La Morte di Silente

968 57 10
                                    


Era ora.

L'armadio Svanitore funzionava alla perfezione e i due ragazzi aspettavano pazientemente davanti ad esso. Avevano organizzato tutto, dalla fine all'inizio.

L'anta dell'armadio cigolò e da esso uscì una chioma riccia e nera, Bellatrix; al suo seguito c'erano una manciata di Mangiamorti con un ghigno raccapricciante sul volto.
<<Bene, bene. Che i giochi abbiano inizio>>

Era tardi e nessuno c'era per i corridoi. A loro si unì anche Severus.

Bellatrix andò nella Sala Grande, saltò sui tavoli e iniziò a rompere tutte le cose su essi presenti poi, con un'incantesimo, fece esplodere le finestre. Draco accanto a lei era sconvolto, aveva la faccia di qualcuno che vorrebbe essere ovunque tranne che li ed era vero, ma la cosa che dominava il volto era la paura e la tristezza.
Katherine, al contrario del compagno, era seria e mostrava sicurezza; aveva capito che con i Mangiamorte nei dintorni non si doveva esitare, altrimenti loro non avrebbero esitato ad ucciderti.

Camminavano per i corridoi con Bellatrix che canticchiava una canzoncina orripilante verso la torre di Astronomia, ovvero dove Silente era. Severus avvisò tutti che quel pomeriggio sarebbe andato con Harry a prendere un'Horcrux da distruggere.

Salirono le scale e quando furono abbastanza in alto sentirono il preside parlare con qualcuno. I Mangiamorte si fermarono lasciando fare il compito ai due ragazzi.

Draco entrò per primo e puntò la bacchetta con il vecchio.
<<Buonasera Draco>> Silente ignorò completamente la rossa <<Cosa ti porta qui in questa bella serata primaverile>>
<<Chi altro c'è? L'ho sentita parlare con qualcuno>> chiese Draco.
<<Oh, parlo spesso da solo ad alta voce, lo trovo straordinariamente utile. Ti sei posto delle domande Draco? Draco, tu non sei un assassino>> l'uomo sembrava calmo nonostante sapesse di andare incontro alla morte.
<<Come sa cosa sono? Potrei sconvolgerla!>>
<<Come la fattura fatta alla collana nella speranza che qualcuno me la portasse senza aprirla o sostituire una bottiglia di Idromele con una al veleno. Perdonami, ma questi tentativi sono così deboli che credo tu non ci abbia messo davvero te stesso>> Draco era al punto di rottura, agli angoli degli occhi si erano formate delle lacrime e il braccio con cui teneva la bacchetta tremava.

<<Lui si fida di me, sono stato scelto>> con la mano prese la manica e la tirò su mostrando ad Albus il Marchio Nero.
<<Ti faciliterò la cosa...>> Draco non lo fece finire e lo disarmò <<Molto bene, molto bene. Non sei solo Draco, vero? Come>>
<<L'Armadio Svanitore nella Stanza delle Necessità, l'ho riparato>>
<<Fammi indovinare, c'è ne uno identico, un gemello>> spostò lo sguardo sulla rossa.
<<Da Magie Sinister. Formano un passaggio>>
<<Ingegnoso. Draco, anni fa conobbi un ragazzo che fece tutte le scelte sbagliate. Ti prego, lascia che ti aiuti>>
<<Non voglio il suo aiuto, ma non capisce. Io lo devo fare, devo ucciderla>> stava piangendo <<O lui ucciderà me..>>

In quel momento arrivarono gli altri Mangiamorte.
<<Bene, guardate chi abbiamo qui. Bel lavoro Draco>> Bellatrix gli sussurrò le ultime parole all'orecchio.
<<Buonasera Bellatrix, penso sia l'ore delle presentazioni>>
<<Vorrei tanto Albus, ma credo siamo tutti pieni di impegni. Fallo!>>

Draco continuava a guardare Bellatrix, Kate sapeva non c'è l'avrebbe fatta.
<<Non ha fegato>>
<<Proprio come suo padre, lo finisco io a modo mio>>
<<No, il signore Oscuro ha detto che deve farlo il ragazzo, o Katherine>>

<<No>> Severus si presentò davanti a tutti guardando Katherine per prima.
<<Severus, ti prego>> Albsu lo pregò.
<<Avada Kedavra>> colpì Albus che cadde dalla Torre di Astronomia senza dire una parola.

Katherine rimase ferma a guardare la scena senza esprimere nessuna emozione. Fu la prima ad andarsene e scendere le scale della torre di Astronomia. Odiava quell'uomo e non si sarebbe mai sentita in colpa per quello che Severus aveva fatto.

Non era normale vedere qualcuno essere ucciso e reagire così.

Camminarono per i corridoi per raggiungere l'uscita, ma solo in quel momento Kate si ricordò di Pansy e Daphne. Le sue cose ormai le aveva portate via dal suo dormitorio, ma le sue amiche non ne erano a conoscienza.
<<Severus, devo fare un cosa>> si fermò in mezzo al corridoio e Severus capì subito le sue intenzioni.
<<Sbrigati, sai dove ci ritroviamo>>

Kate cominciò a correre alla ricerca delle sue amiche, ma non le trovò finchè non vide tutti gli studenti e i professori davanti al corpo del preside. Suo fratello era chino sopra di lui con accanto Ginny Weasley, in quel momento le si strinse il cuore a vedere Harry in quelle condizioni, ma ormai aveva scelto cosa fare e non poteva più tornare indietro.

Individuò Pansy e Daphne in mezzo alla folla, fece per avvicinarsi ma vide le loro facce distrutte. A loro importava del preside e non l'avrebbero perdonata. In quel momento capì che li aveva persi e decise di andare verso il loro punto d'incontro, ma per farlo doveva passare davanti a tutti gli studenti, altrimenti non sarebbe arrivata in tempo.

Kate si dimenticò di abbassarsi le maniche della felpa lasciando in mostra il marchio.
Si prese coraggio e passò in mezzo alla folla per arrivare dall'altra parte e i ragazzi vedendola e soprattutto il Marchio la fecero passare. Quando arrivò dall'altra parte si girò verso tutti, ma specialmente verso suo fratello.
<<Potevi impedirlo! Eri li! Sapevi cosa sarebbe successo e non l'hai salvato...Lui ha ucciso i nostri genitori e tu hai scelto Lui>> Kate fece difficoltà a mantenere la testa alta sentendo tutti gli occhi sul suo braccio, ma il suo orgoglio si ripresentò. Le lacrime iniziarono a scenderle silenziose sulle guance e Hermione provò ad avvicinarsi.

<<Kate, sei ancora in tempo per fare la cosa giusto. Non ha ancora fatto del male>> lei la guardò negli occhi dandole una risposta silenziosa <<Ho capito. Ma lasciami ricordarti una cosa, sei una brava persona. Vai a proteggerli, hanno bisogno di te>>

La rossa gli sorrise.

<<Lei! Lui si fidava di lei e gli ha affidato la sua vita>> Kate girò la testa e vide Severus poco dietro di lei.
<<Ci rivedremo Katherine?>> le chiese Hermione e lei annuì piano.
<<Andiamo>> Severus e Kate se ne andarono lasciandosi alle spalle la scuola.

la gemella all'oscuro di tutto | v. krum |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora