Jake.

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(...) fin da ragazzo nei cortili delle scuole americane mi avevano insegnato la vergogna per la sconfitta e sapevo che non dovevo mollare il manzo a terra perché questo avrebbe dimostrato che ero un codardo e non un uomo e che quindi non meritavo granché, solo canzonature e derisione e bastonate, dovevi essere vincente in America, non c'erano santi, e dovevi imparare a lottare per il nulla, senza fare domande.
Bukowski; Storie di ordinaria follia (Kid Polvere di Stelle al Mattatoio)

-Devo darle ragione quando dice che sono troppo arrabbiato. È la verità: ho una rabbia dentro che distruggerei qualunque cosa. Entrare a scuola e vedere la gente intimorita da me mi dà un senso di potere. Continuo a sfogarlo su Lukas, la rabbia si è trasformata in odio. Quando lo vedo ho il desiderio di ucciderlo.

Il mio legame con Elsa si sta consolidando. Parliamo tutti i giorni e ci vediamo spesso, lei con me sorride e dimentica quello che la opprime. La sento vera; il suo dolore le impedisce di essere superficiale. Mi ha raccontato di essere l'ex di Lukas, si sono lasciati quando Drew ha iniziato a prendere le distanze da loro. Lukas ha dovuto fare una scelta: o la ragazza, o l'amico. L'esito era scontato, gli manca la spina dorsale per ribellarsi a Drew. Come puoi perdere qualcuno di così speciale per una persona che non ha niente da offrirti?

Lukas non è il male maggiore per Elsa, lei mi ha detto che si scambiano vicendevolmente battutine di ogni sorta, che in realtà non l'ha mai presa di mira e che ormai non le interessa più. Però noto un dispiacere nei suoi occhi che la tradisce.

In ogni caso, quando picchio Lukas mi sento estremamente soddisfatto. Tra le mie mani è piccolo, incapace di difendersi e si lascia andare senza troppe resistenze. Mi fissa con quegli occhi azzurri che sembrano patire l'intera sofferenza del globo. Lo umilio, perché è talmente insignificante che non merita altro.-

-Jake, sei certo che questo delirio di onnipotenza non sia il risultato di traumi che ti hanno sconvolto? C'è mai stato qualcuno che ti abbia trattato come se non avessi il valore di un essere umano? Dovrai tranquillizzarti, sarò costretto a raccontare tutto al preside. Malgrado il segreto professionale, non posso permettere che un ragazzo sia maltrattato in questo modo.-

-Può fare quello che le pare, Lukas non ammetterà mai la verità.

Ciò che ho subito non ha importanza, mi ha reso più forte. Ora sono in grado di affrontare qualunque cosa. Prima ero come lui e può darsi che questo mio odio sia simile a quello che provo per il me del passato. Ed e io siamo qui per lasciarci alle spalle ciò che eravamo. Elsa può essere la mia svolta, la lettera maiuscola dopo il punto e a capo.

Giorni fa ero nei bagni con Lukas. Era ora di pranzo e non c'era nessuno. Gli avevo incastrato la gola nella mano, un rivolo di sangue colava dal sopracciglio sul labbro carnoso. Non poteva respirare e mi supplicava per un po' d'aria.

Ho sentito la porta chiudersi, era entrato qualcuno. Non ho avuto il tempo di girarmi per vedere chi fosse, che ho sentito una lama fredda sulla trachea.

"Se non lo molli immediatamente non ti lascio neppure il tempo per pentirti di essere nato."

Ho allentato la presa e Lukas è caduto come un fiore reciso sul pavimento. Alle mie spalle c'era Joseph. Aveva un coltello e mi guardava con un sorriso di scherno. È facile vincere contro qualcuno che non ha un'arma, non mi stupisco che graviti attorno il gruppo di Drew: la stessa vigliaccheria, la stessa finta solidarietà per chi condivide il medesimo squallore.

Ho sputato sul biondo e me ne sono andato. Se pensava di migliorare le cose, si è sbagliato. Ha aizzato un fuoco che si spegnerà solo quando brucerà anche le ceneri.

L'unica cosa di cui ho paura? Che Elsa venga a scoprire che i pensieri nella mia testa puzzano più di un corpo in decomposizione.-

Profilo Instagram:
@jakeeeallen

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