Capitolo 41 - Nuova Prima Richiesta alla Gilda

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Dopo aver dichiarato di aver accettato la richiesta, Mirov torna soddisfatto da Nora e Sonia. Usciti dalla Gilda, si avviano verso i cancelli attraversando la città gremita di gente. Raggiunte le porte principali, consultano brevemente una mappa della zona con l'aiuto di Sonia e si avviano verso la destinazione della richiesta.

La strada sterrata ora sgombra di nevischio fa sembrare l'atmosfera meno triste. Il sole alto in cielo porta con sé una calura piacevole sulla pelle. Per questo, Nora ha lasciato i vestiti pesanti nella stanza preparata dal Capofamiglia e indossa nuovamente i vestiti scelti assieme all'amica Caralan: degli shorts, una maglietta bianca, una giacchetta viola scuro con un colletto in pelliccia grigio chiaro e una sciarpa giallo ocra.

Dopo qualche ora, trascorsa tra chiacchiericcio di circostanza e canzoncine canticchiate di Mirov, raggiungono una zona con recinti e abitazioni in legno e col tetto spiovente in mattoni dall'aspetto contadino. Nonostante non fossero particolarmente lontane dalla città, Nora osserva la differenza di qualità di costruzione e nota la differenza fra la campagna e la città.

Un uomo sulla sessantina è intento a gettare dei semi nel terreno, mentre un ragazzo accanto a lui avvolto da una luce marroncina smuove il terreno senza toccarlo con alcun strumento.

«Scusi!»

Mirov trotterella verso i due e intavola una conversazione in cui infila qualche domanda sulla loro destinazione. Nel giro di pochi minuti il ragazzino saluta amichevolmente gli individui e torna da loro saltellando.

«Dobbiamo andare di là, già»

Mirov indica una densa zona alberata vicino ad una collina.

Dopo mezz'ora di camminata, dei piccoli promontori fanno la loro comparsa e davanti a loro, in parte nascosto dagli alberi, vedono l'ingresso di una caverna. Il sole è alto dietro la caverna e il gioco di luci e ombre fa sembrare l'interno ancora più buio.

«È questo il luogo?»

Domanda Sonia indicando l'ingresso.

«Sì! Secondo il contadino, questo è il rifugio della bestia, già»

Mirov conferma la propria destinazione e osserva l'ingresso con tranquillità, mentre dentro di Nora cresce la sensazione di panico al ricordo del trauma. I muscoli le si bloccano.

Le mani e le gambe le tremano di fronte all'oscurità della caverna. Una mano sulla spalla le impedisce di regredire ulteriormente nelle sue paure e la fanno sobbalzare.

«Tutto a posto?»

Con un timido e insicuro cenno della testa, Nora risponde affermativamente e prosegue con passi incerti dentro la caverna alla luce dell'abilità di Sonia.

Si è detta di voler compiere il primo passo, ma ora che è dentro la caverna sente le proprie gambe non rispondere ai suoi ordini. Le piccole spinte di Sonia sulla schiena sono l'unico fattore di conforto mentre avanzano nelle buie profondità della caverna.

Con l'interno della caverna illuminato quasi come l'esterno, i tre proseguono sempre più in profondità mentre la pietra chiara delle pareti rimbalza la luce proveniente dal pomello dell'elsa della spada di Sonia.

Improvvisamente, l'eco sofferente di un verso di animale raggiunge le loro orecchie e il sangue dentro di Nora si gela per un momento e si blocca sui suoi passi stringendosi il braccio.

«Nora, dobbiamo andare!»

Sente chiaramente la voce al suo fianco, ma il ricordo di quei giorni è ancora troppo forte in lei e le parole di Sonia non la raggiungono mentre Nora continua a rimanere ferma con braccia e gambe tremanti.

Il Mondo della FarfallaWhere stories live. Discover now