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<<Sophie! Sophie che ti succede? >> urla Nicole.
Il resto della classe inizia a raggrupparsi e forma un cerchio per vedere cosa stia accadendo, anche il professore di chimica lascia la cattedra e viene a dare un'occhiata.
<<Respira, respira>> continua Nicole <<con calma, si brava così>> dice dolcemente quando Sophie smette di tossire, ma dopo qualche secondo ricomincia e è presa dal panico.

<<Professore! Faccia qualcosa!>> urla Nicole.

Deve essere stata qualche sostanza a cui è allergica che le ha provocato quella reazione. Stanno studiando gli stati di aggregazione della materia ed i passaggi di stato, gli ingredienti sono gli stessi che hanno usato nella scorsa lezione: acqua, alcool etilico, sodio e sabbia.

E' impossibile che Sophie possa essere allergica a una di queste sostanze, probabilmente si è confusa e nell'intruglio ha versato anche qualcos'altro.

<<Portiamola in infermeria, voi rimanete buoni>> si rivolge alla classe il professore.

Sophie si appoggia alla sua amica finché non arriva in infermeria, la dottoressa la visita facendo stare tutti sulle spine. Con l'abbassalingua controlla la gola, le fa fare un lungo respiro per avere il tempo sufficiente di vedere se è infiammata prima che ricominci a tossire.

Usa anche altri attrezzi di cui Nicole non conosce il nome, da piccola voleva fare il medico, ora se ci fosse stata lei al posto della dottoressa della scuola le avrebbe fatto fare un aerosol, ma probabilmente sarebbe stato inutile.

Quando finisce si tolglie gli occhiali e dice:<<Non è niente di grave, ma deve andare in ospedale per fare ulteriori controlli, ho già chiamato l'ambulanza sarà qui fra qualche minuto>>

<<Sophie io ti accompagno>> dice Nicole stringendole la mano, il professore le mette una mano sulla spalla e scuote la testa. Cosa vuole dire? Che non la posso accompagnare? Si chiede Nicole.

<<No tu resta qui, devi finire le lezioni, mi dispiace non poterti riaccompagnare a casa>> Sophie e il prof si sono guardati, è stato lui a farle dire quelle cose, lei avrebbe voluto una compagnia.

Si preoccupa per lei, ma anche la seconda parte della sua frase è un problema, come sarebbe tornata a casa? E' una mezz'oretta a piedi e prendere l'autobus è fuori discussione, non sopporta le tante persone che spingono per entrarvi e l'aria pesante che si respira.

In lontananza si sente il suono della sirena dell'ambulanza che si faceva sempre più forte e quando Sophie è al sicuro, sdraiata con i medici intorno Nicole torna dentro.

Hanno fatto quell'esperimento diverse volte, gli ingredienti sono sempre gli stessi e anche i procedimenti, non riesce a capire cosa possa aver provocato quella reazione a Sophie.

Suona l'ultima campanella, Nicole aveva pensato di chiamare Axel per chiedergli se poteva riaccompagnarla a casa ma è stato un pensiero durato pochi secondi perchè subito dopo ci ha ripensato, si incammina guardando il cielo che si annerisce sempre di più, in questo periodo piove spesso e lei prega che le dia il tempo almeno di avvicinarsi a casa.

Non ha un ombrello con cui ripararsi e sta già iniziando a tuonare, la strada è quasi vuota, le persone si sono già riparate in casa. Si avvicina al collo la giacca e vi infila i capelli per evitare che continuassero a svolazzare e che il vento glieli mandasse davanti gli occhi dandole fastidio.

Un altro tuono le fa accellerare il passo. E' sempre attenta a tutto e molto sveglia, gira un pochino la testa e con la coda dell'occhio vede un ragazzo che la segue, sente dei passi dietro di lei e il ritmo è uguale al suo: se lei aumenta il passo lo fa anche il ragazzo dietro di lei.

Ogni sguardo [In revisione]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora