Drew

282 19 0
                                    

-La faccenda di Joseph ha messo a dura prova i tuoi fragili nervi. Il dottore mi ha suggerito di non forzarti, ultimamente dormi costantemente. La causa della sonnolenza è il nervosismo o l'astinenza?-

–Entrambe le cose.

Dopo la caccia al tesoro, sono tornato in clinica. I miei genitori erano stati avvisati della scappatella e mi aspettavano nella hall. Sono arrivato al fianco di Zoe. C'erano anche i suoi, che le sono saltati al collo, rimproverandola affettuosamente.

Mia madre e mio padre mi guardavano come il loro peggior sbaglio. Se c'è una cosa in cui sono d'accordo, quella è che non mi avrebbero dovuto mettere al mondo. Nella loro delusione decifravo la colpa di aver progettato un disastro. Mamma tremava dalla rabbia, papà le accarezzava la schiena. Non li avevo mai visti così uniti negli ultimi dieci anni. La disgrazia di avere un figlio come me li aveva separati e poi riavvicinati. Ho sorriso al pensiero di loro che si baciavano dopo aver pianto per me, ma il sorriso è stato lavato dall'urlo di mia madre.

"Non ti abbiamo mai fatto mancare niente. È da una vita che cerchiamo di passarti anche solo un po' del nostro amore, una vita che ci diciamo che andrà meglio, che non sei uno scriteriato, che da due persone come noi non poteva nascere solo veleno. Dovevo abortire, Drew e mi pento ogni secondo di non averlo fatto. Ogni volta che ci penso, vorrei uccidermi con le mie mani per rimediare allo sbaglio che ho commesso. Non posso avere la sicurezza che l'accusa di omicidio sia infondata, ti ritengo capace di qualsiasi cosa. Ti sei voluto fare internare in questa clinica, ma alla prima occasione scappi..."

"Dovevo salvare il mio amico, si stava per suicidare..." ho farfugliato, mentre grattavo la pelle del mio braccio livido. Pareva la cosa più intelligente da dire, dopo che aveva sbraitato piangendo. Zoe assisteva in religioso silenzio, i genitori erano stati fatti accomodare fuori.

"Il tuo amico si stava per suicidare a causa tua" papà aveva perso il controllo di mamma, che mi spremeva l'indice sul petto, come se volesse trapanarmelo e sfilarmi il cuore dalle costole "sei tu il colpevole della maggior parte dei mali che ti circondano, anzi, di tutti. Elsa ti amava, ma sei stato in grado di farti odiare, l'hai disgustata come hai disgustato noi. Joseph e Lukas? Le voci girano, ormai la loro relazione è sotto la luce del sole. Come hai reagito? Li hai accettati? Scommetto di no. E quella ragazzina" ha indicato Zoe con il mento "sarà meglio per lei che si tenga lontana da te. Eppure noi ti abbiamo insegnato ad amare, anche se non ci amavamo. Quanto dovrò dannarmi l'anima, continuando a credere che sia colpa mia? Come se tutti i ragazzi con due genitori separati si comportassero in questo modo."

"Voi eravate separati in casa" ho puntualizzato di nuovo. Zoe è stata accompagnata di sopra. Mio padre mi ha dato uno schiaffo.

"In te c'è il seme del male, Andrew. Sei cattivo" ha sibilato papà, mentre l'infermiera mi trascinava nella mia stanza.

Mi sono steso a fissare il soffitto. Mi è sembrato un minuto, poi mi sono voltato e ho visto l'orario segnato sulla sveglia: le quattro del mattino. Sono andato nella stanza di Zoe.

"So che ti hanno consegnato dei sonniferi per quando non riesci a dormire."

Lei si è svegliata "Sì."

"Dammeli, per favore."

È andata in bagno a prendere un flaconcino. Le permettevano di tenerli, per buona condotta poteva avere più libertà.

"Puoi averne uno."

Le ho strappato la boccetta dalle mani, ho riversato cinque pillole sul comò e le ho ingoiate senza bere. Ho dormito per un'intera giornata. Nel sonno non riuscivo a liberarmi dalla voce di mio padre.-

-Quindi non sono più venuti a farti visita.-

Drew scuote la testa.

-Però, è venuto qualcun altro.-

-Sì. Ieri, dopo aver saltato le visite per un po', Elsa ci è venuta a trovare. Indossava un paio di anfibi neri e attraversava le mattonelle bianche come un carro armato.

Io e Zoe l'abbiamo salutata con la mano.

"Smettetela di sorridere, idioti" ha ordinato "Ascoltate bene, se continuo a venire qui è solo perché abbiamo un conto in sospeso. Da oggi, levatevi dalla testa il pensiero che io speri realmente in una vostra guarigione.."-

-Un conto in sospeso?-

Drew arrossisce improvvisamente e si gratta la nuca –Beh, sì, abbiamo finito qui? Io andrei- fa per alzarsi.

-Prego, rimani seduto. Parlami di questo conto in sospeso- silenzio –Hai bisogno di un incentivo, ho capito. Riguarda forse quella notte? Il conto sarebbe l'assassinio di Theodore Williams? Ci ho azzeccato. C'è qualcosa di cui mi avete tenuta all'oscuro: Zoe, la sera dell'omicidio, non era a casa sua come ha voluto farci credere.-

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 06, 2022 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

StayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora