Capitolo 22

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***Pov's Alessio***
Alle 19 devo essere da Giada quindi inizio a prepararmi, mi faccio una doccia e mi sistemo il ciuffo, indosso un paio di jeans neri stretti, la camicia bianca e la giacca di pelle, infilo le vans nere e saluto Riccardo
"Ricca, io vado"
"Che gli dico a mia sorella?"
"Digli quello che ti pare." esco senza aspettare una risposta tanto sarebbero solamente insulti perché non devo trattare così sua sorella. Cazzo, odio quando Gioia fa la bambina, non ho intenzione di smettere di uscire con i miei amici per le sue stronzate.
Assorto nei miei pensieri mi ritrovo nel posto in cui ci saremmo incontrati
"Alex!!" mi salta addosso quando scendo dalla macchina
"Ehi Giadina! Sei wow." tacchi e minigonna neri con una maglietta oro con sopra una giacca di pelle, è davvero bella questa sera.. ma tutto qui, a me non interessa lei, io penso sempre a Gioia.
"Grazie! Anche tu sei niente male però"
"Che si fa questa sera?" le chiedo
"Cena e poi discoteca, come ai vecchi tempi"
"Perfetto, andiamo al mc?"
"Ovvio!"

--

"Direzione discoteca!!" urla Giada forse già un po' brilla, guardo il cellulare, sono le 22 e 30. Gioia non si è nemmeno degnata di mandarmi un messaggio. Fanculo.
Più o meno mezz'ora dopo ci ritroviamo nella pista colma di gente, prendo Giada per il braccio e la trascino al bar "voglio qualcosa da bere" mi dice urlando nel mio orecchio
"Due tequila" dico alla barista, le porgo i soldi e prendo il bicchierino, ingerisco il liquido trasparente che scende bruciandomi la gola e ne ordino un altro.

"Alex sono le 3! Andiamo?"
"Si, andiamo -la prendo per mano ed usciamo, l'alcool che ho ingerito mi fa dire questa cosa che non avrei mai detto- sai che sei bellissima?- si avvicina facendomi appoggiare al muro dell'edifcio- forse abbiamo bevuto troppo, ti accompagno a casa.." le sue mani sfiorano la mia pelle e rabbrividisco facendomi sfuggire tutta la buona volontà.
"Shht" appoggia le labbra sulle mie e cominciamo a baciarci.
Sono sul sedile della mia auto con Giada a cavalcioni su di me, le sue mani cominciano a slacciarmi la camicia e le appoggia fredde sul mio petto. Le nostre lingue che si intrecciano.
"Giada"
"Mmh?" continua a baciarmi il collo
"Giada, aspetta"
"Che c'è?!"
"Ti riaccompagna a casa, abbiamo bevuto troppo."
"E qual'è il problema?"
"Che ho fatto già lo stronzo. Ho tradito la fiducia di Gioia. Aveva ragione lei."
Scende da me e si mette sul suo sedile sistemandosi la gonna e la maglietta "Vaffanculo Alessio."
Dopo averla accompagnata arrivo davanti a casa mia. L'orologio segna le 4 e 35, prendo le chiavi di casa e barcollando arrivo alla porta, ammetto di essermi fermato in un bar dopo aver accompagnato Giada e ho incontrato un amico, una birra tira l'altra e va così..
A fatica riesco ad aprire la porta, lancio la giacca sulla poltrona e una voce attira la mia attenzione
"Ale?"
"Mmh?"
"Sono quasi le 5 lo sai?!"

***Pov's Gioia***
Sbiascica qualche parola, è ubriaco.
"Sei ubriaco Alessio." dico alzandomi
"No" mi prende le spalle con le mani e aggiunge qualcosa che non riesco a capire
"Sdraiati qui Ale, parliamo domani" si siede tirandomi con se sul divano, mi chiede di restare con lui e in pochi minuti si addormenta
Resto a guardarlo mentre dorme come un bambino, il ciuffo scompigliato e quei dilatatori neri alle orecchie da badboy, gli slaccio i primi bottoni della camicia per farlo stare più comodo.
Le lacrime cominciano a scendere sulle mie guance, lo sapevo, me lo aspettavo, eppure quel succhiotto sul suo collo.. Fanculo.
Mi alzo da quel fottuto divano e vado in camera di Ale, non voglio svegliare Riccardo.
Stacco la sveglia prima che possa suonare, l'orologio segna le 6 e 55, non ho chiuso occhio e le mie occhiaie lo fanno capire.. ho i capelli spettinati e la maglia del pigiama bagnata dalle lacrime sporche di trucco. Mi alzo a fatica dal letto e mi parte una fitta alla testa. Ovvio ho pianto per due ore.
Ringrazio colui che ha inventato il fondotinta e il correttore, una volta finito di truccarmi le occhiaie non si vedono tanto, pettino i capelli e vado in camera di Riccardo a prendere i vestiti, jeans scuri e felpa, indosso le vans e la giacca e vado in salotto, Alessio dorme sul divano, proprio come lo ho lasciato, mi scende una lacrima ma la asciugo subito, comincio a pensare di essere io il problema, mi faccio sempre scappare tutti.
Mi cade io telefono dalle mani e per il rumore Alessio si sveglia
"Buongiorno" sibila
Resto un secondo a guardarlo, mi guarda con il suo sorriso e un occhio semiaperto, senza dire niente esco di casa e mi dirigo verso la fermata.
Buongiorno?! Magari se non mi avesse illusa e non avesse scopato con quella troia sarebbe un buongiorno.

Nota autrice:
Ci tengo particolarmente a dirvi che non ho assolutamente niente contro Giada Agasucci, anzi, la stimo sia come cantante che come persona.
Questa è solamente una storia e non voglio offendere nessuno.
Peace & Love ♥♥
Ve amo

"Il nostro piccolo grande amore" Alex -Dear JackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora