Capitolo 45

3.7K 152 14
                                    

"Io ti amo, ti amo più della mia stessa vita.
Ci sono rimasta male perché pensavo me lo avrebbe detto, ci sono rimasta male perché gli voglio bene. Ma solo per questo, non me ne frega niente se è fidanzato, anzi, sono felice per lui"
"Mettiti nei miei panni cazzo! Vorrei vedere te, vorrei vedere come reagiresti se la cosa fosse al contrario" quasi mi urla mentre mi ferma con le sue mani grandi le braccia che volevano abbracciarlo.
"Alessio, ti prego -singhiozzo- ti prego scusa" chiudo le braccia davanti al suo petto mentre lui ancora me le stringe.
"Come faccio a fidarmi?" Mi dice quasi come se davvero mi stesse chiedendo di aiutarlo a fidarsi, come se ne sentisse il bisogno di fidarsi ma non riuscisse.
"Fidati e basta. Fidati perché ti amo. Fidati perché ho bisogno che tu lo faccia. Ho bisogno di te" dico singhiozzando mentre con le lacrime bagno la sua maglietta.
Mi allontana un po' e con il groppo in gola emette un sibilo "credo tu abbia bisogno di un po' di tempo per pensare a quello che vuoi per davvero."
Mi molla le braccia che mi ricadono sui fianchi, le lacrime scendono sulle mie guancia con più insistenza. Mi crolla il mondo addosso, intorno a me tutto si è fermato, fatico quasi a respirare e non riesco a pensare.
"No amore ti prego.." Stringo con le mani chiuse a pugno la sua maglietta.
"Gioia non rendere le cose più complicate di quello che già sono" ha gli occhi persi, non è quello che vuole, non mi sta lasciando, non può farlo.
"Non puoi Alessio. Non puoi lasciarmi, io ti amo." Le mie parole escono come una supplica. Sento l'aria che comincia a mancare e le lacrime che scendono, fino al collo.
"Non ti sto lasciando" la sua voce è roca, come se stesse per piangere.
"Lo stai facendo! Non finiscono mai bene queste cose Alessio, una pausa porta alla fine di una storia -ormai sto urlando mentre le lacrime scendono senza sosta, mi sento incapace di capire cosa mi stia succedendo- io non ho bisogno di pensare, io ho già fatto la mia scelta più di un mese fa."
Mi guarda negli occhi prima di spostarsi definitivamente da me e allontanarsi, senza voltarsi indietro a guardarmi mentre io continuo a piangere, implorandolo di non andare.
È così straziante vedere la mia vita, il mio sorriso, la mia felicità sparire, sto vedendo tutto ciò che mi permette di vivere allontanarsi e non posso fare niente, non posso dirgli di fermarsi e non posso trovare un modo per non distruggermi.

***Pov's Lore***
"Va tutto bene Lorenzo?" Mi chiede Abby guardandomi preoccupata.
"Si si, tranquilla" le sorrido e le do un bacio sulla guancia mentre lei è ancora seduta sulle mie gambe.
"Lorè io devo andare" Mi accarezza la barba che ho sul viso e mi avvicino lasciandole un bacio casto sulle labbra.
"Vuoi che ti accompagno?" scende dalle mie gambe e le prendo la mano mentre mi alzo anche io.
"No, tranquillo -mi sorride- ci vediamo domani?" Mi chiede poi quasi sussurrando.
"Certo tesoro" mi avvicino di più a lei e faccio sfiorare le nostre labbra mentre sento il suo sorriso e le sue mani sul mio viso. Le faccio scontare, schiudo la bocca e faccio scivolare la mia lingua alla ricerca della sua.
Devo dire che bacia molto bene, ma sinceramente non provo niente per lei, le ho chiesto di stare insieme per dimenticarmi Gioia.
Non ho mai fatto lo stronzo con le ragazze, ma devo dimenticarmela e davvero non so come fare, provare ad innamorarmi di qualcun'altra credo sia la cosa migliore.
"A domani" le sussurro
"A domani" mi dice mentre si allontana.
Mi dirigo verso la parte opposta per andare a prendere la macchina, mi ritornano in mente gli occhi di Gioia, quegli occhi verdi che mi hanno sempre fatto impazzire.
Dio quanto la amo. No. Non ci devo pensare.
Basta Lorenzo, cazzo.
Una ragazza inginocchiata vicino ad un albero attira la mia attenzione, Gioia?? Perché sta piangendo?
Mi avvicino a lei con cautela, mi inginocchio lì davanti e le sfioro la gamba, lei alza gli occhi lucidi e rossi dal pianto.
"Gioia piccola, cosa succede?" Mi avvicino a lei e le asciugo le lacrime.
"Perché sei qui a rovinarmi la vita invece che essere con la tua Abby?" Mi chiede singhiozzando mentre con le sue mani allontana le mie.
"Va tutto bene, non piangere" la stringo a me all'inizio contro la sua volontà poi si lascia andare tra le mie braccia e affonda il viso nei miei pettorali.
Mi fa venire i brividi solamente ad averla vicina.
"Mi fai schifo. Dalla prima volta che ci siamo baciati mi hai sempre rovinato la vita" mi dice mentre comincia a tirarmi pugni sul petto ma senza allontanarsi.
"Vuoi dirmi cos'è successo piccola?" Le chiedo mentre lei continua a piangere.
"A-Alessio.. -singhiozza- lui mi ha -un altro singhiozzo- mi ha lasciata -stringe la mia camicia- per-per colpa tua" sibila le ultime parole mentre cerca di smettere di piangere, senza risultati.
"Piccola, vieni, ti porto a casa" le sussurro mentre mi alzo.
"No, lasciami stare, ci arrivo benissimo a piedi -mi dice costringendomi a prenderla in braccio. Il suo profumo e il fiato sul mio collo mi fanno rabbrividire, mi fanno provare qualcosa che non è descrivibile- Lorenzo ti ho detto di lasciarmi in pace"
La infilo in macchina e salgo anche io subito dopo.
"Andiamo a bere qualcosa" le dico mentre faccio partire l'auto.
"Non mi va, portami a casa" sussurra mentre cerca di trattenere le lacrime.
"Va bene.." Dico mentre tengo lo sguardo fisso sulla strada.
Imbocco la strada per casa mia, saltando l'incrocio per andare da Gioia.
"Per andare da me era da quella parte" mi dice sbuffando.
"Lo so" dico continuando ad andare per la mia strada.
"Non voglio venire a casa tua" dice mentre comincia a riconoscere il luogo in cui la sto portando.
"Sali a bere qualcosa poi ti riaccompagno a casa" rispondo.

Saliamo in casa mia e mentre lei si lamenta per il fatto che non la ho ascoltata e mi dice che se volesse potrebbe denunciarmi per sequestro di persona, la mia mente è lontana. Sto pensano a quanto mi sto comportando male con Abby e a quanto amo Gioia.
"Ora che ti sei un po' calmata, posso sapere perché sei incazzata con me?" Le chiedo mentre mi siedo di fronte a lei.
"Alessio crede che io provi ancora qualcosa per te." Mi dice mentre gli occhi le tornano lucidi.
"E per quale motivo?" Mi alzo e comincio a preparare due spritz.
"Per quello che è successo prima quando c'era anche Abby" il disprezzo che i suoi occhi lasciano trasparire mentre pronuncia quel nome mi fa pensare che forse ha ragione Alessio, mi fa pensare che forse ancora ho una possibilità.
"Perché hai reagito così? Io, non me lo aspettavo" ammetto.
"Non lo so cosa mi è preso, solo mi sono sentita inferiore a lei" mi dice mentre comincia a torturarsi una pellicina vicino al pollice.
Sono passate un paio d'ore da quando siamo entrati in questo salotto, abbiamo parlato di un'infinità di cose e abbiamo bevuto un po' di spritz. Gioia sta ridendo senza un reale motivo, è un pochino brilla.
"Dovrei tornare a casa" mi dice ridendo mentre piano si avvicina al mio viso.
"Sei così bella" sospiro mentre i suoi occhi bruciano ogni mia parte razionale e mi avvicino un po' di più.
La vicinanza è quasi una tortura, ho voglia delle sue labbra, ho voglia di sentirla mia. Senza che me ne accorga le nostre bocche sono appiccicate, si cercano l'un l'altra mentre le nostre lingue si accarezzano.
Ho le mani sul suo viso mentre le sue sono sulla mia nuca, sento una lacrima bagnarmi una mano e mi stacco da questo bacio di cui avevo bisogno davvero.
"Perché stai piangendo?" Le chiedo asciugandole la guancia.
"Sto mandando a puttane la storia più importante della mia vita per colpa tua"

-nota autrice-
Ehi Guys! ❤️
Spero che vi piaccia come sta andando avanti la ff..
Fatemi sapere che ne pensate, come vi ho già detto per me è importante.
Ve amo ❤️

"Il nostro piccolo grande amore" Alex -Dear JackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora