Capitolo 18 - Un'Arma dal Vecchio Mondo

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«Mi dispiace per ieri notte»

«No, è colpa mia»

Dalion confessa a Nora mentre escono dalla locanda dopo averci passato la notte e finalmente la tempesta ha l'aria di essere un vecchio ricordo.

L'aria pulita e l'atmosfera pacifica della città di Gostan rivelano una esperienza completamente diversa dalla movimentata Adalac. Le ricorda più un paese che una città, nonostante la presenza di vari Laboratori e una simile organizzazione delle case.

Tuttavia non si soffermano a lungo nella città se non per fare provviste per alcuni generi alimentari e Nora ne approfitta per comprare dei vestiti cittadini economici, in modo da possedere un cambio.

«In ogni caso, siamo al verde. Dovremo accampamparci per un po', ma ci basterà cacciare qualche animale, venderne le parti e siamo a posto. Così metto alla prova un'idea»

«Di cosa stai parlando?»

«Riguarda il pugnale. Se funziona come spero, vedrai una cosa strabiliante»

I due si avviano in direzione della Capitale con Dalion alla navigazione con la mappa, mentre Nora si occupa di mantenere la strada sicura e di procurarsi il cibo.

In un'area rada della campagna, Nora vede un animale simile ad un cavallo, non molto diverso da come li conosce lei.

«Okay, ora provo»

Nora bisbiglia in direzione di Dalion, seguito da un segno di silenzio universalmente conosciuto.

Ha progettato il meccanismo di quel pugnale per vari giorni prima di incontrarsi con Dalion al Laboratorio ad Adalac, scrivendo per terra e cancellando per ore e ore, calcolando manualmente formule intricate ancora conservate nella sua memoria e ripetendo i calcoli due o tre volte fino ad avere la assoluta certezza che non ci fossero errori da parte sua.

Come inizia a richiamare l'Energia, sente il culmine della ricerca di quei giorni culminare in quel preciso momento.

Appena sfiorando la lama del pugnale con la mano sinistra illuminata di viola Nora ne conserva l'assenza di corrente, mentre l'altra mano inizia a brillare di un giallo intenso fino a quando le decorazioni a spirale dell'impugnatura del coltello non iniziano a colorarsi di un blu sporco. Dopo diversi minuti, Nora tende il braccio e punta la lama del pugnale in direzione del cavallo e aggiusta la mira, per poi aspettare un altro minuto fino a quando non percepisce la vibrazione di un leggero movimento meccanico inudibile da fuori.

Nissa Hai!

In quel momento, la mano sinistra di Nora si illumina di viola un'ultima volta e, con un forte scoppio come un minuscolo jet che rompe la barriera del suono, la lama del pugnale esplode con velocità in direzione dell'animale che viene colpito sul fianco, abbattendolo in un colpo solo.

Con un'espressione entusiasta, Nora urla di gioia, spaventando alcuni uccelli poggiati sui rami degli alberi vicini.

Ce l'ho fatta! Funziona! Lorentz, ti perdono per tutti quegli esami di merda!

«E ora, l'ultima prova»

Nora avvicina l'impugnatura priva di lama al fodero con le lame di ricambio e ricomincia a caricare l'impugnatura di corrente elettrica, questa volta illuminando il pomello e la guardia di luce elettrica azzurra. Dopo una trentina di secondi, una delle lame riposte inizia a tremare lievemente e all'improvviso viene attirata verso l'alto, sbattendo contro la guardia. Dopo alcuni tentativi di aggiustamento della posizione dell'impugnatura, la lama finalmente viene attirata al centro della guardia e dentro il pugnale. Quando la mano smette di brillare, Nora prova a muovere la lama e a tagliare qualche ramo da un albero e a piantare il pugnale sul tronco, rivelando che sia l'esperimento che il progetto di costruzione sono un successo.

Il Mondo della FarfallaWhere stories live. Discover now