Capitolo 57

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***Pov's Marti***
Cuffiette nelle orecchie, musica a palla.
Le lacrime scendono sul mio viso, sono arrabbiata, triste, delusa.
Credevo che mi amasse, che dopo la litigata mi avrebbe scritto almeno un messaggio e invece niente, io sto qui a piangere e a disperarmi perché sono solamente una stupida bambina infantile, mentre lui è con qualche ragazza più matura che gli da quello di cui ha bisogno.
La porta della mia stanza si spalanca mostrandomi la figura di mio fratello. Mi asciugo le lacrime e mi tolgo le cuffiette, non doveva vedermi piangere.
"Sorellina, c'è qualcuno per te.." Mi dice con tono dolce.
"Chi?" Chiedo tirandomi su seduta.
Francesco si sposta dalla porta lasciando comparire la figura di Riccardo.
"Io vi lascio soli.." Afferma mio fratello, batte una mano sulla spalla di Riccardo e si scambiano uno sguardo prima che si allontani.
"Cosa vuoi?" Chiedo con l'intenzione di risultare scontrosa ma la mia voce esce come un sibilo.
"Scusa Martina, sono un cretino, non mi rendevo conto di quanto tu stessi male nel sapere che magari vado a pranzo con qualcuna, lo faccio per lavoro, perché non posso dire di no. Ma per nessuna ragione al mondo devi pensare di non essere abbastanza per me. Perché sono io che non ti merito, ma nonostante questo ti amo e forse è egoismo ma ti voglio con me. Voglio portarti una domenica a pranzo da mia mamma, voglio portarti a cena fuori o se non ti va voglio stare sul divano abbracciati a guardare un film, voglio vederti sorridere.. -si avvicina e col pollice mi asciuga una lacrima- Non piangere.." È inginocchiato davanti a me e vedo che ha gli occhi lucidi, solo ora mi rendo conto che mentre parlava la voce gli tremava e che sta trattenendo delle lacrime.
"Io non voglio essere una bambina per te, non voglio che non vivi la tua vita al massimo per colpa mia" singhiozzo.
"La mia vita la vivo al massimo solo se sono con te" mi sussurra.
Senza rendermene conto mi ritrovo tra le sue braccia, le mie sono legate dietro al suo collo, mi stringe a se e mi lascia dei baci casti tra i capelli.
"Scusa se sono così gelosa.." Sussurro non staccandomi dall'abbraccio.
"Scusami se ti ho fatto credere che questa per me non è una storia importante.." Ci guardiamo negli occhi, quei suoi occhi così fantastici, si avvicina alle mie labbra e ci baciamo.

***Pov's Gioia***
Alessio è andato via da una mezz'oretta, mi ha obbligata a mangiare e per controllare ha deciso di fermarsi anche lui.
Sinceramente adesso mi viene da vomitare e credo che lo farò.

--

"Buongiorno tesoro! -Sussurra, per non farsi sentire dalla prof, Martina che come di routine è in ritardo- allora?!?! Tu e Alessio avete fatto pace?" Mi chiede eccitata all'idea.
Annuisco cercando di nasconderle il succhiotto che ho sul collo, se lo vede comincerà a torturarmi finché non le racconto tutto.
"Anche tu e mio fratello?" Le chiedo sorridendo.
"Si -ha un sorriso che va da un orecchio all'altro- mi ha detto che la nostra relazione diventerà più seria, me lo ha promesso.."
"Mia mamma sa che non sono più vergine.." Sussurro per non farmi sentire dalla prof che sta spiegando una lezione noiosissima di storia.
"COSA?!" Mi chiede urlando sottovoce.
"Già.." Confermo.
"E come fa a saperlo?!" Mi chiede stupita.
Le riassumo brevemente tutto l'accaduto evitando di dirle che ho una paura fottuta di essere incinta.. "e niente, adesso sa tutto" concludo.
"Fantastico direi.." Risponde lei ironica.
Qualcuno bussa alla porta dell'aula.
"Avanti" esclama la prof.
Una bidella paffutella entra nell'aula seguita da una ragazza che stranamente non ho mai visto prima.. Ah già, ci avevano avvisato che sarebbe arrivata una nuova, me ne ero completamente dimenticata.
"Lei è Erica, la vostra nuova compagna di classe" afferma sorridente.
La ragazzetta che a quanto pare si chiama Erica accenna un timido sorriso, è davvero una bella ragazza, magra, alta. I capelli scuri scendono lunghi sulle sue spalle, la prima cosa che si nota però sono i suoi occhi, di un blu intenso.
La bidella posiziona il banco vicino al mio e la prof la fa sedere.
"Ciao" la saluto sorridendo a 32 denti. Non sono molto in vena di felicità ma non voglio che si senta esclusa, ha l'aria di essere molto simpatica.
"Ciao" mi saluta timidamente.
"Io sono Gioia Ruiu e lei è la mia migliore amica Martina Pierozzi" faccio le presentazioni.
"Erica Presti, piacere"
"Pierozzi e Ruiu, non cominciate a parlare anche con lei altrimenti vi mando dritte dal preside! È la fine dell'anno e sono stufa di sentirvi! -Ci richiama la prof con tono tutt'altro che gentile- se ti disturbano dimmelo che ti cambio di posto" sorride ad Erica.
"No, non si preoccupi" afferma lei.
La lezione ricomincia e tutti si rimettono a farsi gli affari loro.
"Dai dimmi qualcosa di te" dico sottovoce alla mia nuova vicina di banco.
"Mi sono trasferita qui da Milano per il lavoro di mio padre, ho un fratello più grande, si chiama Alessandro. Voi invece?" Chiede gentilmente.
"Anche noi abbiamo due fratelli più grandi Francesco il mio e Riccardo il suo -risponde Martina sorridendo- dove abiti?"
"Umh via Cesure..? Se non ricordo male" sorride.
"Mio fratello abita in via Cesure"
"Il mio ragazzo abita in via Cesure" diciamo contemporaneamente io e Martina.
Ci guarda stranita "sta insieme a mio fratello" chiarisco ridendo.
"Ah ok ora capisco" ride anche lei.

"Il nostro piccolo grande amore" Alex -Dear JackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora