Capitolo 10

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"Perché è colpa tua ahah" si alza e rimango senza fiato.. ha proprio un bel culo, posso sembrare un pervertito ma sono un maschio, capitemi.

***Pov's Gioia***

Apro lentamente la porta della stanza e controllo che non ci sia Rick, senza voltarmi esco e vado velocemente nell'altra camera

"Ehiiii!"

"Cos'è tutta questa felicità??" probabilmente sto sorridendo come un'ebete

"Vogliamo parlare della tua felicità?" so sempre come farla stare zitta, infatti cambia discorso

"Ho troppo mal di testa, ho bevuto tanto ieri?"

"Non credo ahah.. Non sai cos'è successo con Lore" le racconto tutta la storia e una lacrima mi riga il viso anche se non ne capisco il motivo, infondo dovrei essere felice, ma sapere che Lore sta male mi fa mancare l'aria.

"sei sicura di quello che stai facendo con Alex?"

"Si. Mi piace per davvero"

"Ma piacere non è amare.."

"È presto per definirlo amore"

"Può essere, effettivamente eravate bellissimi prima insieme"

"Tu e Riccardo siete qualcosa di stupendo."

Arrossisce "ma purtroppo non c'è niente tra noi" mi dice abbassando lo sguardo

"Riccardo non bacia una così a caso, dovresti saperlo.. Vai a svegliarlo che deve andare al lavoro!"

"Ma perchè devo andare io?" incrocia le braccia al petto e mette il broncio

"Perchè lui lo vuole" Dopo la mia risposta esce senza dire nulla, so che voleva andare lei anche se non lo ammetterà mai

Bussano alla porta, cazzo ho ancora addosso solo la maglietta, prendo il primo paio di pantaloni che trovo e li indosso

"Avanti" apre la porta Alex, con quel ciuffo perfetto e quel sorriso bellissimo.

"Ricky mi ha mandato a chiamarti per fare colazione con noi" si ferma a parlare sulla porta

"Guarda che puoi entrare, non ti mangio" non so quale sicurezza mi ha portata a dire una frase del genere, rimane a fissarmi un paio di secondi prima di entrare e chiudersi la porta alle spalle.

"Sei terribilmente bella anche con i vestiti di Riccardo" le guance mi vanno a fuoco mentre lui si avvicina sempre di più, è a pochi centimetri da me e mi guarda con quegli occhi che mi fanno impazzire, istintivamente gli appoggio la mano sul petto quando mi prende per i fianchi e con le labbra sfiora la mia pelle.

"Alex, mio fratello potrebbe entrare da un momento all'altro"

"Ci ha dato libertà, non ricordi?" sorride ammiccando

"Siamo in camera sua!" dico ridendo

"Uffa va bene, vado.." dice facendo il finto arrabbiato, è troppo tenero quando fa così.

"A che ora torni dal lavoro?"

Si gira con un sorrisino soddisfatto "Perchè? Ti mancherò?"

"Beh, in effetti credo di si.." comincio a giocherellare con il laccio dei pantaloni fissando il pavimento di legno. Mi prende per i fianchi come prima ed io alzo lo sguardo facendo incrociare i nostri occhi, questa volta inizia a baciarmi per davvero appoggiandomi all'armadio dietro di me, la porta si spalanca e noi ci stacchiamo subito.. È Riccardo.

"Il nostro piccolo grande amore" Alex -Dear JackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora