andremo in piscina."
"Agli ordini signora Styles."
Lo ignorai e camminai verso il bagno.
"Perché non posso avere il piacere di guardarti mentre fai la doccia?" Urlò dal letto.
"Perché no." Urlai in risposta.
"Ma tu sei mia moglie, per favoree."
Risi scuotendo la testa. In realtà avrei voluto fare la doccia con lui, ma non perché mi piacesse, ma perché era davvero sexy.
Dopo essere stata sotto il getto dell'acqua per circa cinque minuti, sentii un bussare impaziente alla porta.
"Cosa c'è?" Urlai per sovrastare il rumore dell'acqua corrente.
"Ho davvero bisogno di fare la pipì." Urlò.
"Beh, dovrai aspettare perché non sono ancora pronta." Risposi.
"Non posso, davvero, se non faccio in fretta rischio di farla addosso."
Mi coprii con un asciugamano e aprii la porta. Harry restò li in piedi a guardarmi per un po troppo tempo.
"Pensavo tu avessi davvero bisogno di fare pipì."
"Si, devo. Mi sono solo distratto un po." Rispose velocemente per poi entrare in bagno e chiudere la porta alle sue spalle.
Harry's Pov
Perché era sempre così fottutamente perfetta?!
Vestita in modo normale, con un abito, nel suo vestito da sposa, in intimo e persino dopo aver fatto la doccia.
La conoscevo soltanto da un mese e già iniziavo a chiedermi cosa avrei fatto in quei due anni. Non potevo vederla in quel modo senza poter fare nulla, stava diventando piuttosto impossibile.
Buttai un po d'acqua fredda sul mio viso giusto per calmarmi un po, prima di uscire dal bagno.
Quando tornai nella stanza, trovai Emma intenta a guardarsi nello specchio, idossava una gonna corta.
"Stai bene." Le dissi, sicuramente si stava facendo mille complessi.
"Si, ma quando sarò solo in costume?" Mi chiese.
"Cosa intendi?" Chiesi in risposta.
"Beh lo sai... i segni... saranno visibili." Disse iniziando a rattristarsi.
"Oh Em, andrà bene vedrai. Nessuno li noterà e se lo faranno non importa. Nessuno ti conosce, solo io. E sai già che lo accetto e ti capisco." Risposi cercando di rassicurarla.
"Tutti penseranno che sono un mostro." Disse iniziando a singhiozzare. "Sono un mostro." Continuò iniziando a piangere più forte.
"Shh Em, non sei un mostro. Ne hai passate tante e questo non ti rende meno bella o meno perfetta. Non cambia quello che sei." Le dissi prendendola tra le mie braccia.
"Le persone non lo noteranno nemmeno, sarai tutto il tempo in acqua o a prendere il sole. Non sono nemmeno così visibili." Continuai disegnando dei cerchi immaginari sulla sua schiena.
Emma restò in silenzio per alcuni secondi.
"Quindi non ti scoccia farti vedere con me?"
"Certo che no, non essere stupida." Le dissi sorridendo.
"Scusa per tutto." Disse cercando di calmarsi.
"Dammi un po di tempo per sistemarmi i capelli e poi possiamo andare." Disse, sparendo dietro la porta del bagno.
Guardarla in quel modo mi feriva, non riuscivo a descriverlo. Tutto quello che volevo era farla stare bene, portarle via il dolore.
Ma non potevo. Non sapevo cosa fare e mi sentivo inutile. Ero abbastanza sicuro che le mie parole non l'avevano aiutata più di tanto.
Decisi di non farglielo presente e di fare in modo che lei passasse una serena vacanza.
Dopo dieci minuti Emma tornò in camera.
"Sei pronta?" Chiesi.
"Si."
Entrammo nell'ascensore e, dopo qualche piano, le porte si aprirono ed entrò una coppia di vecchietti.
"Ricordi quando eravamo come loro, giovani e felici?" La donna disse al marito.
"Siete incredibilmente carini, un giorno sarete come noi." Continuò rivolgendosi a noi.
"Oh, ummm... noi..." iniziai, cercando di spiegare alla donna che non stavamo davvero insieme, ma Emma mi interruppe.
"Grazie, lei è davvero dolce. Spero davvero di restare insieme a lui e di invecchiare con lui." Disse.
Perché aveva detto una cosa del genere? Di solito si arrabbiava con me quando le persone dicevano cose come queste.
"Cos era quello?" Chiesi con un sorriso, quando uscimmo dell'ascensore.
"Era così carina. Non volevo imbarazzarla dicendole la verità, è complicato da spiegare." Mi disse.
Annuii soltanto, non avendo nulla da dire.
Davvero io e lei sembravamo una coppia? Le persone continuavano a dire cose del genere anche quando non agivamo come una coppia.
Era davvero strano. Forse saremmo stati davvero una bella coppia.
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Ciao ragazzeeee. Sono imperdonabile lo so... mi dispiace molto per quest'ultimo periodo, ma ho troppo da studiare e sto andando a ripetizioni di scienze e matematica quindi mi è un po impossibile aggiornare presto.
Aaanyway non vi abbandonerò mai e appena avrò tempo aggiornerò, promesso :*
Ma vogliamo parlare delle 5,64 k visualizzazioni? No cioè io vi amo troppoo!! *-*
Vi lascio perché devo finire inglese che domani mi interroga :'c.
Buonanotte stelline,
-Baci C!♥♥