Capitolo 52 - Scontro Ravvicinato

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«Nora, fermati immediatamente!»

Nonostante l'ordine della voce autoritaria di Sonia, Nora avanza a grande velocità verso Folo mentre l'Eroe impugna la spada finemente decorata e si prepara ad intercettare come una montagna il vento che è Nora.

Nel vedere il suo fluido movimento della spada, Nora prova una sensazione di dejà vu che le ricorda di quando quello stesso attacco ferì Dalion sul petto.

«Non una seconda volta! Levati dalle palle tu»

Col rumore di una vecchia porta in legno provenire dalle sue gambe, Nora interrompe bruscamente la sua corsa di fronte al colpo estremamente rapido dell'Eroe che colpisce il pavimento senza scalfire la preziosa lama.

«Oseresti commettere un altro crimine davanti ai miei occhi?»

«Deve pagare per quello che ha fatto. Per quello che mi ha fatto!»

Mentre il pugnale continua a brillare nella mano sinistra, la mano destra si illumina di rosso e una lunga fune infuocata di Energia cerca di colpire come una frusta l'Eroe, fallendo di fronte al lavoro di spada che la dissolve come fosse fatta di carta.

«Nora Diatris, per i tuoi crimini pagherai con la vita secondo le Leggi del Regno»

«Ho detto levati!»

Con un altro scatto cerca di oltrepassare di lato l'Eroe che le si è parato davanti, ma la sua figura svanisce misteriosamente davanti ai suoi occhi come un miraggio e un pugno pesante come una montagna incontra la sua mascella, scaraventandola contro il muro di una casa e crepandone le pareti.

La sensazione di dolore proveniente dalle costole le attraversa l'intero corpo e il sapore del sangue si espande in bocca fino a sentire qualcosa di solido poggiare sulla lingua. Ignara della gravità delle ferite, Nora sputa per terra un dente mischiato a sangue e saliva e la figura possente dell'Eroe torreggia su di lei a spada tratta.

«Il tuo oltraggio aumenta solo la severità della sentenza»

Con una lama intrisa di fumo nero, l'Eroe si prepara a colpirla con un colpo indubbiamente letale e la sua spada, priva di riflesso anche sotto la luce del sole, si fionda a tutta velocità verso il suo petto.

Nora cerca di spostarsi ed evitare la lama, ma i muscoli non riescono a rispondere in tempo e non riesce a muoversi via dalla traiettoria. Tutto quello che vede davanti a lei è un muro di oscurità che cala rapido su di lei, quando una lama scura una lama scura intercetta in una cascata di scintille la spada dell'Eroe deviandola da un punto letale, causando soltanto un taglio lungo il fianco sinistro.

Seguendo la direzione della lama vede Sonia vestita ancora dei suoi eleganti vestiti bianchi da Capitano, ma ai suoi occhi appare come un angelo sceso in terra con i suoi capelli candidi e leggermente rosati ancora legati dietro.

«Nobile Eroe, l'ho ripetuto infinite volte: il vero problema è altrove. Lei non è colpevole»

La voce tagliente e ansimante di Sonia richiama l'attenzione dell'Eroe che con un rapido scatto cerca di colpire Sonia di taglio, attacco che viene abilmente parato.

«Vorresti dire che non avrebbe ucciso il Capitano della Guardia?»

«Credo all'innocenza di questa ragazza e ho ragione di credere alle prove che lo dimostrano»

«Io, Garil, ho invece qualcosa da dire sulla sua colpevolezza»

La voce calma ma aggressiva di Garil emerge come un tuono mentre la sua sagoma brillante di luce blu mare investe a grande velocità l'Eroe che reagisce parando un calcio col dorso della spada.

Il Mondo della FarfallaWhere stories live. Discover now