Capitolo 28 - Il Risveglio dei Sensi

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Gli occhi di Nora rimangono fissati sui tratti del volto di Flare e non riesce a distaccare lo sguardo dai suoi occhi rubino.

«Per quanto tempo ho dormito?»

Nonostante la spossatezza, Nora riesce a formare delle parole e a riflettere in modo sereno. Quella assurda sensazione inebriante non è più presente come prima e lentamente si affievolisce e sparisce dal suo corpo.

«Circa sei giorni»

«Eh? Oh, merda!»

Nora si rende conto della presenza di Sonia in divisa da ufficiale, mandata per arrestarla. Vorrebbe scappare, ma il corpo spossato le impedisce di muoversi come vorrebbe e a malapena si alza dal letto di roccia.

«Hey, non dirmi che ha perso la memoria? Se non ricorda le accuse, come lo spiego ai superiori?»

Sonia si gira verso Flare con aria irritata e preoccupata alla possibilità di una amnesia.

«Non ho perso la memoria! Piuttosto»

Una carezza improvvisa sullo stomaco le causa un leggero brivido di sorpresa. Immediatamente si gira verso Flare che la fissa con un rilassato sguardo da volpe.

«Se ricordi tutto, allora la tua risposta è sempre la stessa?»

Nora annuisce, e Flare risponde con un gradevole sorriso prima di gettarsi sulle sue labbra. Con un lieve schiocco, l'Erede separa le sue labbra da quelle di Nora e il suo sorriso si fa più largo.

«Il tuo desiderio ha un sapore più dolce ora. Mira a renderlo delizioso»

Nora rimane confusa di fronte a quell'affermazione, quando ricorda tutto d'un colpo gli avvenimenti dentro la foresta e immediatamente si rende conto di essere completamente nuda distesa su una roccia scavata a forma di letto. Nora unisce i puntini e capisce cosa è successo. Guarda Sonia con ribrezzo, ma il Capitano scuote fermamente la testa mentre indica l'Erede.

L'intero volto di Nora si infiamma dall'imbarazzo e cerca di coprirsi il petto e le parti intime, ma ormai hanno già visto tutto e fa fatica a sollevare le braccia.

«Coraggio, non c'è ragione di imbarazzarsi. È parte del processo»

Flare continua come se non fosse successo niente mentre si fa passare una fiala in vetro azzurro dalle complicate decorazioni dorate contenente un liquido violaceo.

«Immagino desideri rialzarti e darti una lavata. Voglio prima conferirti la prova che hai superato il mio esame»

«Tutto quello... era una prova? Per provare cosa?»

«Per dimostrare la tua sintonia tra mente e spirito di fronte al desiderio che ti anima da dentro»

«Quindi, se avessi desiderato rimanere qui, avrei superato comunque la prova?»

«Se ogni parte di te avesse desiderato rimanere qui avresti superato la prova, ma probabilmente non avresti trovato desideri al di fuori di questa foresta»

Nora deglutisce.

«Ed è successa spessa una cosa del genere?»

«Vediamo... sono passate talmente tante persone che non ricordo...»

«Il fatto che non mi sappia rispondere mi dà una idea»

«Adesso bevi, su. Non ti farà del male»

Con l'aiuto di Flare, Nora inizia ad ingurgitare il contenuto della fiala sorso dopo sorso fino a svuotarla completamente.

Un improvviso calore come quello che ha avvertito dentro quell'ambiente vuoto avvolge il suo corpo, sparendo pochi secondi dopo e lasciandosi dietro un insopportabile bruciore alla gola. Tossisce nel tentativo di alleviarlo, ma inutilmente.

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