Loren✔️

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-Amare significa soffrire, facci i conti. Quando ho trovato Joseph in quelle condizioni è stato difficile mantenere la calma, ero talmente sconvolta che non ho chiamato subito i soccorsi. Continuavo ad avvilirmi contro quel vetro, nel tentativo di infrangerlo.

Ho composto il numero del primo soccorso. I paramedici sono arrivati assieme ai pompieri, che hanno forzato la finestra del balcone. Mi hanno strappata dal corpo di Joseph, su cui mi ero gettata non appena quello schermo trasparente aveva smesso di essere una barriera invalicabile.

Nessuno lo conosce bene quanto me. Joseph Taylor  -con le sue fragilità, il suo tetro mondo interiore, proteso alla fagocitante e delirante affermazione di sé- piangeva con la fronte sul muro perché lo avevano abbandonato. I suoi modi di fare borderline hanno portato i genitori alla rassegnazione, non ha veri amici, piace a tutti, ma nessuno lo ama.

"Se potessi controllarmi lo farei, ma il mondo è una centrifuga che mi sballotta di qua e di là ad una velocità supersonica. A volte sono tutte le mie personalità, altre sono niente. È in questi momenti di vuoto che subentrano le ansie depressive."

Mi aveva spiegato così i suoi blackout, avevamo imparato ad affrontarli insieme. Drew ha rotto la terza parete.-

-In questo modo sembra che Joseph sia se stesso solo quando sta male.-

-Nessuno sa chi è Joseph, solo io ci vado vicino.

Gli ho fatto visita in ospedale, fuori la sua camera c'era Lukas. Passeggiava avanti e indietro, si torturava le mani con i denti.

"Cosa ci fai qui?" gli ho domandato.

"Oh, Loren! Vorrei vederlo, so che da oggi è in grado di ricevere visite. Ho dormito per tre notti in questo corridoio e ora che ho il permesso di potermi avvicinare sto per andare via."

Neppure quando gli aveva preparato le valigie era riuscito a cacciarlo dalla sua mente.

Stavo per rispondergli, ma Jake era giusto uscito dai bagni in fondo al corridoio. Con lui c'era Ed.

"Smettila di tergiversare, se non entri in quella stanza ti ci spingo. Joseph sarà sicuramente felice di vederti" ha detto Jake a Lukas "su di me ho dei dubbi."

"Perché dovresti avere qualche dubbio?" Ed lo seguiva a ruota, cercando di tirare su la zip difettosa dei jeans "Sei un gran pezzo da novanta, sono sicuro che se Joseph avesse un tipo ideale, saresti tu."

"La camera nove, ma dove cazzo è?! Questo fottuto ospedale sembra un labirinto!" la voce di Drew rimbombava per i corridoi.

"Certamente con la giusta calma ne verremo a capo" il tono pacato di Zoe rispose gentilmente a quegli improperi da cavernicolo.

"Da' qui, scimmione, non è la numero nove! Hai il biglietto al contrario! È la sei!- Elsa era sbucata con lui dal lato destro del corridoio.

Non mi sono curata di loro, ho aperto la porta e sono entrata nella camera di Joseph.

Siamo stati in silenzio, io al suo fianco.

"Fammi indovinare, sono tutti qui?" ha chiesto.

"Sì, sono tutti qui."

"E i miei genitori... i miei genitori ci sono?"

"Non li hai ancora visti?"

"No, ma li avranno avvisati. Sono minorenne, bisogna che si avvisino. Se non l'hanno fatto, insisti tu, a me mancano le forze. Insisti perché devono sapere che ho tentato il suicidio, devono venirmi a trovare" sembrava che Joseph avesse provato a uccidersi solo per una visita dei suoi genitori.

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