Elsa

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-Il valore dell'arco vitale risiede nella morte.

Si chiede mai come sono morti Ed e Theodore? Io sì. Chissà se hanno combattuto, o se si sono lasciati flettere dalla cognizione dell'inevitabile.

Ma non posso saperlo, perché non ero lì e non so più in che lingua dirglielo.-

-Poniamo il caso che io ti creda, Elsa, dovremmo fare un passo in avanti: chi c'era? Chi ha assistito? Chi ha commesso l'omicidio e per quale ragione Edward ha appiccato un incendio? Voleva nascondere le prove per proteggere l'assassino, ma non ha funzionato.-

-Sta abbassando la guardia.

La nostra storia era credibile, ma con l'arrivo di Oliver il quadro è cambiato. È certa che ciò che dice sia la verità?

Oliver, con cui un giorno stavo bevendo un tè al bar della clinica, come fosse un mio vecchio amico.

"Dalla tua maglia deduco che ti piacciono i Nirvana, abbiamo gusti musicali simili. Dovremmo comprare qualche vinile, ho scoperto un negozio di antiquariato che vende merce introvabile."

Mi ha temporaneamente asservita con i suoi discorsi.

"È raro trovare qualcuno che condivida le mie stesse passioni. Prima c'era Drew, adesso mi sento sola."

Un frammento di sorriso gli ciondolava sulla guancia. Ho avuto la sensazione che nascondesse un paio di canini per azzannarmi.

"So che non sei un fan di Drew, ma lui e io ci conosciamo da anni, molto prima che si scontrasse con Ed."

"Non devi giustificarti" dalla tasca interna del cappotto ha sfoderato un biglietto nero e rosso "Io e Loren stiamo organizzando una festa di Halloween, o meglio, lei mi ha obbligato ad aiutarla. Ho affittato una villa, puoi sempre andare via se non ti convince... quasi dimenticavo, questi sono gli inviti per Lukas e Joseph" ha lasciato il conto sul bancone e si è congedato.

L'effetto magnetico è svanito con lui. Ho pensato urgesse una discussione con Loren, perché è fin troppo vicina a chi ci vuole rovinare la vita.

Joseph e Lukas mi hanno raggiunta qualche minuto più tardi, ho dato loro gli inviti.

"Non so voi, ma io non mi fido di quel soggetto" Lukas ha strappato il foglio.

"Potremmo andarci insieme" ho proposto, mettendo la mano sopra la sua "mi dispiace per quello che ti ho fatto, vorrei rimediare."

Joseph si è interposto "Lukas viene con me alla festa, perché non vai con Jake?"

Lukas mi ha accarezzato la guancia "Ti ringrazio, ma non hai bisogno di rimediare. Sei stata una grande stronza e, per quanto mi riguarda, uscita da qui ti possono anche investire."

"Ma Dio non predicava il perdono?!" ho urlato e di tutta risposta hanno alzato il dito medio, mentre si avviavano all'uscita.

Ho raggiunto la camera di Drew, sicura di trovarci anche Zoe.

"Come è andata con Joseph?" ho chiesto, recuperando la mia borsa. Erano stesi sul letto vicini. Un fremito di gelosia mi ha percorso la colonna vertebrale.

"Ha detto che spera che muoia per una dose esagerata di eroina."

Ho sospirato e non ho aggiunto altro. Se Joseph vuole avercela con Drew, faccia pure, ma la sua amica deve darsi una regolata.

Ho guidato fino al suo indirizzo.

Quella di Loren è una delle tante case in mezzo alle altre. Nulla di paragonabile alla mia villa o a quella di Drew. Noi ci possiamo consolare con piscine idromassaggio e SPA attrezzate. Lei aveva altri modi per ingannare il tempo, come quelli di progettare la rovina altrui. Non avevo mai pensato a quanto Loren fosse così poco concentrata su se stessa. A lei interessano molto le persone, le studia per mandarle sul lastrico. È un sottile lavoro antropologico che richiede dedizione. Forse a Loren piacciono le persone più di quanto piacciano a un filantropo.

Lei, sicuramente, non piace a me. Il suo avvicinamento a Oliver mi insinua il dubbio che sia l'ennesimo escamotage per mandarci in paranza sul lastrico.

Mi sono decisa a suonare il campanello. L'ho fatto una volta, nessuna risposta. Neppure la seconda e la terza hanno riscosso successo. Ho continuato fino a perdere il conto, poi ho sentito un tonfo dall'interno, un rumore di un sacco di farina piombato al suolo. Un ticchettio sul pavimento e la porta si è aperta.

Una donna bionda, con seni e labbra lievitati, sfoderava un sorriso demente.

"Mamma, non sporcare il pavimento" Loren l'ha raggiunta.

"È una tua amica questa qui?" ha chiesto, traballando sull'unico tacco che indossava.

"Una carissima amica" ha ribadito Loren. Io sono entrata caparbiamente e lei ha chiuso la porta.

"Scusa, ma questo è il momento meno adatto per parlare" sorreggeva sua madre zoppicante e confusa. Aveva bevuto troppo.

"Mi sono ripromessa che ti avrei riferito ciò che penso a tutti i costi."

Loren ha spinto sua madre in cucina con la testa nel lavandino e l'ha aiutata a vomitare. Sotto il tavolo c'erano delle tracce di vomito liquidissimo. Sembrava pipì.

"Sì, dirti quello che penso."

Loren ha strattonato la mamma per i capelli e mi ha agitato la sua testa inebetita davanti "Ti ascolto."

La donna ha cominciato a piangere e si è accasciata, fino a stendersi nella sua sporcizia.

"Riccardo... Riccardo!" boccheggiava addolorata, tendendo una mano al soffitto e schiaffeggiandosi con l'altra le cosce nude "queste gambe non le troverai da nessuna parte, Riccardo. Nessuna delle tue sciacquette ha queste gambe" si è fatta seria seria e ha cercato di avvinghiarsi alla bottiglia di liquore. Loren l'ha svuotata nel lavandino.

"Riccardo è il suo ex fidanzato" ha spiegato.

"Cavolo, per essere ridotta così è finita una storia importante."

"Importantissima, due intense settimane di sesso sulla lavatrice e qualche banconota rubata dai miei risparmi per comprargli le pasticche."

"Riccardo! Riccardo!"

"Sì, mamma, abbiamo capito" Loren l'ha scavalcata come un sacchetto della spazzatura "se non smammi ti faccio fuori come Riccardo, Riccardo!" mi ha strillato in faccia.

Stavo per scivolare sul vomito, quindi ho deciso di dileguarmi.-

-La tua visita a Loren era finalizzata a prevenire un suo comportamento sconveniente, che virasse troppo a favore delle tesi di Oliver. Mi sento obbligata a dirti che i tuoi tentativi sono stati pressoché inutili, perché la falla nelle vostre dichiarazioni risiede negli errori che qualcuno ha commesso. Ho la certezza che il fax non è stato mandato da Theodore.-

Instagram:
@elsaabianco

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