Capitolo 4

4.2K 213 3
                                    

"Alessio baciami" scandisce meglio le parole e mi guarda con quegli occhietti dolci, le nostre labbra sono fin troppo vicine, non voglio approfittare di lei mentre è ubriaca, non sa quello che dice.

Con tutto l'autocontrollo che c'è in me faccio finta di non sentire, apro la portiera del passeggero e la appoggio sopra il sedile, faccio per staccarmi ma le sue braccia mi tengono.

"Non andare via"

"No, non vado via, andiamo a casa adesso, dai piccola"

Sbuffa e mette il broncio ma mi molla. Mi scappa un sorriso, è bellissima anche da ubriaca, le stampo un bacio sulla guancia e mi vado a sedere al volante.

"Se ti viene da vomitare dimmelo che mi fermo, ok?" Non mi risponde, mentre parto butto un occhio su di lei e vedo che si è addormentata.

Arrivati davanti a casa vedo la luce in salotto, sarà Riccardo che ci aspetta.

Scendo dall'auto e vado ad aprire la portiera dove c'è Gioia che dorme, la prendo in braccio senza svegliarla, chiudo la portiera con il piede e mi dirigo verso l'entrata. Traffico un po' per riuscire a beccare il buco con la chiave quando Rick, che probabilmente ci ha sentiti arrivare apre la porta.

"Ciao Rick" dico sorridendo.

"Ale, come mai dorme? Era stanca?" Chiede con un filo di ironia, mi sembra evidente che una solamente stanca non si addormenta così..

"Ehm.. ha bevuto un po', ma tranquillo, sta bene.. dove dorme lei?" Dico mentre la tengo ancora in braccio.

"Mettila nel mio letto." Sento dal suo tono di voce che è incazzato..

Percorro il corridoio fino alla camera di Rick, la appoggio sul letto, le levo la giacca e le scarpe e la copro con la coperta. Le do un bacio sulla guancia e le sussurro un "buonanotte piccola" ma appena mi giro mi accorgo che c'è Riccardo sulla soglia della porta che mi fissa.

"Io e te dobbiamo parlare" mi dice con tono duro.

"Emh.. ok"

Usciamo in salotto e ci sediamo sul divano."Allora.. Come prima cosa sei un coglione! Perché cazzo l'hai portata in discoteca? E perché l'hai fatta bere? Sei scemo?!"

"Oh dai Rick! Ha 17 anni non 12, si è divertita e non è successo niente, è qua a casa e sta dormendo tranquilla"

"E cosa cazzo le hai detto mentre la stavi mettendo a letto?!" Sapevo me lo avrebbe chiesto. Non capisco davvero perché fa cosi, non è una bambina dell'asilo ed è in gamba.

"Le ho solo dato la buonanotte.." abbasso lo sgardo, non riesco ad affrontare i suoi occhi incazzati.

"Scusa Alex" mi da una pacca sulla spalla "grazie di averle tirato su il morale.."

"Scusami tu, avrei dovuto chiedertelo se potevo.." mi sento in colpa perché vedo che si è preoccupato, ma non le ho fatto niente..

"Non importa, buonanotte Alex" si alza e va in camera prima che io possa rispondere.

Rimango così sul divano a fissare il nulla, mi tornano in mente i suoi occhi, le sue mani sulla mia schiena mentre ballavamo, il suo respiro sul mio collo mentre la portavo in braccio. E quelle due parole 'Alessio baciami' continuano a girarmi per la mente e la sua voce.. quando me lo ha detto il mio cuore ha smesso di battere avrei potuto baciarla, ma non l'ho fatto..

Ormai sono le 4 e un rumore mi distoglie dai miei pensieri che mi torturano senza permettermi di prendere sonno, mi giro e vedo Gioia che corre in bagno, la seguo e appena entro vedo che è accasciata sul water, le tolgo i capelli dal viso e mi siedo per terra vicino a lei, non la voglio lasciare sola e probabilmente Rick dorme e non l' ha sentita alzarsi.

"Il nostro piccolo grande amore" Alex -Dear JackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora