Capitolo 56

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Entro in casa con le mie chiavi e le appoggio sul mobiletto all'entrata.
"Ciao tesoro" mi dice sorridendo e venendomi incontro.
"Ciao mamma!" La saluto anche io sorridendo.
"Come stai?" Mi chiede lasciandomi un bacino sulla guancia.
"Tutto bene, sono un po' stanca ma bene, te?" Ricambio la domanda.
"Si si, non hai dormito questa notte?" Mi chiede preoccupata.
"Emmh, si, ma sono stanca comunque, vado a farmi una doccia e poi studio un po'.." Le rispondo avviandomi verso le scale per salire al piano superiore.
"Ma i tuoi vestiti?" Mi chiede un po' stranita.. Cazzo, di solito li riporto sempre a casa..
"Sono a casa di Al.. Emmh, a casa di Riccardo.. Oh mamma ma dove vuoi che siano?!" Rispondo alzando un po' il tono.
"Mi sembrava strano, di solito li riporti a casa!"
"Dai mamma, sono stanca, mi faccio una doccia e studio" le dico salendo le scale fino in cima e scomparendo nella mia camera.
Appoggio lo zaino sul letto e di malavoglia comincio a levarmi i vestiti.
Lo specchio mostra i segni di Alessio sulla mia pelle, una fila di succhiotti che scendono fino all'elastico degli slip. Ci passo le dita sopra delicatamente sorridendo senza rendermene conto.. Mi fanno un po' male ma non importa.
La porta si apre e mia mamma compare sulla soglia.
"Cosa vuoi per c.." Si interrompe guardandomi.
"Cazzo" sussurro cercando di coprirmi i succhiotti col braccio.
"Cosa sono quelli?!" Mi chiede urlando.
"Ma niente mamma! Esci!" Le urlo anche io.
"No, non esco! Chi te li ha fatti??" Mi chiede venendo verso di me.
"Ma cosa?!" Le chiedo rimettendomi velocemente la maglietta.
"Gioia non prendermi per il culo!! Chi ti ha fatto quei succhiotti??" Dice alzandomi la maglia.
"Ma chi vuoi che sia stato mamma?! È stato Alessio.." Rispondo un po' in imbarazzo.
"Quando vi siete visti?" Mi chiede ancora urlando. Cosa mi invento adesso?! Cazzo.
"Ieri" biascico.
"Ma ieri quando??" Mi urla.
"Sono stata da lui a dormire.." Una sberla mi arriva in pieno viso.
"Non puoi fare quello che vuoi lo capisci?!" rimango in silenzio qualche minuto mentre lei continua a urlare cose che nemmeno ascolto.
"Ho solo dormito dal mio ragazzo!!" Le urlo cercando di farla smettere di parlare.
"Senza dirmelo Gioia! Hai 17 anni e decido io quello che puoi fare e quello che non puoi fare!" Continua ad urlare.
"Avevo paura che non mi lasciassi, non lo vedevo da più di una settimana e mi mancava" dico cercando di non urlare e portare questa discussione ad una conversazione normale.
Rimane un attimo in silenzio a fissare il nulla prima di prendere un respiro profondo e sedersi sul mio letto.
"Non stiamo affrontando l'argomento nel modo giusto.." Afferma con tono ben più tranquillo rispetto a prima.
"Mi dispiace mamma.." Sussurro sedendomi vicino a lei mentre una lacrima scende sulla mia guancia.
Si porta un ciuffo di capelli dietro l'orecchio evidentemente in difficoltà.
"Quindi, siete tornati insieme?" Mi chiede un po' insicura.
"Si.." Sussurro.
"A che punto della relazione siete arrivati?" Domanda imbarazzata facendomi capire chiaramente di cosa parla.
"Noi.. Emmh, abbiamo fatto l'amore.. -Abbasso lo sguardo lasciando che i capelli scendano davanti al mio viso. La stanza è invasa da un silenzio imbarazzante, non avrei voluto trovarmi in questa situazione..- quando abbiamo fatto un mese che stavamo insieme -inizio sottovoce- Alessio ha preparato per la cena, è stata una serata stupenda e poi è successo.." Sussurro.
"È andato tutto bene?" mi chiede e nonostante io mi senta fottutamente tanto in imbarazzo non posso evitare di risponderle..
"Si" affermo.
"So che sei una ragazza intelligente, e dopo tutto anche lui lo è.. Quindi mi sembra inutile farti questo discorso ma devo fartelo perché sei mia figlia e non voglio che roviniate le vostre vite.. -Mi dice guardandomi negli occhi- avete sempre usato le precauzioni?" Mi chiede poi.
"Si mamma, tranquilla.."
Le abbiamo sempre usate davvero, non abbiamo mai fatto cazzate.. A parte ieri, ma siamo stati attenti, anche se.. Cazzo.. È andato avanti ancora un po' poi però si è fermato prima di.. O almeno lo spero.. Non lo so..
Le mani mi cominciano a sudare al solo pensiero di questa cosa che, obiettivamente, non sarei in grado di affrontare. Gioia, calmati, non è successo niente, Alessio non è stupido, si sarà fermato in tempo, di sicuro.
Cerco di non fare capire a mia mamma il mio momento di ansia, non voglio crearmi altri casini.
"Gioia ci sei?" Mi chiede mamma passandomi una mano davanti al viso.
"Si, scusami mamma, sono solo un po' stanca" affermo cercando di sembrare convinta.
"Okay, vai pure a farti la doccia -mi dice alzandosi dal letto- cosa vuoi per cena?" Mi chiede.
"Non ho molta fame, ho mangiato tanto a pranzo.." Rispondo.
"Sicura tesoro?" Mi chiede dolcemente, sono contenta che alla fine non l'abbia presa poi così male.
"Sicura, grazie mamma"
"Di niente" mi risponde forzando un sorriso prima di uscire dalla mia stanza, sta ancora cercando di metabolizzare..
Mi rilevo la maglietta, i segni sul mio corpo mi ricordano di ieri sera e l'ansia mi assale di nuovo, mi manca l'aria, mi tremano le gambe e mi sudano le mani. Cerco di tranquillizzarmi, mi inginocchio sul pavimento e faccio un respiro profondo.
Prendo il telefono e compongo il numero di Alessio che ormai so a memoria.
Dopo un paio di squilli risponde:
*amore* mi dice felice
*ciao Ale* la mia voce risulta un po' tremante nonostante il mio sforzo nel sembrare tranquilla.
*che succede?* mi chiede facendosi subito più serio.
*puoi venire qui da me?* gli chiedo mentre una lacrima silenziosa mi riga la guancia.
*si, sono li tra una mezz'oretta.. Ma mi devo preoccupare?* Mi risponde.
*No no* rispondo nel modo più convincente possibile.
*arrivo subito amore*
*Ale..* richiamo la sua attenzione.
*dimmi amore*
*ti amo* sussurro.
*anche io*
Spengo la chiamata, mi sciolgo i capelli che erano legati in una coda alta e vado a farmi la doccia, ho bisogno di non pensare a niente per qualche minuto.
Lascio che l'acqua calda scorra sulla mia pelle lavando tutte le cose negative. Mi lavo i capelli con lo shampoo al cocco e dopo essermi risciacquata e asciugata esco dal bagno.
"Mamma!" La chiamo.
"Dimmi.."
"Tra poco dovrebbe arrivare Alessio, si ferma solo un attimo, tranquilla" la avviso.
"Va bene"
Mi metto dei pantaloni della tuta e una maglietta larga a maniche corte, sento suonare il telefono.
È un messaggio di Alessio:
'Sono qui fuori'
'Arrivo'
Scendo velocemente le scale e vado ad aprirgli.
"Ciao amore mio" mi saluta dandomi un bacio sulle labbra.
"Ciao Ale" affondo il viso nel suo petto e lo abbraccio.
"Che succede amore?" Mi chiede dolcemente accarezzandomi la schiena.
"Andiamo su, ora ti spiego"
Lo prendo per la mano e saliamo in camera.
"Dimmi, mi stai facendo preoccupare" si siede sul letto.
"Mia mamma ha visto i succhiotti.." Dico sedendomi vicino a lui.
"Cazzo mi dispiace.. Si è arrabbiata?" Mi chiede preoccupato.
"In realtà è stato peggio quando le ho detto che questa notte ho dormito da te.. -affermo- e poi quando le ho detto che non sono più vergine." Continuo nervosamente.
"Ehi, ora calmati piccola.. -mi prende la mano e mi guarda negli occhi- spiegami bene cosa è successo."
"No ma Ale, il problema adesso non è questo.." Affermo alzandomi e cominciando a camminare per la stanza.
"Gioia vuoi spiegarmi cosa succede??" Mi chiede alzandosi anche lui.
"Ha cominciato a farmi tutto il discorso sulle precauzioni e io, stavo pensando a ieri e noi non le abbiamo usate e se ti fossi fermato troppo tardi? Se fossi rimasta incinta?"

***Pov's Ale***
Metabolizzo tutto quello che Gioia mi sta dicendo.
"Amore, fermati un secondo" le prendo le braccia e la obbligo a fermarsi.
"Ho paura Ale.." Dice quasi in un sibilo.
"Non devi avere paura, stai tranquilla, sono stato attento." Le dico abbracciandola e lasciando che le sue lacrime comincino a scendere incontrollate.
"Può capitare di sbagliarsi. Se fossi incinta? Cosa facciamo?" Mi chiede preoccupata e spaventata da questa situazione.
"Amore mio, ascoltami, stai tranquilla. Se dovesse essere così qualcosa faremo. Ma davvero stai tranquilla, non sei incinta." Le bacio la tempia.
Ok, se devo essere sincero adesso come adesso un po' di paura è venuta anche a me, ma perché mi sto lasciando condizionare. È vero che si può sbagliare ma io sono sicuro che non è stato così e poi non per forza deve essere rimasta incinta.
"Mi dovrebbero venire le mie cose tra tre giorni.." Sussurra tirando su col naso e asciugandosi le lacrime.
"Allora fino a quel giorno promettimi che non ti preoccupi amore" le sussurro prima di lasciarle un bacio sulle labbra.
"Ok.." Mi risponde poco convinta e tenendo lo sguardo sul pavimento.
"Guardami -le alzo il mento- andrà tutto bene, ti amo" sussurro.
"Ti amo -mi risponde- amore ci sarai sempre, vero?" Mi chiede mentre gli occhi le tornano lucidi.
"Sempre, qualunque cosa succeda io ci sarò"

Qualcuno, o meglio Cristina, bussa alla porta.
"Avanti" risponde Gioia dopo essersi staccata dall'abbraccio.
"Alessio vuoi fermarti per cena?" Mi chiede sorridendo.
"No grazie, ho già detto a mamma che tornavo a casa. Grazie lo stesso" rispondo, è vero che ho già detto a mamma che tornavo e poi, oggi non mi sembra il caso, mi farebbe di sicuro qualche discorsetto, non che sbagli a farmelo, ma non oggi..
"Tu Gioia sei sicura che non mangi?" Le chiede.
"Si si" sussurra, io giuro che le faccio male adesso.
"Va bene, mi raccomando ragazzi" esce dalla stanza lasciandola aperta.
"Perché non mangi?" Le chiedo con tono fermo.
"Non ho fame Ale." mi risponde con un sibilo andando a chiudere la porta.
"Non hai mangiato praticamente niente neanche a pranzo amore" io sono davvero preoccupato per lei, non può rovinarsi la vita così, non può davvero aver smesso di mangiare. Io senza di lei non ce la faccio.
"Alessio sono in grado di decidere da sola ciò che è meglio per me, non ho bisogno che mi fai da papà." Mi dice allontanandosi.
"Non ti sto facendo da papà amore, ti sto solo chiedendo di mangiare, almeno qualcosa." Le rispondo mantenendo una voce dolce e tranquilla.
"Non ho bisogno di mangiare, guardami Alessio. Faccio schifo." Mi dice alzando un po' il tono della voce.
Non fa schifo, è la cosa più bella che io abbia mai visto.
Le prendo la mano e la porto davanti allo specchio, mi metto dietro di lei e le alzo la maglietta scoprendo la sua pancia piatta.
"Sei bellissima. Amo tutto di te, i tuoi occhi verdi, il tuo naso -lo sfioro con le dita- le tue labbra morbide -gliele accarezzo dolcemente- i tuoi capelli rossi -li sposto sulle sue spalle- il tuo carattere, quando arrossisci o quando mi provochi senza nessun imbarazzo, quando hai gli sbalzi d'umore, quando sei dolce e quando invece fai la stronza.
Amo il tuo seno -dico sfiorandoglielo- la tua pancia -scendo accarezzandola- le tue gambe -scendo ancora un po' con la mano sulla sua gamba facendola rabbrividire- i tuoi fianchi -ci appoggio le mani e le do un bacio sulla guancia- Amo ogni singolo millimetro del tuo corpo perché lo giuro che sei la cosa più bella che abbia mai visto." Le sussurro.
Resta a guardare il nostro riflesso nello specchio, con gli occhi lucidi e il respiro irregolare.
Scoppia a piangere appoggiandosi al mio petto, la stringo tra le mie braccia e le sussurro che la amo e che andrà tutto bene.

-nota autrice-
Ehi guys!! ❤️
Sono un po' in ritardo ma ecco il capitolo!
Spero vi piaccia, fatemi sapere.
Un bacio ❤️💕

"Il nostro piccolo grande amore" Alex -Dear JackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora