Capitolo Ventuno

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<<Le ho dette per amore

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<<Le ho dette per amore... Per non far succedere questo>>, <<Credevi davvero che mai sarebbe uscita questa storia? >> dico esausta <<Dico che lo avrei detto quando ne ero sicuro! >>, <<Sicuro? Che cazzo dici James? Quante altre prove devo ancora darti per farti capire che sono innamorata di te? Mi maledico per aver dato modo al mio cuore di farlo... Io davvero non ce la faccio! >> dico mettendo le scarpe. Non è normale avere un vestito per casa e un paio di tacchi da ufficio ma questa sono io. Quando sono delusa, non mi ferma nemmeno il pigiama <<Tu non vai da nessuna parte! >> ammenda <<Io vado e tu me lo lasci fare ok? Permettimi di rimanere sola e riflettere >> dico, mettendo anche la giacca e camminare verso l'uscita di casa. Non mi ferma, almeno in questo mi sta rispettando. Entro in macchina e cerco di non piangere, visto che sono alla guida e in poco tempo, arrivo a casa. Entro e mi tolgo le scarpe, gettandomi poi sul letto a pancia in giù e continuare a versare lacrime. Perché ci sta succedendo questo? Squilla il telefono : é lui <<Che c'è ancora? >> dico con occhi chiusi... Dio, anche la sua voce mi fa male ora come ora <<Sei arrivata? >> chiede. É solo preoccupato <<Sono arrivata, puoi chiudere >> dico ma mi fermano le sue parole <<Non sono perfetto, svariate volte ho voluto dirtelo ma la paura di perderti si è insinuata in me e mi ha portato a mentire... Perdonami! >> dice e chiude la chiamata. Nella mia mente si avvolge tutto... I suoi comportamenti, la continua paura di perdermi erano dovuti a questo o ci sono ancora cose che non sono a conoscenza?
Passano ore e sono ancora qui a pensare... Che faccio? Possibile che non riesco a capire che strada prendere? Mi addormento e mi alzo dopo un paio d'ore all'incirca.
È notte fonda e sappiamo che la notte ci aiuta a pensare e io l'ho appena fatto. Credo che prenderò una pausa, devo ammortizzare tutte le bugie che mi ha raccontato. Gli mando un messaggio, anche se è l'una di notte e molto probabilmente non mi risponderà, io sento di farlo ora. Non voglio vedere la sua faccia per un pó, sperando che non diventi un per sempre

Non riuscivo a starmene tranquillo a casa, sopratutto quando mi ha chiamato Phil e mi ha riferito dei fiori che quel maledetto Scott ha portato a Sarah

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Non riuscivo a starmene tranquillo a casa, sopratutto quando mi ha chiamato Phil e mi ha riferito dei fiori che quel maledetto Scott ha portato a Sarah. Nervosamente mi sono vestito e dopo aver visto il suo tag in una discoteca, l'ho raggiunto.

 Nervosamente mi sono vestito e dopo aver visto il suo tag in una discoteca, l'ho raggiunto

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Una bella lezione non fa mai male... Cammino fra il chiasso della musica che stranamente mi provoca un fastidio assurdo e mi siedo su uno sgabello. Mi ordino un drink e provo a cercare Scott fra la tanta gente che si sta scatenando. Bevo il drink molto lentamente e nella mente vedo l'immagine di lui che porta i fiori alla mia donna... Nonostante lo avessi avvisato, lui ha continuato il suo spettacolo e addirittura ora fa la parte del corteggiatore. Mi arrabbio quando nonostante l'impresa nel cercarlo, sembra evaso da qui. Mi immischio fra la gente e comincio a ballare, man mano cammino e provo a cercarlo meglio. É talmente buio che non si vedono nemmeno i volti per non parlare del flash che si accende e si spegne, infastidento la mia vista. Poi il miracolo... Noto da lontano, Scott con una donna che si dirige nell'area privè e lo seguo. Cammino dietro come fossi un fantasma e non appena si ferma lo afferro da dietro ed è costretto a fermarsi
<<Cazzo... Sei dappertutto! > dice ridendo e mollo la presa.

 Sei dappertutto! > dice ridendo e mollo la presa

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La ragazza é impaurita. Forse fa bene ad esserlo, perché non sono io in questo momento <<Tranquilla! >> la rassicura Scott <<Sei un bastardo! Che volevi fare portando i fiori a Sarah? >> urlo, strringendo i pugni <<È un gesto semplice... Per una come Sarah sembra una cosa carina! >>, <<Ascoltami bene, tu Sarah non la tocchi ok? Stalle lontano o te la farò pagare! >> dico, prendendo dal collo <<Silvy, credo che dovrai succhiare il cazzo a questo qui! È così esausto! >> dice ridendo, provocandomi e comincio a prenderlo a pugni... Tanti pugni senza controllo. Vengono i buttafuori a dividerci, ma prima anch'io ho preso un bel pugno nello stomaco che mi ha fatto salire il drink appena bevuto <<Siete impazziti per caso? >> urla il buttafuori gigante, ma non mette per nulla paura. Scott continua a ridere mentre tampona il naso e la ragazza che se la fa con lui credo, é stata presa come testimone del grande evento <<Chi ha cominciato? Tu guarda, sembra parlare con bambini! >> ammenda il gigante buono <<Io! Scusa forse ho bevuto un pó troppo! >> dice Scott. Si è preso la colpa e non è un bel gesto, fatto da lui <<Che ti prende Scott? >> dice il gigante dandogli una pacca <<Farò finta di nulla, solo per stavolta e tu dimmo Silvy, é realmente andata così? >> le chiede e lei annuisce. Ma grazie, che bella squadra <<Io vado... Ci vediamo presto! >> dico guardando negli occhi il mio peggior nemico. Mi metto alla guida, ma non vado a casa... Non è il luogo giusto per uno che vorrebbe spaccare l'intera esistenza. Mi siedo al parco, vicino casa e ascolto i suoni della natura. Prendo il telefono e trovo un messaggio di Sarah che mi ha mandato qualche ora fa. Ha chiesto di fare una pausa, ma non sa quanto io possa odiarle.

Da James. ore 01.45: Non amo le pause, sono prese in giro

Da Sara. 01.48 : Quelle che tu mi hai riservato

Da James. 01.49 : Sei ancora sveglia?

Da Sarah. 01.51 : Come pensi che possa dormire? Sei un coglione James... Hai rovinato tutto! Complimenti.

Continuo a scriverle ma non mi risponde più.
Ha ragione, sono un coglione... Ho sbagliato tutto

-Spazio Autrice -

Ed eccoci qua... Un altro capitolo bello lungo vi ho preparato.

Cosa pensate?

Che succederà ora?

Lo scoprirete nel prossimo capitolo 🤐🤭💚

Grazie a tutti

Il Figlio Del Mio Capo {1 e 2} Volumi ᵒᶻᵍᶜᵃⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora