Elsa

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-Tutto è bene ciò che finisce bene! Da questa storia ne siamo usciti con le nevrosi duplicate, ma almeno Joseph è vivo e vegeto.

A salvarlo è stato Jake: uno slancio eroico ereditato da Ed.

Dopo che è entrato nel palazzo lo abbiamo seguito in massa, tranne Oliver. Correva come un forsennato per le scale e ci ha seminati.

Lukas ha fatto dietro front, non me l'aspettavo da lui.

Avrei voluto raggiungerlo per chiedergli spiegazioni e spronarlo a rimanere con noi, ma mi sono resa conto che sarebbe stato inopportuno. Pur riconoscendomi l'unica responsabile del suo allontanamento, non riesco a ricucire i fili del nostro legame.

Jake ci ha tagliati fuori dal ritrovamento di Joseph: non appena è giunto alla porta che consentiva l'accesso al tetto, l'ha aperta ed è uscito, richiudendola subito dopo da fuori. Non saprò mai cosa si sono detti in quei pochi minuti, sta di fatto che la porta è stata spalancata di nuovo ed è comparso un Joseph nudo, coperto solo dalla giacca di Jake.

La sua tranquillità era fuori contesto. Sembrava che ci fossimo riuniti lì non per evitare un suicidio, ma per indire una seduta del club del libro.

Joseph è venuto da me dopo questa manfrina.

Ricordo di avergli quasi sbattuto la porta in faccia prima che lui la bloccasse con la punta del piede. Se mi fossi lasciata condurre dall'istinto, gli avrei volentieri amputato entrambi gli arti inferiori, ma ha iniziato a parlare e mi sono distratta.

"Fammi entrare, non mi nasconderò in casa tua" ho aperto la porta, ancora accigliata.

"Che cosa vuoi? È quasi l'alba, mio padre dorme."

"Faremo silenzio allora."

Mi sono chiesta: Io sono diversa da lui?

E la risposta è no: siamo fatti della stessa sostanza, ci riempie la stessa voragine, profonda come il vuoto.

Siamo saliti sul balcone. Lui mi ha aiutata a sedermi sulla ringhiera bianca.

Col senno di poi avrebbe potuto ammazzarmi, se lo avesse voluto.

L'unica cosa che ha ammazzato, fortunatamente, è il silenzio.

"A chi hai dovuto spiegare il biglietto? E perché proprio Drew e Jake?" ha alzato quegli occhi di ribes nero per guardarmi. Sorrideva. Non era un ghigno o un'esibizione di malizia, sembrava quasi sereno.

Mi sono messa a ridere e, da lì, la conversazione è stata piuttosto scorrevole e naturale.

"Io mi preoccuperei più per la tua amicona. Non che a me sia mai andata a genio, ma l'ho sempre ritenuta molto intelligente e non mi sembra stia facendo del suo meglio per dimostrarlo."

"È colpa di Oliver" si è scostato per posizionarsi al mio fianco sulla balaustra.

Mancava soltanto Zoe e la trilogia del suicidio sarebbe stata al completo.

"È strano, quel tipo. Più di te."

Io non so rassicurare le persone ma, a modo mio, ci ho provato. È per questo che gli ho stretto la mano. Aveva dei vestiti che avrei giurato non fossero i suoi.

"Anche se ti ho fatta vagabondare illegalmente in un palazzo tanto lussuoso quanto lugubre solo per il gusto di vedervi impazzire?"

Detta così, la cosa mi ha fatta sbellicare.

"Forse stasera lo hai battuto di alcuni punti, ma lui rimane un tipo losco."

"Chissà perché poi è piombato in questa città dal nulla."

I miei dubbi erano i suoi e ne avremmo sicuramente riparlato, ma non avevo voglia di complottare.

"Penso che l'Universo sia come quel gioco, The Sims. Esistono diverse dimensioni in cui tutti controllano tutti. Qualcuno avrà selezionato l'opzione <Trasferisci> per Oliver, anche se fatico a credere che qualcuno possa divertirsi a giocare con lui."

Siamo rimasti a chiacchierare fino alle sei. Il cielo si tingeva gradualmente di rosa e noi, come due angeli tormentati da un'implacabile follia, seguivamo nel cristallo azzurro del mattino il miraggio lontano. Librati sull'ala del turbine in un delirio parallelo, nuotando fianco a fianco, siamo fuggiti senza riposo né tregua verso il paradiso dei nostri sogni.

Era un bel posto. E ci sarei restata, ma lui è andato via lasciandomi col cattivo umore.-

-Dovuto a...?

-Zoe e Drew non sono abbastanza?

Ho no sto che c'è qualcosa tra loro, sin da quella notte.

Erano vicini, lui ha cercato la sua mano e lei l'ha scansato solo dopo essersi accorta del mio sguardo accusatorio.

Pensavo di aver trovato un'amica in Zoe, ma sorpresa! No.

Qualche settimana con Drew e già si è innamorata? Ecco quanto le manca Ed.

Per lui non mi stupisco, ma da lei mi aspettavo una condotta ben diversa.

Sono stati riaccolti in clinica, non senza punizioni: non hanno più la libertà di uscire per la passeggiata nel pomeriggio, è stato vietato loro di possedere forbici e accendini e possono godere solo della metà delle visite.

Si consoleranno facilmente l'uno con la presenza dell'altra.

Ammonirei anche Zoe del pericolo a cui sta andando incontro, ma sa che c'è? Non me ne fotte un cazzo. Si prendesse le delusioni che merita per essere l'amica peggiore dell'anno.-

-Quanto rumore per nulla- Kyla trattine una risata –In questo tuo sproloquio non necessario, spicca un'evidenza: Zoe non era così attaccata ad Edward. Sembra che provi più sentimenti per un potenziale assassino, che per il suo ex fidanzato. È il caso di sospettare di lei?-

Le labbra tinte di rosso della ragazza si atteggiano in un ghigno furbo -Ammirevole il modo in cui rigira la frittata per ottenere un vantaggio. Il tradimento di un'amica non ha niente a che fare con la morte di Ed e Theodore.-

-No? Anche se ti dicessi che Zoe, la sera dell'assassinio, si è presentata fuori casa di Theodore Williams?-

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